Sedazione dovuta alla terapia
Gentili Dottori,
ho una diagnosi di disturbo del tono dell'umore in personalità borderline. La mia terapia attuale consiste in Seroquel RP 800 mg/die + Trilafon 8 mg/die. Non assumo da quasi un anno alcuno stabilizzatore dell'umore, ma sembra che le cose vadano bene lo stesso. Sto attraversando un periodo di relativo benessere, tranne occasionali scompensi, che fino a questo momento sono stati controllati senza ricovero.
La mia domanda è la seguente: come mai, pur assumendo un dosaggio elevato di Seroquel (+ Trilafon) ho difficoltà a prendere sonno alla sera? Impiego normalmente più di un'ora per addormentarmi, e talvolta ricorro a En gocce, quando mi spazientisco, perchè mi accorgo di essere ancora perfettamente sveglia dopo molto tempo. A tenermi sveglia è uno stato di tensione legato ad una intensa attività di rimuginio, che pur essendo sempre presente in me anche durante il giorno, di notte si acuisce, non appena mi accingo a distendermi nel letto. Che io sia stanca a causa della giornata trascorsa non conta niente; semplicemente non c'è verso di prendere sonno.
So di persone che assumono dosaggi bassi di Seroquel e lamentano di essere sedate, prive di energia. Invece anche col dosaggio attuale io ho un sacco di energie, ed è come se non riuscendo a sprecarle tutte (anche se in verità a me pare di averle sprecate tutte, ossia mi sento oggettivamente stanca), di notte sia condannata a non poter smettere di pensare.
Ringrazio in anticipo per la risposta che vorrete fornirmi.
ho una diagnosi di disturbo del tono dell'umore in personalità borderline. La mia terapia attuale consiste in Seroquel RP 800 mg/die + Trilafon 8 mg/die. Non assumo da quasi un anno alcuno stabilizzatore dell'umore, ma sembra che le cose vadano bene lo stesso. Sto attraversando un periodo di relativo benessere, tranne occasionali scompensi, che fino a questo momento sono stati controllati senza ricovero.
La mia domanda è la seguente: come mai, pur assumendo un dosaggio elevato di Seroquel (+ Trilafon) ho difficoltà a prendere sonno alla sera? Impiego normalmente più di un'ora per addormentarmi, e talvolta ricorro a En gocce, quando mi spazientisco, perchè mi accorgo di essere ancora perfettamente sveglia dopo molto tempo. A tenermi sveglia è uno stato di tensione legato ad una intensa attività di rimuginio, che pur essendo sempre presente in me anche durante il giorno, di notte si acuisce, non appena mi accingo a distendermi nel letto. Che io sia stanca a causa della giornata trascorsa non conta niente; semplicemente non c'è verso di prendere sonno.
So di persone che assumono dosaggi bassi di Seroquel e lamentano di essere sedate, prive di energia. Invece anche col dosaggio attuale io ho un sacco di energie, ed è come se non riuscendo a sprecarle tutte (anche se in verità a me pare di averle sprecate tutte, ossia mi sento oggettivamente stanca), di notte sia condannata a non poter smettere di pensare.
Ringrazio in anticipo per la risposta che vorrete fornirmi.
[#1]
Gentile utente,
La diagnosi così espressa non è chiara: disturbo dell'umore in borderline è quasi un sinonimo di disturbo bipolare, e la terapia è quella (seroquel a dose piena).
Il problema del sonno è spesso equivocato con quello del bioritmo naturale nei soggetti con questo disturbo. Cercare di indurre uno stato di sedazione per evitare di pensare non è esattamente come indurre il sonno, e comunque il farmaco sedativo ha effetti che si protraggono anche nelle ore di veglia di solito.
Il rapporto con i ritmi di sonno va considerato anche sulla base delle attività che uno fa, e degli orari che gli sono propri per prender sonno. In altre parole l'abitudine a volersi "spengere" a comando in determinate ore aspettandosi che il sonno funzioni come una ricarica non è corretto.
La diagnosi così espressa non è chiara: disturbo dell'umore in borderline è quasi un sinonimo di disturbo bipolare, e la terapia è quella (seroquel a dose piena).
Il problema del sonno è spesso equivocato con quello del bioritmo naturale nei soggetti con questo disturbo. Cercare di indurre uno stato di sedazione per evitare di pensare non è esattamente come indurre il sonno, e comunque il farmaco sedativo ha effetti che si protraggono anche nelle ore di veglia di solito.
Il rapporto con i ritmi di sonno va considerato anche sulla base delle attività che uno fa, e degli orari che gli sono propri per prender sonno. In altre parole l'abitudine a volersi "spengere" a comando in determinate ore aspettandosi che il sonno funzioni come una ricarica non è corretto.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile Dott. Pasini,
innanzitutto grazie per la risposta.
Sì, sono stata imprecisa, in effetti la diagnosi è disturbo bipolare II in personalità borderline.
Se capisco bene, lei dice che considerare la difficoltà ad addormentarmi come un problema e collegarla in qualche modo al disturbo psichiatrico è sbagliato, poichè questa difficoltà è semplicemente "una caratteristica" del mio bioritmo naturale, e va gestita.
Non è che volessi attribuire al Seroquel l'effetto di un mero sonnifero, o che pretenda di addormentarmi a comando... mi domandavo semplicemente come mai, anche ad alto dosaggio, il farmaco non contribuisca a sedare, oltre ai pensieri diurni, anche quelli che precedono il sonno notturno.
Approfitto per farle un'altra domanda: il Seroquel a questo dosaggio è dunque una terapia adeguata per la cura del disturbo bipolare? È da tempo che mi chiedo come mai sembra che io non necessiti di stabilizzatori dell'umore.
Cordialmente
innanzitutto grazie per la risposta.
Sì, sono stata imprecisa, in effetti la diagnosi è disturbo bipolare II in personalità borderline.
Se capisco bene, lei dice che considerare la difficoltà ad addormentarmi come un problema e collegarla in qualche modo al disturbo psichiatrico è sbagliato, poichè questa difficoltà è semplicemente "una caratteristica" del mio bioritmo naturale, e va gestita.
Non è che volessi attribuire al Seroquel l'effetto di un mero sonnifero, o che pretenda di addormentarmi a comando... mi domandavo semplicemente come mai, anche ad alto dosaggio, il farmaco non contribuisca a sedare, oltre ai pensieri diurni, anche quelli che precedono il sonno notturno.
Approfitto per farle un'altra domanda: il Seroquel a questo dosaggio è dunque una terapia adeguata per la cura del disturbo bipolare? È da tempo che mi chiedo come mai sembra che io non necessiti di stabilizzatori dell'umore.
Cordialmente
[#3]
Gentile utente,
Perché l'andamento delle funzioni corporee non è uguale su tutto il giorno, così come invece è l'azinoe dei farmaci, e perché il sonno non è tecnicamente un coma, per cui non è semplicemente una funzione di acceso o spento.
Il seroquel è una terapia adeguata per i distirbi bipolari, in alternativa o in combinazione agli stabilizzatori dell'umore. Non so perché sia stato scelto come primo farmaco, in effetti secondo alcune linee-guida lo è nelle forme del suo tipo, ci sono poi vantaggi e svantaggi da valutare caso per caso.
Perché l'andamento delle funzioni corporee non è uguale su tutto il giorno, così come invece è l'azinoe dei farmaci, e perché il sonno non è tecnicamente un coma, per cui non è semplicemente una funzione di acceso o spento.
Il seroquel è una terapia adeguata per i distirbi bipolari, in alternativa o in combinazione agli stabilizzatori dell'umore. Non so perché sia stato scelto come primo farmaco, in effetti secondo alcune linee-guida lo è nelle forme del suo tipo, ci sono poi vantaggi e svantaggi da valutare caso per caso.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 05/07/2012.
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