Eritrofobia o cos'altro?
Salve, Mi trovo all'estero ormai da piu di un anno. Le ragioni della mia avventura/esperienza sono apparantemente legate allo studio di una nuova lingua, nuove esperienze, realizzazione personale e per spuntare ‘le 100 cose da fare prima di morire’. Oltre questo, c’e’ il fatto che nella mia ‘hometown’ non mi sentivo piu di appartenere per incompatibilita’ di mentalita’ dei miei amici e conoscenti, avendo poche ambizioni o per lo meno che hanno deciso di seguire le rotaie del tram di quella che si chiama una vita normale.
Fra poco piu di un mese tornero' in Italia. La scorsa settimana ho avuto 2 giorni in cui mi sono sentito veramente in uno stato direi di alienazione e depressivo trovandomi a pensare veramente troppo. Credo sia dovuto allo stress di tutte le cose che mi aspettano, voli, vendere la macchina in poco tempo, al fatto del mio attuale lavoro con orari che non ti fanno vedere la luce del giorno, della stagione invernale (mi trovo nell'emisfero sud) e altro.
Ora mi trovo decisamente meglio grazie alla spinta motivazionale di mio fratello e in seguito ho preso ‘le redini del mio cervello’ fino a portarlo in uno stato di piena fiducia, contentezza e tornando motivato sul percorso step by step raggiungere I miei obiettivi futuri. Ora che mi trovo in questo stato di lucidita’ mi sono messo a riflettere su cosa mi spaventa del ritorno in patria. Ho ipotizzato che se dovessi tornare solo per vedere i miei famigliari, ad esempio se dovessi incntrarli su una citta’ differente dove non conosco nessuno, non avrei alcun problema e ne sarei felicissimo ma avendo vissuto su una piccola citta dove conosco piu o meno tutti, ho il timore di uscire nei soliti luoghi dove ero solito uscire e salutare tutti, avere una cena con I miei amici piu cari dove l’attenzione sara’ rivolta verso me o per lo meno mi sentirei al centro dell’attenzione. Ho avuto attacchi di eritrofobia in passato, alcune volte trovandomi a sudare copiosamente per tutto il corpo. Tra alti e bassi comunque devo dire che non ho avuto grandi problemi a stare con gli altri e i miei amici. Piu che altro ho avuto sempre questi pensiere pre-eventi ma alla fine sono sempre andati meglio del previsto e questo mi rincuora. Mi sono anche chiesto se uno dei motivi per cui sono espatriato e’ il fatto di non avere piu inviti a cene o feste non desiderate ed evitare situazioni imbarazzanti. Credo e spero che questo non sia il motivo principale, anzi forse potrebbere essere stato al primo espatrio durato solo pochi mesi ma ora le mie motivazioni sono ben altre. Ho sentito alcune tecniche come il training autogeno, che provero’. Non toglie il fatto che sto in ansia per il mio ritorno. Qualche consiglio? La visione di alcuni video sulla meditazione e alcuni discorsi sul non badare al giudizio degli altri mi hanno alleviato dal pensiero. Vorrei andare a fondo sulla meditazione, training autogeno o PNL sul carisma. La soluzione credo sia scordarsi di avere questo problema, ma non e' possibile. Grazie.
Fra poco piu di un mese tornero' in Italia. La scorsa settimana ho avuto 2 giorni in cui mi sono sentito veramente in uno stato direi di alienazione e depressivo trovandomi a pensare veramente troppo. Credo sia dovuto allo stress di tutte le cose che mi aspettano, voli, vendere la macchina in poco tempo, al fatto del mio attuale lavoro con orari che non ti fanno vedere la luce del giorno, della stagione invernale (mi trovo nell'emisfero sud) e altro.
Ora mi trovo decisamente meglio grazie alla spinta motivazionale di mio fratello e in seguito ho preso ‘le redini del mio cervello’ fino a portarlo in uno stato di piena fiducia, contentezza e tornando motivato sul percorso step by step raggiungere I miei obiettivi futuri. Ora che mi trovo in questo stato di lucidita’ mi sono messo a riflettere su cosa mi spaventa del ritorno in patria. Ho ipotizzato che se dovessi tornare solo per vedere i miei famigliari, ad esempio se dovessi incntrarli su una citta’ differente dove non conosco nessuno, non avrei alcun problema e ne sarei felicissimo ma avendo vissuto su una piccola citta dove conosco piu o meno tutti, ho il timore di uscire nei soliti luoghi dove ero solito uscire e salutare tutti, avere una cena con I miei amici piu cari dove l’attenzione sara’ rivolta verso me o per lo meno mi sentirei al centro dell’attenzione. Ho avuto attacchi di eritrofobia in passato, alcune volte trovandomi a sudare copiosamente per tutto il corpo. Tra alti e bassi comunque devo dire che non ho avuto grandi problemi a stare con gli altri e i miei amici. Piu che altro ho avuto sempre questi pensiere pre-eventi ma alla fine sono sempre andati meglio del previsto e questo mi rincuora. Mi sono anche chiesto se uno dei motivi per cui sono espatriato e’ il fatto di non avere piu inviti a cene o feste non desiderate ed evitare situazioni imbarazzanti. Credo e spero che questo non sia il motivo principale, anzi forse potrebbere essere stato al primo espatrio durato solo pochi mesi ma ora le mie motivazioni sono ben altre. Ho sentito alcune tecniche come il training autogeno, che provero’. Non toglie il fatto che sto in ansia per il mio ritorno. Qualche consiglio? La visione di alcuni video sulla meditazione e alcuni discorsi sul non badare al giudizio degli altri mi hanno alleviato dal pensiero. Vorrei andare a fondo sulla meditazione, training autogeno o PNL sul carisma. La soluzione credo sia scordarsi di avere questo problema, ma non e' possibile. Grazie.
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L'ansia è un' emozione normale di fronte a momenti stressanti, come la paura, ecc. Il coraggio non è non avere paura, ma sopportarla e non farsi vincere. Stessa cosa per l'ansia. Lei è alla vigilia di una 'battaglia', per qualche motivo e chissà con chi, forse anche con se stesso: visto che è interessato alle filosofie orientali, potrebbe leggere l'episodio del Bhagavadgita dove il dio Krishna ammonisce l'allievo Arjuna incerto prima di scendere in battaglia...
Dr. Gianmaria Benedetti
http://neuropsic.altervista.org/drupal/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 24/06/2012.
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Approfondimento su Ansia
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