Depressione e paroxetina

Salve, scrivo dopo tanto tempo che volevo farlo, ma a causa del poco tempo e della poca voglia ho sempre rimandato.
soffro da anni di disturbi dell'umore.. ho 22 anni e ne soffro da all'incirca quando ero in 2a media.
solo a giugno scorso decisi di rivolgermi al policlinico della mia città, mi hanno fatto fare test etc.. e di seguito vi incollo il risultato del test:
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Profile of mood states (POMPS) i punteggi ottenuti alla scala di autovalutazione degli stati d'umore nell'ultima settimana trascorsa risultano alterati
nelle seguenti componenti:
tensione(t=82)
Depressione(t=80)
Aggressibvità (t=75)
stanchezza(t=72)
Confusione (t=72)

Reattivo di Rorsccach: si rileva la presenza di aspetti complessi in riferimento allo svoluppo delle rappresentzioni del sè che certamenente anno influito nello sviluppo
della cognitività e sull'estrinsecazione del mondo affettivo e motivo; può infatti
evidenziarsi un blocco dell'intelligenca per incongruenze dei fattori che partecipano alla determinazione (F+= 28%, M=2, Fc=o, Ban=8%).
La super produzion di risposte (39 contro le 15-16 in genere presenti in un protocollo) depone un accelerazione psichic verosimilmente da disturbo dell'umore defletto in senso
aumentativo (f-=21) piuttosto che in senso ossessivo (Dd=3).
Sono altresì presenti segni di inibizione FM=3 ed evidenti segni complessuali alla VII tavola, alla IV tavola, quale verosimilmente espressione di alterati processi di identificazione.
Sono altresì presenti tratti nascisistici e fenomeni di disturbo del pensiero che partecipano ad un restringimento dell'esame di realtà )(po, contaminazione, confabulazione, riliedo di simmetria, IR=3) senza
arrivare a manifestazioni francamente psicotiche. Il protocollo in conclusione depone per un grave disturbo di personalità associato ad un quadro di ipomaniacalità(in senso rappresentativo)
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non sò bene cosa significhi cosa c'è scritto e anzi ve ne sarei grato se qualcuno me lo spiegasse in "italiano".

poi parlai con uno psichiatra nel dettaglio, il quale mi disse di farmi intanto una cura antidepressiva. e così fu.
ho iniziato una cura con paroxetina, 20mg al giorno.
adesso sono 3 mesi che la assumo,
il problema però è che nella prima settimana andava effettivamente meglio, ma dopo due settimane circa ho ri-iniziato ad essere giù. il mese di agosto è stato tremendo, dormo tantissimo, faccio fatica a svegliarmi e a volte crollo e dormo per più di 20 ore di fila. Non sono allegro, riesco però più facilmente a rialzarmi dai momenti tristi, anche se da un mese circa i miei sogni sono tutti incubi, io li chiamo incubi psicologici, perchè sogno di rimanere solo, e SPESSO SPESSO, di piangere dannatamente, disperatamente senza risultato e chiedere sempre aiuto.
ho ricominciato durante il giorno ad avere cali di umore, voglia di non far nulla, piangere ed ho continuamente voglia di morire. Non di suicidarmi, ma di morire. è finito il testo disponibile. non capisco cosa succeda e perchè. sapete aiutarmi? :(
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Gentile utente

I test sono orientativi per chi li somministra ma non possono prescindere dalla visita specialistica.

La persistenza di sintomatologia depressiva è indice di un compenso insufficiente dal trattamento attuale e la situazione andrebbe rivalutata per poter stabilire se deve essere fatto un aumento posologico o una variazione di farmaco, o se possano essere applicate altre terapie complementari per poter risolvere la sua situazione.

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[#2]
Attivo dal 2004 al 2012
Ex utente
Rispondo adesso dopo un pò di tempo,
intanto preciso che faccio psicoterapia con un dott. e sono seguito da un'altro.
pSicoterapia con uno specializzando e in cura con un prof. sempre al policlinico della mia città.
poco dopo aver ricevuto la sua risposta, ho parlato con il mio psichiatra, mi ha detto di aumentare la paroxetina ad 1 la sera e mezza la mattina, e se ancora non andava meglio, una mattina e una sera.
ma continuo a vivere nella stessa situazione, ripeto che se fosse per me starei a letto tutto il giorno a dormire.
per riuscire ad alzarmi la mattina ultimamente, devo andare a letto già pronto e vestito, altrimenti la mattina al pensiero di dovermi vestire, NON riesco ad alzarmi. Ogni cosa che vado a fare, è accompagnata dal pensiero: ma tanto che la faccio a fare? se voglio morire che senso ha?.

ci ho riflettuto un pò su, perchè non ha senso voler morire senza farlo, ma vivere in funziona del volerlo fare. e penso di essere arrivato alla conclusione, voglio morire ma non ho il coraggio di farlo, perchè comunque sò che potrebbe andar peggio. e forse aspetto solo di essere forte da rischiare. o boh.
fatto sta che l'aumento della paroxetina non mi sta facendo stare meglio, ugualmente.
noto differenza quando dimentico la paroxetina la sera, se esco. perchè non ho voglia di parlare con la gente, sto zitto e assorto nei miei pensieri. se invece la prendo mi risulta più semplice risalire dai miei pensieri e vivere un pò la comunicazione, anche se sempre meno rispetto all'inizio. mi sembra di lottare contro me stesso e non contro una malattia.
la sensazione esatta che provo è, come stare chiuso dentro un auto. vedere il mondo che mi circonda, la gente che muove le labbra per parlare ma io NON li sento. ed io non sono in quel mondo. sono nel mio piccolo riparo fatto di vetro, nel mio mondo.
non ci sto capendo più nulla sinceramente. sò solo che ho 22 anni e mi sento troppo piccolo per stare così male.
[#3]
Attivo dal 2004 al 2012
Ex utente
nessuno risponde? :(