Psdicofarmaci e perdita di peso

Salve, prima di andare al dunque, vorrei cercare di spiegare il mio caso. Sono in cura da lungo tempo da uno psicoterapeuta del Cairo dove vivo. Circa otto mesi fa ho deciso di interrompere la cura farmacologica, senza essermi consultato con il mio medico e in questo lasso di tempo ho perso la bellezza di quasi 18 kili. Pensando subito a una causa "fisiologica" mi sono rivolto a un internista che oltre a non aver riscontrato nessuna patologia, mi ha consigliato di ricontattare il mio psicoterapeuta rimproverandomi soprattutto per il mio "fai da te". E' possibile che l'interruzione di una cura a base di psicofarmaci possa far perdere così tanti chili in pochi mesi?
Oggi ho avuto una specie di ricaduta depressiva e sono stato costretto a ricontattare il mio psichiatra del Cairo.
Alla fine della visita mi ha prescritto carbolithium 2 compresse da 400 mg (in Egitto si trova solo questa posologia) Haldol Decanoas (un'iniezione al mese) Seroxat e Clozapex (clozapina 0.25) e Akineton.
La mia vecchia psichiatra italiana e il mio attuale psicoteapeuta, hanno notato in me una "resistenza" a gran parte degli psicofarmaci di nuova generazione (eccetto Zyprexa e Seroxat).
A cosa è dovuta questa resistenza?
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
credo che l'esperienza di effettuare cure o interruzioni delle cure in modo autonomo sia stata pel lei sufficiente a insegnarle di non ripetere tale errore. Sono d'accordo con il suo medico nel ribadire a non interrompere terapie, soprattutto così complesse come nel suo caso, e nel proseguire a farsi seguire dallo psichiatra di fiducia.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 250 4
Gentile Utente,
l'uso di terapie psicofarmacologiche è associato spesso a incremento di peso a causa di vari meccanismi (aumento dell'appetito soprattutto per i carboidrati, rallentato transito intestinale con maggior assorbimento, ecc.): ciò in alcune forme può essere anche un vantaggio soprattutto se l'esordio del disturbo psichico è coinciso con una netta riduzione di appetito e quindi del peso. Può essere invece un problema se la persona è già in sovrappeso. Nel suo post non descrive se ha avuto un calo dell'appetito. Se ciò fosse avvenuto, in coincidenza con una flessione dell'umore, potrebbe spiegare il fatto che con l'interruzione autogestita del trattamento ha avuto sia un peggioramento del quadro psichico, sia un decremento ponderale. Se ciò non è avvenuto le consiglio di parlarne col suo medico di medicina generale e approfondire gli accertamenti, partendo per esempio con gli esami di funzionalità tiroidea.
Cordialmente.

Dr. Claudio Lorenzetti