Ossessioni pure
Buongiorno medici,
Vi scrivo per avere dei consigli o dei pareri sulla mia situazione, sono sempre stata molto ansiosa, insicura. Da tre anni però, ho dei pensieri ossessivi che non mi lasciano vivere tranquillamente come le altre ragazze della mia età. Già da più piccola ho avuto delle fissazioni: non volevo guardare le parti basse agli uomini, perché lo ritenevo sbagliato e mi sentivo in colpa se lo facevo.
Poi l'anno scorso, un giorno, mi è venuta all'improvviso paura di bestemmiare e in testa avevo delle bestemmie che non riuscivo a togliere, dovevo concentrarmi con tutte le mie forze su qualcos'altro. Poi per un periodo mi chiedevo il senso della vita, se Dio esistesse e cose varie. Poi, tre anni fa, non mi ricordo né quando né cosa stavo facendo, ho iniziato ad avere pensieri sull'incesto, su mio padre. E pensavo di essere pazza, perché ero convinta che questi pensieri fossero 'veri' nel senso che pensavo di farli io, di essere una perversa e di non meritare di vivere.
Cercavo sempre di scacciarli dalla mente, ma mi ricordo che non serviva a nulla perché puntualmente ritornavano. Allora non sapevo più cosa fare, tutti i giorni per due anni era la stessa storia. Non ne ho mai parlato con nessuno. Un giorno, convinta più che mai di essere un mostro e di non meritare la vita, ricorsi all'autolesionismo.
Mia madre dopo alcuni giorni vide i tagli e io fui costretta a spiegarle tutto. La turbò il fatto che mi ero tagliata, ma mi disse che i miei pensieri erano 'normali' per via della mia età. Dopo che lei mi ha detto di stare tranquilla perché non era niente ciò che pensavo, mi sentivo più tranquilla.
Per due mesi ero tornata a vivere tranquillamente, ero felice. Ma dopo, una sera di qualche settimana fa, le paure e l'ansia mi tornarono insieme ai brutti pensieri. Quella sera però mi venne in mente che una volta mentre mi masturbavo, i pensieri mi erano tornati in mente, allora avevo paura di essermi eccitata, e così mi tormentai. E poi visto il mio stato d'ansia, quella sera non so perché, mentre mio papà parlava, ho avuto una specie di pulsazione vaginale e avevo paura di essere eccitata, allora ho iniziato a preoccuparmi ancora di più, e anche adesso ho l'ossessione che mi succeda di nuovo, non so più cosa pensare. Ho paura di eccitarmi e quello che è successo quella sera mi tormenta! Allora adesso mi sento ancora peggio, piango sempre, e ho chiesto a mia mamma di andare da uno psicologo.
Questa cosa che è successa non l'ho detta a nessuno perché anche dirlo alla psicologa mi fa vergognare da matti, però non ce la faccio più a vivere così! Ho letto anche di altre persone a cui capita di avere quella sensazione quando qualcuno ti sfiora, e capita anche a me adesso, non voglio che succeda! Ho paura che mi sia successo perché sono una perversa, ho paura di impazzire se penso ancora a questo. Non ho voglia di uscire perché in mezzo alle mie amiche mi sento diversa.
Grazie per aver letto, aspetto con ansia una risposta o dei pareri.
Vi scrivo per avere dei consigli o dei pareri sulla mia situazione, sono sempre stata molto ansiosa, insicura. Da tre anni però, ho dei pensieri ossessivi che non mi lasciano vivere tranquillamente come le altre ragazze della mia età. Già da più piccola ho avuto delle fissazioni: non volevo guardare le parti basse agli uomini, perché lo ritenevo sbagliato e mi sentivo in colpa se lo facevo.
Poi l'anno scorso, un giorno, mi è venuta all'improvviso paura di bestemmiare e in testa avevo delle bestemmie che non riuscivo a togliere, dovevo concentrarmi con tutte le mie forze su qualcos'altro. Poi per un periodo mi chiedevo il senso della vita, se Dio esistesse e cose varie. Poi, tre anni fa, non mi ricordo né quando né cosa stavo facendo, ho iniziato ad avere pensieri sull'incesto, su mio padre. E pensavo di essere pazza, perché ero convinta che questi pensieri fossero 'veri' nel senso che pensavo di farli io, di essere una perversa e di non meritare di vivere.
Cercavo sempre di scacciarli dalla mente, ma mi ricordo che non serviva a nulla perché puntualmente ritornavano. Allora non sapevo più cosa fare, tutti i giorni per due anni era la stessa storia. Non ne ho mai parlato con nessuno. Un giorno, convinta più che mai di essere un mostro e di non meritare la vita, ricorsi all'autolesionismo.
Mia madre dopo alcuni giorni vide i tagli e io fui costretta a spiegarle tutto. La turbò il fatto che mi ero tagliata, ma mi disse che i miei pensieri erano 'normali' per via della mia età. Dopo che lei mi ha detto di stare tranquilla perché non era niente ciò che pensavo, mi sentivo più tranquilla.
Per due mesi ero tornata a vivere tranquillamente, ero felice. Ma dopo, una sera di qualche settimana fa, le paure e l'ansia mi tornarono insieme ai brutti pensieri. Quella sera però mi venne in mente che una volta mentre mi masturbavo, i pensieri mi erano tornati in mente, allora avevo paura di essermi eccitata, e così mi tormentai. E poi visto il mio stato d'ansia, quella sera non so perché, mentre mio papà parlava, ho avuto una specie di pulsazione vaginale e avevo paura di essere eccitata, allora ho iniziato a preoccuparmi ancora di più, e anche adesso ho l'ossessione che mi succeda di nuovo, non so più cosa pensare. Ho paura di eccitarmi e quello che è successo quella sera mi tormenta! Allora adesso mi sento ancora peggio, piango sempre, e ho chiesto a mia mamma di andare da uno psicologo.
Questa cosa che è successa non l'ho detta a nessuno perché anche dirlo alla psicologa mi fa vergognare da matti, però non ce la faccio più a vivere così! Ho letto anche di altre persone a cui capita di avere quella sensazione quando qualcuno ti sfiora, e capita anche a me adesso, non voglio che succeda! Ho paura che mi sia successo perché sono una perversa, ho paura di impazzire se penso ancora a questo. Non ho voglia di uscire perché in mezzo alle mie amiche mi sento diversa.
Grazie per aver letto, aspetto con ansia una risposta o dei pareri.
[#2]
Utente
Sì, ho fatto una prima seduta qualche giorno fa, ma dicendole che ho dei pensieri ossessivi lei mi ha chiesto solo se avessi mai fatto dei rituali, e io le ho detto di no perché le mie ossessioni sono solo mentali, ma lei mi ha risposto dicendo che allora non ho il disturbo ossessivo compulsivo. Però non le ho detto che tipo di pensieri ho, non ci sono riuscita...
[#3]
Gentile utente,
"le ho detto di no perché le mie ossessioni sono solo mentali, ma lei mi ha risposto dicendo che allora non ho il disturbo ossessivo compulsivo"
Il disturbo ossessivo-compulsivo prevede un fenomeno che può o meno comportare rituali agiti (gesti, comportamenti etc), per cui quella con soli pensieri è una variante prevista. Spesso infatti per semplicità il disturbo si indica come disturbo ossessivo e basta.
Strano che non abbia voluto sapere che tipo di pensieri ha, è una domanda abbastanza normale e automatica, non direi che sia un dettagli da non sapere, anche perché se non spiega a cosa pensa come si fa esattamente a stabilire se il pensiero è un pensiero ossessivo o meno ? Come lo esprime voglio se non facendo degli esempi o raccontando quel che pensa di fronte al medico o allo psicologo ?
Comunque, il medico o psicologo deve saperlo perché è utile per fare diagnosi e decidere la cura.
I pensieri che riferisce corrispondono in effetti a classici temi ossessivi, compreso quello che ha particolarmente vergogna a riferire. La vergogna dipende dal contenuto ma soprattutto dal dubbio che si insinua nella persona sul fatto che il pensiero nasconda delle "pulsioni" di cui vergognarsi o che preludono alla follia totale, o comunque alla paura di essere giudicato e di non poter spiegare che sono pensieri "obbligati" e non altro.
Le consiglio però di rivolgersi ad uno psichiatra.
"le ho detto di no perché le mie ossessioni sono solo mentali, ma lei mi ha risposto dicendo che allora non ho il disturbo ossessivo compulsivo"
Il disturbo ossessivo-compulsivo prevede un fenomeno che può o meno comportare rituali agiti (gesti, comportamenti etc), per cui quella con soli pensieri è una variante prevista. Spesso infatti per semplicità il disturbo si indica come disturbo ossessivo e basta.
Strano che non abbia voluto sapere che tipo di pensieri ha, è una domanda abbastanza normale e automatica, non direi che sia un dettagli da non sapere, anche perché se non spiega a cosa pensa come si fa esattamente a stabilire se il pensiero è un pensiero ossessivo o meno ? Come lo esprime voglio se non facendo degli esempi o raccontando quel che pensa di fronte al medico o allo psicologo ?
Comunque, il medico o psicologo deve saperlo perché è utile per fare diagnosi e decidere la cura.
I pensieri che riferisce corrispondono in effetti a classici temi ossessivi, compreso quello che ha particolarmente vergogna a riferire. La vergogna dipende dal contenuto ma soprattutto dal dubbio che si insinua nella persona sul fatto che il pensiero nasconda delle "pulsioni" di cui vergognarsi o che preludono alla follia totale, o comunque alla paura di essere giudicato e di non poter spiegare che sono pensieri "obbligati" e non altro.
Le consiglio però di rivolgersi ad uno psichiatra.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Gentile utente,
Lei ha avuto comunque il coraggio di scriverlo qui, in questa discussione. Nella psicoterapia la difficoltà ad aprirsi è comprensibile, soprattutto all'inizio, e non deve scoraggiare. Importante è capire se proprio questa psicologa Le ispira fiducia, se Lei sente che è una persona che La possa capire.
Mi sembra che fondamentale sia questo, e a questa Sua valutazione personale dedicherei ora gli sforzi emotivi.
In ogni modo, senza interrompere le sedute, penserei a programmare anche la visita da un medco psichiatra (come consiglia anche il mio collega, che Le ha appena risposto), perché il dirimere il problema della diagnosi (che è importante, perché orienta anche le soluzioni) può solo uno specialista psichiatra. Inoltre, certe cose, anche intime, può capitare di dire più facilmente ad un medico, proprio perché davanti ad un medico non hanno una connotazione morale, né si cerca di scovare il loro significato psicologico.
Lei ha avuto comunque il coraggio di scriverlo qui, in questa discussione. Nella psicoterapia la difficoltà ad aprirsi è comprensibile, soprattutto all'inizio, e non deve scoraggiare. Importante è capire se proprio questa psicologa Le ispira fiducia, se Lei sente che è una persona che La possa capire.
Mi sembra che fondamentale sia questo, e a questa Sua valutazione personale dedicherei ora gli sforzi emotivi.
In ogni modo, senza interrompere le sedute, penserei a programmare anche la visita da un medco psichiatra (come consiglia anche il mio collega, che Le ha appena risposto), perché il dirimere il problema della diagnosi (che è importante, perché orienta anche le soluzioni) può solo uno specialista psichiatra. Inoltre, certe cose, anche intime, può capitare di dire più facilmente ad un medico, proprio perché davanti ad un medico non hanno una connotazione morale, né si cerca di scovare il loro significato psicologico.
[#7]
Gentile utente,
C'è una fondamentale differenza tra ossessioni e "desideri confessabili". Chi è ossessionato da pensieri e immagini o azioni con contenuto sessuale o con un nesso ad un significato sessuale è portato a spaventarsene credendo di avere tendenze strane o inconfessabili appunto, spesso tarda a parlarne o peggio approda a contesti "pseudo-terapeutici" in cui anziché individuare la forma ossessiva del pensiero si passa del tempo a cercare presunte pulsioni nascoste o a fornire interpretazioni che peggiorano i sensi di colpa e la "confusione" della persona su aspetti come la sessualità.
C'è una fondamentale differenza tra ossessioni e "desideri confessabili". Chi è ossessionato da pensieri e immagini o azioni con contenuto sessuale o con un nesso ad un significato sessuale è portato a spaventarsene credendo di avere tendenze strane o inconfessabili appunto, spesso tarda a parlarne o peggio approda a contesti "pseudo-terapeutici" in cui anziché individuare la forma ossessiva del pensiero si passa del tempo a cercare presunte pulsioni nascoste o a fornire interpretazioni che peggiorano i sensi di colpa e la "confusione" della persona su aspetti come la sessualità.
[#9]
Gentile utente,
non si arrenda nella Sua ricerca della soluzione. Se le cose stanno così come ora scrive, questo può motivarLa di più a dire alla psicologa la prossima volta quello che Lei non le ha detto. Altrimenti, anche volendo, come la psicologa potrà aiutarLe ?
Cerca a realizzare in ogni modo quello che ha già iniziato: il rapporto di fiducia con la psicologa.
Ci sono anche le altre strade (andare dal medico psichiatra), (a proposito, Lei può presentarsi dallo psichiatra anche di propria individuale volontà e in regime non a pagamento: al Centro di Salute Mentale dell'ASL della vostra zona). Questa seconda strada è importante, e la seguirei comunque, appena Lei ha coraggio e tempo, ma tale strada è parallela e non esclude l'utilità della psicologa.
non si arrenda nella Sua ricerca della soluzione. Se le cose stanno così come ora scrive, questo può motivarLa di più a dire alla psicologa la prossima volta quello che Lei non le ha detto. Altrimenti, anche volendo, come la psicologa potrà aiutarLe ?
Cerca a realizzare in ogni modo quello che ha già iniziato: il rapporto di fiducia con la psicologa.
Ci sono anche le altre strade (andare dal medico psichiatra), (a proposito, Lei può presentarsi dallo psichiatra anche di propria individuale volontà e in regime non a pagamento: al Centro di Salute Mentale dell'ASL della vostra zona). Questa seconda strada è importante, e la seguirei comunque, appena Lei ha coraggio e tempo, ma tale strada è parallela e non esclude l'utilità della psicologa.
[#10]
(.) Ho paura che mi sia successo perché sono una perversa(..), mi sento impazzire, indegna della vita. Ho paura di eccitarmi e avendo paura è come se succedesse per quello (..)
gentile ragazza il meccanismo ossessivo è costituito da un circolo vizioso involontario che si autoalimenta
Il timore di provare una sensazione fa si che lei continui a pensare ad essa e più cerca di difendersi più il pensarci diventa inevitabile
questa lettura le spiega come funziona il meccanismo di formazione che, come potrà leggere, nulla ha che fare con quelle perversioni che lei tanto teme.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
questo circolo vizioso può essere spezzato con interventi specifici che lavorano sui processi cognitivi alterati descritti nell'articolo
probabilmente il suo problema non sta nelle sue voglie ma nel modo distorto di interpretare le sue sensazioni.
saluti
gentile ragazza il meccanismo ossessivo è costituito da un circolo vizioso involontario che si autoalimenta
Il timore di provare una sensazione fa si che lei continui a pensare ad essa e più cerca di difendersi più il pensarci diventa inevitabile
questa lettura le spiega come funziona il meccanismo di formazione che, come potrà leggere, nulla ha che fare con quelle perversioni che lei tanto teme.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
questo circolo vizioso può essere spezzato con interventi specifici che lavorano sui processi cognitivi alterati descritti nell'articolo
probabilmente il suo problema non sta nelle sue voglie ma nel modo distorto di interpretare le sue sensazioni.
saluti
[#11]
Utente
Grazie, le vostre risposte mi hanno fatto riflettere, ora sto un po' meglio. Quando mi è successo la seconda volta mia madre si stava svestendo e allora ho collegato tutto con 'sto impazzendo, aiuto, cosa mi succede?' e allora la mia testa era andata in tilt. Ora che ci penso però stavo proprio cercando di controllarmi per paura che succedesse qualcosa di strano e non riuscivo a leggere il libro che avevo perché ero troppo concentrata su altro. Quindi il meccanismo è sempre quello?
[#12]
(..)Ora che ci penso però stavo proprio cercando di controllarmi per paura che succedesse qualcosa di strano (..)
ed il tentativo di controllo ha fatto perdere il controllo.
cercare di controllare un pensiero sgradito spinge, ovviamente, a pensare proprio a quello.
ed il tentativo di controllo ha fatto perdere il controllo.
cercare di controllare un pensiero sgradito spinge, ovviamente, a pensare proprio a quello.
[#13]
Gentile utente,
Le nostre risposte non hanno il potere di estinguere fenomeni di questo tipo, che se ne vanno anche da soli, ma possono tornare. Se questo inizia ad essere come sembrava un problema che, con alti e bassi, ,ma comunque non si risolve, semplicemente si faccia vedere come del resto ha già fatto, semplicemente partendo da una dianognosi e da un trattamento che abbiano tempi e obiettivi chiari.
Le nostre risposte non hanno il potere di estinguere fenomeni di questo tipo, che se ne vanno anche da soli, ma possono tornare. Se questo inizia ad essere come sembrava un problema che, con alti e bassi, ,ma comunque non si risolve, semplicemente si faccia vedere come del resto ha già fatto, semplicemente partendo da una dianognosi e da un trattamento che abbiano tempi e obiettivi chiari.
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 21.8k visite dal 07/08/2012.
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