Ansia, derealizzazzione, depressione
Buongiorno a Tutti i Dottori,
cercherò di essere il più chiaro e sintetico possibile nello spiegare la mia situazione ed eventuali precedenti.
-nel 1993 all'età di 8 anni mi viene diagnosticato un linfoma di Hodgkin, curato con chemioterapia e radioterapia. Negli anni successivi vengo rioperato svariate volte, un paio per noduli tiroidei, un linfoangioma venoso alla coscia, un paio per stenosi all'uretra.
-attualmente, dai tempi del primo linfoma, sto prendendo eutirox 100, controllando ogni 6 mesi circa tramite analisi del sangue specifiche i valori che risultano sempre a posto.
5 anni fa in seguito ad ansia generalizzata ho iniziato ad assumere degli ansiolitici, passando dalla Xanax all'En. dopo un anno sono arrivati i primi attacchi di panico accompagnati da una leggera depressione, inizio la cura con ENTACT 10 e, dopo il primo mese inizio a stare molto bene.
La cura dura all'incirca 3 anni e mezzo fino a che a novembre 2011 decido autonomamente di interrompere il trattamento in modo molto graduale, mettendoci all'incirca un mese prima di interromperlo del tutto. Questo perchè non volevo più dipendere da un farmaco del genere, perchè era un periodo prolungato in cui stavo bene, ero sereno e mi ero trovato una ragazza (attualmente la mia fidanzata) che mi piaceva molto e l'effetto collaterale dell'ENTACT (forse l'unico che soffrivo) di grandissima carenza di libido avevo paura me la facesse perdere.
Interrotto il trattamento ho avvertito delle "scossette" a livello epidermico per 1o2 settimane e poi tutto ok, perdo peso (l'entact mi aveva "gonfiato") e riacquisto la libido e le erezioni compete che da tempo mancavano. inizio anche un percorso psicologico dal quale emergono un sacco di cose inconsce, dell'infanzia e di altri stadi della mia crescita che inizio a realizzare e a lavorarci sopra.
arriviamo a febbraio di quest'anno e le cose cominciano a peggiorare, torna l'ansia generalizzata, l'angoscia, la stanchezza, la poca voglia di fare le cose, uscire, divertirmi, non sono più spensierato, testa super ovattata, confusione, attacchi di panico e PER LA PRIMA VOLTA, derealizzazione e depersonalizzazzione.
ad oggi prendo xanax al bisogno (un giorno si e due no più o meno).
dalle grandi crisi di febbraio/marzo ammetto di stare un pò meglio, riesco a gestire meglio l'ansia, attacchi di panico non tornano più ma la testa ovattata, la cofusione e un velo di derealzzazione e depersonalizzazione sono sempre costanti.
avete consigli?
aggiungo che ho un passato di droghe leggere e pesanti (cocaina, mdma, ketamina raramente), prese negli ultimi 7 anni quasi ogni weekend, le ultime assunzioni sono datate 31 ottobre 2011, 31 dicembre 2011 e 24 febbraio 2012. da quest'ultima in poi basta, ho deciso di darci un taglio netto e non sento nessuna tentazione di ricominciare. possono essere effetti di crisi d'astinenza inconscia?
aggiungo anche che a marzo 2012 ho perso la madre per un tumore contro il quale lottava da anni e alla quale ero davvero legato
cercherò di essere il più chiaro e sintetico possibile nello spiegare la mia situazione ed eventuali precedenti.
-nel 1993 all'età di 8 anni mi viene diagnosticato un linfoma di Hodgkin, curato con chemioterapia e radioterapia. Negli anni successivi vengo rioperato svariate volte, un paio per noduli tiroidei, un linfoangioma venoso alla coscia, un paio per stenosi all'uretra.
-attualmente, dai tempi del primo linfoma, sto prendendo eutirox 100, controllando ogni 6 mesi circa tramite analisi del sangue specifiche i valori che risultano sempre a posto.
5 anni fa in seguito ad ansia generalizzata ho iniziato ad assumere degli ansiolitici, passando dalla Xanax all'En. dopo un anno sono arrivati i primi attacchi di panico accompagnati da una leggera depressione, inizio la cura con ENTACT 10 e, dopo il primo mese inizio a stare molto bene.
La cura dura all'incirca 3 anni e mezzo fino a che a novembre 2011 decido autonomamente di interrompere il trattamento in modo molto graduale, mettendoci all'incirca un mese prima di interromperlo del tutto. Questo perchè non volevo più dipendere da un farmaco del genere, perchè era un periodo prolungato in cui stavo bene, ero sereno e mi ero trovato una ragazza (attualmente la mia fidanzata) che mi piaceva molto e l'effetto collaterale dell'ENTACT (forse l'unico che soffrivo) di grandissima carenza di libido avevo paura me la facesse perdere.
Interrotto il trattamento ho avvertito delle "scossette" a livello epidermico per 1o2 settimane e poi tutto ok, perdo peso (l'entact mi aveva "gonfiato") e riacquisto la libido e le erezioni compete che da tempo mancavano. inizio anche un percorso psicologico dal quale emergono un sacco di cose inconsce, dell'infanzia e di altri stadi della mia crescita che inizio a realizzare e a lavorarci sopra.
arriviamo a febbraio di quest'anno e le cose cominciano a peggiorare, torna l'ansia generalizzata, l'angoscia, la stanchezza, la poca voglia di fare le cose, uscire, divertirmi, non sono più spensierato, testa super ovattata, confusione, attacchi di panico e PER LA PRIMA VOLTA, derealizzazione e depersonalizzazzione.
ad oggi prendo xanax al bisogno (un giorno si e due no più o meno).
dalle grandi crisi di febbraio/marzo ammetto di stare un pò meglio, riesco a gestire meglio l'ansia, attacchi di panico non tornano più ma la testa ovattata, la cofusione e un velo di derealzzazione e depersonalizzazione sono sempre costanti.
avete consigli?
aggiungo che ho un passato di droghe leggere e pesanti (cocaina, mdma, ketamina raramente), prese negli ultimi 7 anni quasi ogni weekend, le ultime assunzioni sono datate 31 ottobre 2011, 31 dicembre 2011 e 24 febbraio 2012. da quest'ultima in poi basta, ho deciso di darci un taglio netto e non sento nessuna tentazione di ricominciare. possono essere effetti di crisi d'astinenza inconscia?
aggiungo anche che a marzo 2012 ho perso la madre per un tumore contro il quale lottava da anni e alla quale ero davvero legato
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Gentile utente
Il trattamento di soli 3 mesi non può essere considerato risolutivo e mantenuto per un tempo troppo breve.
Solitamente gli antidepressivi non comportano dipendenza ed effetti collaterali permanenti, mentre le benzodiazepine comportano dipendenza nel lungo termine.
Allo stato attuale, in presenza di nuovi sintomi ascrivibili a patologia ansiosa e/o depressiva sarebbe il caso di far valutare da uno specilalista la reintroduzione di un antidepressivo
Il trattamento di soli 3 mesi non può essere considerato risolutivo e mantenuto per un tempo troppo breve.
Solitamente gli antidepressivi non comportano dipendenza ed effetti collaterali permanenti, mentre le benzodiazepine comportano dipendenza nel lungo termine.
Allo stato attuale, in presenza di nuovi sintomi ascrivibili a patologia ansiosa e/o depressiva sarebbe il caso di far valutare da uno specilalista la reintroduzione di un antidepressivo
https://wa.me/3908251881139
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[#2]
Utente
Gentile Dottore, intanto grazie per la risposta così rapida.
le chiedo un paio di cose:
trattamento di 3 mesi? a cosa si riferisce?
non penso di avere effetti collaterali permanenti ma dopo l'interruzione m isembra di essere tornato a 3 anni fa quando ho iniziato il trattamento.
Può comunque essere che dopo 4 mesi dall'interruzione totale io soffra ancora di astinenza da antidepressivo sotto forma di ritorno delle varie sintomatologie?
Grazie in anticipo
le chiedo un paio di cose:
trattamento di 3 mesi? a cosa si riferisce?
non penso di avere effetti collaterali permanenti ma dopo l'interruzione m isembra di essere tornato a 3 anni fa quando ho iniziato il trattamento.
Può comunque essere che dopo 4 mesi dall'interruzione totale io soffra ancora di astinenza da antidepressivo sotto forma di ritorno delle varie sintomatologie?
Grazie in anticipo
[#4]
Utente
Gentile Dottore,
è stato chiarissimo.
La mia idea a questo punto è quella di proseguire/iniziare un nuovo percorso psicologico o psicoterapico senza dovermi imbattere nuovamente negli antidepressivi.
come le ho anticipato rispetto a marzo per esempio ho notato dei miglioramenti, non posso dire di stare bene ma i giorni in cui sto davvero male stanno via via diventando meno frequenti.
l'unica sintomatologia che difficilmente riesco ad allontanare in quanto ce l'ho praticamente sempre con alcuni picchi insopportabili è la derealizzazione e depersonalizzazione. può essere associata all'interruzione dell'entact e agli eventi sfavorevoli da lei citati?
Grazi anticipatamente
è stato chiarissimo.
La mia idea a questo punto è quella di proseguire/iniziare un nuovo percorso psicologico o psicoterapico senza dovermi imbattere nuovamente negli antidepressivi.
come le ho anticipato rispetto a marzo per esempio ho notato dei miglioramenti, non posso dire di stare bene ma i giorni in cui sto davvero male stanno via via diventando meno frequenti.
l'unica sintomatologia che difficilmente riesco ad allontanare in quanto ce l'ho praticamente sempre con alcuni picchi insopportabili è la derealizzazione e depersonalizzazione. può essere associata all'interruzione dell'entact e agli eventi sfavorevoli da lei citati?
Grazi anticipatamente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 28/05/2012.
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