Depressione borderline bipolare
BUONA SERA DOTTORI,HO GIA' SCRITTO QUALCHE GIORNO FA,"DISTURBO BIPOLARE BULIMIA" ERA IL TITOLO PER CHI VOLESSE RILEGGERE PER FARSI UN'IDEAE LI SPIEGAVO UN POCHINO LA MIA SITUAZIONE ED HO AVUTO DA VOI RISPOSTE E CONSIGLI E VI RINGRAZIO,MA ORA DAVVERO LA SITUAZIONE E' DISPERATA.NON RIESCO PIU' A REAGIRE E MI SENTO ABBANDONATA A ME STESSA.IL MIO PSICHIATRA A CAUSA DI QUESTI FORTI SBALZI D'UMORE MI AVEVA PRESCRITTO IL DEPACHIN KRONO(500 LA SERA,250 AL MATTINO ED IL TRANQUIRIT) NONOSTANTE LA MIA RILUTTANZA,NON SONO UNA FAN EI MEDICINALI HO FATTO LA CURA CHE MI HA FATTO MALISSIMO,DOLORI FORTI ALL'ADDOME,AVEVO SEMPRE SONNO,DOLORI ARENI E FEGATO ED HO SOSPESO IL DEPAKIN ,ORA LA SITUAZIONE E' DRAMMATCA SONO IN UNO STATO DEPRESSIVO MAI AVUTO,NON ESCO,MANGIO E POI M'INDUCO IL VOMITO PERCHè NON RIESCO A DIGERIRE,PIANGO E NON HO PIù UNO STIMOLO,SO CHE NE SENTITE MOLTI DI QUESTI CASI,MA IO STO PENSANDO DAVVERO CHE NON ABBIA SENSO VIVERE COSI' E SE PRIMA RIUSCIVO A REAGIRE E CAPIRE CHE DOVEVO FARE QUALCOSA ED IN PARTE L'HO FATTO ORA PROPRIO STO SOLO MALE CON DOLORI FISICI ED EMOTIVI,HO PAURA PERCHè NON VOGLIO VIVERE COSI E STO PERDENDO LA MIA FAMIGLIA ED IL MIO LAVORO MA A QUESTO PUNTO NON M'INTERESSA TANTO MIO MARITO NON NE PUO PIU LUI NON PUO CAPIRE,A LAVORO IDEM ED IO MI SENTO PERSA,VORREI SOLO NON AVERE QUESTI DOLORI FISICI PER REAGIRE MA ORMAI HO MOLLATO E NON VOGLIO FINIRE IN UNA CLINICA PSICHIATRICA MA FORSE INIZIO A PENSARE CHE QUELLA E' L'UNICA COSA E PENSARE CHE FINO A POCO FA ERO NORMALE CON I MIEI SBALZI PROBLEMI ORA LA SITUAZIONE E' DEGENERATA I MIEI CARI SI PREOCCUPANO E A ME DISPIACE SO CHE è DIFFICILE ANCHE PER LORO,MA CHI STA MALE SONO IO E SO COS ADOVREI FARE,DOVREI TORNARE DALLO PSOCHIATRA CAMBIARE TERAPIA,FARE PSICOTERAPIA REAGIRE LO SO,ED IN PARTE L'HO FATTO,HO CHIESTO AIUTO,MA ORA DAVVERO NON POSSO PIU NON ESCO NEANCHE DI CASA PERCHE STO MALE E QUINDI ACHE SERVE.SONO FINITA E NON HO PIU LA FORZA DI REAGIRE MENTRE PRIMA MI BASTAVA POCO PER RIALZARMI COSA HO?SONO DEPRESSA?HO UN DISTURBO BORDERLINE?E L'ALIMENTAZIONE?CHI MI DICE UNA COSA CHI UN'ALTRA ED IO ORA VORREI SOLO POTERMI ADDORMENTARE E NON SVEGLIARMI PIU IO CHE AMAVO TUTTO DELLA VITA E MI BASTAVA UN SOFFIO DI VENTO PER ESSERE FELICE.
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Gentile utente,
lo stato generale dell'organismo ed eventuale disbilancio degli elettroliti che spesso conseguono alle condotte di alimentazione patologiche, come nel Suo caso, è un fattore, anche se non l'unico, senz'altro aggravante e non da sottovalutare. Secondo me, Lei avrebbe bisogno in primo luogo di adeguato monitoraggio medico, e, se in un ambiente ospedaliero, ancora meglio. Per cui, non bisogna scartare a priori l'idea di un ricovero.
Senz'altro anche i fattori più prettamente psichici sono molto importanti, e, se in regime ambulatoriale non si riesce a trovare una psicofarmacoterapia adatta e tollerata, anche questo è un motivo valido per pensare ad un ricovero.
In realtà, l'alimentazione e l'umore sono intimamente legati fra di loro.
Non bisogna percepire la prospettiva del ricovero in un ambiente psichiatrico come un fallimento, come una degradazione. La Sua problematica è di interesse psichiatrico, questo è chiaro anche a Lei. Meno male che gli istituti di ricovero esistono. Più di quanto c'è ne bisogno non tengono ricoverati. Purtroppo nei reparti la degenza è molto eterogenea, ma credo che sia un aspetto secondario se uno necessita delle condizioni ospedaliere ed è abbastanza consapevole della propria malattia. Visto che nel Suo caso le problematiche anche mediche generali hanno una importanza, potrebbe essere valutato anche un ricovero in un ambiente medico internistico.
Le consiglio di discuterlo con il Suo psichiatra.
Cosa dice ?
lo stato generale dell'organismo ed eventuale disbilancio degli elettroliti che spesso conseguono alle condotte di alimentazione patologiche, come nel Suo caso, è un fattore, anche se non l'unico, senz'altro aggravante e non da sottovalutare. Secondo me, Lei avrebbe bisogno in primo luogo di adeguato monitoraggio medico, e, se in un ambiente ospedaliero, ancora meglio. Per cui, non bisogna scartare a priori l'idea di un ricovero.
Senz'altro anche i fattori più prettamente psichici sono molto importanti, e, se in regime ambulatoriale non si riesce a trovare una psicofarmacoterapia adatta e tollerata, anche questo è un motivo valido per pensare ad un ricovero.
In realtà, l'alimentazione e l'umore sono intimamente legati fra di loro.
Non bisogna percepire la prospettiva del ricovero in un ambiente psichiatrico come un fallimento, come una degradazione. La Sua problematica è di interesse psichiatrico, questo è chiaro anche a Lei. Meno male che gli istituti di ricovero esistono. Più di quanto c'è ne bisogno non tengono ricoverati. Purtroppo nei reparti la degenza è molto eterogenea, ma credo che sia un aspetto secondario se uno necessita delle condizioni ospedaliere ed è abbastanza consapevole della propria malattia. Visto che nel Suo caso le problematiche anche mediche generali hanno una importanza, potrebbe essere valutato anche un ricovero in un ambiente medico internistico.
Le consiglio di discuterlo con il Suo psichiatra.
Cosa dice ?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
dott alex intanto le dico grazie,grazie davvero per i suoi consigli e le sue risposte e forse ha ragione ma ora io non vedo.dopo un periodo di forte stress volevo solo avere un periodo di pausa e stacco dal lavoro e dagli impegni per potermi prendere cura di me ora niente mi da sollievo.ricoverarmi in un reparto di psichiatria non è un fallimento lo so,ma io già odio gli ospedali in più ricoverarmi in un reparto di psichiatria nella mia città dove mi conoscono tutti sarebbe per me molto imbarazzante,ne ho parlato giorni fa con il mio psichiatra il quale ha capito bene la situazione e anche lui mi ha consigliato,vista la situazione un ricovero magari in altro reparto o clinica non psichiatrica ma cmq lui potrebbe seguirmi perchè io da qui non riesco ormai a fare più niente,salto le sedute di psicoterapia perchè sto male e non riesco ad andare interrompo i farmaci,litigo con tutti un caos totale mi è sfuggita la situazione di mano.non ho mai avuto un ricovero per motivi psichiatrici,ma per altri motivi si ed odio gli ospedali mi danno un senso di angoscia ed ho paura di prendere qualche malattia perchè in ospedale dopo un intervento ho preso una polmonite.come vede ho tante fobie ma soprattutto somatizzo molto in più tutto il resto e vorrei chiederle in ospedale come potrebbero aiutarmi?solo dandomi dei farmaci?altra cosa che odio ,pensavo di stacca e di andare in una beauty farm fino a poco tempo fa riprendermi un pò staccare da tutto per poi tornare ed iniziare un percorso psicoterapeutico,ma ora neanche questa opzione mi allieta più perchè sono talmente a pezzi che non esco più,ho paura come si risolvono queste cose?
[#3]
<<..vorrei chiederle in ospedale come potrebbero aiutarmi?solo dandomi dei farmaci?..>>
Un ricovero ospedaliero permette in primo luogo monitorare i parametri del funzionamento dell'organismo e le condizioni cliniche in una maniera più attenta e avvalendosi dell'aiuto, eventualmente, di più specialisti, se si tratta dell'ospedale generale. Nel Suo caso la prima tappa sarebbe lo stabilizzare le condizioni fisiche, per poter procedere ad occuparsi anche di quelle psichiche. Senz'altro Le darebbero anche le cure psicofarmacologiche, ma nell'ambiente controllato, magari lo si può fare monitorando meglio la tollerabilità di tali cure e la loro efficacia. Le stesse cose è difficile realizzare in regime ambulatoriale, quanto meno nelle Sue condizioni attuali.
L'obbiettivo di un ricovero non è solo nel prescriverLe i farmaci (lo può fare anche il Suo psichiatra), ma soprattutto nel garantire un ambiente protettivo e attento (anche per quanto riguarda gli apsetti fisici). L'obiiettivo di un ricovero non è nemmeno di guarire del tutto la Sua malattia, ma sì creare le condizioni di un minimo compenso perché Lei riesca tornare al percorso di cure (anche psicoterapeutiche).
Un ricovero ospedaliero permette in primo luogo monitorare i parametri del funzionamento dell'organismo e le condizioni cliniche in una maniera più attenta e avvalendosi dell'aiuto, eventualmente, di più specialisti, se si tratta dell'ospedale generale. Nel Suo caso la prima tappa sarebbe lo stabilizzare le condizioni fisiche, per poter procedere ad occuparsi anche di quelle psichiche. Senz'altro Le darebbero anche le cure psicofarmacologiche, ma nell'ambiente controllato, magari lo si può fare monitorando meglio la tollerabilità di tali cure e la loro efficacia. Le stesse cose è difficile realizzare in regime ambulatoriale, quanto meno nelle Sue condizioni attuali.
L'obbiettivo di un ricovero non è solo nel prescriverLe i farmaci (lo può fare anche il Suo psichiatra), ma soprattutto nel garantire un ambiente protettivo e attento (anche per quanto riguarda gli apsetti fisici). L'obiiettivo di un ricovero non è nemmeno di guarire del tutto la Sua malattia, ma sì creare le condizioni di un minimo compenso perché Lei riesca tornare al percorso di cure (anche psicoterapeutiche).
[#4]
Utente
dr Alex grazie ancora per le sue risposte.ho ancora bisogno di voi dottori,vi prego.sono stata dal psichiatra il quale mi ha diagnosticato un disturbo bipolare di tipo 2(in effetti i sintomi ci sono tutti)nei giorni precedenti ho avuto una depressione fortissima e non mi era mai successo,riflettendoci forse ho sempre avuto questo disturbo,ma poi tutti gli stress ambientali e famigliare che ho vissuto l'hanno peggiorata.in precedenza lo psichiatra mi aveva dato il depakin con il tranquirit ma il depakin ho dovuto interromperlo per i forti effetti collaterali che mi causava,sono tornata dallo psichiatra il quale mi ha dato il lactamil e il cipralex(perchè ero veramente depressa) e il tranquirit ora anche il lactamil mi sta dando problemi forti a livello fisico e sto malissimo,mi chidevo aolo con il cipralex ed il tranquirit posso cmq controllare quasto disturbo?il mio problema è che cmq in alcune fasi divento aggressiva e violenta ed il cipralex essendo un antidepressivo pò peggiorare questa condizione di aggressività,ma nel momento in cui sono depressa mi occorre,inoltre il mio disturbo è molto veloce nel senso che un momento reagisco l'attimo dopo sbrocco urlo e poi mi chiudo e deprimo tutto anche nell'arco di una giornata,poi a volte ho qualche giorno buono,mai più di una settimana come si fa a vivere cosi?per non parlare dei problemi di salute che ho gastrite sinusite otite nausea continua emicrania da dove devo partire?so che è tutto correlato ma cosi non posso continuare.lo psichiatra voleva ricoverarmi per stabilizzarmi e trovare insieme la cura giusta e tenermi per un pò fuori dagli stress ambientali e famigliari ma io mi sono rifiutatata per ora.io non ho mai fasi in cui mi sento bene al 100 per 100 ma passo dalla depressione al nervosismo aggressività all'ipreazione ad ogni minimo stress alla diciamo normalità cavolo però che brutta malattia e poi è cronica che schifo
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 05/08/2012.
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