Ansia cronica che non guarisce
Gentili dottori
come fare per risolvere un problema diagnosticato come ansia generalizzata cronica che da vari anni si presenta costantemente tutti i giorni, ogni momento, e che nonostante svariate visite psichiatriche e assunzione di psicofarmaci ssri e altri, ininterrotamente senza tregua, questa non attenua minimamente e i medicamenti sono completamente inutili, l unica cosa che fanno sono alcuni effetti spiacevoli che alla sospensione svaniscono?
Sono sempre con vertigini e stordimento, teso e ansioso, e come se non bastasse il fatto di stare sempre cosi mi tiene sull'attenti perche ho paura di sviluppare malattie mentali gravi e non. temo di sviluppare una psicosi come anche di sviluppare disturbi dell'umore.
in vita mia non sono mai stato per niente ansioso.
prima di manifestare questo, ho passato 2 anni molto duri a causa di una mia patologia che per quel tempo mi ha molto penalizzato in qualsiasi cosa che comprende la mia vita, ho superato questa ma l'ansia si e radicata e non va mai via.
non so piu che fare.
sono pure stanco di stare a presso a dottori, ingerire farmaci a ruota libera e senza sosta senza che ne veda un tornaconto.
posso avere dei pareri in merito?
grazie
cordialmente.
come fare per risolvere un problema diagnosticato come ansia generalizzata cronica che da vari anni si presenta costantemente tutti i giorni, ogni momento, e che nonostante svariate visite psichiatriche e assunzione di psicofarmaci ssri e altri, ininterrotamente senza tregua, questa non attenua minimamente e i medicamenti sono completamente inutili, l unica cosa che fanno sono alcuni effetti spiacevoli che alla sospensione svaniscono?
Sono sempre con vertigini e stordimento, teso e ansioso, e come se non bastasse il fatto di stare sempre cosi mi tiene sull'attenti perche ho paura di sviluppare malattie mentali gravi e non. temo di sviluppare una psicosi come anche di sviluppare disturbi dell'umore.
in vita mia non sono mai stato per niente ansioso.
prima di manifestare questo, ho passato 2 anni molto duri a causa di una mia patologia che per quel tempo mi ha molto penalizzato in qualsiasi cosa che comprende la mia vita, ho superato questa ma l'ansia si e radicata e non va mai via.
non so piu che fare.
sono pure stanco di stare a presso a dottori, ingerire farmaci a ruota libera e senza sosta senza che ne veda un tornaconto.
posso avere dei pareri in merito?
grazie
cordialmente.
[#1]
Può specificare quali terapie ha assunto? per quanto tempo? a quali dosaggi (minimi e massimi)?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Dunque, nel corso degli anni ho assunto questi:
1- cipralex 10 mg fino a 2 compresse giornaliere per 8 mesi
2- sereupin 20 mg 1 cp al giorno per 12 mesi circa
3-diazepam 10+10 al giorno unito a gocce di laroxyl 35 al gg per 7 mesi
4-lexotan 10+5 unito a cymbalta 60 mg per 5 mesi
5-elopram 20 mg fino a 2 cp al giorno per 6 mesi unito a levopraid 15 gocce per altri 6 mesi
6-psicoterapia cognitivo comportamentale da altro specialista ma non serve a granché.
Questo e quanto fatto, ma capogiri, stordimento, ansia(non parlo di sensazioni fisiche) rimangono come ad origine. Da questo "calvario perenne" nascono la mia grande tensione di sviluppare e evolversi in disturbi Dell umore e psicosi.
Riconosco che per voi del settore possa essere un esagerazione, tuttavia stare sempre male pone nella posizione di prendere timore di ciò che si vorrebbe evitare.
Non so se la "regola" prevede che chi ha " l'ansia" ingenerale e destinato alle malattie piu gravi nel tempo, non si neppure qual e la prognosi, e mi creda per quanto cerchi un dialogo con i vari dottori consultati finora, tutti hanno in qualche modo aggirato l' ostacolo della domanda. In conclusione, andare per tentativi tra un farmaco e un altro inizia a pesarmi, perché svariati anni imbottito di questi e in cambio assolutamente nulla.
Mi perdoni l' eccesso di sfogo, ma anche se le mie attività quotidiane non ne risentono in termini di qualità e rendimento, ne risente il mio organismo nella sua interezza.
Non si se questa bestia sara guaribile o meno, ma un parere onesto, qualunque esso sia sarebbe gradito.
1- cipralex 10 mg fino a 2 compresse giornaliere per 8 mesi
2- sereupin 20 mg 1 cp al giorno per 12 mesi circa
3-diazepam 10+10 al giorno unito a gocce di laroxyl 35 al gg per 7 mesi
4-lexotan 10+5 unito a cymbalta 60 mg per 5 mesi
5-elopram 20 mg fino a 2 cp al giorno per 6 mesi unito a levopraid 15 gocce per altri 6 mesi
6-psicoterapia cognitivo comportamentale da altro specialista ma non serve a granché.
Questo e quanto fatto, ma capogiri, stordimento, ansia(non parlo di sensazioni fisiche) rimangono come ad origine. Da questo "calvario perenne" nascono la mia grande tensione di sviluppare e evolversi in disturbi Dell umore e psicosi.
Riconosco che per voi del settore possa essere un esagerazione, tuttavia stare sempre male pone nella posizione di prendere timore di ciò che si vorrebbe evitare.
Non so se la "regola" prevede che chi ha " l'ansia" ingenerale e destinato alle malattie piu gravi nel tempo, non si neppure qual e la prognosi, e mi creda per quanto cerchi un dialogo con i vari dottori consultati finora, tutti hanno in qualche modo aggirato l' ostacolo della domanda. In conclusione, andare per tentativi tra un farmaco e un altro inizia a pesarmi, perché svariati anni imbottito di questi e in cambio assolutamente nulla.
Mi perdoni l' eccesso di sfogo, ma anche se le mie attività quotidiane non ne risentono in termini di qualità e rendimento, ne risente il mio organismo nella sua interezza.
Non si se questa bestia sara guaribile o meno, ma un parere onesto, qualunque esso sia sarebbe gradito.
[#3]
Gentile utente
Dal punto di vista pratico una vota che i farmaci indicati per i suoi disturbi non funzionano in modo tale da ridurre i sintomi, andrebbero considerate altre classi farmacologiche che possano agire sui suoi disturbi con azione differente.
Forse le è già stata prospettata qualche terapia con farmaci differenti dagli SSRI?
Dal punto di vista pratico una vota che i farmaci indicati per i suoi disturbi non funzionano in modo tale da ridurre i sintomi, andrebbero considerate altre classi farmacologiche che possano agire sui suoi disturbi con azione differente.
Forse le è già stata prospettata qualche terapia con farmaci differenti dagli SSRI?
[#4]
Ex utente
La ringrazio per la risposta.
A dire il vero, oltre i medicinali già citati prima, nessuno ha mai prescritto altro.
Chiaramente ho chiesto se ci fossero possibilità ulteriori, in risposta ho ottenuto che si possono usare neurolettici a basse dosi ad azione di rilassamento maggiore, ma mi e stato anche detto che il loro effetto e tipo le benzodiazepine ma con minore dipendenza e piu utilizzabili nel tempo.
Ma da non considerarsi di piu di una strategia momentanea e non come terapia di fondo, ovviamente in relazione alla diagnosi di disturbo ansia generalizzato, ricevuta.
Se poi esistono altre categorie non saprei.
Non chiedo Un nome di un farmaco o molecola, ma se fosse possibile sapere almeno la classe al quale possono appartenere?
O se sono possibili altre strade?
A dire il vero, oltre i medicinali già citati prima, nessuno ha mai prescritto altro.
Chiaramente ho chiesto se ci fossero possibilità ulteriori, in risposta ho ottenuto che si possono usare neurolettici a basse dosi ad azione di rilassamento maggiore, ma mi e stato anche detto che il loro effetto e tipo le benzodiazepine ma con minore dipendenza e piu utilizzabili nel tempo.
Ma da non considerarsi di piu di una strategia momentanea e non come terapia di fondo, ovviamente in relazione alla diagnosi di disturbo ansia generalizzato, ricevuta.
Se poi esistono altre categorie non saprei.
Non chiedo Un nome di un farmaco o molecola, ma se fosse possibile sapere almeno la classe al quale possono appartenere?
O se sono possibili altre strade?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.2k visite dal 29/06/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.