Disagio acuto in questi giorni

Gentili Medici, provo a chiedere anche qui dopo alcuni recenti consulti per dei problemi credo collegati a questo. In questi 6 mesi è stato un crescendo e negli ultimi giorni sto veramente male. Alla mattina mi alzo con astenia, comincia a girarmi la testa, arrivano affanno e tachicardia, mi si chiude lo stomaco, mangio con molta fatica e molto poco, ho sonno e sono agitato nello stesso tempo. A volte arriva una forte vertigine. Al pomeriggio dopo mangiato ho il picco massimo, lo stomaco pieno d'aria, mi si seccano le fauci e spesso ho vampate a mani e piedi, mi sento al limite del collasso con il cuore pronto a partire a mille e una vertigine in arrivo (già successo 2 volte). Mi distendo per 2-3 ore e spesso avviene il miracolo: mi sento debole ma i sintomi si attenuano. Anche verso sera i sintomi si attenuano. Il Lorazepam mi aiuta alla notte in questi giorni ma so che non potrò prenderlo per molto, lo conosco perchè lo prendo da anni, non più di 2 volte alla settimana per dormire.
5 anni fa ho smesso una psicoterapia durata 10 anni per problemi di ansia, che però non mi avevavo mai portato a sintomi fisici che potevo "toccare" con mano come adesso.
Quando sto male ho pensieri angoscianti, mi vedo schiavo del mio corpo come la madre di un mio amico che ha avuto una emorragia cerebrale e ora ha mezzo corpo paralizzato anche se capisce quasi tutto, oppure mi tornano in mente le ultime ore di vita di mio padre (qualche anno fa) con la sacca dell'urina che non si riempiva e i medici che scuotevano la testa, c'era solo aspettare che il sangue diventasse veleno fino a soffocarlo. Allora penso: che fortuna morire subito, potendo scegliere, com'è possibile che l'evoluzione abbia previsto tanta sofferenza?
Il mio medico non avrebbe nulla in contrario a darmi degli psicofarmaci (nella mia famiglia li prendono tutti, anche mio padre li prendeva) ma ho molti dubbi, sia sul rito da compiere ogni giorno per chissà quanto, sia sul fatto che a letto recupero abbastanza bene e allora penso che la causa magari è diversa dalla depressione.
La mia paura inoltre è che se il farmaco non va bene passano ore o interi giorni come adesso nel weekend prima di risentire il medico e non so nemmeno se a una tal ora sarò in grado di andarci. Avverto tanta solitudine in queste crisi, ci si sente soli con la propria forza di volontà. Con una gamba rotta invece sei seguito e coccolato.
Per tornare propositivi, per avere una diagnosi più precisa c'è qualche esame che potrei fare?
Sento che alcuni si rivolgono al neurologo. Che differenza c'è rispetto allo psichiatra?
Ringrazio dell'attenzione e di ogni consiglio utile che potrete darmi, così non posso continuare.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente

In presenza di effettive problematiche riconducibili all'ansia deve rivolgersi ad uno psichiatra per una impostazione di terapia.

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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
La ringrazio Dottore. Posso prendere 1mg di Lorazepam alla mattina o è il caso di aspettare fino al colloquio con lo specialista?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Per le terapie farmacologiche deve far riferimento ad un medico che la visiti personalmente.
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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Posto un aggiornamento. Sono stato dal mio medico, mi manda dallo psichiatra ma devo aspettare 20 giorni. Mi ha pure prescritto la paroxetina, 5 gocce al giorno da aumentare gradualmente fino a 20. Sono al secondo giorno e non mi pare di aver sentito ancora nessun effetto.
Visti i tempi lunghi, nel frattempo vorrei capire se possiamo escludere altri problemi o siamo proprio di fronte a un problema di ansia, per il fatto che inizia la mattina e dura fino al pomeriggio (perchè alla sera no, i pensieri sono sempre quelli) ma soprattutto per il fatto che mi sento tanto debole.
Sono preoccupato per il cuore. Ieri sera ho fatto la pazzia di tagliare per mezz'ora l'erba perchè mi sembrava di star bene. Alla fine la testa mi ha dato i primi segni di giramento e ho avuto la tachicardia per oltre un'ora con forte affanno, temevo un infarto.
Oggi non ho fatto quasi nulla, tanto letto. Ho avuto la solita crisi stamattina, ora sono calmo eppure mi sento le braccia cascare e la testa pesante.
Visto che anche il cuore è un muscolo non sarà debole pure lui?
Purtroppo a mezzogiorno non riesco a mangiare molto, è uno sforzo immane mandare giù un po' di pasta. Alle 16-17 mangio qualcosa ma mi sento subito pieno. Alla sera un piccolo primo e un secondo li mando giù. La digestione è difficoltosa, ho tanta aria dentro e feci molto liquide. Ormai è una settimana e mezza, comincia a pesare.
Chi mi vede dice che sono dimagrito. Prendo degli integratori ma non credo bastino. C'è qualcosa che posso fare per alimentarmi meglio o fa tutto parte del calvario?
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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
In questi giorni per fortuna sono migliorato, almeno riesco a mangiare e a dormire con un po' di lorazepam. Prendo la paroxetina al mattino, ora sono a 10 gocce. Fino a mezzogiorno sono ancora nervoso ma è sopportabile. Purtroppo per tutta la giornata ho la testa che mi gira leggermente e un senso di sonnolenza fastidioso, sono molto svogliato, starei a letto tutto il giorno.
Siccome la dose che prendo è ancora bassa, i miei dubbi sono questi:
- è possibile che aumentando la dose aumentino pure i giramenti e la sonnolenza?
- questi effetti collaterali sono destinati a sparire o potrebbero rimanere? quanto devo attendere prima di stabilirlo?
- vale la pena arrivare a 20 gocce quando già 10 sono efficaci?
- è possibile prendere il farmaco la sera anzichè la mattina per contrastare la sonnolenza?
Grazie dell'attenzione e scusate le numerose domande ma visto che ho raggiunto uno stato di relativa quiete ho il terrore di tornare indietro.