Risvegli frequenti

Da più di un mese uso Dalmadorm 30 1 cp sera per favorire il sonno, associata a 1/2cp di Remeron, questo per il protrarsi di un periodo di ansietà, attacchi di panico e disturbi del sonno originati dalla perdita del lavoro (novembre 2011)prima e dalla sciagurata esperienza in altro ambito poi.
A gennaio ho iniziato un nuovo lavoro che mi portava a svegliarmi alle 5 dal lun al sab, e la notte dormivo pochissimo, di pomeriggio mi dedicavo ad altra attività col risultato che arrivavo a sera stanchissimo, la stitichezza legata allo stress mi disturbava di notte, insomma così per un mese, poi ho avuto un attacco influenzale senza esiti. Il medico di base mi ha sentito indicandomi lo Xanax 5 gocce al matt e 10 la sera per calmarmi l'ansia che ormai mi attanagliava,non accettavo il nuovo lavoro e i ritmi che imponeva. L'ho preso sempre con parsimonia, anche meno della prescrizione. dopo 15 gg altro attacco influenzale con febbre a 39,5 e qualche gg a casa in malattia. Ormai i miei ritmi notturni erano cambiati, prima di novembre anche se mi alzavo un paio di volte per far pipì poi mi riaddormentavo subito, poi invece al primo risveglio ne seguivano altri a distanza di 20 min - mezz'ora e via fino al mattino, a volte mi rigiravo per parecchio prima di riaddormentarmi, risultato mi alzavo + stanco ogni volta. Ho chiesto al medico una visita psichiatrica, la specialista mi ha prescritto Samyr 400 1/2 cp per 10 gg poi 1 cp per qualche mese (siamo a marzo), Sonirem 20 gocce prima di dormire e al bisogno anche Xanax 5-10 gocce. Nessun miglioramento del sonno, anzi, in più crisi di pianto un paio di volte sul lavoro,con cessazione del rapporto e ritorno al precedente lavoro, (nel frattempo l'attività seppur tra mille difficoltà è ripresa). Ho iniziato ad avere forti cefalee per qualche giorno, parlato al tel con la psichiatra che mi consiglia di aumentare le gocce di Sonirem a 30-35, a questo punto decido di cambiar strada ed affidarmi ad altra terapeuta, scalo il Samyr e il Sonirem e continuo solo con 8-10 gg di Xanax (siamo a fine aprile) giusto per riposare un pò. Maggio. Cura prescritta: 1/2 cp di Remeron 30, quella da sola doveva bastare a regolarizzarmi il sonno....dopo 2 notti da incubo tel alla specialista che mi prescrive il Dalmadorm 30 per 1 mese, e qui le cose cominciano a migliorare, di giorno niente ansia o panico, di notte bei riposi e anche se mi sveglio tipo h 3-4 di notte poi mi riaddormento. Finita una scatola di Dalmadorm 30 prendo una da 15 per iniziare a scalare (su consulto con la psichiatra), il problema è che la differenza si fa sentire, al primo risveglio iniziano le difficoltà a proseguire un buon sonno, forse ci vorrebbe una scalatura più lenta, ma non risulta ci siano gocce di Dalmadorm per ridurre con + gradualità.
La domanda è: devo insistere con il 15 mg e usare il 30 in casi di stanchezza eccessiva o c'è il rischio serio che abbia contratto dipendenza da benzodiazepina? Ho alternative di altro farmaco? Grazie in anticipo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente

Un disturbo del sonno rappresenta un sintomo di una patologia psichiatrica sottostante e che richiede una valutazione con conseguente trattamento prescrittivo appropriato.

Adoggi i trattamenti che ha ricevuto dovevano agire esclusivamente sul sintomo lamentato senza agire, di fatto, sulla causa scatenante che sia se regolata da un disturbo d'ansia che da un disturbo depressivo richiedeva un trattamento deciso con il minor uso possibile di benzodiazepine.

A mio parere, sarebbe il caso di sentire un altro parere specialistico.

https://wa.me/3908251881139
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Utente
Utente
Sono d'accordo con Lei, in effetti mi chiedo come mai le due specialiste non abbiano indagato o approfondito in modo da andare alla fonte del disturbo. Secondo Lei a chi mi dovrei rivolgere e con che modalità?
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Utente
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Chiedo scusa, ma dimenticavo che la prima psichiatra aveva richiesto un controllo della funzionalità tiroidea, risultato poi negativo. Evidentemente per loro il problema che mi causa i risvegli frequenti è la depressione, e mi curano con antidepressivi a tal fine, e come si sa agiscono in tempi molto lunghi.
Lei ritiene che dovrei effettuare ulteriori accertamenti clinici od ematochimici?
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Utente
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Se può interessare, dal momento che malgrado la minuziosa descrizione del mio caso, non ho ottenuto ulteriori consigli o pareri specialistici, ho deciso ai primi di luglio di affidarmi a un naturopata, in quanto con l'ultima terapeuta contattata ho avuto un diverbio telefonico, ingiustificato a mio parere in quanto se un paziente lamenta disagi o dubbi sulle cure in atto, la risposta dovrebbe essere commisurata e volta a tranquillizzare il paziente, quando non si dorme per qualche notte di giorno si soffre un senso di prostrazione che chi non l'ha provato non può capire, uno psichiatra che si confronta quotidianamente con queste problematiche dovrebbe avere anche delle risposte diverse da "provi a sentire un altro specialista"....se chiedo "mi farà male usare per mesi il Dalmadorm 30" mi si dovrebbe rispondere con un piano di utilizzo che poi preveda anche un ritorno alla normalità, che francamente senza agire sulle cause (solo supposte e mai accertate) difficilmente riesco a prevedere.
Gradirei un parere etico, più che medico, sulla mia vicenda.
Grazie
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