Disturbo d'ansia generalizzato ed attacchi di panico
Salve,
da circa 2 anni soffro di un disturbo d'ansia generalizzato con attacchi di panico o almeno è questa la diagnosi datami da uno specialista.
Cercherò di spiegare nella forma più completa possibile i disturbi da cui sono purtroppo affetto: improvviso senso di costrizione toracica, vertigini lievi, sensazione di svenimento, sudorazione improvvisa, vampate di calore,aumento del battito cardiaco, sensazione di stordimento e dolori articolari intermittenti (questi ultimi solo sporadicamente) Il tutto accompagnato, quasi sempre, da una sensazione di morte imminente.
Mi sono sottoposto a numerosi accertamenti per escludere problematiche cardiache ed i risultati sono stati ottimi. Idem quelli delle analisi e di altre visite a cui mi sono sottoposto.
Mi è stato solo detto che dovrei dimagrire, cosa che sto già facendo, e che dovrei ridurre il fumo (mediamente fumo 20 sigarette al giorno, e so che è dannoso) ma non corro rischi nell'immediato. Purtroppo però ho sempre il timore di un problema cardio-circolatorio, controllo spesso il battito cardiaco che,durante le "crisi" raggiunge i 90-100 bpm. Il mio battito medio a riposo è intorno agli 80. La pressione arteriosa, misurata diverse volte durante gli attacchi, è sempre risultata ottimale. La diagnosi definitiva è stata quindi ansia generalizzata con attacchi di panico, come ho spiegato nell'incipit di questo consulto. La specialista che mi ha visitato ha però, a dir suo, riscontrato un'ansia non eccessiva prescrivendomi di prendere dello Xanax 0.50 RP, una volta al giorno e successivamente ridotto a 2 compresse da 0.25 dato che ho manifestato intenzione di smettere di assumere il farmaco (non ho mai assunto farmaci psichiatrici in precedenza) dopo dei miglioramenti iniziali che lasciavano intendere la possibilità di sospendere l'assunzione.Al momento ho effettuato un'ulteriore riduzione e sto assumento una sola compressa da 0.25 al giorno, in ottica di sospensione graduale per evitare crisi di astinenza. Aggiungo però che lo specialista aveva minimizzato questo rischio, data la dose iniziale molto bassa e il periodo di trattamento non lunghissimo (3 mesi). Sostanzialmente è più per tranquillizzarmi. Il problema è che da quando ho iniziato a ridurre il farmaco i miei fenomeni ansiosi sembrano essersi riacutizzati. Cerco di convincermi che non è nulla e che sto bene ma ho sempre il terrore di un arresto cardiaco o comunque che accada qualcosa di terribile. Non so quindi se riaumentare la dose (ma non vorrei perchè mi stordisce un po'),se prendere un altro farmaco o se fare altro.
Concludo il mio lungo intervento chiendovi cosa, a dir vostro, potrei fare per risolvere questa annosa situazione. Sono un ragazzo molto vitale e sentirmi così mi demoralizza tantissimo. Non di rado questi fenomeni mi hanno impedito di svolgere una serie di attività, bloccandomi a casa per il terrore che potesse venirmi qualcosa,data l'insorgenza dei sintomi poco prima di uscire.
Vi ringrazio cordialmente
da circa 2 anni soffro di un disturbo d'ansia generalizzato con attacchi di panico o almeno è questa la diagnosi datami da uno specialista.
Cercherò di spiegare nella forma più completa possibile i disturbi da cui sono purtroppo affetto: improvviso senso di costrizione toracica, vertigini lievi, sensazione di svenimento, sudorazione improvvisa, vampate di calore,aumento del battito cardiaco, sensazione di stordimento e dolori articolari intermittenti (questi ultimi solo sporadicamente) Il tutto accompagnato, quasi sempre, da una sensazione di morte imminente.
Mi sono sottoposto a numerosi accertamenti per escludere problematiche cardiache ed i risultati sono stati ottimi. Idem quelli delle analisi e di altre visite a cui mi sono sottoposto.
Mi è stato solo detto che dovrei dimagrire, cosa che sto già facendo, e che dovrei ridurre il fumo (mediamente fumo 20 sigarette al giorno, e so che è dannoso) ma non corro rischi nell'immediato. Purtroppo però ho sempre il timore di un problema cardio-circolatorio, controllo spesso il battito cardiaco che,durante le "crisi" raggiunge i 90-100 bpm. Il mio battito medio a riposo è intorno agli 80. La pressione arteriosa, misurata diverse volte durante gli attacchi, è sempre risultata ottimale. La diagnosi definitiva è stata quindi ansia generalizzata con attacchi di panico, come ho spiegato nell'incipit di questo consulto. La specialista che mi ha visitato ha però, a dir suo, riscontrato un'ansia non eccessiva prescrivendomi di prendere dello Xanax 0.50 RP, una volta al giorno e successivamente ridotto a 2 compresse da 0.25 dato che ho manifestato intenzione di smettere di assumere il farmaco (non ho mai assunto farmaci psichiatrici in precedenza) dopo dei miglioramenti iniziali che lasciavano intendere la possibilità di sospendere l'assunzione.Al momento ho effettuato un'ulteriore riduzione e sto assumento una sola compressa da 0.25 al giorno, in ottica di sospensione graduale per evitare crisi di astinenza. Aggiungo però che lo specialista aveva minimizzato questo rischio, data la dose iniziale molto bassa e il periodo di trattamento non lunghissimo (3 mesi). Sostanzialmente è più per tranquillizzarmi. Il problema è che da quando ho iniziato a ridurre il farmaco i miei fenomeni ansiosi sembrano essersi riacutizzati. Cerco di convincermi che non è nulla e che sto bene ma ho sempre il terrore di un arresto cardiaco o comunque che accada qualcosa di terribile. Non so quindi se riaumentare la dose (ma non vorrei perchè mi stordisce un po'),se prendere un altro farmaco o se fare altro.
Concludo il mio lungo intervento chiendovi cosa, a dir vostro, potrei fare per risolvere questa annosa situazione. Sono un ragazzo molto vitale e sentirmi così mi demoralizza tantissimo. Non di rado questi fenomeni mi hanno impedito di svolgere una serie di attività, bloccandomi a casa per il terrore che potesse venirmi qualcosa,data l'insorgenza dei sintomi poco prima di uscire.
Vi ringrazio cordialmente
[#1]
Gentile utente
Il trattamento non può essere variato on line ed è sconsigliato autogestire la terapia.
Ad ogni modo il solo trattamento con benzodiazepine non è indicato per il trattamento dei disturbi d'ansia per i quali sono indicati altri trattamenti.
Per evitare peggioramenti nel corso del tempo è utile trattare adeguatamente i disturbi.
Sarebbe il caso di sentire il parere di uno psichiatra.
Il trattamento non può essere variato on line ed è sconsigliato autogestire la terapia.
Ad ogni modo il solo trattamento con benzodiazepine non è indicato per il trattamento dei disturbi d'ansia per i quali sono indicati altri trattamenti.
Per evitare peggioramenti nel corso del tempo è utile trattare adeguatamente i disturbi.
Sarebbe il caso di sentire il parere di uno psichiatra.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gli ansiolitici sono soltanto sintomatici.
Lo specialista a cui si riferisce è uno psichiatra?
Lo specialista a cui si riferisce è uno psichiatra?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 03/08/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.