Come comportarsi con un paziente psichiatrico
Salve! Scrivo perchè ultimamente ho riscontrato un problema.
Conosco da un paio di mesi un ragazzo che è stato ricoverato in psichiatria da un bel po'. Ha fatto avanti indietro dal reparto fin da quando era piccolo per vari problemi. Io sono andata in reparto un paio di volte per andare a far visita a un parente e lì l'ho conosciuto. All'inizio era un'amicizia normalissima, solo che poi mi sono resa conto che c'era qualcosa che non andava. Mi spiego meglio. Adesso mi chiama 24 ore su 24, sempre, costantemente. Sono diventata addirittura la sua assistente e rispondo alle sue chiamate e alle sue mail. Gli DEVO fare piccoli lavoretti che comunque mi occupano gran parte della giornata, e in più ultimamente mi continua a chiedere dei favori tipo ricariche telefoniche, cose da mangiare, sigarette, pagare i suoi debiti etc. Insomma è insostenibile. All'inizio, ripeto, lo facevo perchè in qualche modo gli volevo bene COME AMICA, poi perchè mi sembrava giusto aiutarlo vista e considerata la sua situazione, e ora mi ritrovo costretta a fare questi favori perchè mi piange al telefono. Domenica scorsa avevo un impegno stra importante che non potevo in nessun modo cancellare e lui mi ha tenuto al telefono per delle ore perchè voleva qualcosa da mangiare e delle sigarette. Ho provato a spiegargli per ore che non potevo e che già altre volte ho rinunciato a diverse cose per lui, ma non mi ha dato retta. Allora io, ormai sull'orlo di una crisi di nervi, ho chiesto a mio padre di andare a dargli le sigarette. Si rende conto? Siamo al limite della pazzia.
E poi sempre un paio di giorni fa mi ha detto che provava qualcosa per me...e io ovviamente gli ho spiegato che oltre a non essere interessata a lui, sono troppo incasinata per pensare ad una relazione (il che è vero), e lui continuava a dire "e vabbè, proviamoci". Da qual giorno non fa che chiamarmi "amore", "tesoro" etc.
Le racconto questo perchè vorrei capire come fermare tutto questo casino, perchè a parole lui non capisce. O almeno così sembra. Ed essendo lei uno psichiatra magari può suggerirmi in che modo devo comportarmi per non fare del male a lui, ma soprattutto a me, perchè lui ha entrambi i miei numeri di cellulari, le mie mail etc.
Grazie per l'attenzione.
R.
Conosco da un paio di mesi un ragazzo che è stato ricoverato in psichiatria da un bel po'. Ha fatto avanti indietro dal reparto fin da quando era piccolo per vari problemi. Io sono andata in reparto un paio di volte per andare a far visita a un parente e lì l'ho conosciuto. All'inizio era un'amicizia normalissima, solo che poi mi sono resa conto che c'era qualcosa che non andava. Mi spiego meglio. Adesso mi chiama 24 ore su 24, sempre, costantemente. Sono diventata addirittura la sua assistente e rispondo alle sue chiamate e alle sue mail. Gli DEVO fare piccoli lavoretti che comunque mi occupano gran parte della giornata, e in più ultimamente mi continua a chiedere dei favori tipo ricariche telefoniche, cose da mangiare, sigarette, pagare i suoi debiti etc. Insomma è insostenibile. All'inizio, ripeto, lo facevo perchè in qualche modo gli volevo bene COME AMICA, poi perchè mi sembrava giusto aiutarlo vista e considerata la sua situazione, e ora mi ritrovo costretta a fare questi favori perchè mi piange al telefono. Domenica scorsa avevo un impegno stra importante che non potevo in nessun modo cancellare e lui mi ha tenuto al telefono per delle ore perchè voleva qualcosa da mangiare e delle sigarette. Ho provato a spiegargli per ore che non potevo e che già altre volte ho rinunciato a diverse cose per lui, ma non mi ha dato retta. Allora io, ormai sull'orlo di una crisi di nervi, ho chiesto a mio padre di andare a dargli le sigarette. Si rende conto? Siamo al limite della pazzia.
E poi sempre un paio di giorni fa mi ha detto che provava qualcosa per me...e io ovviamente gli ho spiegato che oltre a non essere interessata a lui, sono troppo incasinata per pensare ad una relazione (il che è vero), e lui continuava a dire "e vabbè, proviamoci". Da qual giorno non fa che chiamarmi "amore", "tesoro" etc.
Le racconto questo perchè vorrei capire come fermare tutto questo casino, perchè a parole lui non capisce. O almeno così sembra. Ed essendo lei uno psichiatra magari può suggerirmi in che modo devo comportarmi per non fare del male a lui, ma soprattutto a me, perchè lui ha entrambi i miei numeri di cellulari, le mie mail etc.
Grazie per l'attenzione.
R.
[#1]
Gentile utente,
Non è detto che esista una soluzione indolore. Non è chiaro il presupposto suo (di Lei) per essersi addentrata in questo tipo di rapporto che apparentemente non le dà niente, ma evidentemente sì poiché si presta a tutta una serie di compiti gravosi e si lamenta dello spazio che le tolgono.
Se questa persona dovesse cercare di contattarla con mail e cellulari, questa è una intrusione relativa, poiché sono contatti che richiedono un'interzione, a parte il fastidio del vedere che qualcuno insiste nel contattare.
Il fatto che questa persona, ad una dichiarazione di non interesse erotico risponda esattamente come avrebbe fatto in caso di risposta affermatica, cioè inventando una relazione a base di nomignoli, non è un fatto che lascia sperare positivamente.
Se a seguito di tale atteggiamento però continuate ad avere contatti non si capisce esattamente perché Lei vi partecipi, poiché così' facendo inevitabilmente alimenta l'idea di un interesse o di un possibile futuro sviluppo.
Non è detto che esista una soluzione indolore. Non è chiaro il presupposto suo (di Lei) per essersi addentrata in questo tipo di rapporto che apparentemente non le dà niente, ma evidentemente sì poiché si presta a tutta una serie di compiti gravosi e si lamenta dello spazio che le tolgono.
Se questa persona dovesse cercare di contattarla con mail e cellulari, questa è una intrusione relativa, poiché sono contatti che richiedono un'interzione, a parte il fastidio del vedere che qualcuno insiste nel contattare.
Il fatto che questa persona, ad una dichiarazione di non interesse erotico risponda esattamente come avrebbe fatto in caso di risposta affermatica, cioè inventando una relazione a base di nomignoli, non è un fatto che lascia sperare positivamente.
Se a seguito di tale atteggiamento però continuate ad avere contatti non si capisce esattamente perché Lei vi partecipi, poiché così' facendo inevitabilmente alimenta l'idea di un interesse o di un possibile futuro sviluppo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Sono stata sua amica perchè mi piaceva parlare con lui, perchè mi era sembrato che fosse una persona molto sensibile e dolce. Mi piaceva stare ore al telefono con lui e parlare del più e del meno, ma dopo la sua dichiarazione mi sono sempre più sentita a disagio. Sentivo nelle sue telefonate il dolore per il mio rifiuto, e adesso non so come comportarmi. So bene che un addio indolore non esiste, ma speravo che uno specialista potesse darmi delle direttive su come comportarmi.
Tutto qui.
Grazie comunque per la disponibilità.
Tutto qui.
Grazie comunque per la disponibilità.
[#3]
gentile utente,
purtroppo non è dato sapere quali quali speranze o fantasie possa aver ingenerato nel suo amico un comportamento paziente ed accondiscendente quale il suo.Probabilmente ci sono stati dei fraintendementi.Attualmente la situazione appare difficilmente gestibile,penso quindi che un atteggiamento di fermo ritiro da parte sua possa essere la via di uscita più ragionevole.Accettare qualsiasi forma di colloquio porterebbe quasi sicuramente ad alimentare ulteriori aspettative e manipolazioni da parte della persona in oggetto.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
purtroppo non è dato sapere quali quali speranze o fantasie possa aver ingenerato nel suo amico un comportamento paziente ed accondiscendente quale il suo.Probabilmente ci sono stati dei fraintendementi.Attualmente la situazione appare difficilmente gestibile,penso quindi che un atteggiamento di fermo ritiro da parte sua possa essere la via di uscita più ragionevole.Accettare qualsiasi forma di colloquio porterebbe quasi sicuramente ad alimentare ulteriori aspettative e manipolazioni da parte della persona in oggetto.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
[#4]
Gentile utente,
"come comportarsi" dipende dagli scopi che uno ha. In questo caso non conosciamo di preciso quale sia la situazione psichiatrica dell'altra persona.
Il rischio che si corre è di rinforzare il meccanismo che porta a contatti non desiderati, e questo rinforzo avviene se comunque come esito del contatto la persona ottiene quel che vuole, anche se in maniera incompiuta o parziale, anche se un "meglio che niente".
Il problema è che più una persona si abitua a considerare scontati e dovuti una serie di contatti e di risposte, più c'è rischio che la reazione al distacco che alla fine gli si impone sia violenta.
"come comportarsi" dipende dagli scopi che uno ha. In questo caso non conosciamo di preciso quale sia la situazione psichiatrica dell'altra persona.
Il rischio che si corre è di rinforzare il meccanismo che porta a contatti non desiderati, e questo rinforzo avviene se comunque come esito del contatto la persona ottiene quel che vuole, anche se in maniera incompiuta o parziale, anche se un "meglio che niente".
Il problema è che più una persona si abitua a considerare scontati e dovuti una serie di contatti e di risposte, più c'è rischio che la reazione al distacco che alla fine gli si impone sia violenta.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.8k visite dal 24/06/2012.
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