Ansia citalopram e tramadolo

Salve, sono un "ragazzo" di 42 anni da dopo ca i 20 anni alle prese con ansia e depressione, questo in varie fasi della vita ha permesso che venissi a contatto con droghe (eroina/cocaina) e tonnellate di farmaci benziodiazepine buprenorfina e naturalmente alcool, insomma tutto quello che potesse dare sedazione. Da circa 4 anni sono riuscito tramite una struttura a fare una buona pulizia e regolarizzare il tutto tramite un unico farmaco (citalopram 11 ggt al di ) e ricondurre una vita piu che soddisfacente in tutti gli ambiti compreso quello lavorativo in quanto al di la del "dietro le quinte" sono un quotato professionista. Veniamo al dunque, da ca 8 mesi per degli inteventi all'arcata superiore della bocca arriva per un po di giorni come supporto al dolore il Contramal, e neanche a dirlo senza accorgermene ho sviluppato una dipendenza arrivando da ca. 4 spruzzate di erogatore (2 al di ) a ben 60, ma da ca. 4 giorni è successo qualcosa, è arrivata di colpo come un'influenza (sembrava) con agitazione sudorazione e una stanchezza che mi ha fatto interrompere il lavoro appunto da 4 gg. Ora se prendo il contamal non fa nessuna differenza, anzi mi aumenta dei ronzii nell'orecchio la percezione fastidiosa dei suoni e sono sempre stanco e sono rinsorti gli stati di malumore, sfiducia ecc ecc.
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che potranno darmi aiuto. Saluti Muro.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Il suo passato con le sostanze non è chiaro, ma sembrerebbe che sia arrivato ad un certo stadio visto che ha conosciuto anche sostanze anti-dipendenza (buprenorfina), anche se non è chiaro come le abbia utilizzata, se per cura o come sostanza d'abuso.

Adesso sta avendo un problema di abuso con una sostanza oppiacea, ragion per cui si ripropone un problema simile a quello passato.

Il concetto di fondo per decidere la cura è di stabilire se abbia una dipendenza da oppiacei oppure no, visto che ricorrono nella storia del suo abuso. Il fare pulizia delle sostanze non implica la risoluzione della vulnerabilità all'abuso, che può rimanere e risvegliarsi o da sola o su sollecitazione esterna (somministrazione di una sostanza come il tramadolo) indipendentemente dalle modalità con cui si entra in contatto con la sostanza.

Nel caso abbia una dipendenza, è opportuno trattarla per arrestare questa fase e prevenire il decorso.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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