Depressione e ipocondria

Buongiorno dottori,

da circa due mesi, a seguito di una prostatite oramai (spero) risolta, ho iniziato a preoccuparmi per la mia salute. Ho iniziato pensando che il batterio della prostatite potesse "andare in giro" e generare seticemie varie ecc. ecc.
Un giorno addirittura mi sono tanto agitato leggendo su internet una sintomo che ritenevo di avere, da svenire dopo un attacco di panico, con intervento del 118.

Il vero colpo l'ho avuto due settimane fa quando, tornato al lavoro dopo due settimane di ferie, inizio ad avvertire parestesia al lato sx. per cui vado al PS dove viene fatta TAC cranio, ECG ed analisi del sangue, nonchè visita neurologica:tutto negativo ma il neurologo ha consigliato comunque un RMN encefalo per escludere la sclerosi multipla (aveva parlato di eccesso di zelo poichè comunque lui la escludeva).

Da quel momento mi è crollato il mondo addosso, ed ho iniziato ad avvertire fortissime crisi d'ansia, gola che si chiude mal di testa e pesantezza, senso di angoscia e pensieri suicidiari al sol pensiero di avere quella malattia.

Vado da un altro neurologo, il quale dopo altra visita esclude la Sclerosi Multipla, ma anche lui mi consiglia di fare la risonanza (ed io penso che lui non è convinto. Se fosse convinto perchè consiglierebbe risonanza?). Nello studio del medico ho una forte crisi di pianto. Alla fine della visita il neurologo mi prescrive:

VENLAFAXINA - inizio a 37,5 fino a 75 dopo una settimana

LORAZEPAM - 10 - 15 gocce al bisogno.

Nel frattempo non inizio la cura e faccio la risonanza che è fortunatamente negativa, ma nonostante ciò non mi convinco...... penso di avere qualcosa e proprio oggi sono andato in un laboratorio di analisi a ritirare delle analisi che mi sono autoprescritto nella convinzione di avere un'altra malattia autoimmune.

Dato che le analisi sono negative ora sono tranquillo ma ho forti dubbi per cui le mie domande a cui chiedo gentilemte una risposta sono:

1: Ho iniziato la venlafaxina da due giorni ...... ora che sono tranquillo posso sospenderla o rischio una ricaduta visto che sono emotivamente fragile? (anche in passato ho avuto sintomi minori di depressione)

2: Sono in malattia dal lavoro, ma visto che ieri sono andato in ufficio per delle cose urgenti da sbrigare, ho notato che appena entrato in ufficio ho avvertito un senso di agitazione (premetto che faccio un lavoro da dirigente stressante e che non mi piace) ...... adesso ho paura a rientrare!!!!!!
Cosa faccio: mi sforzo e rientro al lavoro, o faccio un altra settimana di malattia in attesa che faccia anche effetto la venlafaxina?

Vi prego di rispondermi e vi ringrazio in anticipo per l'attenzione,e mi scuso per la lunghezza del messaggio!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Gentile utente

per avere effetti terapeutici devono essere contate almeno 4 settimane di trattamento a dose piena che va mantenuta per periodi di tempo prolungati.

lo specialista di riferimento per i suoi disturbi è lo psichiatra.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
Mi scusi dr. Ruggiero, ma non ha risposto a nessuna delle mie due domande.

Posso capire la prima perchè potrebbe essere come una prescrizione medica, ma almeno la seconda.

Mi dica: nella mia situazione conviene forzare ed andare a lavoro o è bene aspettare che l'antidepressivo faccia effetto e poi tornare a lavoro?

Grazie!
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