Ansia e disturbi
buongiorno da circa 3 mesi soffro di ansia , ho iniziato con una deglutizione continua e attacchi improvvisi di pianto ... sto seguendo una psicoterapia che purtroppo si è interrotta per un mese per via delle ferie e questo mi ha mandato parecchio in crisi... Abbinata alla psicoterapia il mio medico di base mi ha prescritto dello xanax 0,25 1 compressa al mattino, 1 al pomeriggio e 1 la sera. All'inizio mi faceva effetto ora invece non sento alcun beneficio... anzi ho iniziato ad avvertire eccessiva salivazione, deglutizione forzata e a volte intorpimento della bocca... Mi chiedo se questo oltre che all'ansia potrebbe essere legato al farmaco e mi chiedo se passerà :( nei prossimi giorni riprendero' la psicoterapia ma se vi è possibile vi chiedo di darmi un consiglio.
grazie
grazie
[#1]
Gentile utente,
è poco probabile che si tratti degli effetti coollaterali del farmaco, mentre è molto più plausibile l'ipotesi che il farmaco abbia perso la propria efficacia (fenomeno di "assuefazione"), il che è possibile con questo tipo di farmaci ansiolitici come lo Xanax (anche Valium, ed altre "benzodiazepine").
Dunque, con i limiti del parere espresso a distanza, senza visitarLa, "eccessiva salivazione, deglutizione forzata e a volte intorpimento della bocca" potrebbero essere i sintomi del disturbo che si sta curando, che non è più controllato sufficientemente dalla farmacoterapia.
Devo esprimere la mia critica rispetto all'approccio farmacologico adottato, perché il farmaco scelto (Xanax) è solo sintomatico, sarebbe adatto per periodi relativamente brevi e non è una cura risolutiva.
Probabilmente il Suo medico ha sospettato un disturbo psichico, ma in tale caso bisogna che La invii da uno specialista in Psichiatria, il quale riesca a confermare o meno un tale sospetto, individuare il disturbo, facendone una dignosi medico-psichiatrica, e prescriverLe eventualmente una cura più adatta, che sii efficace a termine più lungo e che non dia luogo ai fenomeni di "assuefazione".
Non escludo che assieme ai farmaci giusti, la psicoterapia potrebbe rivelarsi un mezzo di cura ancora più risolutivo, ma per dirlo bisogna prima capire di che disturbo psichico si tratta ("ansia" è un concetto troppo generico).
Anche dal punto di vista medico non psichiatrico ci sarebbero le ipotesi da indagare meglio, perché la deglutizione continua può essere un sintomo non solo dei problemi psichici, ma, ad esempio, anche dell'infiammazione delle vie digestive alte che evocano questo riflesso. In tal caso l'efficacia che Lei ha avvertito del farmaco ansiolitico (come lo Xanax) non è dirimente che il problema sia solo di natura psichica e dell'assenza delle problematiche somatiche, perché è un farmaco che, volendo, ha le proprietà anche miorilassanti e può attenuare i riflessi a prescindere dallo stimolo che li evoca.
Ho letto una Sua discussione precedente, dove racconta che ha già parlato di questa ipotesi con il Suo medico, che Lei era abbastanza preoccupata e che lui L'ha rassicurata che si tratta di un problema d'ansia.
Senza voler insinuare la sfiducia nei confronti del Suo medico, perché alla fine è anche abbastanza probabile che avrà ragione lui, consiglierei semplicemente di appurare in modo più attento le ipotesi, ricorrendo alla visita più approfondita della bocca e delle vie digestive alte e, dall'altra parte, alla visita psichiatrica.
è poco probabile che si tratti degli effetti coollaterali del farmaco, mentre è molto più plausibile l'ipotesi che il farmaco abbia perso la propria efficacia (fenomeno di "assuefazione"), il che è possibile con questo tipo di farmaci ansiolitici come lo Xanax (anche Valium, ed altre "benzodiazepine").
Dunque, con i limiti del parere espresso a distanza, senza visitarLa, "eccessiva salivazione, deglutizione forzata e a volte intorpimento della bocca" potrebbero essere i sintomi del disturbo che si sta curando, che non è più controllato sufficientemente dalla farmacoterapia.
Devo esprimere la mia critica rispetto all'approccio farmacologico adottato, perché il farmaco scelto (Xanax) è solo sintomatico, sarebbe adatto per periodi relativamente brevi e non è una cura risolutiva.
Probabilmente il Suo medico ha sospettato un disturbo psichico, ma in tale caso bisogna che La invii da uno specialista in Psichiatria, il quale riesca a confermare o meno un tale sospetto, individuare il disturbo, facendone una dignosi medico-psichiatrica, e prescriverLe eventualmente una cura più adatta, che sii efficace a termine più lungo e che non dia luogo ai fenomeni di "assuefazione".
Non escludo che assieme ai farmaci giusti, la psicoterapia potrebbe rivelarsi un mezzo di cura ancora più risolutivo, ma per dirlo bisogna prima capire di che disturbo psichico si tratta ("ansia" è un concetto troppo generico).
Anche dal punto di vista medico non psichiatrico ci sarebbero le ipotesi da indagare meglio, perché la deglutizione continua può essere un sintomo non solo dei problemi psichici, ma, ad esempio, anche dell'infiammazione delle vie digestive alte che evocano questo riflesso. In tal caso l'efficacia che Lei ha avvertito del farmaco ansiolitico (come lo Xanax) non è dirimente che il problema sia solo di natura psichica e dell'assenza delle problematiche somatiche, perché è un farmaco che, volendo, ha le proprietà anche miorilassanti e può attenuare i riflessi a prescindere dallo stimolo che li evoca.
Ho letto una Sua discussione precedente, dove racconta che ha già parlato di questa ipotesi con il Suo medico, che Lei era abbastanza preoccupata e che lui L'ha rassicurata che si tratta di un problema d'ansia.
Senza voler insinuare la sfiducia nei confronti del Suo medico, perché alla fine è anche abbastanza probabile che avrà ragione lui, consiglierei semplicemente di appurare in modo più attento le ipotesi, ricorrendo alla visita più approfondita della bocca e delle vie digestive alte e, dall'altra parte, alla visita psichiatrica.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
il disturbo purtroppo è psicologico perchè ho fatto numerose visite che non hanno evidenziato nulla di fisico, ho dei traumi passati che lasciano pensare che ci sia qualcosa di irrisolto e che sta tornando a galla... Mi è stato detto di continuare per un mese la psicoterapia abbinata allo xanax ( visto che sono stata ferma 1 mese per via delle ferie) e poi eventualmente faro' una visista psichiatrica per capire se e come variare la terapia.
quello che mi domando é : tornero' mai a una deglutizione normale? è davvero possibile che l'ansia mi abbia creato questo disturbo di deglutizione "controllata" e non piu' spontanea?
La mia psicoterapeuta dice che riusciremo a combatterlo, ma io ho molta paura :(
quello che mi domando é : tornero' mai a una deglutizione normale? è davvero possibile che l'ansia mi abbia creato questo disturbo di deglutizione "controllata" e non piu' spontanea?
La mia psicoterapeuta dice che riusciremo a combatterlo, ma io ho molta paura :(
[#3]
Gentile utente,
Lei scrive:
<<..quello che mi domando é : tornero' mai a una deglutizione normale? è davvero possibile che l'ansia mi abbia creato questo disturbo di deglutizione "controllata" e non piu' spontanea?..>>
Da una parte Lei chiede, dal'altra Lei stessa risponde:
<<..il disturbo purtroppo è psicologico perchè ho fatto numerose visite...>>
La mia impressione è che Lei possa sentire bisogno di una rassicurazione.
Tuttavia, chiedere e ricevere le rassicurazioni (ha già parlato con il Suo medico e con la Sua psicoterapeuta) e poi chiedere e ricevere le altre può essere controproducendo per il Suo disturbo, radicando di più questa paura e questi dubbi, che dello stesso disturbo possono far parte.
In ogni modo, non bisogna cercare le rassicurazioni via internet, anche se sono i consulti degli specialisti: non sostituiscono una visita dal vivo. Qui, nel Suo caso, possiamo parlare solo di una malattia che non è stata ancora nemmeno diagnosticata da uno psichiatra e, anche se lo fosse, se ne potrebbe parlare nei termini generali, ma ogni caso è diverso.
<<..Mi è stato detto di continuare per un mese la psicoterapia abbinata allo xanax ( visto che sono stata ferma 1 mese per via delle ferie) e poi eventualmente faro' una visista psichiatrica per capire se e come variare la terapia..>>
Mi sorprende che fra le numerose visite che ha fatto non ha ancora fatto quella dallo psichiatra. Mi raccomando, la visita dallo psichiatra è importante.
Lei scrive:
<<..quello che mi domando é : tornero' mai a una deglutizione normale? è davvero possibile che l'ansia mi abbia creato questo disturbo di deglutizione "controllata" e non piu' spontanea?..>>
Da una parte Lei chiede, dal'altra Lei stessa risponde:
<<..il disturbo purtroppo è psicologico perchè ho fatto numerose visite...>>
La mia impressione è che Lei possa sentire bisogno di una rassicurazione.
Tuttavia, chiedere e ricevere le rassicurazioni (ha già parlato con il Suo medico e con la Sua psicoterapeuta) e poi chiedere e ricevere le altre può essere controproducendo per il Suo disturbo, radicando di più questa paura e questi dubbi, che dello stesso disturbo possono far parte.
In ogni modo, non bisogna cercare le rassicurazioni via internet, anche se sono i consulti degli specialisti: non sostituiscono una visita dal vivo. Qui, nel Suo caso, possiamo parlare solo di una malattia che non è stata ancora nemmeno diagnosticata da uno psichiatra e, anche se lo fosse, se ne potrebbe parlare nei termini generali, ma ogni caso è diverso.
<<..Mi è stato detto di continuare per un mese la psicoterapia abbinata allo xanax ( visto che sono stata ferma 1 mese per via delle ferie) e poi eventualmente faro' una visista psichiatrica per capire se e come variare la terapia..>>
Mi sorprende che fra le numerose visite che ha fatto non ha ancora fatto quella dallo psichiatra. Mi raccomando, la visita dallo psichiatra è importante.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 27/08/2012.
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Approfondimento su Ansia
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