Scalaggio lorazepam
Egregi Dottori,
dopo vari tentativi di cura, durati un anno e mezzo senza grossi risultati, negli ultimi 40 giorni ho notato un leggero miglioramento con xeristar 60mg al dì e lyrica75mg x 3 volte al dì.
Soffro di ansia generalizzata e di una depressione moderata.
La mia perplessità riguarda il Tavor oro che assumo ormai da un anno e mezzo almeno 1mg prima di coricarmi. Ebbene ho provato piu volte(con il permesso del medico)a prenderne solo metà pasticca nelle settimane in cui mi sentivo meglio e puntualmente il giorno dopo sto male. L'ansia ritorna di nuovo ed io ci sto male perchè credo ormai di esserne dipendente anche se credo che la dose sia minima. La domanda che vi porgO é questa: questo mio stare male anche con solo 0,5mg di lorazem in meno è un fatto chimico o solo psicologico? Dovrei cercare di resistere facendo passare i primi giorni o é il caso di prenderlo sempre?
dopo vari tentativi di cura, durati un anno e mezzo senza grossi risultati, negli ultimi 40 giorni ho notato un leggero miglioramento con xeristar 60mg al dì e lyrica75mg x 3 volte al dì.
Soffro di ansia generalizzata e di una depressione moderata.
La mia perplessità riguarda il Tavor oro che assumo ormai da un anno e mezzo almeno 1mg prima di coricarmi. Ebbene ho provato piu volte(con il permesso del medico)a prenderne solo metà pasticca nelle settimane in cui mi sentivo meglio e puntualmente il giorno dopo sto male. L'ansia ritorna di nuovo ed io ci sto male perchè credo ormai di esserne dipendente anche se credo che la dose sia minima. La domanda che vi porgO é questa: questo mio stare male anche con solo 0,5mg di lorazem in meno è un fatto chimico o solo psicologico? Dovrei cercare di resistere facendo passare i primi giorni o é il caso di prenderlo sempre?
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<<..questo mio stare male anche con solo 0,5mg di lorazem in meno è un fatto chimico o solo psicologico?..>>
Anche se la riduzione della dose è minima, posssono avere luogo i fenomeni di astinenza (i quali coi farmaci di questa classe, le "benzodiazepine", è praticamente la regola dopo un'assunzione prolungata). Ai fenomeni di astinenza bisogna far fronte con la modalità a scalare la più graduale possibile, dando alll'organismo il tempo ad abituarsi alla riduzione della dose prima di scalarla ulteriormente. Esiste lo stesso farmaco (lorazepam) anche nella formulazione liquida orale (in gocce), con la quale è possibile una riduzione ancora più graduale. Può parlarne con il Suo curante.
Un'altra cosa, ancora più importante (!): non si può escludere che la riduzione così blanda è stata mal tollerata per un altro motivo, e cioè a causa del compenso insufficiente della malattia nel suo insieme. Lei scrive: "...dopo vari tentativi di cura, durati un anno e mezzo senza grossi risultati, negli ultimi 40 giorni ho notato un leggero miglioramento con..." (e specifica la nuova cura). Allora è possibile che i tentativi di ridurre il Lorazepam, dal punto di vista clinico sonoo stati prematuri, perché mancava lo stato di sufficiente compenso, sulla base del quale pensare che Lei possa farne a meno. Anche adesso, dopo i primi 40 giorni di miglioramento, è da valutare assieme con il Suo curante, in base al quadro complessivo, se è già il tempo o è ancora presto.
<<..Dovrei cercare di resistere facendo passare i primi giorni o é il caso di prenderlo sempre?..>>
Il come gestire lo scalare e a che cosa attribuire i rispettivi sintomi di volta in volta bisogna che valuti il Suo curante, il quale deve essere di riferimento e tenuto aggiornato, e durante lo sclaggio: aggiornato magari anche qualche volta in più, evitando che Lei lo faccia autonomamente (pur con il consenso del curante), perché da solo effettivamente non può valutare il significato dei sintomi. A prendere il farmaco "per sempre" spero che non si tratta: è un tipo di conclusioni alle quali si arriva cercando di fare le cose da soli e troppo in fretta.
un saluto,
Anche se la riduzione della dose è minima, posssono avere luogo i fenomeni di astinenza (i quali coi farmaci di questa classe, le "benzodiazepine", è praticamente la regola dopo un'assunzione prolungata). Ai fenomeni di astinenza bisogna far fronte con la modalità a scalare la più graduale possibile, dando alll'organismo il tempo ad abituarsi alla riduzione della dose prima di scalarla ulteriormente. Esiste lo stesso farmaco (lorazepam) anche nella formulazione liquida orale (in gocce), con la quale è possibile una riduzione ancora più graduale. Può parlarne con il Suo curante.
Un'altra cosa, ancora più importante (!): non si può escludere che la riduzione così blanda è stata mal tollerata per un altro motivo, e cioè a causa del compenso insufficiente della malattia nel suo insieme. Lei scrive: "...dopo vari tentativi di cura, durati un anno e mezzo senza grossi risultati, negli ultimi 40 giorni ho notato un leggero miglioramento con..." (e specifica la nuova cura). Allora è possibile che i tentativi di ridurre il Lorazepam, dal punto di vista clinico sonoo stati prematuri, perché mancava lo stato di sufficiente compenso, sulla base del quale pensare che Lei possa farne a meno. Anche adesso, dopo i primi 40 giorni di miglioramento, è da valutare assieme con il Suo curante, in base al quadro complessivo, se è già il tempo o è ancora presto.
<<..Dovrei cercare di resistere facendo passare i primi giorni o é il caso di prenderlo sempre?..>>
Il come gestire lo scalare e a che cosa attribuire i rispettivi sintomi di volta in volta bisogna che valuti il Suo curante, il quale deve essere di riferimento e tenuto aggiornato, e durante lo sclaggio: aggiornato magari anche qualche volta in più, evitando che Lei lo faccia autonomamente (pur con il consenso del curante), perché da solo effettivamente non può valutare il significato dei sintomi. A prendere il farmaco "per sempre" spero che non si tratta: è un tipo di conclusioni alle quali si arriva cercando di fare le cose da soli e troppo in fretta.
un saluto,
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.7k visite dal 29/08/2012.
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