Principio di demenza ?

Chiedo consigli su come muovermi per aiutare mia madre.
Ha 65 anni (io ne ho 44), ed ha sempre avuto un carattere difficile, diffidente e litigioso. Sempre convinta che il mondo intero fosse coalizzato per farle qualche torto. Ad ogni minimo litigio (con mio padre, con le sue figlie, con la suocera o i vicini) prendeva ad urlare insulti ed immancabilmente andava a rinvangare presunti sopprusi subiti nel passato da questo o quel parente(mi sono resa conto, col passare degli anni, che alcuni episodi sono assolutamente inventati), o quando ero piccola minacciava di buttarsi sotto il treno. Col passare degli anni si è creata il vuoto attorno, ed ora il suo unico sfogo è curare gli animali. Più volte abbiamo tentato di convincerla a farsi vedere da uno specialista, ma lei s'infiamma "perchè non è matta". Va detto che suo padre (morto a 81 anni, ma che ha sempre avuto lo stesso comportamento, litigioso e violento anche da giovane) negli ultimi anni di vita era sicuramente affetto da una forma di demenza senile ed anche sua madre, che però era di indole più mite. Ha preso spesso, negli anni della mia primissima infanzia, farmaci per dormire ed anche ora so che ne fa uso. Avrei bisogno di sapere se esiste un modo per "convincela" a sottoporsi ad accertamenti (il medico di famiglia ci ha provato, ma lei risponde picche) e soprattutto a quali tipi di indagini(zona di Modena o Bologna). Grazie dell'attenzione
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Dr. Vincenzo Menniti Psichiatra 126 2
Gentile signora,
in base alla storia da lei esposta sembra si possa parlare di tratti temperamentali a cui probabilmente nel tempo si sono sovrapposti sintomi più specifici ma alla luce di quanto esposto, mal interpretabili. Se il suo dubbio è, considerata la familiarità positiva per demenza, che sua madre possa avere dei deficit cognitivi o comportamentali, anche il suo medico di famiglia può aiutarla attraverso un primo screening delle capacità cognitive tramite l'utilizzo di test standardizzati. Uno di questi ad esempio è il Mini Mental State Examination che indaga attraverso domande e compiti relativamente semplici, il grado di compromissione delle funzioni cognitive ed è somministrabile molto semplicemente. Se il suo problema dunque è far visitare sua madre da uno specialista, provi a parlare al suo medico curante dell'opportunità di somminstrare il test di cui sopra o simili.

Cordiali saluti

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Nessuno può obbligare una persona a sottoporsi a cure o accertamenti contro la sua volontà, a meno che non esistano condizioni particolari ben limitate dalla legge (trattamento sanitario obbligatorio e accertamento sanitario obbligatorio). come affermava il Dott. Menniti la situazione di sua madre appare caratterizzata soprattutto da manifestazioni caratteriali che l'hanno accompagnata per tutta la vita. Ad ogni modo, il curante dovrebbe essere in grado attraverso un colloquio più approfondito (che preveda anche ilMini Mental) di ravvisare la necessità di approfondimenti specialistici.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it