Fluvoxamina "medicinale equivalente"
Da molti anni soffro di disturbo ossessivo compulsivo,sin dalla pubertà,per fortuna riesco a star bene con una dose relativamente bassa di Fevarin: 100mg al giorno.
Da un paio di mesi il medico mi ha cambiato la prescrizione da Fevarin a Fluvoxamina "medicinale equivalente", e sinceramente mi pare che faccia meno effetto del Fevarin. E' una mia impressione? Siamo sicuri che questi farmaci equivalenti abbiano la stessa capacità curativa dei farmaci "anziani",sono molto preoccupato in proposito.
Grazie di cuore per le risposte.
Da un paio di mesi il medico mi ha cambiato la prescrizione da Fevarin a Fluvoxamina "medicinale equivalente", e sinceramente mi pare che faccia meno effetto del Fevarin. E' una mia impressione? Siamo sicuri che questi farmaci equivalenti abbiano la stessa capacità curativa dei farmaci "anziani",sono molto preoccupato in proposito.
Grazie di cuore per le risposte.
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Gentile Utente,
teoricamente non vi sono differenze tra generico e "griffato", tuttavia vi sono state molte segnalazioni come la sua. I motivi possono essere molti. Un motivo, tipico dei pazienti con disturbi d'ansia, è una sorta di autosuggestione per la preoccupazione che il generico non funzioni come ha invece funzionato (particolarmente bene) l'originale. Tuttavia vi possono essere delle difficoltà reali. A volte i generici contengono sino al 20% in meno di principio attivo e quindi se la dose assunta dal paziente è già una bassa dose (minima come la sua nel DOC), possono comparire dei problemi. Un altro motivo è invece riconducibile agli eccipienti contenuti nella compressa che hanno tutt'altro che un ruolo insignificante, poichè possono condizionare l'assorbimento del farmaco. Le consiglio di provare a tornare all'originale per qualche settimana e quindi riprovare a riassumere il generico: è un metodo di verifica un po' primitivo, ma spesso molto efficace. A seconda dell'esito potrà decidere se proseguire col generico o tornare all'originale.
Cordialmente.
teoricamente non vi sono differenze tra generico e "griffato", tuttavia vi sono state molte segnalazioni come la sua. I motivi possono essere molti. Un motivo, tipico dei pazienti con disturbi d'ansia, è una sorta di autosuggestione per la preoccupazione che il generico non funzioni come ha invece funzionato (particolarmente bene) l'originale. Tuttavia vi possono essere delle difficoltà reali. A volte i generici contengono sino al 20% in meno di principio attivo e quindi se la dose assunta dal paziente è già una bassa dose (minima come la sua nel DOC), possono comparire dei problemi. Un altro motivo è invece riconducibile agli eccipienti contenuti nella compressa che hanno tutt'altro che un ruolo insignificante, poichè possono condizionare l'assorbimento del farmaco. Le consiglio di provare a tornare all'originale per qualche settimana e quindi riprovare a riassumere il generico: è un metodo di verifica un po' primitivo, ma spesso molto efficace. A seconda dell'esito potrà decidere se proseguire col generico o tornare all'originale.
Cordialmente.
Dr. Claudio Lorenzetti
[#5]
Gentile utente,
per la legge italiana un farmaco equivalente può contenere il 20% in più o in meno del principio attivo. Chissà perchè mi viene da pensare che spesso lo contenga in meno. Segua gli ottimi consigli del collega Lorenzetti.
cordiali saluti
per la legge italiana un farmaco equivalente può contenere il 20% in più o in meno del principio attivo. Chissà perchè mi viene da pensare che spesso lo contenga in meno. Segua gli ottimi consigli del collega Lorenzetti.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 12.1k visite dal 02/03/2008.
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