Affrontare una ricaduta
Un saluto ai gentili Medici del Forum.
Ho 24 e circa due anni mi fu diagnosticato dalla mia Psicologa disturbo di attacchi di panico. E' iniziato con un episodio di vomito, poi divenne dolore alla bocca dello stomaco (tipo nervi tesi) per poi trasformarsi nei classici sintomi di DAP.
Sono ansioso di mio e ho sempre avuto paura delle malattie o che succeda qualcosa di brutto, sempre a catastrofizzare tutto!
L'ultimo esame che eseguii prima di iniziare la psicoterapia cognitivo-comportamentale fu un ecografia fattami da un neurolo che, non trovando nulla di patologico, mi prescrisse 1 denibam da 40 o 50 (non ricordo), Mag2, mezza valpinax e 10 gocce di Elopram.
Questa terapia farmacologica combinata alla psicoterapia inizio' a dare dopo qualche mese i suoi frutti senza che me ne accorgessi.
Dopo un anno e mezzo di farmaci abbiamo deciso insieme al neurologo di diminuire le dosi (del solo Elopram, le altre non le prendevo piu' gia dopo il primo mese) fino ad eliminarlo.
Cosi ho continuato per un altro anno la psicoterapia riuscendo a combattere i piccoli episodi di ansia e paura che mi si presentavano, quasi nulli in confronto all'inizio.
Adesso dopo un anno e mezzo a dall'arrivo della stagione calda mi si è presentata la stessa problematica: prima un episodio di vomito, reflusso gastrico, per poi trasformarsi di nuovo in dolore alla bocca dello stomaco per poi scomparire e tornare al tunnel buoio di attacchi di panico forti come la prima volta, non uscendo di casa, paura di impazzire, ecc.
Il medico di base mi consiglia fortemente di riprendere la terapia con solo Elopram con 4 gocce, salendo di una al giorno fino ad arrivare a 10 (10 era il massimo di gocce che prendevo nella terapia precedente).
Io ho paura a riprendere il farmaco cosi' da solo, la mia psicologa dice che possiamo farcela senza farmaco, io mi sono fissato che devo riprenderlo per stare meglio e contemporaneamente ho paura.
La mia domanda: E' giusto riprendere un farmaco come l'elopram senza essere associato a nient'altro? Gli effetti collaterali iniziali non dovrebbero essere tamponati con qualche altro farmaco? Il medico di famiglia dice di non rompersi la testa prima ancora di cadere, ma anche essendo un bravo e simpatico medico inizio ad essere diffidente, anche perche' la figura di riferimento per queste cose è lo psichiatra. Purtroppo non posso permettermi un altro specialista oltre lo psicologo, penso che dovrei andare all'ASL del mio paese. Secondo voi dovrei togliermi questi pensieri negativi dalla testa e seguire il medico di base con la terapia di Elopram o è giusto che invece vada dallo psichiatra? O piu' semplicemente, trattandosi di ricaduta dovrei continuare a lottare con le mie forze senza riprendere farmaci?
Spero di non aver fatto domande fuori luogo, non chiedo consigli o diagnosi, ma un parere, opinione dal punto di vista di Voi dottori,
Buona giornata
Ho 24 e circa due anni mi fu diagnosticato dalla mia Psicologa disturbo di attacchi di panico. E' iniziato con un episodio di vomito, poi divenne dolore alla bocca dello stomaco (tipo nervi tesi) per poi trasformarsi nei classici sintomi di DAP.
Sono ansioso di mio e ho sempre avuto paura delle malattie o che succeda qualcosa di brutto, sempre a catastrofizzare tutto!
L'ultimo esame che eseguii prima di iniziare la psicoterapia cognitivo-comportamentale fu un ecografia fattami da un neurolo che, non trovando nulla di patologico, mi prescrisse 1 denibam da 40 o 50 (non ricordo), Mag2, mezza valpinax e 10 gocce di Elopram.
Questa terapia farmacologica combinata alla psicoterapia inizio' a dare dopo qualche mese i suoi frutti senza che me ne accorgessi.
Dopo un anno e mezzo di farmaci abbiamo deciso insieme al neurologo di diminuire le dosi (del solo Elopram, le altre non le prendevo piu' gia dopo il primo mese) fino ad eliminarlo.
Cosi ho continuato per un altro anno la psicoterapia riuscendo a combattere i piccoli episodi di ansia e paura che mi si presentavano, quasi nulli in confronto all'inizio.
Adesso dopo un anno e mezzo a dall'arrivo della stagione calda mi si è presentata la stessa problematica: prima un episodio di vomito, reflusso gastrico, per poi trasformarsi di nuovo in dolore alla bocca dello stomaco per poi scomparire e tornare al tunnel buoio di attacchi di panico forti come la prima volta, non uscendo di casa, paura di impazzire, ecc.
Il medico di base mi consiglia fortemente di riprendere la terapia con solo Elopram con 4 gocce, salendo di una al giorno fino ad arrivare a 10 (10 era il massimo di gocce che prendevo nella terapia precedente).
Io ho paura a riprendere il farmaco cosi' da solo, la mia psicologa dice che possiamo farcela senza farmaco, io mi sono fissato che devo riprenderlo per stare meglio e contemporaneamente ho paura.
La mia domanda: E' giusto riprendere un farmaco come l'elopram senza essere associato a nient'altro? Gli effetti collaterali iniziali non dovrebbero essere tamponati con qualche altro farmaco? Il medico di famiglia dice di non rompersi la testa prima ancora di cadere, ma anche essendo un bravo e simpatico medico inizio ad essere diffidente, anche perche' la figura di riferimento per queste cose è lo psichiatra. Purtroppo non posso permettermi un altro specialista oltre lo psicologo, penso che dovrei andare all'ASL del mio paese. Secondo voi dovrei togliermi questi pensieri negativi dalla testa e seguire il medico di base con la terapia di Elopram o è giusto che invece vada dallo psichiatra? O piu' semplicemente, trattandosi di ricaduta dovrei continuare a lottare con le mie forze senza riprendere farmaci?
Spero di non aver fatto domande fuori luogo, non chiedo consigli o diagnosi, ma un parere, opinione dal punto di vista di Voi dottori,
Buona giornata
[#1]
Gent. paziente,
i disturbi psichiatrici vanno trattati da medici specialisti in psichiatria, il mio consiglio è lasciar perdere i rimedi proposti da figure non mediche; detto questo il consiglio del medico di famiglia di riprendere la terapia con elopram mi sembra da seguire, in linea di massima, tuttavia per la messa a punto di una terapia soddisfacente le consiglio di consultare uno Psichiatra.
Cordiali saluti
i disturbi psichiatrici vanno trattati da medici specialisti in psichiatria, il mio consiglio è lasciar perdere i rimedi proposti da figure non mediche; detto questo il consiglio del medico di famiglia di riprendere la terapia con elopram mi sembra da seguire, in linea di massima, tuttavia per la messa a punto di una terapia soddisfacente le consiglio di consultare uno Psichiatra.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Botti
Spec. in Psichiatria
[#3]
Ex utente
Gentile dottor Botti,
Grazie per aver dato risposta al consulto. Anch'io penso che il disturbo va trattato dallo psichiatra o un medico. L'elopram è risultato veramente efficace con me. La psicoterapia mi ha aiutato anche in modo considerevole, ma c'è da dire che se non avessi avuto il beneficio del farmaco difficilmente avrei seguito la psicoterapia.
Sono stato un anno e mezzo senza usarlo, forse è stato un periodo troppo breve per evitare una ricaduta? O potrebbe essersi manifestato a causa dell'improvviso caldo? (me ne sono fatto una paranoia).
Secondo Lei sarebbe meglio farsi associare dal medico un altro farmaco per tamponare gli effetti collaterali iniziali di elopram o non è strettamente necessario? Il neurologo all'inizio mi prescrisse anche denibam, ma non so proprio a cosa serva. Purtroppo questa ricaduta mi ha fatto perdere la fiducia in me stesso...
Edit: dottor Paternò ringrazio anche lei, abbiamo scritto contemporaneamente. La mia paura sono solamente l'effetto paradosso, ammesso che compaia
Cordiali saluti
Grazie per aver dato risposta al consulto. Anch'io penso che il disturbo va trattato dallo psichiatra o un medico. L'elopram è risultato veramente efficace con me. La psicoterapia mi ha aiutato anche in modo considerevole, ma c'è da dire che se non avessi avuto il beneficio del farmaco difficilmente avrei seguito la psicoterapia.
Sono stato un anno e mezzo senza usarlo, forse è stato un periodo troppo breve per evitare una ricaduta? O potrebbe essersi manifestato a causa dell'improvviso caldo? (me ne sono fatto una paranoia).
Secondo Lei sarebbe meglio farsi associare dal medico un altro farmaco per tamponare gli effetti collaterali iniziali di elopram o non è strettamente necessario? Il neurologo all'inizio mi prescrisse anche denibam, ma non so proprio a cosa serva. Purtroppo questa ricaduta mi ha fatto perdere la fiducia in me stesso...
Edit: dottor Paternò ringrazio anche lei, abbiamo scritto contemporaneamente. La mia paura sono solamente l'effetto paradosso, ammesso che compaia
Cordiali saluti
[#5]
Ex utente
Gentili Dottori
Mi avete chiarito la classica paranoia ansiosa. Solo delle ultime domande,
Elopram è anche buono per le paure delle malattie o in genere dei pensieri negativi che quando mi assillano mi mandano in panico?
Assumo esomeprazolo la sera (nexium da 20) a causa di reflusso gastrico, possono essere associati i due farmaci?
Nella precedente terapia, elopram lo assumevo subito dopo il primo pasto principale, non attendevano nemmeno un ora, è sbagliato?
Saluti
Mi avete chiarito la classica paranoia ansiosa. Solo delle ultime domande,
Elopram è anche buono per le paure delle malattie o in genere dei pensieri negativi che quando mi assillano mi mandano in panico?
Assumo esomeprazolo la sera (nexium da 20) a causa di reflusso gastrico, possono essere associati i due farmaci?
Nella precedente terapia, elopram lo assumevo subito dopo il primo pasto principale, non attendevano nemmeno un ora, è sbagliato?
Saluti
[#6]
Se può associare i 2 farmaci non possiamo dirlo on line, ma il suo medico le risolverà questi dubbi.
L'Elopram funziona sull'ansia (e la paura delle malattie lo è) per cui stia tranquillo e assuma la sua terapia e nelle ore in cui l'assumeva in precedenza.
L'Elopram funziona sull'ansia (e la paura delle malattie lo è) per cui stia tranquillo e assuma la sua terapia e nelle ore in cui l'assumeva in precedenza.
[#7]
Ex utente
Ha ragione Dottore, mi perdoni. Non ho mai preso farmaci al bisogno carissimo Dottore, anche al caro prezzo di non gestire a volte le situazioni che mi espongono all'ansia, pero' ne sono veramente fiero.
Questo Elopram mi è sembrato proprio un farmaco che con il tempo funziona da cura, è possibile Dottore? Io a differenza di tanti che pensano che non si possano curare questi disturbi, una piccola speranza non la perdo mai e mi porta avanti. Quando non riusciamo a guarire è causa che noi non ci mettiamo la nostra, e spesso non seguiamo le cure così per come ci vengono scritte, questa è la mia umile opinione.
Io ci credo ancora alla guarigione dottore, l'ho provata sulla mia pelle, questa ricaduta mi ha gettato nello sconforto, forse ho avuto troppa fretta di eliminare Elopram (un anno e mezzo nemmeno), per quanto tempo si esegue una cura con questo medicinale onde evitare ricadute?
Questo Elopram mi è sembrato proprio un farmaco che con il tempo funziona da cura, è possibile Dottore? Io a differenza di tanti che pensano che non si possano curare questi disturbi, una piccola speranza non la perdo mai e mi porta avanti. Quando non riusciamo a guarire è causa che noi non ci mettiamo la nostra, e spesso non seguiamo le cure così per come ci vengono scritte, questa è la mia umile opinione.
Io ci credo ancora alla guarigione dottore, l'ho provata sulla mia pelle, questa ricaduta mi ha gettato nello sconforto, forse ho avuto troppa fretta di eliminare Elopram (un anno e mezzo nemmeno), per quanto tempo si esegue una cura con questo medicinale onde evitare ricadute?
[#8]
Ex utente
Dottore ho letto in questo forum che lo stesso antidepressivo una volta sospeso non funzionerà più per una nuova terapia, è corretto?
Comunque non sto prendendo nulla perché ho fissato un appuntamento dallo psichiatra, che é anche psicoterapeuta, ma io la psicoterapia la faccio già da un altra dottoressa (non psichiatra). Mi hanno detto che possono lavorare in sinergia, si può fare o è meglio che faccia tutto un solo medico?
Una buona giornata!
Comunque non sto prendendo nulla perché ho fissato un appuntamento dallo psichiatra, che é anche psicoterapeuta, ma io la psicoterapia la faccio già da un altra dottoressa (non psichiatra). Mi hanno detto che possono lavorare in sinergia, si può fare o è meglio che faccia tutto un solo medico?
Una buona giornata!
[#12]
Ex utente
Carissimo Dott Paternò,
Questo pomeriggio ho l'appuntamento con lo psichiatra/psicoterapeuta, non vedo l'ora.
Mi chiedevo se tale Dott potrebbe utilizzare un approccio (oltre quello farmacologico) di psicoterapia. La Psicoterapia io già la faccio con uno psicologo/psicoterapeuta, ma lui potrebbe anche usare questo approccio in modo differente e per rafforzare quella che già faccio? O è una cosa sbagliata?
Mi conviene dargli subito la lettera della psicologa o è meglio che faccia diagnosticare a lui prima?
Dott sono confuso, non capisco come debbano lavorare insieme questi dottori in modo da non crearmi problemi!
Cordialmente
Questo pomeriggio ho l'appuntamento con lo psichiatra/psicoterapeuta, non vedo l'ora.
Mi chiedevo se tale Dott potrebbe utilizzare un approccio (oltre quello farmacologico) di psicoterapia. La Psicoterapia io già la faccio con uno psicologo/psicoterapeuta, ma lui potrebbe anche usare questo approccio in modo differente e per rafforzare quella che già faccio? O è una cosa sbagliata?
Mi conviene dargli subito la lettera della psicologa o è meglio che faccia diagnosticare a lui prima?
Dott sono confuso, non capisco come debbano lavorare insieme questi dottori in modo da non crearmi problemi!
Cordialmente
[#13]
Ex utente
Gentili Dottori, mi scuso per il doppiopost ma vorrei chiederVi un parere su questa associazione di farmaci:
Lo psichiatra mi ha detto di prendere (e sto prendendo)
- 12 gocce di delorazepam
- Mezza Entact i primi 4 giorni, poi una.
- Mezza Levopraid 3 volte al giorno.
Cosa ne pensa di questa terapia? E' una buona cura per gli attacchi di panico, ansia e depressione con somatizzazioni allo stomaco? I dosaggi, mi ha detto, che sono tutti dimezzati (quelli che si danno ai ragazzini), e se per le prime settimane non iniziano a dare un minimo di effetto li aumenterà.
Il suo scopo è di lasciarmi solo l'Entact ed eliminare il resto dalla seconda settimana in poi. Questi dosaggi possono creare fastidiosi effetti collaterali all'inizio?
Ancora mi scuso per il doppio post e rinnovo i saluti.
Lo psichiatra mi ha detto di prendere (e sto prendendo)
- 12 gocce di delorazepam
- Mezza Entact i primi 4 giorni, poi una.
- Mezza Levopraid 3 volte al giorno.
Cosa ne pensa di questa terapia? E' una buona cura per gli attacchi di panico, ansia e depressione con somatizzazioni allo stomaco? I dosaggi, mi ha detto, che sono tutti dimezzati (quelli che si danno ai ragazzini), e se per le prime settimane non iniziano a dare un minimo di effetto li aumenterà.
Il suo scopo è di lasciarmi solo l'Entact ed eliminare il resto dalla seconda settimana in poi. Questi dosaggi possono creare fastidiosi effetti collaterali all'inizio?
Ancora mi scuso per il doppio post e rinnovo i saluti.
[#15]
Ex utente
Grazie Dottore! Ho fiducia, la mia insicurezza gioca brutti scherzi, compresi gli attacchi di panico.
La sua strategia è quella di dare dosaggi bassissimi per poi aumentare se necessario, così riduciamo gli effetti negativi e si evita di non voler seguire più le cure. (almeno così mi ha detto).
Grazie ancora carissimo Dottore
La sua strategia è quella di dare dosaggi bassissimi per poi aumentare se necessario, così riduciamo gli effetti negativi e si evita di non voler seguire più le cure. (almeno così mi ha detto).
Grazie ancora carissimo Dottore
[#16]
Ex utente
Sono di nuovo qui per chiedervi un ultima cosa:
Ho iniziato già da tre giorni la cura riportata sopra, all'inizio solo un po di nausea ma ieri mi è presa una forte scossa in tutto il corpo.. Una bruttissima sensazione seguita da agitazione, non direi ansia ma agitazione.
Ho chiamato il mio psichiatra e mi ha detto di prendere al bisogno altre 12 gocce di delorazepam (oltre le 12 che prendo ogni mattina). Qual'è la mia richiesta.
-questa specie di scossa e agitazione potrebbe essere dovuta all entact che è da soli 3 giorni che lo prendo o dal delorazepam?
-perché si prescrive un ansiolitico al bisogno? Se non è curativo a quale scopo?
Grazie
Ho iniziato già da tre giorni la cura riportata sopra, all'inizio solo un po di nausea ma ieri mi è presa una forte scossa in tutto il corpo.. Una bruttissima sensazione seguita da agitazione, non direi ansia ma agitazione.
Ho chiamato il mio psichiatra e mi ha detto di prendere al bisogno altre 12 gocce di delorazepam (oltre le 12 che prendo ogni mattina). Qual'è la mia richiesta.
-questa specie di scossa e agitazione potrebbe essere dovuta all entact che è da soli 3 giorni che lo prendo o dal delorazepam?
-perché si prescrive un ansiolitico al bisogno? Se non è curativo a quale scopo?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 24k visite dal 09/07/2012.
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Approfondimento su Attacchi di panico
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