Differenza tra farmaci

Salve,
ho avuto due consulti psichiatrici in relazione a delle visite per prolemi di ipoacusia ed acufeni bilaterali. Mi sono stati prescritti, nel primo caso:
Paroxetina (da assumere gradualmente) a tempo indeterminato e EN 5 gocce la sera.
Nel secondo:
Sulamid 50mg per 24 giorni e Rivotril 5 gocce la sera.
Quindi entrambi le gocce per dormire (ho una lieve insonnia), sulla differenza tra delorazepam e clonazepam (che credo sia minima) mi interesserebbe sapere quale dà meno sonnolenza al risveglio e più facilità d'interruzione (ovviamente ponderata col medico).
Mi incuriosisce di più la paroxetina vs amilsulpiride, anche se mi son informata in rete mi rimane comunque una curiosità su alcuni termini che non conosco quando si parla dell'azione che svolgono a livello cerebrale.
Premetto che non soffro normalmente di ansia o attacchi di panico, me li hanno prescritti per le difficoltà data la perdita di udito (più stress, meno relazioni sociali, preoccupazione, perdita di concentrazione etc.); più in generale credo di aver avuto in passato brevi periodi di depressione lieve. In particolare il Sulamid mi è stato dato per "darti un po' di sprint" ma mi lascia perplessa l'interruzione in toto da un giorno all'altro alla fine dei 24 giorni, prevedendo una dipendenza seppur soggettiva (come mi era stato sconsigliato per la paroxetina).
Preciso forse inutilmente che per entrambe le parti la finalità era l'acquisto delle protesi presso il loro centro audiologico e quindi di migliorare il mio umore riguardo quest'evento. Però a prescindere da ciò, vorrei capire cosa comporta l'assunzione nella quotidianietà di questi farmaci, dato che non vorrei prenderli per sempre.
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Quale sarebbe nello specifico la diagnosi psichiatrica?

https://wa.me/3908251881139
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
non saprei dirle: non mi è stato riferito nulla alla fine della visita, solo di prendere i farmaci prima di iniziare il lavoro con il protesista e vedere come mi sarei trovata (ho un nuovo appuntamento a fine settembre), da qui la curiosità su aspetti "funzionali" che non c'è stato tempo di spiegarmi.

Cordialmente,
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Le due terapie sono completamente differenti.

In ogni caso senza indicazione specifica al trattamento non è possibile fare considerazioni.
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio in ritardo per la risposta,
le visite sono durate entrambe una decina di minuti di anamnesi e moduli da riempire, e li stessi farmaci sono stati dati anche ad altri pazienti in attesa con me, alle stesse dosi, sempre per aiutare ad addormentarsi e poi per avere più "tonicità" la mattina. Questo non lo specifico come critica ma per sottolineare il fatto che una vera e propria diagnosi non era neanche in previsione, e si son basati sulle difficoltà generali di chi come me soffre di acufeni e ipoacusia.
Detto ciò, ed escludendo la mia reazione al farmaco che non può che essere soggettiva e capisco non possiate sbilanciarvi in merito, posso sapere in cosa un antipsicotico si differenzia nell'azione da un antidepressivo, visto che secondo il bugiardino del Sulamid alla dose minima a cui mi è stato prescritto dovrebbe essere per una distimia? Quale reazione si potrebbe avere in un soggetto che non presenta una vera e propria depressione tantomeno attacchi di panico, ansia etc.? Potrebbe essere difficile smetterne la dose di colpo?
E' il mio medico generale che mi ha consigliato di chiedere un altro parere perché gli sembrava strano, ma io non posso contattare lo psichiatra che me li ha prescritti prima di settembre e farò comunque questa terapia, vorrei solo chiarire i precedenti dubbi.
Grazie in anticipo, cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Anche io ritengo che la modalità e la prescrizione a tutti allo stesso modo non è corrispondente ad effettivi disturbi che lei possa avere o meno.

In assenza di una chiara diagnosi psichiatrica non vi è indicazione al trattamento.

Se effettivamente ritiene di avere qualche disturbo francamente psichiatrico legato a disturbi dell'umore o d'ansia anche in virtù della sua situazione può liberamente sentire il parere di uno psichiatra non collegato con le strutture eroganti protesi.
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