Un medico specialista, ma se faccio una media i periodi
Buonasera, sono in cura da uno psicologo perchè soffro di disturbi dell'umore da quando sono andata a convivere cambiando città e vita. Sto assumendo Gocce EN in basso dosaggio, il massimo che ho preso sono state 10 gocce, ma ogni volta che cerco di smettere scendo nel baratro per un giorno, mi sento depressa e ho tutti i sintomi. Apparentemente non mi manca nulla, anche per questo non capisco come mai mi sento così, l'ultima crisi l'ho avuta ieri mi sentivo davvero male la mia testa non riesce a pensare ad altro che sto male e non ho voglia di fare niente e il far niente mi fa sentire a disagio. Prima di questa crisi ero scesa a 3 gocce di EN mentre ieri ne ho prese 8 e oggi sto meglio! Ora io non sono un medico specialista, ma se faccio una media i periodi in cui sto male sono pochi, però sono altalenante, quindi le scrivo per capire se secondo lei è necessaria una cura farmacologica con antidepressivi o posso farcela da sola. Io sono contraria ai farmaci e mi spaventa molto l'assunzione di psicofarmaci proprio perchè hanno molte controindicazioni. Ho provato a cercare in rete metodi alternativi per aiutarmi a salire, visto che mi sento borderline, e ho solo bisogno di un aiuto per adattarmi alla mia nuova situazione, ho letto che l'omega 3 aiuta e anche l'iperico, vista la mia situazione cosa mi consigliate? grazie mille
[#1]
Gentile utente,
con tutti i limiti di un consulto a distanza, via internet, senza conoscere la persona, secondo me, Lei non può farcela da sola. Devo anzi dirLe che questo mi sembra abbastanza evidente. Sta già utilizzando un psicofarmaco, senza il quale non riesce ad andare avanti. Devo dirLe che anche l'En è uno psicofarmaco, che ha addirittura effetti più immediati e più pronunciati sulla psiche a breve termine, mentre gli stessi antidepressivi hanno alcuni effetti collaterali in più, ma a livello psichico loro effetti sono spesso sentiti in un modo più graduale, e, se usati bene, tutto sommato più in sincronia con i processi ed i vissuti fisiologici. Poi, secondo Lei, gli omega-3 e l'iperico non sono gli psicofarmaci ? Ho un'impressione che Lei tenda a ingannare sé stessa, perché vorrebbe farcela da sola, ma in pratica cerca le soluzioni (fra rimedi di sintesi o "naturali" che siano) che non si appoggiano su un vero lavoro mentale su di sé. E' dunque anche molto probabile che Lei non è pronta in questo periodo ad un tale lavoro su di sé, ad un lavoro che fa fruttare le Sue resorse mentali ed affettive. E con questo di nuovo ho risposto alla Sua domanda se può farcela "da sola".
Via internet non si può comunque valutare di quale tipo di farmaco Lei ha bisogno (ad esempio, se la cura dovrebbe essere basata più sugli antidepressivi o più sugli stabilizzanti l'umore), e se una soluzione possa essere anche non-farmacologica ("non farmacologica" però non significa farcela "da sola"). Prima di tutto andrebbe valutato da uno specialista (dal vivo, non via internet) la Sua situazione psichica e la Sua storia, va fatta una "diagnosi", e dunque in base a questa si decide. La Sua propria conoscenza di sé e le Sue intuizioni possono aiutare, ma non sono da prendere come una valutazione obbiettiva (con se stessi non possiamo essere obbiettivi in un'area come la malattia o il disagio psichici).
Magari dopo aver superato questo periodo con l'aiuto di uno specialista (con farmaci e con altre tecniche, il che lo vedrete assieme), allora potrà iniziare a farcela da solo, in modo veritiero (non ingannando sé stessa), ma bisognerà imparare a farlo, e, anche per impararlo, sarebbe utile l'aiuto di uno specialista competente.
con tutti i limiti di un consulto a distanza, via internet, senza conoscere la persona, secondo me, Lei non può farcela da sola. Devo anzi dirLe che questo mi sembra abbastanza evidente. Sta già utilizzando un psicofarmaco, senza il quale non riesce ad andare avanti. Devo dirLe che anche l'En è uno psicofarmaco, che ha addirittura effetti più immediati e più pronunciati sulla psiche a breve termine, mentre gli stessi antidepressivi hanno alcuni effetti collaterali in più, ma a livello psichico loro effetti sono spesso sentiti in un modo più graduale, e, se usati bene, tutto sommato più in sincronia con i processi ed i vissuti fisiologici. Poi, secondo Lei, gli omega-3 e l'iperico non sono gli psicofarmaci ? Ho un'impressione che Lei tenda a ingannare sé stessa, perché vorrebbe farcela da sola, ma in pratica cerca le soluzioni (fra rimedi di sintesi o "naturali" che siano) che non si appoggiano su un vero lavoro mentale su di sé. E' dunque anche molto probabile che Lei non è pronta in questo periodo ad un tale lavoro su di sé, ad un lavoro che fa fruttare le Sue resorse mentali ed affettive. E con questo di nuovo ho risposto alla Sua domanda se può farcela "da sola".
Via internet non si può comunque valutare di quale tipo di farmaco Lei ha bisogno (ad esempio, se la cura dovrebbe essere basata più sugli antidepressivi o più sugli stabilizzanti l'umore), e se una soluzione possa essere anche non-farmacologica ("non farmacologica" però non significa farcela "da sola"). Prima di tutto andrebbe valutato da uno specialista (dal vivo, non via internet) la Sua situazione psichica e la Sua storia, va fatta una "diagnosi", e dunque in base a questa si decide. La Sua propria conoscenza di sé e le Sue intuizioni possono aiutare, ma non sono da prendere come una valutazione obbiettiva (con se stessi non possiamo essere obbiettivi in un'area come la malattia o il disagio psichici).
Magari dopo aver superato questo periodo con l'aiuto di uno specialista (con farmaci e con altre tecniche, il che lo vedrete assieme), allora potrà iniziare a farcela da solo, in modo veritiero (non ingannando sé stessa), ma bisognerà imparare a farlo, e, anche per impararlo, sarebbe utile l'aiuto di uno specialista competente.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta celere, per farcela da sola intendevo ovviamente con il supporto di uno specialista ma senza farmaci, lo so che l'EN è comunque un farmaco e io vorrei smettere di assumerlo ma ho paura di assumerne altri. Lo so che è una mia fissazione, però il fatto è che con EN mi sento meglio e non ho effetti collaterali apparenti, e questo mi fa sentire sicura. Sto già facendo un percorso con uno specilista, però siccome il mio medico pensa sia utile per me assumere psicofarmaci mi sono fatta delle domande...e ho delle paure.
Oggi sto bene ad esempio, mentre ieri stavo malissimo e questo con solo 6 gocce di EN assunte oggi. Il mio medico dice che questa dose è quasi nulla e che la mia è una questione psicologica. Il punto è che non capisco se per superare questo blocco ho per forza bisogno di farmaci o basta fare un percorso interiore con uno psicologo.
grazie mille
Oggi sto bene ad esempio, mentre ieri stavo malissimo e questo con solo 6 gocce di EN assunte oggi. Il mio medico dice che questa dose è quasi nulla e che la mia è una questione psicologica. Il punto è che non capisco se per superare questo blocco ho per forza bisogno di farmaci o basta fare un percorso interiore con uno psicologo.
grazie mille
[#3]
Grazie per alcune charificazioni. Non sapevo che stia facendo un percorso psicoterapeutico. Comunque, purtroppo è impossibile rispondere alla domanda sul farmaco senza conoscere il Suo caso specifico, almeno dal punto di vista della diagnosi.
Il medico che Le ha prescritto l'En è uno psichiatra ? Prescrivendolo, su quale diagnosi si è basato ?
Il medico che Le ha prescritto l'En è uno psichiatra ? Prescrivendolo, su quale diagnosi si è basato ?
[#4]
Utente
Il medico che mi ha prescritto EN non è uno psichiatra me lo prescrise quando ho avuto il primo attacco, mi disse di prenderne 15 prima di coricarmi e basta. Solo per quella volta.
Successivamente quando mi è ricapitato l'ho sempre preso al bisogno, (5gocce) forse sbagliando a questo punto. Comunque sempre sotto consiglio medico (di base).
Dice che i miei sbalzi dell'umore siano causati proprio dall'assuefazione del farmaco? E' possibile?
E in quel caso come posso sospendere la cura senza avere effetti collaterali?
Help!
Successivamente quando mi è ricapitato l'ho sempre preso al bisogno, (5gocce) forse sbagliando a questo punto. Comunque sempre sotto consiglio medico (di base).
Dice che i miei sbalzi dell'umore siano causati proprio dall'assuefazione del farmaco? E' possibile?
E in quel caso come posso sospendere la cura senza avere effetti collaterali?
Help!
[#5]
Le conseguenze dell'assuefazione è una delle ipotesi, ma più probabilmente non l'unico fattore.
Se vediamo il problema solo nella dipendenza dal farmaco, non risolviamo molto. E' proprio la parzialità della visione del problema che porta alle soluzioni dalle quali è poi difficile tirarsi fuori.
Come Lei scrive, il medico di base dice che l'En non centra, perché la dose è bassa e dipende dalla suggestione (diciamo, la "dipendenza psicologica" dal farmaco), ma ci dubito di tale versione, perché la sucìscettibilità agli effetti degli psicofarmaci è individuale, e anche una basse dose dell'En può avere effetti, ma, la cosa più importante, è che se il tutto fosse solo la suggestione, il medico non avrebbe dovuto prescrivere il farmaco; se lo ha prescritto, vuol dire che ha riscontrato una problematica a livello clinico, che anche Lei descrive ("il primo attacco"); avreste dovuto fare una visita dallo psichiatra per accertare di che cosa si tratta, ma non lo avete fatto; la diagnosi tuttora non è stata fatta; e ora non si capisce se è l'effetto della suggestione, della dipendenza da farmaco o della malattia non compensata, per la quale bisogna assumere regolarmente per un certo periodo determinate medicine.
Paradossalmente, è più facile sviluppare la dipendenza da farmaci ansiolitici come l'En rispetto a quei farmaci che Lei teme di più. Inoltre le dipendenze da farmaci si instaurano più facilmente quando una persona li assume con le proprie modalità.
Bisogna fare le cose a fondo, come si deve: rivolgersi ad uno specialista psichiatra, far valutare la diagnosi del Suo disturbo e la cura adatta.
Se vediamo il problema solo nella dipendenza dal farmaco, non risolviamo molto. E' proprio la parzialità della visione del problema che porta alle soluzioni dalle quali è poi difficile tirarsi fuori.
Come Lei scrive, il medico di base dice che l'En non centra, perché la dose è bassa e dipende dalla suggestione (diciamo, la "dipendenza psicologica" dal farmaco), ma ci dubito di tale versione, perché la sucìscettibilità agli effetti degli psicofarmaci è individuale, e anche una basse dose dell'En può avere effetti, ma, la cosa più importante, è che se il tutto fosse solo la suggestione, il medico non avrebbe dovuto prescrivere il farmaco; se lo ha prescritto, vuol dire che ha riscontrato una problematica a livello clinico, che anche Lei descrive ("il primo attacco"); avreste dovuto fare una visita dallo psichiatra per accertare di che cosa si tratta, ma non lo avete fatto; la diagnosi tuttora non è stata fatta; e ora non si capisce se è l'effetto della suggestione, della dipendenza da farmaco o della malattia non compensata, per la quale bisogna assumere regolarmente per un certo periodo determinate medicine.
Paradossalmente, è più facile sviluppare la dipendenza da farmaci ansiolitici come l'En rispetto a quei farmaci che Lei teme di più. Inoltre le dipendenze da farmaci si instaurano più facilmente quando una persona li assume con le proprie modalità.
Bisogna fare le cose a fondo, come si deve: rivolgersi ad uno specialista psichiatra, far valutare la diagnosi del Suo disturbo e la cura adatta.
[#6]
Utente
Tenendo presente che io comunque non ne ho mai abusato (come dosaggio), sono d'accordo con lei sul fatto che non avrei dovuto prendere il farmaco senza il consulto di uno specilista, ma in effetti io mi sono resa conto di cosa fosse il farmaco solo dopo. Mi sono fidata perchè il mio primo attacco fu brutto e mi venne tipo un attacco di ansia/panico, quando mi sono trovata a casa da sola e non stavo bene, ero a casa malata (questa è la situazione in cui mi sono trovata). Da segnalare che in quel periodo e quel giorno preciso avevo preso Rilamig per il mal di testa (l'ho preso per qualche anno) e dopo quella volta quasi ogni volta che lo assumevo mi sentivo in quel modo (ho pensato fosse colpa del farmaco e non l'ho più assunto). Il medico mi disse che Rilamig può dare quell'effetto di depressione dopo un pò che si prende ma bastava non prenderlo più che con il tempo andava via, in effetti non sono stata più male, però a me il disagio altalenante resta e anche la crisi depressiva quando smetto le gocce. Nel percorso che sto facendo con lo psicologo ho comunque riscontrato ferite che mi provocano il disagio e sicuramente questo mi sta facendo crescere. (sto meglio rispetto al primo attacco questo sicuramente) Vorrei però capire se è possibile smettere con i farmaci (ho provato a smettere in modo graduale tipo una goccia ogni 3 settimane ma non riesco) a questo punto mi consiglia una visita psichiatrica? Sto bene ma ogni volta che mi risento male mi sento come se non è servito a nulla tutto quello che ho fatto prima.
Grazie mille
Grazie mille
[#7]
<<..Vorrei però capire se è possibile smettere con i farmaci (ho provato a smettere in modo graduale tipo una goccia ogni 3 settimane ma non riesco)..>>
Via internet non si può dare indicazioni su come si scalano le medicine e nemmeno se è opportuno scalarle o no.
<<..a questo punto mi consiglia una visita psichiatrica?..>>
Sì.
Rispetto al Rilamig, vorrei chiederLe da chi è stato prescritto e con quale problematica (diagnosi) sono stati spiegati i mal di testa ?
Via internet non si può dare indicazioni su come si scalano le medicine e nemmeno se è opportuno scalarle o no.
<<..a questo punto mi consiglia una visita psichiatrica?..>>
Sì.
Rispetto al Rilamig, vorrei chiederLe da chi è stato prescritto e con quale problematica (diagnosi) sono stati spiegati i mal di testa ?
[#8]
Utente
Allora, ho preso appuntamento dallo psichiatra che lavora nello studio dello psicologo da cui vado per farmi fare un consulto. (Chiederò a lui delle gocce).
Per quanto riguarda il Rilamig, mi è stato prescritto da un neurologo, senza troppi accertamenti ma chiedendomi che tipo di mal di testa avevo. Io mi sono fidata visto che ne soffrivo davvero tanto, ma nessun medico mi ha mai spiegato come mai lo avessi. E rilamig è l'unico farmaco che me lo fa passare prima che arrivi...perchè prima quando mi veniva la crisi di mal di testa mi durava anche giorni (ho fatto comunque tutti gli esami ad es: Tac etc...ed era tuttok) Se devo essere sincera da quando sto poco bene i mal di testa sono meno frequenti anche se li ho comunque. Diciamo che con le gocce EN sono più rari e
adesso quando mi viene mal di testa prendo l'OKI o Nimesulide e mi passa. Rilamig l'ho eliminato.
Lei cosa ne pensa?
Per quanto riguarda il Rilamig, mi è stato prescritto da un neurologo, senza troppi accertamenti ma chiedendomi che tipo di mal di testa avevo. Io mi sono fidata visto che ne soffrivo davvero tanto, ma nessun medico mi ha mai spiegato come mai lo avessi. E rilamig è l'unico farmaco che me lo fa passare prima che arrivi...perchè prima quando mi veniva la crisi di mal di testa mi durava anche giorni (ho fatto comunque tutti gli esami ad es: Tac etc...ed era tuttok) Se devo essere sincera da quando sto poco bene i mal di testa sono meno frequenti anche se li ho comunque. Diciamo che con le gocce EN sono più rari e
adesso quando mi viene mal di testa prendo l'OKI o Nimesulide e mi passa. Rilamig l'ho eliminato.
Lei cosa ne pensa?
[#9]
Gentile utente,
penso che ha fatto bene di chiedere l'appuntamento dallo psichiatra; e, rispetto ai mal di testa, è uno degli elementi della Sua storia che potrebbero essere importanti da riferire allo psichiatra, perché non di rado i sintomi "somatici" (o "fisici", avvertiti "fisicamente") sono un'espressione di malessere psichico, che nel Suo caso avrebbe potuto essere di più lunga data di quanto ci è sembrato. Sarebbe significativa nel contesto di tale ipotesi anche l'attenuazione nell'ultimo periodo (si potrebbe ipotizzare che ciò sia avvenuto grazie alla terapia ansiolitica o/e per la "sostituzione" di un sintommo con un altro).
Non intendo che i mal di testa sono stati e sono certamente la manifestazione di una malattia o di un malessere psichico, è solo una delle ipotesi. La cefalea può avere spesso anche una base non psichica e senza reperti agli esami strumentali. Che il neurologo abbia saputo riconoscere il disturbo anche in base alla sintomatologia non è da meravigliarsi, perché la maggior parte dei disturbi possono essere diagnosticati (o per lo meno ipotizzati con una buona dose di possibilità) solo in base alla sintomatologia e all'esame obbiettivo; decenni fa non esistevano ancora gli esami strumentali che abbiamo oggi, ma i medici sapevano diagnosticare e curare molti disturbi. Peccato però che il neurologo non si è espresso con una diagnosi precisa.
Rispetto all'ipotesi che il Rilamig poteva aver precipitato lo stato d'ansia o di depressione, non sono così sicuro. E' un farmaco che effettivamente ha fra le proprie effetti collaterali anche i sintomi psichici avversi, ma è strano se sono comparsi dopo anni di buona tollerabilità del farmaco. In un'altra ipotesi, i mal di testa di questi ultimi mesi potevano essere associate ad alterazioni dello stato d'animo nella loro essenza, ancora prima dell'assunzione del Rilamig, ed il farmaco semplicemente non è stato in grado a compensarle. Per il fatto che adesso i Suoi mal di testa si sono attenuati sono contento, ma occhio di non far diventare i farmaci come oki e nimesulide i Suoi rimedi abituali per i mal di testa. Sono i farmaci ai quali i sintomi dolorosi possono sviluppare la dipendenza, con la possibilità di una forma di cefalea "secondaria" all'uso dei farmaci (a volte sovrapposta alla forma "originaria" della cefalea), con la rispettiva difficoltà a capire l'origine del disturbo.
Alcuni effetti collaterali dei farmaci come oki, nimesulide e altri FANS possono essere accresciuti dalla contemporanea assunzione di alcuni antidepressivi.
Se lo psichiatra è abbastanza competente anche nei sintomi di probabile natura neurologica (come dovrebbe essere), dovrà poter orientarLa anche in questo ambito: dovrà poterLe dire che cosa pensa lui di questi sintomi e se ora Le conviene fare una rivisita dal neurologo o no.
penso che ha fatto bene di chiedere l'appuntamento dallo psichiatra; e, rispetto ai mal di testa, è uno degli elementi della Sua storia che potrebbero essere importanti da riferire allo psichiatra, perché non di rado i sintomi "somatici" (o "fisici", avvertiti "fisicamente") sono un'espressione di malessere psichico, che nel Suo caso avrebbe potuto essere di più lunga data di quanto ci è sembrato. Sarebbe significativa nel contesto di tale ipotesi anche l'attenuazione nell'ultimo periodo (si potrebbe ipotizzare che ciò sia avvenuto grazie alla terapia ansiolitica o/e per la "sostituzione" di un sintommo con un altro).
Non intendo che i mal di testa sono stati e sono certamente la manifestazione di una malattia o di un malessere psichico, è solo una delle ipotesi. La cefalea può avere spesso anche una base non psichica e senza reperti agli esami strumentali. Che il neurologo abbia saputo riconoscere il disturbo anche in base alla sintomatologia non è da meravigliarsi, perché la maggior parte dei disturbi possono essere diagnosticati (o per lo meno ipotizzati con una buona dose di possibilità) solo in base alla sintomatologia e all'esame obbiettivo; decenni fa non esistevano ancora gli esami strumentali che abbiamo oggi, ma i medici sapevano diagnosticare e curare molti disturbi. Peccato però che il neurologo non si è espresso con una diagnosi precisa.
Rispetto all'ipotesi che il Rilamig poteva aver precipitato lo stato d'ansia o di depressione, non sono così sicuro. E' un farmaco che effettivamente ha fra le proprie effetti collaterali anche i sintomi psichici avversi, ma è strano se sono comparsi dopo anni di buona tollerabilità del farmaco. In un'altra ipotesi, i mal di testa di questi ultimi mesi potevano essere associate ad alterazioni dello stato d'animo nella loro essenza, ancora prima dell'assunzione del Rilamig, ed il farmaco semplicemente non è stato in grado a compensarle. Per il fatto che adesso i Suoi mal di testa si sono attenuati sono contento, ma occhio di non far diventare i farmaci come oki e nimesulide i Suoi rimedi abituali per i mal di testa. Sono i farmaci ai quali i sintomi dolorosi possono sviluppare la dipendenza, con la possibilità di una forma di cefalea "secondaria" all'uso dei farmaci (a volte sovrapposta alla forma "originaria" della cefalea), con la rispettiva difficoltà a capire l'origine del disturbo.
Alcuni effetti collaterali dei farmaci come oki, nimesulide e altri FANS possono essere accresciuti dalla contemporanea assunzione di alcuni antidepressivi.
Se lo psichiatra è abbastanza competente anche nei sintomi di probabile natura neurologica (come dovrebbe essere), dovrà poter orientarLa anche in questo ambito: dovrà poterLe dire che cosa pensa lui di questi sintomi e se ora Le conviene fare una rivisita dal neurologo o no.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.8k visite dal 30/05/2012.
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