Sostituzione olanzapina

Salve a tutti,

Scrivo perché avrei bisogno di un parere riguardo a mia madre, ha sofferto a intervalli di svariati anni (senza mai stare in cura) di deliri di persecuzione ("paranoie"). Finalmente qualche anno fa si è decisa a seguire una terapia per rimanere costantemente "lucida".

Quindi, da due anni, è in cura con Olanzapina 10mg. Mia madre è una donna estremamente sola, e oltre all'aumento di peso, l'effetto collaterale che fa preoccupare un po' tutta la nostra famiglia è l'apatia e la generale attenuazione di ogni emozione.

Mia madre stessa dice che non ha più voglia di fare nulla, ha delle splendide nipotine ma non va a trovarle con lo slancio di entusiasmo di nonna come vorrebbe perché non riesce a sentire quasi più nessun sentimento e questo le porta ulteriore depressione e senso di inadeguatezza.

Quello che volevo chiedervi è: sarebbe opportuno per attudire questi effetti collaterali sostituire l'olanzapina con l'aripiprazolo? Apporterebbe benefici a livello di umore? L'ultima cosa che vogliamo è vederla delirare di nuovo.. ma vederla così apatica ci fa davvero tanto star male.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 43.2k 1k
Gentile utente

La variazione terapeutica con un'altra molecola è una valutazione che deve fare chi ha in cura sua madre sia per considerarne la possibilità sia per altri motivi.

Solitamente una variazione non si consiglia se i sintomi psicotici sono ridotti in modo considerevole ed una variazione può far ricomparire i sintomi precedenti.

Ne parli con i curanti di sua madre.

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Se il cambio di molecola è sconsigliato, c'è un modo per attudire gli effetti collaterali sull'umore dell'olanzapina?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 43.2k 1k
La condizione va valutata globalmente, non è detto che il sintomo depressivo possa dipendere dall'uso di olanzapina il cui dosaggio, tra l'altro, non è sufficientemente alto da poter considerare fenomeni depressivi di rimbalzo.

Se necessario chi cura sua madre può introdurre un trattamento specifico per il nuovo sintomo dopo averne valutato l'insorgenza e l'andamento.

Sarei per non fare variazioni di farmaco sostanziali per evitare ricadute sintomaologiche nella psicosi.
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Sono d'accordo sulla variazione del farmaco, qualsiasi cosa pur di non rivivere i periodi in cui aveva psicosi...

A livello familiare, avrebbe qualche consiglio da darci per farle ritrovare qualche stimolo?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 43.2k 1k
Il problema non penso sia ritrovare gli stimoli ma capire se non ci sono elementi patologici responsabili di questa nuova condizione clinica.
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