Effetti indesiderati psicofarmaci
Gentili dottori, mia madre sta seguendo ormai da qualche mese una terapia con il largactil da assumere in dosi da una capsula da 100mg la sera e poi, ad ora di pranzo per limitare possibile effetti collaterali le è stato prescritto di assumere mezza capsula di akineton corrispondente ad 1mg. Mi chiedevo se tremori alle mani, affaticamento, leggera depressione e a volte anche (un pò più raro) difficoltà nel ricordare qualche parola possono essere effetti collaterali.
Grazie anticipatamente.
Grazie anticipatamente.
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Gentile utente,
quanto descritto possono essere effetti collaterali del farmaco assunto.
Potrebbe specificare la diagnosi e l'età di sua madre per far comprendere meglio la situazione?
quanto descritto possono essere effetti collaterali del farmaco assunto.
Potrebbe specificare la diagnosi e l'età di sua madre per far comprendere meglio la situazione?
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[#2]
Utente
Si certo, mia madre ha 59 anni e circa 3 mesi fa è stata colpita da una leggera ischemia. Già qulche tempo prima che ciò accadesse mia madre sembrava molto più euforica e attiva del solito, ma non al punto da destare particolari sospetti.Subito dopo il ricovero in ospedale,(per via di questi presunti attacchi iscemici caratterizzati da vomito, tremore del corpo e per 4-5 volte durante una sera) sembrava star bene, poi è cominciato gradualmente una sorta di stato confusionale caratterizzato prima da perdita di nozione del tempo, poi successivamente da euforia, irrequietezza, agitazione psicomotoria, assenza di pericolo per se stessa e per gli altri, ecc. Prima che avesse il suddetto attacco ischemico stava assumendo stilnox e depakim per combattere la sua insonnia (250 mg di depakim e una capsula di stilnox da 10mg).
Questa terapia è stata interrotta al momento del ricovero ed è stata ripresa successimente ma non in modo continuo. E' da aggiungere, inoltre, che a volte sempre per combattere l'insonnia mia madre ha fatto uso di alcolici durante la notte.
Ormai sono precisamente più di 40 giorni che sta seguendo la terapia che le ho descritto prima, e le sue codizioni sono notevolmente migliorate, è praticamente tornata normale.
Alcuni medici ritengono che il problema sia dovuto ad un disturbo psicotico già in atto prima dell'ischemia, altri che si tratti di uno scompenso psichico causato dall'ischemia.
La situazione è un pò complicata, comunque questo è tutto.
Questa terapia è stata interrotta al momento del ricovero ed è stata ripresa successimente ma non in modo continuo. E' da aggiungere, inoltre, che a volte sempre per combattere l'insonnia mia madre ha fatto uso di alcolici durante la notte.
Ormai sono precisamente più di 40 giorni che sta seguendo la terapia che le ho descritto prima, e le sue codizioni sono notevolmente migliorate, è praticamente tornata normale.
Alcuni medici ritengono che il problema sia dovuto ad un disturbo psicotico già in atto prima dell'ischemia, altri che si tratti di uno scompenso psichico causato dall'ischemia.
La situazione è un pò complicata, comunque questo è tutto.
[#3]
Gentile utente,
indubbiamente si tratta di una situazione complessa con commistione di sintomi psichiatrici e neurologici.Penso sia molto difficile discriminare le basi della sintomatologia.Tuttavia ,fortunatamente ,la terapia in atto sta sortendo effetti nel complesso positivi.Il dosaggio del farmaco è piuttosto contenuto,ma ogni singolo individuo può reagire in modo personale.Penso comunque che,se di effetti collaterali si potesse trattare,la situazione non appaia particolarmente allarmante.Rimanga in stretto contatto con i medici curanti che,ritengo,vorranno monitorare strettamente la evoluzione della patologia.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
indubbiamente si tratta di una situazione complessa con commistione di sintomi psichiatrici e neurologici.Penso sia molto difficile discriminare le basi della sintomatologia.Tuttavia ,fortunatamente ,la terapia in atto sta sortendo effetti nel complesso positivi.Il dosaggio del farmaco è piuttosto contenuto,ma ogni singolo individuo può reagire in modo personale.Penso comunque che,se di effetti collaterali si potesse trattare,la situazione non appaia particolarmente allarmante.Rimanga in stretto contatto con i medici curanti che,ritengo,vorranno monitorare strettamente la evoluzione della patologia.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 11/06/2012.
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