La fonte di tutti i miei mali...l'ipocondria
Buongiorno a tutti,
mi trovo spesso a chiedere consulto su questo sito per i numerosi piccoli o grandi problemi fisici che mi trovo ad affrontare, ma questa volta ho deciso di scrivere per affrontare il problema da cui tutto parte, ovvero la mia ipocondria.
Sono una ragazza di 29 anni, e mi considero anche una persona abbastanza razionale, eppure in determinate occasioni la mia lucidità viene meno, lasciando il posto ad una cieca fobia irrazionale.
L'ultima è successa ieri sera...
Dopo aver fatto la doccia, mentre ero ancora con l'asciugamano in testa, ho notato dallo specchio di avere la vena della tempia sinistra particolarmente in evidenza.
Immediatamente il mio cervello ha iniziato a dare i numeri...per quanto cercassi di fare appello alla parte razionale di me, e mi ripetevo di stare calma, un vero e proprio panico si è impossessato di me. Ho iniziato a sudare freddo, sentivo la testa che mi scoppiava, come se quella vena fosse indice di un'imminente esplosione cranica! Non riuscivo nemmeno a toccarla, mi faceva senso e paura.
Sono andata dal mio compagno che in effetti ha constatato che la vena era gonfia gettandomi ancora piu nel panico, nonostante cercasse di spiegarmi che a suo avviso non era nulla (forse uno sforzo, la doccia calda, il fatto che mi ero messa a testa in giu ecc ecc)
Io ho iniziato a pensare al peggio, non riuscivo a dormire perchè avevo la sensazione che la mia testa pulsasse piu del normale, avevo la nausea ed ero agitatissima.
Alla fine mi sono addormentata e stamattina, in effetti, il gonfiore è sparito...io però non riesco a non pensarci, continuo a toccarmi la tempia con la sensazione di avere la vena ancora gonfia...e piu la tocco piu mi sembra che torni in evidenza.
A volte credo che impazzirò, e credo anche che il mio compagno si stancherà di stare appresso alle mie fobie (e in effetti di solito mi lascia cuocere nel mio brodo senza darmi troppa importanza).
Vorrei tanto riuscire a stare calma, e non pensare sempre al peggio...
Ho avuto un passato burrascoso di ansia e attacchi di panico, curati con zoloft e calmanti, ora va meglio, diciamo che i miei "attacchetti di panico" riesco a gestirli abbastanza senza medicinali, ma per la mia folle ipocondria posso fare qualcosa?
Grazie infinite a chiunque vorrà aiutarmi
mi trovo spesso a chiedere consulto su questo sito per i numerosi piccoli o grandi problemi fisici che mi trovo ad affrontare, ma questa volta ho deciso di scrivere per affrontare il problema da cui tutto parte, ovvero la mia ipocondria.
Sono una ragazza di 29 anni, e mi considero anche una persona abbastanza razionale, eppure in determinate occasioni la mia lucidità viene meno, lasciando il posto ad una cieca fobia irrazionale.
L'ultima è successa ieri sera...
Dopo aver fatto la doccia, mentre ero ancora con l'asciugamano in testa, ho notato dallo specchio di avere la vena della tempia sinistra particolarmente in evidenza.
Immediatamente il mio cervello ha iniziato a dare i numeri...per quanto cercassi di fare appello alla parte razionale di me, e mi ripetevo di stare calma, un vero e proprio panico si è impossessato di me. Ho iniziato a sudare freddo, sentivo la testa che mi scoppiava, come se quella vena fosse indice di un'imminente esplosione cranica! Non riuscivo nemmeno a toccarla, mi faceva senso e paura.
Sono andata dal mio compagno che in effetti ha constatato che la vena era gonfia gettandomi ancora piu nel panico, nonostante cercasse di spiegarmi che a suo avviso non era nulla (forse uno sforzo, la doccia calda, il fatto che mi ero messa a testa in giu ecc ecc)
Io ho iniziato a pensare al peggio, non riuscivo a dormire perchè avevo la sensazione che la mia testa pulsasse piu del normale, avevo la nausea ed ero agitatissima.
Alla fine mi sono addormentata e stamattina, in effetti, il gonfiore è sparito...io però non riesco a non pensarci, continuo a toccarmi la tempia con la sensazione di avere la vena ancora gonfia...e piu la tocco piu mi sembra che torni in evidenza.
A volte credo che impazzirò, e credo anche che il mio compagno si stancherà di stare appresso alle mie fobie (e in effetti di solito mi lascia cuocere nel mio brodo senza darmi troppa importanza).
Vorrei tanto riuscire a stare calma, e non pensare sempre al peggio...
Ho avuto un passato burrascoso di ansia e attacchi di panico, curati con zoloft e calmanti, ora va meglio, diciamo che i miei "attacchetti di panico" riesco a gestirli abbastanza senza medicinali, ma per la mia folle ipocondria posso fare qualcosa?
Grazie infinite a chiunque vorrà aiutarmi
[#1]
Gentile utente
La diagnosi andrebbe constatata da uno specialista in psichiatria che possa stabilire di introdurre il trattamento più adatto alla sua situazione dopo aver valutato le diagnosi differenziali possibili per i suoi disturbi.
La pregressa presenza di disturbi può far considerare che gli stessi non siano stati compketamente risolti ed andrebbe quindi rivalutato il quadro clinico precedente.
La diagnosi andrebbe constatata da uno specialista in psichiatria che possa stabilire di introdurre il trattamento più adatto alla sua situazione dopo aver valutato le diagnosi differenziali possibili per i suoi disturbi.
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[#2]
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio molto per la sua risposta.
So che bisognerebbe avere un quadro completo del mio caso, come so che i problemi che ho in passato affrontato non sono svaniti del tutto, anzi tornano periodicamente ad assalirmi, soprattutto in questo periodo prevacanziero, e sempre con qualche "nuovo" disturbo.
Sono stata da uno psichiatra giusto l'anno scorso, ma non ho iniziato la cura da lui prescritta perchè non volevo riprendere con gli antidepressivi.
So che non dovrei avere questo rifiuto verso i medicinali ma nonostante tutto non voglio ricominciare a prenderli.
Avevo anche consultato uno psicoterapeuta per iniziare eventualmente un percorso di analisi, ma non mi aveva convinta, così ho desistito sperando di poter contare solo sulle mie forze.
A volte mi sembra di riuscire a gestire questa mia fobia, altre volte (come ora) mi ritrovo completamente in balia della paura più irrazionale.
Ancora oggi infatti non riesco a togliermi dalla testa questa "vena" in evidenza...continuo a guardarmi allo specchio e a toccarla, a guardarla con diffidenza e a tratti con terrore. Mi sento stupida ma è davvero più forte di me...
Come al solito avrei solo bisogno di qualcuno che mi rassicuri, ma sono cosciente che questo non risolverebbe il problema, lo rimanderebbe semplicemente.
La ringrazio ancora dottore e mi scusi per lo sfogo.
la ringrazio molto per la sua risposta.
So che bisognerebbe avere un quadro completo del mio caso, come so che i problemi che ho in passato affrontato non sono svaniti del tutto, anzi tornano periodicamente ad assalirmi, soprattutto in questo periodo prevacanziero, e sempre con qualche "nuovo" disturbo.
Sono stata da uno psichiatra giusto l'anno scorso, ma non ho iniziato la cura da lui prescritta perchè non volevo riprendere con gli antidepressivi.
So che non dovrei avere questo rifiuto verso i medicinali ma nonostante tutto non voglio ricominciare a prenderli.
Avevo anche consultato uno psicoterapeuta per iniziare eventualmente un percorso di analisi, ma non mi aveva convinta, così ho desistito sperando di poter contare solo sulle mie forze.
A volte mi sembra di riuscire a gestire questa mia fobia, altre volte (come ora) mi ritrovo completamente in balia della paura più irrazionale.
Ancora oggi infatti non riesco a togliermi dalla testa questa "vena" in evidenza...continuo a guardarmi allo specchio e a toccarla, a guardarla con diffidenza e a tratti con terrore. Mi sento stupida ma è davvero più forte di me...
Come al solito avrei solo bisogno di qualcuno che mi rassicuri, ma sono cosciente che questo non risolverebbe il problema, lo rimanderebbe semplicemente.
La ringrazio ancora dottore e mi scusi per lo sfogo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 24/07/2012.
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