Ricaduta fase depressiva, eventuale trattamento con bupropione a scopo cautelativo.
Buongiorno gentili Specialisti. Mi trovo a scrivere per chiedere un consiglio sulla pertinenza di una modifica alla terapia farmacologica che mettero' sotto esame al mio specialista curante. Questa primavera mi e' stata diagnosticata una forma di sindrome bipolare di tipo 2 inizialmente trattata con sertralina (100mg/die) e dopo con depakin Chrono (1000 mg/die). Ultimamente sto avvertendo le avvisaglie di una ricaduta in tono dell'umore basso, per cercare di stabilizzarmi il mio medico mi ha alzato il Depakin a 1300 mg/die, col risultato pero' di "rincoglionirmi" invece che stabilizzarmi. Avendolo fatto presente al telefono mi ha riportato a 1000 in attesa della prossima visita al rientro dalle vacanze. Da quello che ho notato su di me, il Depakin piu' che stabilizzarmi mi fa questo effetto. Considerando che i prossimi mesi vivro' una situazione particolarmente stressante in seguito a un trasferimento all'estero col conseguente periodo di adattamento e che vorrei tornare a smettere di fumare (sto arrivando a seguire uno stile di vita molto sano e voglio togliemi questo vizio puzzolente da dosso!) sarebbe plausibile un trattamento con il bupropione?! Al momento la fase bassa non e' ancora invalidante, ma le avvisaglie ci sono tutte: pensieri negativi specie inerenti al futuro, poca voglia di stare in mezzo alla gente e inizio a tralasciare scadenze domestiche. Preferieri iniziare la terapia qui seguito dal mio specialista di fiducia, anche a scopo cautelativo, (non posso permettermi di trovarmi in forte fase bassa a 10000 km da casa) piuttosto che all'estero dove non conosco ne il sistema sanitario locale nello specifico ne, per il momento, la lingua tale da affrontare un colloquio. Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile utente,
darò un suggerimento che sicuramente il suo specialista conosce bene e che, credo, le abbia illustrato: cioè il rischio di assumere antidepressivi in caso di malattia bipolare.
Tale attenzione nei confronti degli antidepressivi (il bupropione è un antidepressivo, così come la sertralina) è necessaria in quanto il disturbo, diversamente, può assumere sintomi peggiorativi e scarsa rispondenza agli stabilizzatori dell'umore (terapia elettiva in tale patologia) e pertanto comportare ulteriori problematiche per chi ne è affetto.
D'altra parte i tempi per poter valutare un buon trattamento stabilizzante sono delle portata di 3-4 mesi.
darò un suggerimento che sicuramente il suo specialista conosce bene e che, credo, le abbia illustrato: cioè il rischio di assumere antidepressivi in caso di malattia bipolare.
Tale attenzione nei confronti degli antidepressivi (il bupropione è un antidepressivo, così come la sertralina) è necessaria in quanto il disturbo, diversamente, può assumere sintomi peggiorativi e scarsa rispondenza agli stabilizzatori dell'umore (terapia elettiva in tale patologia) e pertanto comportare ulteriori problematiche per chi ne è affetto.
D'altra parte i tempi per poter valutare un buon trattamento stabilizzante sono delle portata di 3-4 mesi.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#2]
Utente
Grazie per la risposta, ne parlero' con il mio specialista di fiducia, compreso il fatto che personalmente gli stabilizzatori, quali il Depakin, mi rimbambiscono! Adesso non e' che la fase bassa di chi vive un disturbo bipolare deve essere minimizzata per non incorrere in una ipotetica fase ipomaniacale....anche perche' ipomaniacalmente parlando non si vive cosi' male, anzi si trasmette gran positivita' ed energia, l'importante e' non esagerare!
Buon lavoro! e grazie ancora
Buon lavoro! e grazie ancora
[#3]
Gentile utente,
sono completamente d'accordo con Lei: la fase ipomanicale è "bella" da vivere!
Ma il problema, di contro, è anche la ricaduta depressiva (oltre al rischio di commettere "sciocchezze" durante la fase up).
Personalmente mi è capitato di utilizzare un trattamento antidepressivo (basse dosi...) per bilanciare al meglio il singolo caso.
Ci tenga informati se lo desidera.
Buona estate.
sono completamente d'accordo con Lei: la fase ipomanicale è "bella" da vivere!
Ma il problema, di contro, è anche la ricaduta depressiva (oltre al rischio di commettere "sciocchezze" durante la fase up).
Personalmente mi è capitato di utilizzare un trattamento antidepressivo (basse dosi...) per bilanciare al meglio il singolo caso.
Ci tenga informati se lo desidera.
Buona estate.
[#4]
Utente
Grazie Dottore per la comprensione.
Il mio commento di prima e' stato parzialmente ironico, (non polemico cmq) nel senso che nel trattamento del disturbo bipolare nel rapporto fra medico e paziente spesso si assiste a questa situazione: il paziente preoccupato per non incorrere nella fase bassa, mentre lo specialista preoccupato nel non incorrere in un viraggio up. Ovviamente quello che preoccupa piu' il paziente e' la fase down, in up ci si sente alla grande, l'ideale sarebbe calibrare un idoneo "planaggio" compatibilmente alle condizioni ambientali di vita del paziente. Noi ci abbiamo provato con l'introduzione del Depakin ma sinceramente mi sono rincoglionito, oltre ad aver messo su del girovita che non se ne va nonostante curi particolarmente l'alimentazione!
Penso cmq che gia' avere una consapevolezza del disturbo e' di per se un bilanciamento nella fase up, "ti e' gia' capitato, non correre troppo, non esagerare con i ritmi di vita...." la maggior parte della gente che vive fasi maniacali e poi cade in esaurimento (come viene popolarmente chiamata la fase depressiva) manco gli passa per l'anticamera del cervello di farsi seguire da uno specialista, fino al giorno che non la combina veramente grossa!
Pensi un po' che il mio medico di base, che mi conosce da lungo tempo, quando gli ho detto che mi era stato prescritto il Depakin mi ha detto che secondo lui sono "normale" e non ho bisogno di farmaci "rincoglionenti", ma di bilanciare lo stile di vita e solo all'occorrenza un intervento con un eventuale antidepressivo. Evidentemente correla il Depakin a chi magari soffre di epilessia, (patologia altamente compromettente, basti pensare a un attacco alla guida!) che a un blando disturbo bipolare come il mio.
In settimana incontrero' il mio specialista e vi faro' sapere.
Ora vado a letto, buona notte intanto!
Il mio commento di prima e' stato parzialmente ironico, (non polemico cmq) nel senso che nel trattamento del disturbo bipolare nel rapporto fra medico e paziente spesso si assiste a questa situazione: il paziente preoccupato per non incorrere nella fase bassa, mentre lo specialista preoccupato nel non incorrere in un viraggio up. Ovviamente quello che preoccupa piu' il paziente e' la fase down, in up ci si sente alla grande, l'ideale sarebbe calibrare un idoneo "planaggio" compatibilmente alle condizioni ambientali di vita del paziente. Noi ci abbiamo provato con l'introduzione del Depakin ma sinceramente mi sono rincoglionito, oltre ad aver messo su del girovita che non se ne va nonostante curi particolarmente l'alimentazione!
Penso cmq che gia' avere una consapevolezza del disturbo e' di per se un bilanciamento nella fase up, "ti e' gia' capitato, non correre troppo, non esagerare con i ritmi di vita...." la maggior parte della gente che vive fasi maniacali e poi cade in esaurimento (come viene popolarmente chiamata la fase depressiva) manco gli passa per l'anticamera del cervello di farsi seguire da uno specialista, fino al giorno che non la combina veramente grossa!
Pensi un po' che il mio medico di base, che mi conosce da lungo tempo, quando gli ho detto che mi era stato prescritto il Depakin mi ha detto che secondo lui sono "normale" e non ho bisogno di farmaci "rincoglionenti", ma di bilanciare lo stile di vita e solo all'occorrenza un intervento con un eventuale antidepressivo. Evidentemente correla il Depakin a chi magari soffre di epilessia, (patologia altamente compromettente, basti pensare a un attacco alla guida!) che a un blando disturbo bipolare come il mio.
In settimana incontrero' il mio specialista e vi faro' sapere.
Ora vado a letto, buona notte intanto!
[#5]
Utente
Buonasera Gentili Specialisti.
Allora vi aggiorno. La settimana scorsa ho avuto una visita col mio specialista e appurando che non ho sintomatologia ansiosa ma spossatezza mentale, (fisicamente sono una bomba!) unita a difficolta' di concentrazione e lentezza di pensiero. Aggiungendo che le situazioni sociali cominciano a darmi fastidio ha convenuto di intervenire. Mi ha quindi prescritto il Wellbutrin a dosaggio minimo 150mg. Ovviamente una settimana e' poco per valutare la situazione e avro' il prossimo appuntamento dopo 2 settimane dall'inizio della cura. Al momento non ho avuto praticamente nessun effetto collaterale, a parte una leggere stitichezza che e' contemplata nel prospetto del farmaco e un leggero aumento di ansia.
Se dopo 2 settimane quindi non dovessi avvertire nessun beneficio e' plausibile un aumento di dose? Ricordo che sto utilizzando questo farmaco anche come supporto alla disassuefazione dal fumo, in effetti, mettendoci cmq del mio ho gia' calato da 15 a 4/5 sigarette al giorno contando di eliminarle del tutto la settimana prossima, dopo le famose due settimane appunto.
In settembre avro' un mese particolarmente intenso e stressante perche' ad ottobre mi trasferisco all'estero per una esperienza lavorativa, (in proprio fra l'altro) e dovendo organizzare il tutto non posso permettermi del down.
Grazie per le risposte.
Allora vi aggiorno. La settimana scorsa ho avuto una visita col mio specialista e appurando che non ho sintomatologia ansiosa ma spossatezza mentale, (fisicamente sono una bomba!) unita a difficolta' di concentrazione e lentezza di pensiero. Aggiungendo che le situazioni sociali cominciano a darmi fastidio ha convenuto di intervenire. Mi ha quindi prescritto il Wellbutrin a dosaggio minimo 150mg. Ovviamente una settimana e' poco per valutare la situazione e avro' il prossimo appuntamento dopo 2 settimane dall'inizio della cura. Al momento non ho avuto praticamente nessun effetto collaterale, a parte una leggere stitichezza che e' contemplata nel prospetto del farmaco e un leggero aumento di ansia.
Se dopo 2 settimane quindi non dovessi avvertire nessun beneficio e' plausibile un aumento di dose? Ricordo che sto utilizzando questo farmaco anche come supporto alla disassuefazione dal fumo, in effetti, mettendoci cmq del mio ho gia' calato da 15 a 4/5 sigarette al giorno contando di eliminarle del tutto la settimana prossima, dopo le famose due settimane appunto.
In settembre avro' un mese particolarmente intenso e stressante perche' ad ottobre mi trasferisco all'estero per una esperienza lavorativa, (in proprio fra l'altro) e dovendo organizzare il tutto non posso permettermi del down.
Grazie per le risposte.
[#7]
Utente
Certo Dottore, siamo in stretto contatto e teniamo monitorato l'andamento.
Punto importante che sono lucidissimo, anzi addirittura guardingo. Se mi accorgessi di andare in up, non avrei remore per tornare indietro.
Da paziente, ripeto avere consapevolezza e' fondamentale, questo se si possiede autocritica, diversamente sarebbe per un paziente che non e' consapevole del suo stato, ma non e' il mio caso per fortuna.
Ritrovarsi all'estero in forte fase bassa e compromettere la grande opportunita' che mi si sta presentando sarebbe un rischio forse piu' grave, il mio specialista ha convenuto che e' preferibile prevenire, unito alla mia volonta' di smettere di fumare, tutta salute!
La Saluto!
Punto importante che sono lucidissimo, anzi addirittura guardingo. Se mi accorgessi di andare in up, non avrei remore per tornare indietro.
Da paziente, ripeto avere consapevolezza e' fondamentale, questo se si possiede autocritica, diversamente sarebbe per un paziente che non e' consapevole del suo stato, ma non e' il mio caso per fortuna.
Ritrovarsi all'estero in forte fase bassa e compromettere la grande opportunita' che mi si sta presentando sarebbe un rischio forse piu' grave, il mio specialista ha convenuto che e' preferibile prevenire, unito alla mia volonta' di smettere di fumare, tutta salute!
La Saluto!
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.8k visite dal 20/08/2012.
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