Riduzione dose sereupin
Gentili dottori,
sono in cura per attacchi di panico con Sereupin 20 mg da circa un anno e mezzo (novembre 2010).
Fino al mese di marzo 2012 assumevo una pastiglia al giorno.
Successivamente, dal mese di aprile ho iniziato a ridurre la dose passando dapprima per circa trenta giorni a 3/4 di pastiglia al giorno e poi per i successivi altri 30 giorni a 1/2 pastiglia al giorno.
Dopo ulteriori 30 giorni sono passato ad 1/4 di pastiglia al giorno a giorni alterni (un giorno mezza pastiglia e un giorno ¼).
Ora sto assumendo ¼ di pastiglia al giorno.
Inizialmente le riduzioni operate non mi hanno dato problemi (a parte un po’ di ansia nella prima settimana).
Ora, tuttavia, dopo quasi due mesi di assunzione di una dose inferiore alla mezza pastiglia al giorno, comincio ad accusare nuovamente sintomi d’ansia forte, simile al panico.
La settimana scorsa ho fatto una prima seduta con uno psicoterapeuta, come consigliato dallo psichiatra.
Il quesito che vi pongo è se sia normale che a distanza di quasi due mesi dalla riduzione della dose si riacutizzino gli attacchi d’ansia.
Chiedo inoltre se sia opportuno mantenere la dose di ¼ di pastiglia o se sia forse il caso di ritornare a mezza pastiglia al dì. Ho fissato un appuntamento con lo psichiatra che mi ha seguito all’inizio della terapia ma la prima data utile è ai primi di settembre.
Vi ringrazio per la disponibilità.
Cordiali saluti.
sono in cura per attacchi di panico con Sereupin 20 mg da circa un anno e mezzo (novembre 2010).
Fino al mese di marzo 2012 assumevo una pastiglia al giorno.
Successivamente, dal mese di aprile ho iniziato a ridurre la dose passando dapprima per circa trenta giorni a 3/4 di pastiglia al giorno e poi per i successivi altri 30 giorni a 1/2 pastiglia al giorno.
Dopo ulteriori 30 giorni sono passato ad 1/4 di pastiglia al giorno a giorni alterni (un giorno mezza pastiglia e un giorno ¼).
Ora sto assumendo ¼ di pastiglia al giorno.
Inizialmente le riduzioni operate non mi hanno dato problemi (a parte un po’ di ansia nella prima settimana).
Ora, tuttavia, dopo quasi due mesi di assunzione di una dose inferiore alla mezza pastiglia al giorno, comincio ad accusare nuovamente sintomi d’ansia forte, simile al panico.
La settimana scorsa ho fatto una prima seduta con uno psicoterapeuta, come consigliato dallo psichiatra.
Il quesito che vi pongo è se sia normale che a distanza di quasi due mesi dalla riduzione della dose si riacutizzino gli attacchi d’ansia.
Chiedo inoltre se sia opportuno mantenere la dose di ¼ di pastiglia o se sia forse il caso di ritornare a mezza pastiglia al dì. Ho fissato un appuntamento con lo psichiatra che mi ha seguito all’inizio della terapia ma la prima data utile è ai primi di settembre.
Vi ringrazio per la disponibilità.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente
La suddivisione della compressa in questo modo non è corretta, in quanto la stessa ha un unico segno di divisione che assicura cge le due parti contengono metà composto della compressa uguale, mentre l'ulteriore suddivisione non garantisce che il dosaggio assunto sia effettivamente quello sperato.
Oltretutto, iniziare una psicoterapia in sospensione di trattamento è errato, in quanto se vi era la possibilità e se ne ravvisava la necessità la stessa poteva inizare anche in corso di trattamento farmacologico e non con l'attuazuone attuale.
La suddivisione della compressa in questo modo non è corretta, in quanto la stessa ha un unico segno di divisione che assicura cge le due parti contengono metà composto della compressa uguale, mentre l'ulteriore suddivisione non garantisce che il dosaggio assunto sia effettivamente quello sperato.
Oltretutto, iniziare una psicoterapia in sospensione di trattamento è errato, in quanto se vi era la possibilità e se ne ravvisava la necessità la stessa poteva inizare anche in corso di trattamento farmacologico e non con l'attuazuone attuale.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Utente
Immagino...
Il problema è che prima di settembre non ho possibilità di aver risposta dallo psichiatra che mi ha seguito.
Pertanto le alternative che mi trovo di fronte sono:
1) continuare con la dose attuale (errata)
2) ritornare ad una potenzialmente corretta (mezza pastiglia).
Nel bugiardino del medicinale nulla si dice in merito alla riduzione delle dosi.
Altrimenti potrei rivolgermi al medico di base chiedendo di prescrivere altra tipologia di pastiglie (mi pare che ci siano anche da 10 mg) o trovare un altro psichiatra a breve termine.
Penso che il senso di tale sito sia anche quello di indirizzare il paziente laddove presenti alcuni dubbi o perplessità.
Non credo, pertanto, che l'indicazione terapeutica per un paziente tipo che si trova nella mia situazione contravverrebbe alla logica di tale sito o all'etica professionale.
ringrazio comunque per le indicazioni fornite
Il problema è che prima di settembre non ho possibilità di aver risposta dallo psichiatra che mi ha seguito.
Pertanto le alternative che mi trovo di fronte sono:
1) continuare con la dose attuale (errata)
2) ritornare ad una potenzialmente corretta (mezza pastiglia).
Nel bugiardino del medicinale nulla si dice in merito alla riduzione delle dosi.
Altrimenti potrei rivolgermi al medico di base chiedendo di prescrivere altra tipologia di pastiglie (mi pare che ci siano anche da 10 mg) o trovare un altro psichiatra a breve termine.
Penso che il senso di tale sito sia anche quello di indirizzare il paziente laddove presenti alcuni dubbi o perplessità.
Non credo, pertanto, che l'indicazione terapeutica per un paziente tipo che si trova nella mia situazione contravverrebbe alla logica di tale sito o all'etica professionale.
ringrazio comunque per le indicazioni fornite
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.4k visite dal 24/07/2012.
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