Malessere e ansia
Buonasera, sono di origini francesi, ma nato e vissuto in Italia.
Da diversi anni, ormai tormentato da mille sintomi quali vertigini, sbandamenti e stordimento, malessere.
Tutto ciò e iniziato dopo un lungo periodo di malattia e convalescenza, il tutto abbastanza stressante e invalidante e, non appena mi stavo rimettendo, subito i sintomi descritti 24/24 h ininterrote.
Dopo alcuni controlli medici, mi e stato detto essere disturbo di ansia cronica e lo specialista ha assegnato dei medicamenti come entact, paroxetina,xeristar,amitriptiline gocce, varie benzodiazepine, ma nessuna di esse e servita allo scopo, molto diverso da un semplice bicchiere di acqua.
Mi si prescrive anche terapia psicologica TCC ma dopo 2 mesi inutili ho lasciato.
Visto il perdurare e appesantirsi dei sintomi senza lenire la cosa e ormai minimizzato dai medici di riferimento, ho iniziato a stare in ansia per la salute.
Sempre in tensione perché ho paura di essere candidato alla malattia depressione, temo di perdere il controllo, di diventare apatico e desiderare la morte come via di uscita.
Ciò mi spaventa e tiene in tensione. Lo specialista da di ciò e ha detto di essere una forma di GAD.e le cure sono state quelle già citate.
C e una spiegazione al perché non hanno funzionato i rimedi assegnati?
Inoltre vorrei sapere anche questo. quando uno specialista diagnostica un disturbo di ansia si intende che:
Un medico chiama ansia una consuona clinica definita oppure si basa al fatto che essendo sintomi incomprensibili organicamente sono esclusivamente frutto della fantasia per essere sotto l ala protettrice del medico?
Oppure ha un significato differente da ciò che comunemente chiamiamo ansia?
Non so se una domanda stupida e poco comprensibile, ma spero si riesca a intuire il nesso..
Confidando in una vs risposta, vi saluto.
Da diversi anni, ormai tormentato da mille sintomi quali vertigini, sbandamenti e stordimento, malessere.
Tutto ciò e iniziato dopo un lungo periodo di malattia e convalescenza, il tutto abbastanza stressante e invalidante e, non appena mi stavo rimettendo, subito i sintomi descritti 24/24 h ininterrote.
Dopo alcuni controlli medici, mi e stato detto essere disturbo di ansia cronica e lo specialista ha assegnato dei medicamenti come entact, paroxetina,xeristar,amitriptiline gocce, varie benzodiazepine, ma nessuna di esse e servita allo scopo, molto diverso da un semplice bicchiere di acqua.
Mi si prescrive anche terapia psicologica TCC ma dopo 2 mesi inutili ho lasciato.
Visto il perdurare e appesantirsi dei sintomi senza lenire la cosa e ormai minimizzato dai medici di riferimento, ho iniziato a stare in ansia per la salute.
Sempre in tensione perché ho paura di essere candidato alla malattia depressione, temo di perdere il controllo, di diventare apatico e desiderare la morte come via di uscita.
Ciò mi spaventa e tiene in tensione. Lo specialista da di ciò e ha detto di essere una forma di GAD.e le cure sono state quelle già citate.
C e una spiegazione al perché non hanno funzionato i rimedi assegnati?
Inoltre vorrei sapere anche questo. quando uno specialista diagnostica un disturbo di ansia si intende che:
Un medico chiama ansia una consuona clinica definita oppure si basa al fatto che essendo sintomi incomprensibili organicamente sono esclusivamente frutto della fantasia per essere sotto l ala protettrice del medico?
Oppure ha un significato differente da ciò che comunemente chiamiamo ansia?
Non so se una domanda stupida e poco comprensibile, ma spero si riesca a intuire il nesso..
Confidando in una vs risposta, vi saluto.
[#1]
I farmaci che ha descritto per quanto tempo sono stati assunti e a che dosaggio?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Ex utente
In ordine:
Paroxetina 20 mg 1 al gg x 6 mesi e poi 2 per altri 4 mesi
Entact 10 mg 1 al gg x 5 mesi poi 2 per altri 3 mesi
Xeristar 60 mg 1 al gg x 6 mesi
Amitriptiline gocce 30 unita a diazepam per 5 mesi
Dimenticavo elopram 20 mg 1 al gg per 5 mesi e 2 per altri 3 mesi.
Tcc associata appunto a elopram.
Si anche che in genere qualche specialista utilizza come calmante maggiore neurolettici ma non voglio arrivare a questi.
Ci sono ancora possibilità oppure essendo inguaribile mi devo tenere tutto?
Perché mi si dice che si puo prima lenire, poi guarire, ma a me nulla e migliorato.
Questo ha innescato il timore di cadere depresso, per me significherebbe una condanna senza scampo.
E già peggiorata così la qualità della mia vita.
Aggiungo che non uso stupefacenti e disdegno alcolici.
Grazie per l interessamento.
Paroxetina 20 mg 1 al gg x 6 mesi e poi 2 per altri 4 mesi
Entact 10 mg 1 al gg x 5 mesi poi 2 per altri 3 mesi
Xeristar 60 mg 1 al gg x 6 mesi
Amitriptiline gocce 30 unita a diazepam per 5 mesi
Dimenticavo elopram 20 mg 1 al gg per 5 mesi e 2 per altri 3 mesi.
Tcc associata appunto a elopram.
Si anche che in genere qualche specialista utilizza come calmante maggiore neurolettici ma non voglio arrivare a questi.
Ci sono ancora possibilità oppure essendo inguaribile mi devo tenere tutto?
Perché mi si dice che si puo prima lenire, poi guarire, ma a me nulla e migliorato.
Questo ha innescato il timore di cadere depresso, per me significherebbe una condanna senza scampo.
E già peggiorata così la qualità della mia vita.
Aggiungo che non uso stupefacenti e disdegno alcolici.
Grazie per l interessamento.
[#3]
Gentile signore. Credo che le sue domande e le sue affermazioni meritino risposta e commenti. Può darsi che siano utili. Se si conoscono meglio i problemi e le difficoltà, si impara ad affrontarle meglio. Lei a quanto scrive potrebbe essersi fatta un'idea dei suoi disturbi che forse fa parte del problema .
Parla di una 'condanna senza scampo' di fronte alla 'malattia depressione'.
La 'condanna' fa pensare a un altro ambito, non medico, ma giudiziario, come se fosse in corso un processo e fosse accusato di qualcosa...
La 'malattia' depressione di per sè non esiste, per come sono le 'malattie' in medicina, esiste il sintomo depressione, che può essere dovuto a motivi diversi, riconoscibili, o sconosciuti. Ma non esiste nessuna base dimostrata (anatomica, istologica, cellulare, ecc) che giustifichi il parlare di 'malattia'. Le teorie biochimiche ecc per ora sono solo teorie.
Anche l'ansia non può essere considerata una malattia, ma solo un sintomo, per gli stessi motivi. Ciò non toglie che la medicina cerchi di curare questi sintomi, anche senza conoscere le cause, come fa per altra 'malattie' idiopatiche, cioè a causa sconosciuta.
Indubbiamenti sono sintomi disturbanti, possono far stare molto male, possono far venire tutte le idee che lei dice, se uno non riesce a trovare il modo di affrontarle. Un po' come uno che si sente chiuso in una stanza con un incendio in corso (o che ha paura che ci sia, perchè sente odore di fumo), e fino che non ne esce è nel panico. Al punto che qualcuno esce dalla finestra, buttandosi, anche se è al centesimo piano.
Se uno cerca, però può trovare di solito la porta per uscire: spesso bisogna che ripercorra la strada per cui è entrato, e magari non è facilissimo e rapidissimo. Potrebbe essere utile quindi fare una ricognizione nella sua situazione di vita per valutare a che punto è della sua strada e riconoscere se ci sono delle difficoltà, degli stili o abitudini o modi di pensare e fare non ottimali, che hannoportato a un luogo chiuso, e mettersi alla ricerca della via d'uscita.
Le medicine possono aiutare, a volte forse anche 'risolvere' apparentemente le cose, ma spesso è necessario anche quell'altro lavoro che dicevo, per permettere alla persona di proseguire il suo cammino, momentaneamente - o da più lungo tempo - bloccato. Ci vuole di solito una 'guida', per facilitare la ricerca.
Cordialmente
Parla di una 'condanna senza scampo' di fronte alla 'malattia depressione'.
La 'condanna' fa pensare a un altro ambito, non medico, ma giudiziario, come se fosse in corso un processo e fosse accusato di qualcosa...
La 'malattia' depressione di per sè non esiste, per come sono le 'malattie' in medicina, esiste il sintomo depressione, che può essere dovuto a motivi diversi, riconoscibili, o sconosciuti. Ma non esiste nessuna base dimostrata (anatomica, istologica, cellulare, ecc) che giustifichi il parlare di 'malattia'. Le teorie biochimiche ecc per ora sono solo teorie.
Anche l'ansia non può essere considerata una malattia, ma solo un sintomo, per gli stessi motivi. Ciò non toglie che la medicina cerchi di curare questi sintomi, anche senza conoscere le cause, come fa per altra 'malattie' idiopatiche, cioè a causa sconosciuta.
Indubbiamenti sono sintomi disturbanti, possono far stare molto male, possono far venire tutte le idee che lei dice, se uno non riesce a trovare il modo di affrontarle. Un po' come uno che si sente chiuso in una stanza con un incendio in corso (o che ha paura che ci sia, perchè sente odore di fumo), e fino che non ne esce è nel panico. Al punto che qualcuno esce dalla finestra, buttandosi, anche se è al centesimo piano.
Se uno cerca, però può trovare di solito la porta per uscire: spesso bisogna che ripercorra la strada per cui è entrato, e magari non è facilissimo e rapidissimo. Potrebbe essere utile quindi fare una ricognizione nella sua situazione di vita per valutare a che punto è della sua strada e riconoscere se ci sono delle difficoltà, degli stili o abitudini o modi di pensare e fare non ottimali, che hannoportato a un luogo chiuso, e mettersi alla ricerca della via d'uscita.
Le medicine possono aiutare, a volte forse anche 'risolvere' apparentemente le cose, ma spesso è necessario anche quell'altro lavoro che dicevo, per permettere alla persona di proseguire il suo cammino, momentaneamente - o da più lungo tempo - bloccato. Ci vuole di solito una 'guida', per facilitare la ricerca.
Cordialmente
Dr. Gianmaria Benedetti
http://neuropsic.altervista.org/drupal/
[#4]
Ex utente
Gent dott benedetti
Quando si inizia a stare male, anche per qualcosa di clinicamente visibile e si stenta, anche per superficialità medica, a trovare rimedio, mi sembra naturale che se ne risenta..
E capitato questo: un giorno sono stato molto male e al ps si duagnostica un disturbo fisico comune a molti e per questo sottovalutato da tutti perché tanto ne soffre una certa moltitudine, ma dalle parole dette dai medici nel corso del tempo chiunque capisce che non si tiene minimamente conto della sofferenza e limitazione che esso causa.
Parole come: si ok che hai questo, ma non sei l unico e comunque spesso si tende ad esagerare. Le garantisco che non sono piacevoli, inoltre dopo varie visite richieste da specialisti stessi, frustrati dal fatto che non risolvendo al primo colpo, hanno manifestato fastidio nel vedermi.
Pensi che sono stato cacciato a malo modo dall ambulatorio generale perché alla richiesta di intervento medico lui mi ha detto di andare al CSM perché per lui ero fissato.
Sarò piu chiaro nel concreto; una mattina sente dolore violento al testicolo sn con nausea e vomito e svenimento, ci si risveglia al ps in urgenza di intervento per torsione testicolo, da ciò diverse recidive infiammatorie e infettive , mille antibiotici, cortisonici etc e scarsi benefici,
Infiammazioni talmente intense da " consumare" la pelle scrotale fino alla fuoriuscita di sangue, dormire 1 ora a notte se sei fortunato, fare 2 passi e un odissea, essere spesso piegato in 2 dal dolore, etc le garantisco che nessuno lo desideri, eppure o sono stato poco preso sul serio e chi l ho ha fatto prima poi si e stancato di starmi a presso.
Dopo mille peripezie durate 2 anni, un andrologo serio si e fatto carico di me e con serietà ha lenito notevolmente la sofferenza, e pian piano ritorno alla vita di sempre anche se sempre sofferente.
A ciò di punto in bianco si aggiungono i sintomi citati a inizio di discussione, quindi e stato facile per il generico strappare la ricetta per lo psichiatra e spedito li.
Tutte le prescrizioni seguite sono state un enorme fallimento, e ciò ha mantenuto il dubbio che non fosse ansia, anche se dopo un anno si e aggiunta assieme alla paura di cadere depresso.
Condanna" perché già così e abbastanza opprimente, conosco diversi depressi, e nonostante tutto non sono mai guariti e i sintomi caratteristici annullano la persona. sarebbe un abbandonare ogni speranza. Questa eventualità mi opprime. Mi dicono di non pensarci perché si tratta di ansia e nulla di più, ma non toglie anche come possibilità remota questa possibilità.
Per il resto ho una vita normale, niente di anomalo o che cambierei. Siccome i medici la reputano malattia, danno farmaci a uso indiscriminato, purche si prenda. Ma sarebbe piu onesto dire come stanno le cose, se non e una malattia ma uno stato d animo cosa si aspetta dai farmaci? La teoria dello squilibrio chimico e molto usata come giustificazione ma non credo proprio che sia così e le vicissitudini non influiscono in nulla..
Che ne pensa? Grazie tante.
Quando si inizia a stare male, anche per qualcosa di clinicamente visibile e si stenta, anche per superficialità medica, a trovare rimedio, mi sembra naturale che se ne risenta..
E capitato questo: un giorno sono stato molto male e al ps si duagnostica un disturbo fisico comune a molti e per questo sottovalutato da tutti perché tanto ne soffre una certa moltitudine, ma dalle parole dette dai medici nel corso del tempo chiunque capisce che non si tiene minimamente conto della sofferenza e limitazione che esso causa.
Parole come: si ok che hai questo, ma non sei l unico e comunque spesso si tende ad esagerare. Le garantisco che non sono piacevoli, inoltre dopo varie visite richieste da specialisti stessi, frustrati dal fatto che non risolvendo al primo colpo, hanno manifestato fastidio nel vedermi.
Pensi che sono stato cacciato a malo modo dall ambulatorio generale perché alla richiesta di intervento medico lui mi ha detto di andare al CSM perché per lui ero fissato.
Sarò piu chiaro nel concreto; una mattina sente dolore violento al testicolo sn con nausea e vomito e svenimento, ci si risveglia al ps in urgenza di intervento per torsione testicolo, da ciò diverse recidive infiammatorie e infettive , mille antibiotici, cortisonici etc e scarsi benefici,
Infiammazioni talmente intense da " consumare" la pelle scrotale fino alla fuoriuscita di sangue, dormire 1 ora a notte se sei fortunato, fare 2 passi e un odissea, essere spesso piegato in 2 dal dolore, etc le garantisco che nessuno lo desideri, eppure o sono stato poco preso sul serio e chi l ho ha fatto prima poi si e stancato di starmi a presso.
Dopo mille peripezie durate 2 anni, un andrologo serio si e fatto carico di me e con serietà ha lenito notevolmente la sofferenza, e pian piano ritorno alla vita di sempre anche se sempre sofferente.
A ciò di punto in bianco si aggiungono i sintomi citati a inizio di discussione, quindi e stato facile per il generico strappare la ricetta per lo psichiatra e spedito li.
Tutte le prescrizioni seguite sono state un enorme fallimento, e ciò ha mantenuto il dubbio che non fosse ansia, anche se dopo un anno si e aggiunta assieme alla paura di cadere depresso.
Condanna" perché già così e abbastanza opprimente, conosco diversi depressi, e nonostante tutto non sono mai guariti e i sintomi caratteristici annullano la persona. sarebbe un abbandonare ogni speranza. Questa eventualità mi opprime. Mi dicono di non pensarci perché si tratta di ansia e nulla di più, ma non toglie anche come possibilità remota questa possibilità.
Per il resto ho una vita normale, niente di anomalo o che cambierei. Siccome i medici la reputano malattia, danno farmaci a uso indiscriminato, purche si prenda. Ma sarebbe piu onesto dire come stanno le cose, se non e una malattia ma uno stato d animo cosa si aspetta dai farmaci? La teoria dello squilibrio chimico e molto usata come giustificazione ma non credo proprio che sia così e le vicissitudini non influiscono in nulla..
Che ne pensa? Grazie tante.
[#5]
Dalla brutta esperienza subita (del testicolo) comunque ne è uscito, anche se non del tutto, se ho capito bene, grazie a un medico che ha fatto un buon lavoro, a quanto dice. Mentre di molti altri non ha una buona opinione, mi sembra.
Ha paura di non poter guarire completamente, che rimangano dei postumi di qualche tipo? E' comprensibile che uno che si è 'scottato', poi a lungo abbia paura dell'acqua calda, ma di solito un po' alla volta passa. Così è comprensibile che uno si scoraggi e si preoccupi, se non rieace a rimediare alle cose.
Forse la difficoltà può essere quella di trovare la strada giusta per affrontare anche questi problemi. Come nel caso della torsione, dovrebbe essere possibile anche stavolta trovare uno specialista che si prende cura seriamente di lei.
Ha paura di non poter guarire completamente, che rimangano dei postumi di qualche tipo? E' comprensibile che uno che si è 'scottato', poi a lungo abbia paura dell'acqua calda, ma di solito un po' alla volta passa. Così è comprensibile che uno si scoraggi e si preoccupi, se non rieace a rimediare alle cose.
Forse la difficoltà può essere quella di trovare la strada giusta per affrontare anche questi problemi. Come nel caso della torsione, dovrebbe essere possibile anche stavolta trovare uno specialista che si prende cura seriamente di lei.
[#6]
Ex utente
Be', dire che sono "scottato" e giusto in qualche modo.
Il punto pero e non tanto per la prima patologia che nel tempo ha trovatoqualche risoluzione, piuttosto la seconda che nonostante tutto rimane perfettamente intatta..
Cercare qualcuno che si occupi seriamente, anche questo e un problema in un ambito ricco di contraddizioni e poca chiarezza dove il tutto viene etichettato in 3 secondi con " e ansia" e quindi il via sfrenato ai farmaci, dal momento che si tende a far credere la favola dello "squilibrio chimico" della quale tutti gli specialisti ne parlano per giustificare la prescrizione.
Intendo non e chiaro se con "disturbo d ansia" cosa si intende; che la persona ha sintomi creati dalla mente? Oppure che se li inventa perché spinto a cercare l attenzione medica?
Appare piuttosto palese che uno psichiatra darà farmaci a nastro perché infondo a lui sta bene così..
Ma quando si fa presente il totale insuccesso ce sempre una scusa tanto per fattelo prendere, esempio la dose e un Po piu bassa, magari ci vuole piu tempo etc, con tendenza a prescrivere medicamenti diversi dal solito come antipsicotici atipici e vari perché va bene così.
Alla domanda, che reputano stupida e addiritura sintomo di malattia, tipo si guarisce realmente o devo prendere questa schifezza a vita, si cambia discorso, non e dato sapere.
Invece sarebbe piu onesta la sincerità, dire le cose come stanno; esempio se l ansia e un sintomo come puo creare altri sintomi? Credo che a questo punto non ho grandi alternative, ingurgitare farmaci inutili come placebo e rimpinzando altre categorie come effetto sedativo.
Se stordire una persona con "ansia" significa curare non credo faccia per me..
Se assumere palliativi a vita, quando questi per qualche ragione sembra facciano qualcosa e la cura, mi pare sciocco pensare che si possa guarire.
Negli anni ho avuto a che fare con vari psichiatri e ognuno in fin dei conti non ha visto l ora di dare medicinali a nastro con la solita storiella e cercando il pretesto per etichettare la faccenda con ansia.
Ormai anche quella pero si e aggiunta, mi spinge inevitabilmente ad essere impanicato alla depressione, anche perché da come se ne parla, srmbra un inevitabile sviluppo di chi ha l ansia.
Nelle mie righe leggera un forte malcontento, per una situazione che tutti reputano di invenzione mentre garantisco non e così. Purtroppo senza le "prove" che sto male nessuno e disposto a darci peso. Anche con la tanto famosa TCC e stato un enorme fallimento.
Ma questo succede in un settore poco chiaro e avvolto in qualche modo dal "mistero" e dal rifilare gentilmente psicofarmaci perché il mercato vuole così.
Mi auguro di sbagliarmi, ma penso che nessuno guarisce da questa cosa, tantomeno con psicofarmaci a raglia dall uso indiscriminato.
Ho scritto perché semplicemente vorrei sapere in sincerità come stanno le cose..
Grazie ancora per la sua disponibilità.
Il punto pero e non tanto per la prima patologia che nel tempo ha trovatoqualche risoluzione, piuttosto la seconda che nonostante tutto rimane perfettamente intatta..
Cercare qualcuno che si occupi seriamente, anche questo e un problema in un ambito ricco di contraddizioni e poca chiarezza dove il tutto viene etichettato in 3 secondi con " e ansia" e quindi il via sfrenato ai farmaci, dal momento che si tende a far credere la favola dello "squilibrio chimico" della quale tutti gli specialisti ne parlano per giustificare la prescrizione.
Intendo non e chiaro se con "disturbo d ansia" cosa si intende; che la persona ha sintomi creati dalla mente? Oppure che se li inventa perché spinto a cercare l attenzione medica?
Appare piuttosto palese che uno psichiatra darà farmaci a nastro perché infondo a lui sta bene così..
Ma quando si fa presente il totale insuccesso ce sempre una scusa tanto per fattelo prendere, esempio la dose e un Po piu bassa, magari ci vuole piu tempo etc, con tendenza a prescrivere medicamenti diversi dal solito come antipsicotici atipici e vari perché va bene così.
Alla domanda, che reputano stupida e addiritura sintomo di malattia, tipo si guarisce realmente o devo prendere questa schifezza a vita, si cambia discorso, non e dato sapere.
Invece sarebbe piu onesta la sincerità, dire le cose come stanno; esempio se l ansia e un sintomo come puo creare altri sintomi? Credo che a questo punto non ho grandi alternative, ingurgitare farmaci inutili come placebo e rimpinzando altre categorie come effetto sedativo.
Se stordire una persona con "ansia" significa curare non credo faccia per me..
Se assumere palliativi a vita, quando questi per qualche ragione sembra facciano qualcosa e la cura, mi pare sciocco pensare che si possa guarire.
Negli anni ho avuto a che fare con vari psichiatri e ognuno in fin dei conti non ha visto l ora di dare medicinali a nastro con la solita storiella e cercando il pretesto per etichettare la faccenda con ansia.
Ormai anche quella pero si e aggiunta, mi spinge inevitabilmente ad essere impanicato alla depressione, anche perché da come se ne parla, srmbra un inevitabile sviluppo di chi ha l ansia.
Nelle mie righe leggera un forte malcontento, per una situazione che tutti reputano di invenzione mentre garantisco non e così. Purtroppo senza le "prove" che sto male nessuno e disposto a darci peso. Anche con la tanto famosa TCC e stato un enorme fallimento.
Ma questo succede in un settore poco chiaro e avvolto in qualche modo dal "mistero" e dal rifilare gentilmente psicofarmaci perché il mercato vuole così.
Mi auguro di sbagliarmi, ma penso che nessuno guarisce da questa cosa, tantomeno con psicofarmaci a raglia dall uso indiscriminato.
Ho scritto perché semplicemente vorrei sapere in sincerità come stanno le cose..
Grazie ancora per la sua disponibilità.
[#7]
Probabilmente come stanno le cose non lo sa nessuno: sia perchè la psichiatria è ancora una scienza molto inesatta e poco basata su prove ( a mio avviso, si intende, qualcuno sostiene il contrario, ma come forse sa ogni dieci anni cambiano i criteri diagnostici e la lista delle malattie, la scienza si aggiorna e imparara dagli errori, com'è giusto).
Io aderisco di massima a un modello 'psicosociale' della psichiatria, che vede importante valutare tutti gli aspetti psicologici individuali, familiari e ambientali per formulare ipotesi delle difficoltà e dei rimedi possibili, più che i sintomi, o meglio oltre che i sintomi. E in particolare vede l'obiettivo non tanto sulla riduzione del sintomo ma sul permettere l'evoluzione della personalità che spesso in queste situazioni viene bloccata o ostacolata.
Per cui se vuole un parere secondo questa modalità, dovrebbe espormi un po' più estesamente la sua situazione di vita in generale, ovviamente salvaguardando la sua privacy, perchè siamo in uno spazio pubblico, per vedere se dalle varie informazioni, come tessere di un puzzle, può emergere una configurazione su cui si possa darle un parere, ovviamente con i limiti della distanza, e dei consigli.
Cordialmente
Io aderisco di massima a un modello 'psicosociale' della psichiatria, che vede importante valutare tutti gli aspetti psicologici individuali, familiari e ambientali per formulare ipotesi delle difficoltà e dei rimedi possibili, più che i sintomi, o meglio oltre che i sintomi. E in particolare vede l'obiettivo non tanto sulla riduzione del sintomo ma sul permettere l'evoluzione della personalità che spesso in queste situazioni viene bloccata o ostacolata.
Per cui se vuole un parere secondo questa modalità, dovrebbe espormi un po' più estesamente la sua situazione di vita in generale, ovviamente salvaguardando la sua privacy, perchè siamo in uno spazio pubblico, per vedere se dalle varie informazioni, come tessere di un puzzle, può emergere una configurazione su cui si possa darle un parere, ovviamente con i limiti della distanza, e dei consigli.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.6k visite dal 26/06/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.