Responso da nuova valutazione
buongiorno, ieri sono stato a visita di controllo da specialista psichiatraritenuto uno dei piu bravi ma che purtroppo non e il solito che mi visita perche a deciso di trasferirsi in un altra citta.
mi ha consigliato questo collega. dopo 1 ora e 15 di valutazione, ritiene che io possa giovarmi di una terapia cc o strategica per lenire il mio problema ansioso.
dopo la visita mi ha detto che si trattava di disturbo generalizzato d'ansia e ha scritto dag. dopo aver ascoltato tutta la mia storia, attivita, sintomi, terapie farmacolociche usate quali daparox 20 mg fino a 2 al gg x 8 mesi (nessun beneficio e alla dose di 40 mg sonnolenza) entact fino a 20 mg x 7 mesi (nessuna utilita)xeristar da 30 fino a 60 mg ma gia da 30 mg mi dava fastidi allo stomaco e a 60 mg anche vomito, l ho ha sospeso e indicato nella mia scheda clinica come intollerato, ha variato con seropram 20 mg fino a 2 al gg (nessun problema eccetto l'assenza di beneficio. Aggiungo che prima di tutto questo mi rivolsi ad un neurologo che per la diagnosi di disturbo ansioso mi prescrisse le gocce di laroxyl e ne ho prese un max di 40 al gg ma appunto non funzionarono. ieri il nuovo specialista ha ritenuto di dare la precedenza visti gli insuccessi totali dei trattamenti prescritti ad una psicoterapia specifica, e martedi prossimo andro dallo psicoterapeuta strategico breve perche a suo dire mi aiutera piu di quanto i farmaci al momento abbiano fatto. come supporto momentaneo mi ha prescritto TAVOR ORO 1 mg compresse orosolubili da assumere al bisogno fino a che la TSB inizi a dare i suoi frutti. anche lui, mi ha posto la diagnosi di disturbo generalizzato d'ansia con componente fobica (come gia aveva fatto il precedente a suo tempo) senza esserne appunto influenzato dalla conoscenza anticipata di questa diagnosi. vi chiedo, mi sembra insolito che uno psichiatra non prescriva ssri etc, ritenete possa aver optato per una buona scelta? lui ritiene che per eliminare il mio grande timore(lo leggerete nel post scritto in psicologia) ci voglia un intervento mirato perche e questo punto che quando si presenta esacerba notevolmente l'ansia che gia come diagnosi avra anche nelle migliori ipotesi una presenta costante ma decisamente meno intensa e sgradevole. poi mi rivaluta a settembre, se va bene attendera maggiori risultati dalla psicoterapia, in caso di non utilita a detto provera con zoloft o anafranil. ma e ottimista della loro non neccessita... Secondo voi sta agendo bene? come detto mi sembra insolito uno psichiatra che non prescrive ssri..... grazie saluti
mi ha consigliato questo collega. dopo 1 ora e 15 di valutazione, ritiene che io possa giovarmi di una terapia cc o strategica per lenire il mio problema ansioso.
dopo la visita mi ha detto che si trattava di disturbo generalizzato d'ansia e ha scritto dag. dopo aver ascoltato tutta la mia storia, attivita, sintomi, terapie farmacolociche usate quali daparox 20 mg fino a 2 al gg x 8 mesi (nessun beneficio e alla dose di 40 mg sonnolenza) entact fino a 20 mg x 7 mesi (nessuna utilita)xeristar da 30 fino a 60 mg ma gia da 30 mg mi dava fastidi allo stomaco e a 60 mg anche vomito, l ho ha sospeso e indicato nella mia scheda clinica come intollerato, ha variato con seropram 20 mg fino a 2 al gg (nessun problema eccetto l'assenza di beneficio. Aggiungo che prima di tutto questo mi rivolsi ad un neurologo che per la diagnosi di disturbo ansioso mi prescrisse le gocce di laroxyl e ne ho prese un max di 40 al gg ma appunto non funzionarono. ieri il nuovo specialista ha ritenuto di dare la precedenza visti gli insuccessi totali dei trattamenti prescritti ad una psicoterapia specifica, e martedi prossimo andro dallo psicoterapeuta strategico breve perche a suo dire mi aiutera piu di quanto i farmaci al momento abbiano fatto. come supporto momentaneo mi ha prescritto TAVOR ORO 1 mg compresse orosolubili da assumere al bisogno fino a che la TSB inizi a dare i suoi frutti. anche lui, mi ha posto la diagnosi di disturbo generalizzato d'ansia con componente fobica (come gia aveva fatto il precedente a suo tempo) senza esserne appunto influenzato dalla conoscenza anticipata di questa diagnosi. vi chiedo, mi sembra insolito che uno psichiatra non prescriva ssri etc, ritenete possa aver optato per una buona scelta? lui ritiene che per eliminare il mio grande timore(lo leggerete nel post scritto in psicologia) ci voglia un intervento mirato perche e questo punto che quando si presenta esacerba notevolmente l'ansia che gia come diagnosi avra anche nelle migliori ipotesi una presenta costante ma decisamente meno intensa e sgradevole. poi mi rivaluta a settembre, se va bene attendera maggiori risultati dalla psicoterapia, in caso di non utilita a detto provera con zoloft o anafranil. ma e ottimista della loro non neccessita... Secondo voi sta agendo bene? come detto mi sembra insolito uno psichiatra che non prescrive ssri..... grazie saluti
[#1]
Genntile utente,
uno psichiatra che non prescrive subito i farmaci non è insolito. Piuttosto, è qualcosa che può non quadrare con lo stereotipo dello psichiatra che si è creato nella nostra cultura. Comunque, il lavoro dello psichiatra non consiste solo e sempre nel dare dei farmaci, ma in primo luogo nella valutazione clinica, poi nell'indicazione delle eventuali cure che ritiene più adatte (non necessariamente farmacologiche) e dunque nel monitoraggio dell'evoluzione del quadro clinico.
Segua con fiducia la strada proposta dall'ultimo psichiatra che L'ha visitato e si riaggiorna con lui, come avete previsto.
P.S.
Nella richiesta di consulto nell'area di Psicologia Lei menziona una malattia fisica che ha subito in precedenza e che avrebbe condizionato il successivo evolversi della Sua storia. Di quale malattia fisica si è trattato ?
uno psichiatra che non prescrive subito i farmaci non è insolito. Piuttosto, è qualcosa che può non quadrare con lo stereotipo dello psichiatra che si è creato nella nostra cultura. Comunque, il lavoro dello psichiatra non consiste solo e sempre nel dare dei farmaci, ma in primo luogo nella valutazione clinica, poi nell'indicazione delle eventuali cure che ritiene più adatte (non necessariamente farmacologiche) e dunque nel monitoraggio dell'evoluzione del quadro clinico.
Segua con fiducia la strada proposta dall'ultimo psichiatra che L'ha visitato e si riaggiorna con lui, come avete previsto.
P.S.
Nella richiesta di consulto nell'area di Psicologia Lei menziona una malattia fisica che ha subito in precedenza e che avrebbe condizionato il successivo evolversi della Sua storia. Di quale malattia fisica si è trattato ?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
caro dott gukov rispondo alla sua domanda: 6 anni fa ha avuto esordio una severa infezione batterica partita dal uretere e che pareva non rispondere alle terapie antibiottiche ad ampio raggio, a cio ho iniziato ad avere severe epididimiti (ben 7 recidive in 2 anni a cadenza di 1 mese) poi lo stesso al controlaterale con eccesso di licquido (idrocele) sempre in rapida sequenza ce stata una torsione dx, escoriazione scrotale fino ad arrivare alla carne con sangue e acquaella (pus?)
andare al bagno a urinare era fonte di immenso disagio, per ogni 2 gocce era sangue grida
mille controlli medici all'inizio portavano a poco finche poi si e capito quale fosse il batterio responsabile di cio che ormai stava proliferando e ho affrontato una cura antibiottica robusta e tenuta per un buon tempo, sia per l'acuto che ha dose minore come mantenimento, chiaramente l'organo e stato immediatamente detorso e riposizionato nel suo condotto e fissatto ambolateralmente, anche l uretrite e stata risolta bene anche se ogni tanto avverto bruciore e dolenza molto lieve, in seguito ho ridotto il varicocele III grado e lo svuotamento dell'idrocele. tutto questo in 3 anni e mezzo. poi una volta guarito e comunque non piu sofferente ho accusato sintomi fisici intensi e immediati che appunto il buona parte si sono estinti e leniti con il riposo, ma appunto la persistenza di qualcuno anche spiacevole, mi ha giocato lo sgambetto di sperimentare forti crisi ansiose sempre piu giornaliere, con un sottofondo ansioso cronico nel lungo andare a fatto si di tenermi in costante tensione per il mio stato di salute (non ipocondriaca pensando di avere mali gravi e incurabili stressando i dottori con le mie richieste) ma semplicemente perche questi persistevano nonostante non ci vosse piu motivo di preoccupazione, e chiaro che senza neppure rendermi conto mi sono trovato ad essere ansioso anche sparita la "fonte tensiogena" . e chiaro che non e questo il fattore di mantenimento ma almeno nelle acuzie, puo esserlo il grande timore che per la prima volta e nato da una delle crisi piu memorabili della mia carriera da ansioso, mi spaventai molto a causa di una manifestazione pseudoneurologica che si presento, mi capito ,all'apice della crisi carica di sintomi fisici itensi di avere il campo visivo oscurato e istintivamente guardai la mia mano e di questa ne vidi solo metà, mi agitai ancora di piu e credevo stessi dando fuori di ragione. dal giorno e nata in me quella paura del post in psicologia, che spesso richiamata da persone che ne parlano, letture sulla comorbidita del dag e perche anche i media di informazione ne parlano senza conoscenza medica, si e innalzata in me questa suscettibilita all'argomento e all'ipotesi di poterla contrarre anche io. ecco credo perche la psicoterapia...
attualmente non sono demolito fisicamente, dormo e mangio bene, mi applico alle mie attivita, porto avanti la mia vita socio lavorativa e quando possibile mi dedico a degli hobby, chiaramente con la preoccupazione e la tensione e il timore cronico. crisi terrificanti come allora non ne ho piu avuto, solo in forma piu attenuata ma sempre sgradevoli. sà, considerando il mio percorso terapeurico e quello di altri utenti di questo sito noto sempre la cura di fondo di ssri o tca, ecco perche mi pareva ingenuamente insolita...le posso chiedere un ultimo parere personale, lei ritiene che per annientare almeno questa grande paura sia bastevole la strategica breve? se questo fosse possibile avere una lieve snsazione ansiosa di base non mi disturberebbe piu di tanto proprio perche circoscritta al mio vissuto e non assolutamente estesa all'"esterno". grazie tante e mi scuso per la lungaggine che le ho scritto. con stima.
andare al bagno a urinare era fonte di immenso disagio, per ogni 2 gocce era sangue grida
mille controlli medici all'inizio portavano a poco finche poi si e capito quale fosse il batterio responsabile di cio che ormai stava proliferando e ho affrontato una cura antibiottica robusta e tenuta per un buon tempo, sia per l'acuto che ha dose minore come mantenimento, chiaramente l'organo e stato immediatamente detorso e riposizionato nel suo condotto e fissatto ambolateralmente, anche l uretrite e stata risolta bene anche se ogni tanto avverto bruciore e dolenza molto lieve, in seguito ho ridotto il varicocele III grado e lo svuotamento dell'idrocele. tutto questo in 3 anni e mezzo. poi una volta guarito e comunque non piu sofferente ho accusato sintomi fisici intensi e immediati che appunto il buona parte si sono estinti e leniti con il riposo, ma appunto la persistenza di qualcuno anche spiacevole, mi ha giocato lo sgambetto di sperimentare forti crisi ansiose sempre piu giornaliere, con un sottofondo ansioso cronico nel lungo andare a fatto si di tenermi in costante tensione per il mio stato di salute (non ipocondriaca pensando di avere mali gravi e incurabili stressando i dottori con le mie richieste) ma semplicemente perche questi persistevano nonostante non ci vosse piu motivo di preoccupazione, e chiaro che senza neppure rendermi conto mi sono trovato ad essere ansioso anche sparita la "fonte tensiogena" . e chiaro che non e questo il fattore di mantenimento ma almeno nelle acuzie, puo esserlo il grande timore che per la prima volta e nato da una delle crisi piu memorabili della mia carriera da ansioso, mi spaventai molto a causa di una manifestazione pseudoneurologica che si presento, mi capito ,all'apice della crisi carica di sintomi fisici itensi di avere il campo visivo oscurato e istintivamente guardai la mia mano e di questa ne vidi solo metà, mi agitai ancora di piu e credevo stessi dando fuori di ragione. dal giorno e nata in me quella paura del post in psicologia, che spesso richiamata da persone che ne parlano, letture sulla comorbidita del dag e perche anche i media di informazione ne parlano senza conoscenza medica, si e innalzata in me questa suscettibilita all'argomento e all'ipotesi di poterla contrarre anche io. ecco credo perche la psicoterapia...
attualmente non sono demolito fisicamente, dormo e mangio bene, mi applico alle mie attivita, porto avanti la mia vita socio lavorativa e quando possibile mi dedico a degli hobby, chiaramente con la preoccupazione e la tensione e il timore cronico. crisi terrificanti come allora non ne ho piu avuto, solo in forma piu attenuata ma sempre sgradevoli. sà, considerando il mio percorso terapeurico e quello di altri utenti di questo sito noto sempre la cura di fondo di ssri o tca, ecco perche mi pareva ingenuamente insolita...le posso chiedere un ultimo parere personale, lei ritiene che per annientare almeno questa grande paura sia bastevole la strategica breve? se questo fosse possibile avere una lieve snsazione ansiosa di base non mi disturberebbe piu di tanto proprio perche circoscritta al mio vissuto e non assolutamente estesa all'"esterno". grazie tante e mi scuso per la lungaggine che le ho scritto. con stima.
[#3]
Gentile utente,
in molti disturbi d'ansia la psicoterapia a tipo della "brebe strategica" può risultare una cura anche risolutiva o, quanto meno, di grande utilità, e questo: in linea generale, perché ogni persona è comunque diversa e può essere più o meno adatta per lavorare con una data tecnica. Nel Suo caso individuale, a parte di suggerire di seguire tale indicazione, non mi è possibile esprimere una mia previsione, perché ci conosciamo solo via internet, e non L'ho mai visitato dal vivo. Ritengo opportuno affidarsi allo specialista che L'ha visitato, il parere del quale, nella luce della storia e della diagnosi mi sembra comunque ragionevole. Comunque, con lo psicoterapeuta dal quale si rivolgerà per la terapia breve strategica dovrebbe esserci almeno un colloquio preliminare per valutare anche da parte sua la praticabilità di tale terapia con Lei e le Sue aspettative.
un saluto,
in molti disturbi d'ansia la psicoterapia a tipo della "brebe strategica" può risultare una cura anche risolutiva o, quanto meno, di grande utilità, e questo: in linea generale, perché ogni persona è comunque diversa e può essere più o meno adatta per lavorare con una data tecnica. Nel Suo caso individuale, a parte di suggerire di seguire tale indicazione, non mi è possibile esprimere una mia previsione, perché ci conosciamo solo via internet, e non L'ho mai visitato dal vivo. Ritengo opportuno affidarsi allo specialista che L'ha visitato, il parere del quale, nella luce della storia e della diagnosi mi sembra comunque ragionevole. Comunque, con lo psicoterapeuta dal quale si rivolgerà per la terapia breve strategica dovrebbe esserci almeno un colloquio preliminare per valutare anche da parte sua la praticabilità di tale terapia con Lei e le Sue aspettative.
un saluto,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 19/07/2012.
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