Cipralex..depressione ..ansia
buonasera cari medici..una settimana fa ho fatto una visita con la psichiatra e siamo messi dacordo a cambiare terapia,,mi ha prescito cipralex e lexotan al bisognio.
ho cominciato con 5 mg a mattina per una sett ogi e il primo giorno che ho preso 10 mg..vi volevo chiedere se e normale non avere effetti collaterali come agitazione ,aumento dell ansia ect,,come fano dell solito antidepressivi negli primi giorni della cura?? adesso mi sento molto stanco e con l'umore melancolico.. ho letto negli diversi forum che quasi tutte le persone che prendono antidepressivi all inizio hano avutti effetti coll come aumento dell ansia o depressine per puoi sentire i beneffici.
loso che e molto presto per vedere i beneffici del cipralex ma ho paura che se non mi da prima effetti collaterali doppo non mi dara anche i effeti positivi..
ho cominciato con 5 mg a mattina per una sett ogi e il primo giorno che ho preso 10 mg..vi volevo chiedere se e normale non avere effetti collaterali come agitazione ,aumento dell ansia ect,,come fano dell solito antidepressivi negli primi giorni della cura?? adesso mi sento molto stanco e con l'umore melancolico.. ho letto negli diversi forum che quasi tutte le persone che prendono antidepressivi all inizio hano avutti effetti coll come aumento dell ansia o depressine per puoi sentire i beneffici.
loso che e molto presto per vedere i beneffici del cipralex ma ho paura che se non mi da prima effetti collaterali doppo non mi dara anche i effeti positivi..
[#1]
Gentile utente,
gli effetti collaterali iniziali dei farmaci antidepressivi non sono affatto la regola, ma hanno luogo solo in una parte dei casi. Una loro alta frequenza nell'ambito delle persone che scrivono su internet può essere correlata al fatto che molte persone che non avvertono tali effetti collaterali non ne cercano spiegazioni, né secondi pareri su internet, invece quelle persone che le avvertono hanno più motivi di scriverci e dunque sono più rappresentate nell'ambito della nostra utenza. Aggiungo che la comparsa degli effetti collaterali iniziali non è correlata ai successivi benefici di tali farmaci. In altre parole, non è sempre valido il concetto secondo il quale "se la pillola non è amara, non cura".
Prosegua la cura con fiducia e con determinazione.
gli effetti collaterali iniziali dei farmaci antidepressivi non sono affatto la regola, ma hanno luogo solo in una parte dei casi. Una loro alta frequenza nell'ambito delle persone che scrivono su internet può essere correlata al fatto che molte persone che non avvertono tali effetti collaterali non ne cercano spiegazioni, né secondi pareri su internet, invece quelle persone che le avvertono hanno più motivi di scriverci e dunque sono più rappresentate nell'ambito della nostra utenza. Aggiungo che la comparsa degli effetti collaterali iniziali non è correlata ai successivi benefici di tali farmaci. In altre parole, non è sempre valido il concetto secondo il quale "se la pillola non è amara, non cura".
Prosegua la cura con fiducia e con determinazione.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
grazie mille dr GUKOV per la risposta..allora ,da 12 giorni che prendo cipralex 10 mg..la prima sett ero ''preocupatto'' perche il farmaco non mi davo nessun segnio di reagire ,neanche effetti collaterali,pero adesso e tutto cambiatto, i sinttomi della ansia e depressine sono radopiati,tristezza,pensieri negativi,stanchezza innsonia ..non ricordo sentirmi cosi male prima..avevo provatto con gli altri ssri ma all inizio della cura non davono questi effetti spaventosi..
volevo un parere della parte vostra..sono normali questi effetti dell cipralex ??
magari non lo tollero questa molecola..anche se e molto presto valutare s e e efficace o no, mi ha messo molto i dubio..
volevo un parere della parte vostra..sono normali questi effetti dell cipralex ??
magari non lo tollero questa molecola..anche se e molto presto valutare s e e efficace o no, mi ha messo molto i dubio..
[#3]
Gentile utente,
questi effetti possono capitare nelle prime settimane di assunzione del farmaco. Non a caso a Lei è stato prescritto anche un ansiolitico (Lexotan): solitamente serve a contrastre anche gli eventuali iniziali effetti collaterali ansiogeni.
Nonostante questo e in ogni modo, informerei il Suo specialista del cambiamento dei sintomi. Secondo me, potrebbe aver senso rivalutare assieme con lui la velocità del salire con la dose del farmaco (forse passara da 5 a 10 dopo solo una settimana è stato troppo veloce e potrebbe essere ottimale una dose intermedia e un salire più graduale). Rciconcorderei con lui anche i dosaggi del Lexotan.
questi effetti possono capitare nelle prime settimane di assunzione del farmaco. Non a caso a Lei è stato prescritto anche un ansiolitico (Lexotan): solitamente serve a contrastre anche gli eventuali iniziali effetti collaterali ansiogeni.
Nonostante questo e in ogni modo, informerei il Suo specialista del cambiamento dei sintomi. Secondo me, potrebbe aver senso rivalutare assieme con lui la velocità del salire con la dose del farmaco (forse passara da 5 a 10 dopo solo una settimana è stato troppo veloce e potrebbe essere ottimale una dose intermedia e un salire più graduale). Rciconcorderei con lui anche i dosaggi del Lexotan.
[#4]
Ex utente
ti ringrazio moltissimo per le tue utile risposte. la mia psichiatra e in ferie i nostro incotro e nell fine mese,vi chiedo scusa per il disturbo ma per adesso siete solo vuoi quelli che mi posso fare qualche domanda e tranqullizarmi un'po..
la mia situazione e uguale a una sett fa..nono nell 17 giorno dell cipralex e i sintomi continuano essere pegioratti..in passatto ho provato con altri ssri zoloft,paroxetina.fluoxetina.ma non mi davono questi effetti..nell bugiardino scrive che doppo 2-4 sett dovrebe essere un miglioramento significativo..secondo la tua esperienza doppo quanto tempo ha fatto effetto il cipralex?
so che devo stare tranquillo e lasciare il farmaco a reagire ma questa situazione che non mi lascia tranquillo.cerco mille pareri per vedere se ce'ne anche altre persone nella mia situazione..non voglio altro nella vita che liberami dalle questa maledetta malattia,so anche che sara molto dificile per non dire impossibile..
la mia situazione e uguale a una sett fa..nono nell 17 giorno dell cipralex e i sintomi continuano essere pegioratti..in passatto ho provato con altri ssri zoloft,paroxetina.fluoxetina.ma non mi davono questi effetti..nell bugiardino scrive che doppo 2-4 sett dovrebe essere un miglioramento significativo..secondo la tua esperienza doppo quanto tempo ha fatto effetto il cipralex?
so che devo stare tranquillo e lasciare il farmaco a reagire ma questa situazione che non mi lascia tranquillo.cerco mille pareri per vedere se ce'ne anche altre persone nella mia situazione..non voglio altro nella vita che liberami dalle questa maledetta malattia,so anche che sara molto dificile per non dire impossibile..
[#5]
<<..17 giorno dell cipralex e i sintomi continuano essere pegioratti....>>
<<..nell bugiardino scrive che doppo 2-4 sett dovrebe essere un miglioramento significativo..secondo la tua esperienza doppo quanto tempo ha fatto effetto il cipralex?..>>
Gentile utente,
17 giorni non arrivano ancora a quattro settimane, ma appena a tre. Inoltre, per essere efficace il farmaco deve essere assunto alla dose efficace, e non è detto che nel Suo caso 10 mg sia la dose efficace (non si può ancora escludere che ci vorrà una dose maggiore). Per concludere che questo farmaco sia inefficace sulla sintomatologia depressiva nel caso Suo, a rigore, ci vorrebbero 5-7 settimane a partire da quando inizia ad assumerlo a dosaggio massimo (che è superiore a 10 mg).
Per contrastare i sintomi collaterali dei primi tempi del farmaco anche le dosi e il modo di assunzione del Lexotan devono essere adeguate.
Con questo non sto affatto indicando (e non ho una tale intenzione) a che dosaggio e per quanto tempo debba assumere il farmaco (queste decisioni spettano al Suo curante), ma sto solo spiegando quali sarebbero i criteri per concludere sull'efficacia o meno del farmaco.
Dai Suoi post precedenti noto che anche durante gli altri vostri tentativi con gli antidepressivi è stato atteso troppo poco tempo prima di decidere di cambiare il farmaco.
<<..la mia psichiatra e in ferie i nostro incotro e nell fine mese,vi chiedo scusa per il disturbo ma per adesso siete solo vuoi quelli che mi posso fare qualche domanda e tranqullizarmi un'po..>>
Questo servizio o altri non possono essere la sostituzione del contatto rassicurante con la Sua curante, il ruolo della quale va rispettato. Nella Sua situazione attuale aspetterei il ritorno della Sua curante per rediscutere con lui il programma e tenere presente i sintomi collaterali. Comunque, ritengo anche che nella Sua situazione sia inutile, anzi dannoso, darLe le rassicurazioni rispetto ad una terapia le aspettative dalla quale possono essere costruite su premesse discutibili.
Mi spiego meglio. Nel Suo caso, secondo me, è presente anche una certa confusione sulla diagnosi per la quale Lei viene curato e sugli obbiettivi di cura:
Da quanto Lei raccontava, inizialmente si trattava dei sintomi ossessivo-compulsivi (migliorati con la psicoterapia), mentre per i sintomi d'ansia e lo stato depressivo rimasti è stata prescritta la farmacoterapia. Visto così, potrebbe sembrare che con l'antidepressivo si sta curando lo stato ansioso-depressivo e si avrebbe potuto aspettare un effetto dopo poche settimane.
Tuttavia... è ragionevole sospettare che non si tratta semplicemente dello stato ansioso-depressivo, ma sempre, alla base, di disturbo di tipo ossessivo (e la tendenza stessa a chiedere le rassicurazioni e di contare i giorni in attesa dell'effetto ne potrebbero essere i sintomi). In altre parole, la Sua malattia non si può dividere in sintomi e curare ciascuno separatamente: i sintomi ansiosi e depressivi molto probabilmente hanno una base ossessiva, e se si vuole curarli, si cura tutto assieme.
Il farmaco antidepressivo che Lei assume è stato utilizzato anche nel disturbo ossessivo-compulsivo e non escludo che potrebbe essere efficace anche nel Suo caso (agendo su tale disturbo di base, e di conseguenza e in parallelo su sintomi depressivi), ma in tempi più lunghi (più mesi e fose alla dose maggiore) rispetto a quello che succede in un disturbo depressivo nel senso stretto (non secondario e non complicato da altre problematiche psichiche).
Ovviamente, bisogna commisurare tutto con la tollerabilità del farmaco, e non ha senso aspettare l'effetto benefico settimane e mesi, sopportando nel frattempo gli effetti collaterali (se dovessero rimanere).
Non posso nemmeno escludere che per il Suo disturbo nel suo complesso (sia per i precedenti sintomi ossessivi, sia per gli attuali sintomi ansiosi e depressivi) la farmacoterapia non sia la strada più efficace. Forse la conclusione che la psicoterapia non avrebbe potuto migliorare anche i sintomi attuali è stata sbagliata (?), soprattutto nell'ipotesi (che qui ho proposto) che il disturbo abbia alla radice sempre i meccanismi ossessivi. Può darsi che ci voleva una modifica della strategia o della metodica della psicoterapia. Adesso, nel mentre portate avanti il percorso di cura farmacologica, valuterei di proseguire (o di riprendere) anche la psicoterapia. In ogni modo, i due approcci (farmacologico e psicoterapeutico) sono più efficaci se usate assieme, in abinazione.
Su questo Le propongo di riflettere Lei e di discuterlo con il Suo psichiatra al suo ritorno.
<<..nell bugiardino scrive che doppo 2-4 sett dovrebe essere un miglioramento significativo..secondo la tua esperienza doppo quanto tempo ha fatto effetto il cipralex?..>>
Gentile utente,
17 giorni non arrivano ancora a quattro settimane, ma appena a tre. Inoltre, per essere efficace il farmaco deve essere assunto alla dose efficace, e non è detto che nel Suo caso 10 mg sia la dose efficace (non si può ancora escludere che ci vorrà una dose maggiore). Per concludere che questo farmaco sia inefficace sulla sintomatologia depressiva nel caso Suo, a rigore, ci vorrebbero 5-7 settimane a partire da quando inizia ad assumerlo a dosaggio massimo (che è superiore a 10 mg).
Per contrastare i sintomi collaterali dei primi tempi del farmaco anche le dosi e il modo di assunzione del Lexotan devono essere adeguate.
Con questo non sto affatto indicando (e non ho una tale intenzione) a che dosaggio e per quanto tempo debba assumere il farmaco (queste decisioni spettano al Suo curante), ma sto solo spiegando quali sarebbero i criteri per concludere sull'efficacia o meno del farmaco.
Dai Suoi post precedenti noto che anche durante gli altri vostri tentativi con gli antidepressivi è stato atteso troppo poco tempo prima di decidere di cambiare il farmaco.
<<..la mia psichiatra e in ferie i nostro incotro e nell fine mese,vi chiedo scusa per il disturbo ma per adesso siete solo vuoi quelli che mi posso fare qualche domanda e tranqullizarmi un'po..>>
Questo servizio o altri non possono essere la sostituzione del contatto rassicurante con la Sua curante, il ruolo della quale va rispettato. Nella Sua situazione attuale aspetterei il ritorno della Sua curante per rediscutere con lui il programma e tenere presente i sintomi collaterali. Comunque, ritengo anche che nella Sua situazione sia inutile, anzi dannoso, darLe le rassicurazioni rispetto ad una terapia le aspettative dalla quale possono essere costruite su premesse discutibili.
Mi spiego meglio. Nel Suo caso, secondo me, è presente anche una certa confusione sulla diagnosi per la quale Lei viene curato e sugli obbiettivi di cura:
Da quanto Lei raccontava, inizialmente si trattava dei sintomi ossessivo-compulsivi (migliorati con la psicoterapia), mentre per i sintomi d'ansia e lo stato depressivo rimasti è stata prescritta la farmacoterapia. Visto così, potrebbe sembrare che con l'antidepressivo si sta curando lo stato ansioso-depressivo e si avrebbe potuto aspettare un effetto dopo poche settimane.
Tuttavia... è ragionevole sospettare che non si tratta semplicemente dello stato ansioso-depressivo, ma sempre, alla base, di disturbo di tipo ossessivo (e la tendenza stessa a chiedere le rassicurazioni e di contare i giorni in attesa dell'effetto ne potrebbero essere i sintomi). In altre parole, la Sua malattia non si può dividere in sintomi e curare ciascuno separatamente: i sintomi ansiosi e depressivi molto probabilmente hanno una base ossessiva, e se si vuole curarli, si cura tutto assieme.
Il farmaco antidepressivo che Lei assume è stato utilizzato anche nel disturbo ossessivo-compulsivo e non escludo che potrebbe essere efficace anche nel Suo caso (agendo su tale disturbo di base, e di conseguenza e in parallelo su sintomi depressivi), ma in tempi più lunghi (più mesi e fose alla dose maggiore) rispetto a quello che succede in un disturbo depressivo nel senso stretto (non secondario e non complicato da altre problematiche psichiche).
Ovviamente, bisogna commisurare tutto con la tollerabilità del farmaco, e non ha senso aspettare l'effetto benefico settimane e mesi, sopportando nel frattempo gli effetti collaterali (se dovessero rimanere).
Non posso nemmeno escludere che per il Suo disturbo nel suo complesso (sia per i precedenti sintomi ossessivi, sia per gli attuali sintomi ansiosi e depressivi) la farmacoterapia non sia la strada più efficace. Forse la conclusione che la psicoterapia non avrebbe potuto migliorare anche i sintomi attuali è stata sbagliata (?), soprattutto nell'ipotesi (che qui ho proposto) che il disturbo abbia alla radice sempre i meccanismi ossessivi. Può darsi che ci voleva una modifica della strategia o della metodica della psicoterapia. Adesso, nel mentre portate avanti il percorso di cura farmacologica, valuterei di proseguire (o di riprendere) anche la psicoterapia. In ogni modo, i due approcci (farmacologico e psicoterapeutico) sono più efficaci se usate assieme, in abinazione.
Su questo Le propongo di riflettere Lei e di discuterlo con il Suo psichiatra al suo ritorno.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 46.2k visite dal 08/08/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.