Possibili disturbi del pensiero

Gentile utente,
quali sono i contenuti di questi pensieri ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

i contenuti sono abbastanza casuali. rumori, suoni, tutto diverso di volta in volta. più spesso sento un suono acuto, però.

Gentile utente,
Lei scriveva: "pensiero involontario ad alto volume", e nel titolo: "Possibili disturbi del pensiero". Se parliamo del "pensiero", allora vorrà dire "un'idea", un "ragionamento", ecc. ? Se i contenuti sono diversi di volta in volta, magari può fare comunque qualche esempio.

forse non mi sono spiegato. Ho scritto "Possibili disturbi del pensiero " perché è quello che si avvicina di più, secondo me, alla cosa che mi accade. Non saprei proprio come altro definirla. Il pensiero di cui parlo non è né un concetto né un'idea. è una cosa che succede e basta. ad esempio: sto per addormentarmi, mi rilasso, ma ecco che c'è un pensiero involontario che mi sveglia, che si manifesta sotto forma di un forte rumore acuto, o del rumore di una porta che si chiude o di un tamburo, ad esempio. piu spesso un suono acuto. per spiegarmi meglio, provi ad immaginare un suono acuto, a sentirlo dentro la sua testa. Lei ci riesce per sua volontà, lei immagina il suono acuto. ma questo suono, per quanto forte lo immagini, non riuscirà mai a spaventarla. il suono che sento io, dentro la mia testa, si manifesta contro la mia volontà e supera in volume gli altri pesnieri facendomi trasalire, proprio quando mi rilasso di più e sto per addormentarmi. tutto qui. non ci sono concetti né idee.

Ok, grazie.

Dovrò farLe ancora qualche altra domanda prima di risponderLe:

Lei scrive che ultimamente il problema sta peggiorando. Nella Sua vita in generale o nel regime del sonno-veglia in questo periodo ci sono stati i cambiamenti ?

ha altri sintomi oltre a questo o ancvhe le altre problematiche di salute ?

come si sente al risveglio ? riesce a svegliarsi facilmente ?

di giorno capitano fenomeni particolari ? ad esempio, la sonnolenza ?

fa uso di caffè o di altre sostanze voluttuarie ?

Gentile utente,

aggiungo un'altra domanda:

dice che è da diverso tempo che tale disturbo è comparso.

Saprebbe indicare in quale occasione si è verificato la prima volta e in che modo era costituito?

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

1- non ci sono stati cambiamenti particolari, anche se da un anno, tendo ad addormentarmi molto tardi. però non è da un anno che il disturbo è peggiorato. è peggiorato solo nell'ultimo mese e nella mia vita non c'è stato alcun cambiamento rilevante.
2-non ho altri sintomi oltre a questo. problemi di salute ne ho diversi, ma non penso che c'entrino. si tratta di problemi dentali, e dorsali.
3-sì mi sveglio normalmente e durante il giorno non ho sonnolenza. raramente però mi capita di non svegliarmi facilmente e provare sonnolenza. ma capita davvero molto molto raramente.
4-di giorno non mi capita assolutamente nulla.
5-raramente uso il caffè, ma nessuna altra sostanza.
6-la prima volta è capitato tre anni fa, quando frequentavo la scuola. mentre stavo per addormentarmi ho sentito nella testa il rumore di una chiave che cadeva, ad alto volume, e mi ha fatto trasalire. da allora è capitato di tanto in tanto. a volte per mesi, ma nella mia vita non ci sono stati in nessun caso cambiamenti

Gentile utente,
coi limiti di un parere espresso a distanza (senza la visita diretta), non si tratta dei disturbi del Pensiero, ma della Percezione.

Le alterazioni della percezione che avvengono nella fase di passaggio dalla veglia al sonno possono essere anche fisiologiche.

Possono essere anche caratteristiche di alcune malattie (ad esempio, la narcolessia) oppure di essere un sintomo non specifico, secondario ad altre malattie psichiche e neurologiche, ma in base a quello che Lei riferisce, non si può ancora parlare di nessuna malattia, magari solo delle ipotesi, e solo di quanto il sintomo è stabile o meno e di quanto è invalidante.

Se il fenomeno è cambiato di frequenza o/e di intensità (dunque, non è più stabile), e se rende difficoltoso l'addormentamento, farei, in prima battuta, una visita Neurologica, e, se il Neurologo lo riterrà opportuno, gli esami per approfondire la comprensione della diagnosi.