Ansia e timore delle malattie
Gentili dottori,
sono un ragazzo di 30 anni. Ho già richiesto consulti in altre aree di questo sito (https://www.medicitalia.it/consulti/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/296682-alvo-irregolare-e-calo-ponderale.html), ma mi sto gradualmente rendendo conto, anche in seguito a rassicurazioni mediche, che il mio problema è l'ansia. Ho attraversato e sto attraversando un periodo molto stressante, per via di un lavoro all'estero e di una imminente separazione forzata dalla mia compagna. Da circa tre mesi avverto sintomi fisici disparati (giramenti di testa, nausea, diarrea, minzione frequente, ecc.) per i quali mi sono rivolto al mio medico, che tramite analisi del sangue approfondite ha escluso patologie maggiori. Preoccupato dal protrarsi dei sintomi gastrointestinali ho contattato un gastroenterologo, che mi ha visitato e, in seguito a colonscopia, ha fugato il mio timore di un tumore al colon. Ora mi rendo conto che non faccio altro che saltare da un convincimento all'altro (tumore al colon, tumore al cervello per via delle vertigini costanti, linfoma, ecc.) e cercare rassicurazioni in Internet. Sono in cura con un bravo psichiatra che mi ha diagnosticato ansia generalizzata (da trattare con cipralex e xanax) e con uno psicologo cognitivo/comportamentale, ma per ora non vedo grandi miglioramenti. Il mio timore di essere malato e la mia necessità di fare esami continuano a essere forti. La mia domanda è: nella vostra pratica professionale, a che punto ritenete che gli esami siano sufficienti? Cioè, quando un capogiro non necessita di visite neurologiche e può essere attribuito all'ansia? Come posso convincermi nel profondo di essere ben seguito e di non essere preda di un male "fisico" non ancora diagnosticato?
Cordiali saluti,
r.
sono un ragazzo di 30 anni. Ho già richiesto consulti in altre aree di questo sito (https://www.medicitalia.it/consulti/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/296682-alvo-irregolare-e-calo-ponderale.html), ma mi sto gradualmente rendendo conto, anche in seguito a rassicurazioni mediche, che il mio problema è l'ansia. Ho attraversato e sto attraversando un periodo molto stressante, per via di un lavoro all'estero e di una imminente separazione forzata dalla mia compagna. Da circa tre mesi avverto sintomi fisici disparati (giramenti di testa, nausea, diarrea, minzione frequente, ecc.) per i quali mi sono rivolto al mio medico, che tramite analisi del sangue approfondite ha escluso patologie maggiori. Preoccupato dal protrarsi dei sintomi gastrointestinali ho contattato un gastroenterologo, che mi ha visitato e, in seguito a colonscopia, ha fugato il mio timore di un tumore al colon. Ora mi rendo conto che non faccio altro che saltare da un convincimento all'altro (tumore al colon, tumore al cervello per via delle vertigini costanti, linfoma, ecc.) e cercare rassicurazioni in Internet. Sono in cura con un bravo psichiatra che mi ha diagnosticato ansia generalizzata (da trattare con cipralex e xanax) e con uno psicologo cognitivo/comportamentale, ma per ora non vedo grandi miglioramenti. Il mio timore di essere malato e la mia necessità di fare esami continuano a essere forti. La mia domanda è: nella vostra pratica professionale, a che punto ritenete che gli esami siano sufficienti? Cioè, quando un capogiro non necessita di visite neurologiche e può essere attribuito all'ansia? Come posso convincermi nel profondo di essere ben seguito e di non essere preda di un male "fisico" non ancora diagnosticato?
Cordiali saluti,
r.
[#1]
Sta assumendo la terapia farmacologica?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Gentile dott. Ruggiero,
Sto assumendo i farmaci. Sono a 5 gocce di cipralex e aumento di una alla settimana. Lo xanax dovrei assumerlo al bisogno, ma non lo faccio praticamente mai perché l'unico effetto significativo e' un ulteriore intontimento. Pensa sia possibile che i capogiri e la nausea siano un effetto indesiderato del cipralex che regredirà con il tempo?
Grazie.
R.
Sto assumendo i farmaci. Sono a 5 gocce di cipralex e aumento di una alla settimana. Lo xanax dovrei assumerlo al bisogno, ma non lo faccio praticamente mai perché l'unico effetto significativo e' un ulteriore intontimento. Pensa sia possibile che i capogiri e la nausea siano un effetto indesiderato del cipralex che regredirà con il tempo?
Grazie.
R.
[#5]
Utente
Gentile dott Ruggiero,
Le sottopongo una domanda sull'efficacia del cipralex. Da 10 gg ho raggiunto la dose considerata terapeutica (10 gocce) e nei prossimi giorni dovrei arrivare a 15, la dose ritenuta necessaria dal mio psichiatra. I quali tempi è possibile valutare l'efficacia del farmaco? Quanto dovrò attendere prima di vedere i primi risultati significativi?
Cordialmente
R.
Le sottopongo una domanda sull'efficacia del cipralex. Da 10 gg ho raggiunto la dose considerata terapeutica (10 gocce) e nei prossimi giorni dovrei arrivare a 15, la dose ritenuta necessaria dal mio psichiatra. I quali tempi è possibile valutare l'efficacia del farmaco? Quanto dovrò attendere prima di vedere i primi risultati significativi?
Cordialmente
R.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 31/08/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.