Tappi per le orecchie di notte

Buonasera,
sembrerà una domanda un po' strana, ma mi servirebbe un confronto.

E' circa da quattro anni che la notte dormo utilizzando tappi per le orecchie (di gomma, a parte la probabilità di lievi acufenie si dice non siano dannosi).
Vorrei sapere se da un punto di vista psichiatrico l'utilizzo di questi tappi potrebbe risultare dannoso a lungo andare data l'affinità con certe forme (leggere) di deprivazione sensoriale.

Ho purtroppo problemi di ubriachezza da sonno che è stata associata ad attacchi di panico nell'ultima settimana, subito ho consultato il medico che mi ha prescritto Xanax 0,50 (che comunque non ho ancora utilizzato perchè volevo prima vedere il decorso del problema) e sto provando a regolarizzare l'orario di sonno facendo attività sportiva (ho 22 anni).
Nel contempo ho anche evitato di utilizzare i tappi per le orecchie di notte, che mi portavano ad uno stato nel quale (a quanto mi è sembrato) gli stati ansiosi venivano assolutamente acuiti dato il non contatto con la realtà.

Questa tesi potrebbe essere valida?

Grazie

Marco
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

il solo trattamento con Xanax per il suo problema puo' non essere risolutivo ed a lungo andare puo' creare dipendenza.
Data la sua giovane eta' sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psichiatra che possa introdurre una adeguata terapia ed allo stesso tempo valutare l'entita' della sua domanda all'interno di qualche disturbo psichiatrico piu' complesso.

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Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Ringrazio della risposta.

Sapevo di questi inconvenienti con lo Xanax che alla fine è un trattamento sintomatico, infatti sono molto restio ad usarlo anche (e soprattutto) per l'effetto rimbalzo che potrebbe causare.

Per quanto riguarda una terapia adeguata comunque entro qualche anno dovrei iniziare una terapia profonda (visto che studio psicologia del lavoro e avrei intenzione di specializzarmi anche in una psicoterapia breve che possa essere collegata al mio indirizzo, la terapia sarebbe necessaria) quindi volevo aspettare a risolvere quello che probabilmente è un disturbo anancastico di personalità, comunque lieve, che quasi certamente ha acuito i problemi ansiosi.
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Dr. Vincenzo Menniti Psichiatra 126 2
Gentile utente,
nel ribadirle che l'utilizzo di benzodiazepine a lei consigliato è da valutare opportunamente in sede di consulenza specialistica, vorrei ricordarle che in genre i disturbi del sonno, che lei lamenta nel post, spesso sono la spia di altri sintomi che si inscrivono in quadri più complessi. Nel ribadirle che per il trattamento sintomatico dell'insonnia non vengono utilizzate esclusivamente benzodiazepine che hanno un potenziale di abuso e dipendenza molto alto, mi permetto di suggerirle di evitare di effettuare autodiagnosi: è quanto di più fuorviante possa fare! I disturbi d'ansia rispondono molto bene alla cura farmacologica come anche alla terapia cognitivo comportamentale. Ma resta fondamentale il contributo di uno specialista che a fronte di un accurato esame anamnestico può indirizzarla verso la scelta del trattamento più adeguato al caso suo.

Cordiali saluti