Esistono antidepressivi alternativi che sicuramente non diano diarrea

Salve,
ho cominciato da 2 settimane il trattamento con Daparox (paroxetina) in accordo col mio psichiatra, anche se all'inizio mi aveva proposto Efexor (venlafaxina).
Prima prendevo il Cipralex (escitalopram) ma mi procurava diarrea con muco e meteorismo, effetti controprovati da dechallenge e rechallenge.
Purtroppo, appena entrato sul dosaggio di 20 mg, ho avuto gli stessi problemi col Daparox. Ho anche avuto disturbi sessuali piuttosto seri, e l'effetto antidepressivo è per ora insufficiente (anche forse per colpa di questi effetti indesiderati). Ho paura a lungo andare di compromettere la salute del mio apparato digerente, oltre ad indebolire le difese immunitarie per la disbiosi.
L'unico farmaco che non mi dava questi problemi era il vecchio Anafranil (clomipramina) che però nel mio caso dovrebbe essere controindicato per blocco di branca sinistro completo evidenziato già all'età di 4 anni. All'ultimo Holter (2006) solo tachicardia sotto sforzo e rara extrasistole, oltre al BBS. Anafranil mi aumentava un po' la frequenza cardiaca.
Posso tornare all'Anafranil? Esistono antidepressivi alternativi che sicuramente non diano diarrea?
Ringrazio in anticipo,
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

dalla sua scheda non si evince una eta' giusta per poter comunicare a Lei eventuali ragionamenti sul farmaco da usare.
Nel giro di un mese circa pero' lei ha gia' fatto alcuni cambi di terapia che non sarebbero ben giustificabili se non da queste sue lamentele in merito agli effetti collaterali.

Oltretutto, non specifica il motivo per il quale le viene prescritto un antidepressivo, in quanto, pur se e' vero che gli antidepressivi appartengono (tranne l'anafranil) ad una stessa classe farmacologica, si preferisce l'uso differente degli stessi a seconda di una certa prevalenza di sintomatologia all'interno del disturbo lamentato.

Le chiedo cortesemente di essere un po' meno schematico, non troppo lungo, in modo da avere una chiarificazione sul suo trattamento.

E' anche utile ricordare che solo il suo psichiatra puo' comunque decidere sul da farsi e sulle variazioni terapeutiche.

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[#2]
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Mi scuso se non ho inserito tutte le informazioni necessarie. Ho 30 anni.
L'Anafranil l'ho preso alcuni anni fa.
Il mio disturbo principale è di tipo ipocondriaco. Non riesco a non pensare alle malattie, e tendo a percepire un sacco di sintomi che si spostano fra vari organi e apparati. Questo determina in me l'idea di non essere destinato a vivere a lungo, e quindi l'impossibilità di fare progetti di vita ed un atteggiamento tendenzialmente scettico e nichilistico. Ho dei giorni di forte abbattimento e prostrazione. Sono sempre involto in me stesso.
In più, questo è un periodo molto duro perché sto ancora studiando per prendere un'abilitazione e sono indietro.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

l'associazione farmacoterapia-psicoterapia puo' dare buoni risultati.

E' il caso di valutare con il suo curante la sua eleggibilita' alla psicoterapia in modo da intraprendere anche questo percorso, eventualmente.
Inoltre, personalmente insisterei con un unico trattamento antidepressivo alla volta con una durata minima di almeno 8 settimane, a dosaggio pieno, anche in presenza di sintomi che possono essere ricondotti alla sua ipotetica diagnosi iniziale.
In genere tutti gli SSRI sono piuttosto sicuri per i suoi problemi cardiaci.
Per questi ultimi deve seguire certamente le indicazioni del suo cardiologo.

[#4]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
concordo con il Dott. ruggiero sulla opportunità di un trattamento combinato e sui tempi di valutazione degli effetti degli ssri. Il fatto che lei abbia avuto effetti positivi dalla terapia con un triciclico (anafranil) potrebbe essere indicativo di una responsività alla stimolazione contemporanea del sistema noradrenergico e serotoninergico, per cui potrebbe essere utile (in caso di fallimento o intollerabilità dell'attuale terapia con ssri) iniziare una terapia con un snri (venlafaxina o duloxetina) efficaci su entrambe i sistemi e sicuri dal punto di vista cardiovascolare.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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