Depressione, ansia ,problemi di sonno

Da tantissimi anni soffro per questi disturbi, in certi periodi sto meglio, ma in altri sto veramente male. Sono in cura da 17 anni da un neurologo che stimo molto ,ma nonostante questo non risolvo il mio problema.
La mia terapia di questo periodo è: 10 gocce di Citalopram al mattino, poi verso le 14 assumo 1 o 2 compresse di Control, per sentirmi più calma. La sera 3 gocce di Laroxyl e ancora e compresse di Control, però quando proprio non riesco ad addormentarmi prendo anche 10 gocce di Minias, anche se il Prof.non è d'accordo.
La mia depressione mi toglie ogni tipo di volontà, non riesco a fare nulla per cercare di migliorare, anche perchè , sia al mattino che al pomeriggio, sono molto irritabile e nervosa, basta lo squillo del telefono per sentirmi nervosissima. Vivo sola e nove mesi fa sono rimasta vedova ( ma stavo male anche prima), la mia piccola fortuna è che mi piace passare il tempo al computer e leggere, però non basta dovrei anche riuscire a frequentare altre persone, ma non mi riesce di farlo.
Mia sorella, vive a Verona e da un po' di tempo si è accorta di sentire la depressione, senza ansia, per fortuna, lo Psichiatra che la sta seguendo è arrivato a darle 80 mg. di Citalopram, ora è passato a 40, siccome prendendolo al mattino le dava sonnolenza, gli ha detto di prenderlo la sera. Io rimango stupita dai dosaggi, il mio Prof. ha iniziato a darmi 5 gocce per arrivare a dieci. Non so quale sia la terapia migliore, mia sorella però si sente bene.Dottore può ndirmi qualcosa in merito? Mi è davvero difficile vivere in questo modo e sono tormentata dai terribili pensieri che occupano il mio povero cervello.
Mi scuso per essermi dilungata tanto.
La ringrazio infinitamente.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
soprattutto vorrei capire quali motivi Le hanno fatto preferire di essere seguita da un neurologo e non dallo psichiatra ? Forse questo ci aiuterà a capire in parte anche il resto.

Non si può parlare delle malattie psichiche come se tutte fossero essenzialmente la stessa cosa, di accomunare i problemi che ha di Lei e che ha la Sua sorella. "Depressione, ansia e problemi di sonno" non è una malattia, ma è una descrizione dei sintomi molto diffusi che hanno tante persone. Può trattarsi per ogni persona di una malattia diversa, che va riconosciuta e che richiede una cura specifica. Quale diagnosi esatta è stata fatta a Lei ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Utente
Utente
Gentile Dottore,la mia scelta di rivolgermi ad un neurologo, in partenza è stato il problema di non riuscire a dormire e mi sono rivolta a uno spcialista di questo disturbo. Mi sono sentita subito a mio agio e così sono sempre andata da lui. Prima di rivolgermi a lui però , ero stata da due psichiatri che mi avevano prescritto tanti farmaci, che secondo i medici che hanno visto le ricette, mi hanno detto che quel tipo di farmaci e quei dosaggi si danno solo ai pazienti ricoverati. In sostanza, ero stata piuttosto male e mi avevano sospeso la cura. La mia diagnosi è sempre la stessa, depressione e ansia con disturbi del sonno. Altro non so, so solo che sono mal combinata.
Grazie dottore.
[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Grazie peri chiarimenti. Posso allora capire che, viste le Sue esperienze "negative" con gli psicofarmaci, il Suo specialista neurologo nel Suo caso individuale possa volere muoversi con cautela, perché effettivamente le dosi del citalopram a Lei prescritte sono mediamente basse (certamente bisogna chiedere a lui i motivi, non è sufficiente che io li "indovini").

La dose troppo bassa può non permettere al farmaco ad agire con la piena efficacia, ma la dose bassa non è neanche un sinonimo di "inefficace". L'efficacia di una data dose e di un dato farmaco antidepressivo (come il citalopram) si vede nel tempo (da quanto tempo lo assume a questa dose ?); dipende in gran parte anche dal tipo del disturbo (che si descrive nel mondo medico con una "diagnosi")

Nel Suo caso, devo constatare che questa "diagnosi" non è stata fatta, ma deve essere fatta. Credo che sia la prima cosa della quale occuparsi.

Nell'ambito della salute psichica i sintomi sono solo la parte visibile della morbosa condizione sottostante.

Dagli psichiatri che L'hanno visitata in passato e che Le hanno prescritto le terapie alle quale Lei ha accennato quele diagnosi Le hanno posto ? di quale malattia hanno parlato ? quali farmaci Le hanno prescritto ?

In particolare, bisogna capire anche se il Suo disturbo psichico è uno a sé stante oppure possa essere secondario ad una condizione organica, o alle circostanze di vita o anche ad una conformazione di carattere. E dunque quale ruolo nella terapia possono assumere le cure o le soluzioni di queste altre problematiche ?




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Utente
Utente
Gentile Dottore, proprio poco fa ho parlato con il mio Prof. Le ho detto del caso di mia sorella, lui ha risposto che sa benissimo che gli psichiatri ricettano dosi molto alte. La mia diagnosi, dice, è un pochino complicata ma è "distimia", se fosse solo depressione il mio disturbo sarebbe risolto da tempo. Mi ha detto che posso assumere 15 gocce di Citalopram, ma non una goccia in più.Lui sarà assente per un mese e dopo ci rivedremo e si vedrà il da farsi.
Proverò a prendere domattina le 15 gocce, sperando di stare un pochino meglio. Non sono sicura di restare un mese intero in questa condizione senza che nessuno mi segua. Se non migliorerò un pochino sarò costretta a rivolgermi ad un altro specialista.
Mia sorella la dose di Citalopram che prendeva 80 mg, adesso 40, le causava una sonnolenza al mattino dopo poco averla assunta, allora lo Psichiatra le ha detto di prenderla la sera. Mi può dire, se anche a me facessero lo stesso effetto le 15 gocce, potrei prenderle la sera?
Ma cosa potrei fare con gli altri farmaci , 3 gocce di Laroxyl e le compresse di Control?.
Spero mi possa rispondere in merito, mi sento piuttosto disperata.
La ringrazio moltissimo.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
prenda tutti i farmaci così come sono stati prescritti dal Suo specialista. Per quanto riguarda il Citalopram, è di rilevanza relativa a che ora viene assunto. L'ora di assunzione può essere adattata in base alla tollerabilità. Importante che sia assunto ogni giorno e, più o meno, alla stessa ora. Per quanto riguarda gli altri farmaci, se non sono state prescritte le modifiche, dunque non c'è niente da modificare.

Perché però queste domande non le poteva fare al Prof. ?

Aspettiamo certamente il tempo detto da lui.

Rimango dell'idea che la Sua situazione debba essere valutata in un modo più approfondito nella diagnosi (dal punto di vista psichiatrico). Tale valutazione potrà aiutare a trovare la soluzione più adatta. Rispetto alla diagnosi della "distimia", la cura può essere indicata, ma tanti casi di "distimia" nascondono dietro le altre problematiche, più di base (caratteriali, sociali, ambientali e fisiche).
[#6]
Utente
Utente
Dottore, la ringrazio per le sollecite e gentili risposte. Ha ragione alcune domande potevo farle al Prof. ma ho dimenticato di farlo.. Ora mi rivolgerò a uno Psichiatra, come da suo consiglio, devo informarmi al quale rivolgermi qui a Milano.
Grazie ancora.
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