Agorafobia

salve, mia moglie 39 anni da tempo soffre da disturbi di ansia con attacchi di panico con conseguenti, in taluni casi, perdite di conoscenza, dopo un consulto psichiatrico il medico le ha riscontrato "disturbo da panico complicato da agorafobia" con conseguente prescrizione di lexotan e cipralex, inoltre ogni settimana mia moglie effettua sedute di psicoterapia, ad oggi dopo 6/7 mesi non vediamo nessun risultato complicato anche dalla poca partecipazione di mia moglie, i sintomi sopradescritti comunque si ripresentano puntualmente, cosa e' possibile fare? inoltre mia moglie lavoratrice dipendente spesse volte e' costretta ad assentarsi dal lavoro per attacchi di ansia e panico, la mia domanda e', per questa patologia vige l'obbligo del lavoratore essere reperibile ad un eventuale visita fiscale nelle fasce orarie previste? grazie.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
in linea teorica lo specialista psichiatra potrebbe fare, se trovasse opportuno, una relazione al medico di base per chiedere l'esonero dalla reperibilità alle visite fiscali durante i giorni della mutua, se ritenesse che per la salute psichica della Sua moglie rimanere a casa sarebbe controproducente; però nel caso di questa malattia ciò non sarebbe molto logico; con la diagnosi che ha ("disturbo da panico complicato da agorafobia") mi sembra più ragionevole presumere che durante i giorni di riacutizzazione di tale malattia la Sua moglie possa non essere in grado di uscire di casa e, uscendo di casa, sarebbe più a rischio...
... Può spiegare meglio il motivo della Sua domanda ?

A quale dosaggio è stato prescritto il cipralex ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Utente
Utente
grazie dottore, mia moglie assume 7 gocce di cipralex per 3 volte al giorno, per quanto riguarda la patologia di mia moglie molte volte mia moglie anche in casa ha attacchi d'ansia con forte bisogno di aprire finestre per areazione e conseguente bisogno di bagnare i polsi sotto acqua fredda,grazie.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
abbia pazienza; purtroppo devo fare ancora qualche considerazione e qualche domanda.

Dunque gli attacchi di panico capitano anche a casa (che è uno spazio chiuso, associati al bisogno di renderlo più "aperto") e anche al lavoro (anche lì, è uno spazio chiuso ?). Però un posto di lavoro possa essereanche uno spazio affollato... Posso chiederLe di discrivere in quali situazioni caratteristicamente si manifestano gi attacchi di panico ? E, fra questi, in quali situazioni con la conseguente perdita di coscienza ?

L'agorafobia significa che trovarsi negli spazi troppo vasti, aperti o affollati è una circostanza che incrementa l'ansia fino a tal ggrado che la persona ha paura e cerca di evitare tali circostanze. Corrisponde alla situazione della Sua moglie ?

La Sua moglie ha paura anche degli spazi chiusi ?

A parte gli attacchi di panico e d'ansia, ci sono gli altri sintomi ?

Rispetto alla poca partecipazione della Sua moglie alla psicoterapia, posso chiederLe di spiegarlo meglio ?

In uno dei consulti precedenti (della fine dell'anno scorso) Lei accenna ad un test di personalità. E' stato fatto ? Di quale test sui trattava e che cosa ha evidenziato ?

Rispetto al farmaco Le rispondo in seguito.



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