Neuroastenia
Salve,sono un ragazzo di 18 anni,la scrivo perchè da marzo ho iniziato ad avere astenia fisica ed ora credo mentale.è successo tutto progressivamente,penso ad una neuroastenia,vedo sbiadito,l'oculista dice che è lo stress,ho gravi amnesie,non ricordo cosa ho fatto ieri ed è come se il cervello fosse in stand-by,non riesco a concentrarmi,a stare attivo,attento.Ho fatto analasi del sangue,della tiroide,RM,EEC,ma non risulta niente.Sono perso perchè nessuno mi crede e nessun medico mi prende sul serio rimandandomi a casa dicendo che è lo stress.All'inizio pensavo a depressione ed una psichiatra mi ha dato il sereupin per 1 mese con l'esito che mi èsolo passata la tachicardia che ho avuto per 2 settimane,ma poi ho smesso gradualmente perchè la voglia di vivere cel'ho e sia il neurologo dell'eec che la psicoterapeuta non mi vedono in depressione altrimenti non chiederei nemmeno aiuto vorrei solo sapere cosa ho perchè non riesco più a vivere perchè a livello cognitivo sono penalizzato.è come se il cervello ha dimenticato i movimenti che devo compiere per fare una cosa,a volte non mi sento le mani,è come se gli impulsi nervosi sono scarsi,non provo sensazioni esterne che possano agitarmi in qualche modo,mi sento rallentato di molto ed anche imponendomi di essere sveglio o di memorizzare è come se fosse il cervello a rifiutare,come se non funzionasse.Ho perso lucidità mentale ed apparte del mio problema che mi trascino dietro da 3 mesi ormai senza miglioramenti,anzi,peggioro soltanto,non riesco a fare altri tipi di ragionamenti.Spesso sto zitto in presenza d'altri perchè è come se il cervello non stesse pensando a niente.è possibile che ho avuto una mancanza di ossigeno o di sangue al cervello?magari d'inverno con i termosifoni accesi,tutto chiuso,la casa piccola e con la finestra chiusa,a volte dopo il sonno mi svegliavo stordito con la testa pesante. Ho spesso mal di testa in vari punti della testa,se leggo molto o sforzo gli occhi mi fanno male,ho sempre mal di schiena.Cosa è successo secondo lei?è possibile ci sia qualche batterio che danneggia la sinapsi cerebrale o che abbia un reumatismo alla testa visto che vivo in affitto per studio in una casa buia e umida?a volte mi sento talmente pesante da non riuscire a stare in piedi,ho sempre le gambe indolenzite,non riesco a rilassarmi,è come se i nervi sono tesi,la mattina mi sveglio sempre verso le 6,faccio fatica a capire dialoghi e non riesco nemmeno a seguire un film,non riesco più a studiare e penso di essere bocciato all'esame,non riesco a prepararmi anche se fino a marzo avevo tutti 7 e 8,eppure non ho avuto eventi o traumi in quel mese.Mangio e sono subito pieno,Sto facendo psicoterapia ma le chiacchiere non hanno funzionato visto che dimentico anche ciò che mi dice la psicoterapeuta.Ho fatto anche ecocardio ecc..Nessun medico mi prende sul serio,sono stati finora tutti superficiali,a spero in un consiglio per tornare padrone di me stesso chiedendo per favore,aiuto.
[#1]
Gentile utente,
Lei scrive: "..All'inizio pensavo a depressione ed una psichiatra mi ha dato il sereupin.."
Importante però non che cosa pensava Lei, ma quale diagnosi ha fatto la psichiatra. Quale è stato l'esito della valutazione della psichiatra? quale diagnosi Le ha fatto ?
Lei scrive: "..All'inizio pensavo a depressione ed una psichiatra mi ha dato il sereupin.."
Importante però non che cosa pensava Lei, ma quale diagnosi ha fatto la psichiatra. Quale è stato l'esito della valutazione della psichiatra? quale diagnosi Le ha fatto ?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Salve dottore,la psichiatra all'inizio mi ha solo prescritto sereupin ed en,la seconda volta,e l'ultima che ci sono andato,mi ha detto disturbo d'ansia con sfumatura depressiva.Ma di cosa?ho una bella ragazza che mi vuole bene,ho sempre continuato la mia vita cosi com'è,ora che si è interrotta,la mia unica depressione è quella che nel 2012 a 18 anni nessuno mi crede e nessuno mi aiuta,
[#3]
Utente
come fa ad essere una mia fissazione,come molti dicono facendomi innervosire,io non vedo piu con gli occhi di prima,ed ho spesso la testa pesante,ho questi sintomi fisici che sono reali,poi ho anche mal di schiena,spesso non riesco a tenerla dritta e mi curvo verso il banco soprattutto a scuola,che parta proprio tutto dal midollo spinale?comunque l'en l'ho preso solo 3mattinate e solo 3 gocce,poi mai piu,anche perchè a 18 anni,già ho tutti questi sintomi attualmente,immaginiamo on gli psicofarmaci.Io sarei anche disposto ad adottare una terapia farmacologica ma dopo averne individuato la giusta causa,se magari per la psichiatra era ansia ed invece c'è qualcosa di organico?non so nemmeno più quali esami medici fare.Aspetto risposte,grazie!
[#4]
Gentile utente,
Lei scrive:
<<..è possibile che ho avuto una mancanza di ossigeno o di sangue al cervello?magari d'inverno con i termosifoni accesi,tutto chiuso,la casa piccola e con la finestra chiusa,a volte dopo il sonno mi svegliavo stordito con la testa pesante. Ho spesso mal di testa in vari punti della testa,se leggo molto o sforzo gli occhi mi fanno male,ho sempre mal di schiena.Cosa è successo secondo lei?è possibile ci sia qualche batterio che danneggia la sinapsi cerebrale o che abbia un reumatismo alla testa visto che vivo in affitto per studio in una casa buia e umida?a volte mi sento talmente pesante da non riuscire a stare in piedi,ho sempre le gambe indolenzite,non riesco a rilassarmi..>>
Non si può escludere a priori né l'impatto delle condizioni ambientali sul piano fisico(mancanza di ossigeno, termosigoni, casa umida e buia), né sul piano psichico (casa piccola, fnestre chiuse), né l'impatto del regime e degli abitudini di vita (lo studio presume un regime tendenzialmente sedentario, atteggiamenti del corpo fissi per lunghe ore, maggior sforzo della vista, spesso prestazioni mnesiche superiori a quelli normali).
Per escludere (o per confermare) che questi fattori possano essere fra le cause (potenzialmente correggibili !) bisognerebbe provare a prendere una pausa da tali circostanze e da tale ambiente e vedere se le cose migliorano. Non è un consiglio superficiale. Ha provato di farlo ?
Lei scrive:
<<..è possibile che ho avuto una mancanza di ossigeno o di sangue al cervello?magari d'inverno con i termosifoni accesi,tutto chiuso,la casa piccola e con la finestra chiusa,a volte dopo il sonno mi svegliavo stordito con la testa pesante. Ho spesso mal di testa in vari punti della testa,se leggo molto o sforzo gli occhi mi fanno male,ho sempre mal di schiena.Cosa è successo secondo lei?è possibile ci sia qualche batterio che danneggia la sinapsi cerebrale o che abbia un reumatismo alla testa visto che vivo in affitto per studio in una casa buia e umida?a volte mi sento talmente pesante da non riuscire a stare in piedi,ho sempre le gambe indolenzite,non riesco a rilassarmi..>>
Non si può escludere a priori né l'impatto delle condizioni ambientali sul piano fisico(mancanza di ossigeno, termosigoni, casa umida e buia), né sul piano psichico (casa piccola, fnestre chiuse), né l'impatto del regime e degli abitudini di vita (lo studio presume un regime tendenzialmente sedentario, atteggiamenti del corpo fissi per lunghe ore, maggior sforzo della vista, spesso prestazioni mnesiche superiori a quelli normali).
Per escludere (o per confermare) che questi fattori possano essere fra le cause (potenzialmente correggibili !) bisognerebbe provare a prendere una pausa da tali circostanze e da tale ambiente e vedere se le cose migliorano. Non è un consiglio superficiale. Ha provato di farlo ?
[#6]
Gentile utente,
Ha fatto una cura per una diagnosi psichiatrica, ma è durata troppo poco per poterne valutare l'impatto reale su tutti i tipi di sintomi e soprattutto sulla base ansiosa, pertanto le consiglio di rivalutare la situazione con lo psichiatra.
Mi sembra che stia facendo una serie di considerazioni sulla cura che la portano fuori strada. Prendere sereupin che è un antidepressivo non significa che la diagnosi sia di depressione. Il senso comune dei termini inoltre non è sempre quello tecnico.
Le terapie di questo tipo impiegano un mese per iniziare a funzionare, non per avere l'effetto completo, specialmente sui sintomi mentali di fondo, tipo la preoccupazione che nel suo caso sembra centrale.
Ha fatto una cura per una diagnosi psichiatrica, ma è durata troppo poco per poterne valutare l'impatto reale su tutti i tipi di sintomi e soprattutto sulla base ansiosa, pertanto le consiglio di rivalutare la situazione con lo psichiatra.
Mi sembra che stia facendo una serie di considerazioni sulla cura che la portano fuori strada. Prendere sereupin che è un antidepressivo non significa che la diagnosi sia di depressione. Il senso comune dei termini inoltre non è sempre quello tecnico.
Le terapie di questo tipo impiegano un mese per iniziare a funzionare, non per avere l'effetto completo, specialmente sui sintomi mentali di fondo, tipo la preoccupazione che nel suo caso sembra centrale.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#7]
Utente
la preoccupazione penso sia normale,sembra che mi si è azzerata la memoria e nemmeno riesco a concettualizzare cose nuove,non vado più di corpo come prima,e la mia disperazione è che a 18anni nel 2012 dopo 3mesi che sto così e non riesco più a fare nulla nessuno mi crede pensando che sono fissato,ma io mica i sintomi l invento,non so se lo stress può portare a questo,però prima comunque non avevo vita regolare visto che ho sempre studiato e lavorato a volte mangiando male e di fretta,ora sembra che il sistema nervoso sia in tilt e non so a livello di sinapsi,neurotrasmettitori,oppure di ormoni cosa sia successo visto che se mi metto a letto è come se la mente non riposi e quindi più vado avanti e più ho riposo arretrato
[#8]
Utente
in questa casa ci sono muffe bianche che crescono superficialmente piu quelle nere "classiche",è possibile che agiscano sul sistema nervoso?ho visto che alcune provocano danni alla salute,poi,contaminando gli alimenti che io avrò ingerito pur non presentando macchie al loro interno,potrei essere affetto da un'intossicazione che mi da stanchezza cronica,visione offuscata,mal di testa e perdita di memoria?
[#9]
Gentile utente,
la muffa normalmente non provoca infestazioni croniche nell'organismo umano se il sistema immunitario è integro (e se i controlli ematici dell'emocromo sono stati nella norma, allora è integro), ma l'esposizione a tale ambiente ovviamente può alterare il funzionamento del sistema nervoso, per cui bisognerebbe in ogni modo cambiare l'ambiente, almeno per un periodo.
Scrivo "può alterare il funzionamento del sistema nervoso", ma io e Lei intendiamo cose diverse. Sembra che Lei abbia una Sua teoria del come funziona il sistema nervoso e come possa essere alterato: Lei parla dei neuroni e delle sinapsi e dei microorganismi e dei reumatismi che possano alterare loro funzionamento. E' uno sguardo basato probabilmente sulle nozioni che Lei ha e che in questo periodo Lei evoca. I pensieri stessi che qualcosa nel sistema nervoso (come Lei lo immagina) è andato daneggiato irrimediabilmente Le procura una parte importante di disagio e questi pensieri rischiano di diventare, se non lo sono già diventati, idee fisse, delle quali non potrà avere più controllo, se prosegue a seguire questa linea.
Lo sguardo che dà la Sua "teoria" del sistema nervoso e delle cause del suo malfunzionamento è molto reduttivo e non corrisponde alla realtà. Il sistema nervoso, per funzionare nell'integrità, ha bisogno dell'integrità del resto dei processi che normalmente avvengono nell'organismo (anche negli altri organi). Le alterazioni dell'alimentazione, nella quantità e nella qualità di riposo, nell'umidità, nella temperatura e nel ciclo luce-buio hanno un grande impatto, ma non di carattere irreversibile e non corrispondono alle lesioni identificabili solo a livello dei neuroni e delle sinapsi; sono invece di carattere più globale e reversibile. Centrano con una miriade di fattori, che qui non posso menzionare. Comunque, il sistema nervoso non è fatto solo dei neuroni. Se parliamo ad esempio, anche dello "stress", è vero che molti usano questo termine per spiegare quello che altrimenti non si spiega e per sdrammatizzare, ma tale uso non deve essere fatto; in realtà "lo stress" dell'organismo è un fenomeno di grande importanza nell'alterazione del funzionamento del sistema nervoso, e spesso non è facilmente controllabile dalla persona stessa. Durante lo "stato di stress" (che può essere precipitato da fattori diversi), vengono attivati meccanismi ormonali della reazione allo stress, inizialmente dando più "carica" all'organismo che potrebbe essere più resistente alle privazioni e alle condizioni sfavorevoli in generale (tipica è, ad esempio, la riduzione delle ore e della qualità di riposo), ma a lungo andare, se permane lo stato di stress, e dunque anche la rispettiva reazione ormonale, l'organismo si indebolisce (sia perché consuma più di quello che ha, sia a causa delle altre specifiche azioni di questi ormoni). L'organo della vista è uno che tipicamente ne risente di più, come anche il sistema osteo-muscolare e articolare.
In analogia con il dolore e con la febbre, i quali entrambi possono avere cause specifiche, ma essi stessi, una volta manifestati (dolore, febbre, e, nel Suo caso, lo stress) scatenano una serie delle reazioni successive, anche in maniera biologicamente programmata ed indipendente delle cause iniziali, che aggravano la situazione e spesso spiegano una buona parte del quadro generale, per cui, lo stress, come fattore, non va sottovalutato.
Se Lei ha fatto una pausa dall'attuale ambiente e dagli attuali ritmi di vita, ma poi è tornato alla vita come l'ha adesso, è ovvio che ora non sente più gli effetti della pausa.
Dove ha trascorso tale pausa ? quanto tempo fa l'ha presa ? per quanto tempo ? come si è sentito durante tale pausa ?
In ogni modo, le condizioni della Sua esistenza sono tali che bisognerebbe considerare di rifare la pausa: anche se non è detto che l'ambiente e le circostanze di vita siano gli unici od i principali fattori, se pensiamo che possano peggiorare la situazione, la prima cosa è di neutralizzarli, di prenderne distanza.
Lei purtroppo, benché ha chiesto un consulto, tende a non seguire le linee di ragionamento proposte, forse perché è troppo in balia alla propria situazione psichica:
Lei prima ha risposto alla mia domanda solo di sfuggita, e poi è tornato alle proprie preoccupazioni (ma le preoccupazioni, anche se legittime, non sono le soluzioni).
Rispetto all'intervento del collega (Dr Pacini), anche lì, Lei fugge dal discorso nelle proprie preoccupazioni e non coglie quel utile che possa esserci nel commento dello specialista.
Prova con calma a concentrarsi ed a rileggere le repliche che Le sono state date.
la muffa normalmente non provoca infestazioni croniche nell'organismo umano se il sistema immunitario è integro (e se i controlli ematici dell'emocromo sono stati nella norma, allora è integro), ma l'esposizione a tale ambiente ovviamente può alterare il funzionamento del sistema nervoso, per cui bisognerebbe in ogni modo cambiare l'ambiente, almeno per un periodo.
Scrivo "può alterare il funzionamento del sistema nervoso", ma io e Lei intendiamo cose diverse. Sembra che Lei abbia una Sua teoria del come funziona il sistema nervoso e come possa essere alterato: Lei parla dei neuroni e delle sinapsi e dei microorganismi e dei reumatismi che possano alterare loro funzionamento. E' uno sguardo basato probabilmente sulle nozioni che Lei ha e che in questo periodo Lei evoca. I pensieri stessi che qualcosa nel sistema nervoso (come Lei lo immagina) è andato daneggiato irrimediabilmente Le procura una parte importante di disagio e questi pensieri rischiano di diventare, se non lo sono già diventati, idee fisse, delle quali non potrà avere più controllo, se prosegue a seguire questa linea.
Lo sguardo che dà la Sua "teoria" del sistema nervoso e delle cause del suo malfunzionamento è molto reduttivo e non corrisponde alla realtà. Il sistema nervoso, per funzionare nell'integrità, ha bisogno dell'integrità del resto dei processi che normalmente avvengono nell'organismo (anche negli altri organi). Le alterazioni dell'alimentazione, nella quantità e nella qualità di riposo, nell'umidità, nella temperatura e nel ciclo luce-buio hanno un grande impatto, ma non di carattere irreversibile e non corrispondono alle lesioni identificabili solo a livello dei neuroni e delle sinapsi; sono invece di carattere più globale e reversibile. Centrano con una miriade di fattori, che qui non posso menzionare. Comunque, il sistema nervoso non è fatto solo dei neuroni. Se parliamo ad esempio, anche dello "stress", è vero che molti usano questo termine per spiegare quello che altrimenti non si spiega e per sdrammatizzare, ma tale uso non deve essere fatto; in realtà "lo stress" dell'organismo è un fenomeno di grande importanza nell'alterazione del funzionamento del sistema nervoso, e spesso non è facilmente controllabile dalla persona stessa. Durante lo "stato di stress" (che può essere precipitato da fattori diversi), vengono attivati meccanismi ormonali della reazione allo stress, inizialmente dando più "carica" all'organismo che potrebbe essere più resistente alle privazioni e alle condizioni sfavorevoli in generale (tipica è, ad esempio, la riduzione delle ore e della qualità di riposo), ma a lungo andare, se permane lo stato di stress, e dunque anche la rispettiva reazione ormonale, l'organismo si indebolisce (sia perché consuma più di quello che ha, sia a causa delle altre specifiche azioni di questi ormoni). L'organo della vista è uno che tipicamente ne risente di più, come anche il sistema osteo-muscolare e articolare.
In analogia con il dolore e con la febbre, i quali entrambi possono avere cause specifiche, ma essi stessi, una volta manifestati (dolore, febbre, e, nel Suo caso, lo stress) scatenano una serie delle reazioni successive, anche in maniera biologicamente programmata ed indipendente delle cause iniziali, che aggravano la situazione e spesso spiegano una buona parte del quadro generale, per cui, lo stress, come fattore, non va sottovalutato.
Se Lei ha fatto una pausa dall'attuale ambiente e dagli attuali ritmi di vita, ma poi è tornato alla vita come l'ha adesso, è ovvio che ora non sente più gli effetti della pausa.
Dove ha trascorso tale pausa ? quanto tempo fa l'ha presa ? per quanto tempo ? come si è sentito durante tale pausa ?
In ogni modo, le condizioni della Sua esistenza sono tali che bisognerebbe considerare di rifare la pausa: anche se non è detto che l'ambiente e le circostanze di vita siano gli unici od i principali fattori, se pensiamo che possano peggiorare la situazione, la prima cosa è di neutralizzarli, di prenderne distanza.
Lei purtroppo, benché ha chiesto un consulto, tende a non seguire le linee di ragionamento proposte, forse perché è troppo in balia alla propria situazione psichica:
Lei prima ha risposto alla mia domanda solo di sfuggita, e poi è tornato alle proprie preoccupazioni (ma le preoccupazioni, anche se legittime, non sono le soluzioni).
Rispetto all'intervento del collega (Dr Pacini), anche lì, Lei fugge dal discorso nelle proprie preoccupazioni e non coglie quel utile che possa esserci nel commento dello specialista.
Prova con calma a concentrarsi ed a rileggere le repliche che Le sono state date.
[#10]
Utente
gentile dottore,ha ragione,ho scritto un pò di me in modo disordinato per farvi conoscere i sintomi.ci sono troppi fattori in comune per questo non riesco ad individuare una causa,la pausa l ho fatta di 2settimane ma ho raggiunto questo stato e le situazioni esterne,le persone,è come se non mi smuovessero,a volte mi sento così debole come se avessi la febbre a 40 e il fatto di non provare la sensazione di aspettito,di sonno,che prima provavo mi fa pensare anche ad un parassita.a febbraio,un giorno,ho studiato per 6_7ore fermandomi solo per mangiare,ed il giorno dopo,dopo l interrogazione già non ricordavo più niente,prima ero superattivo ed il riposo quasi lo disprezzavo,se ero un pò giù prendevo un caffè e andavo avanti.psicologicamente non sono più padrone di me stesso,è come se non riesco a darmi dei comandi,per quanto mi impegno è come se il cervello fosse spento,per questo penso ad un esaurimento nervoso dovuto a troppo stress richiedendo il consulto come neuroastenia.chi potrebbe aiutarmi?una visita auxologica per un prelievo di ormoni potrebbe essere utile?o dovrei richiedere un consulto in neurologia od oculistica nel caso si sospetti di patologie?grazie per la disponibilità,siete la mia unica speranza rimasta per poter tornare a vivere
[#11]
Gentile utente,
fra le consulenze e gli accertamenti ai quali sta pensando Lei non menziona la rivisita e la ripresa in carico da uno psichiatra. Perché ?
Perché Lei ha già deciso da solo che non possa essere di competenza psichiatrica ?
Che non si tratta ad esempio di un determinato disturbo psichico (ad esempio depressivo): questo non può decidere la persona interessata, noi non sempre possiamo essere obbiettivi nell'autovalutazione dal punto di vista psichico. E comunque, "di competenza psichiatrica" non significa solo un disturbo di umore o d'ansia, ma anche i casi nei quali concorrono importanti fattori psichici accanto ad altri.
Lei, soggettivamente, tende ad escludere che possano essere presenti fattori psichici importanti, ma forse più che non esserci questi fattori, Lei non vuole pensarci e non vorrebbe che ci fossero. Da come Lei descrive il proprio periodo antecedente alll'inizio della malattia, non si trattava dello stato di salute psichica nemmeno allora, ma Lei faceva di tutto per non vederlo.
Nell'ambito della diagnosi psichica le cose non sono state chiarite, ed anche se non fossero gli unici fattori, sono co-fattori importanti, risolvendo i quali può risolversi una buona parte del quadro.
Per cui, come il primo passo, Le consiglio di tornare dallo psichiatra.
fra le consulenze e gli accertamenti ai quali sta pensando Lei non menziona la rivisita e la ripresa in carico da uno psichiatra. Perché ?
Perché Lei ha già deciso da solo che non possa essere di competenza psichiatrica ?
Che non si tratta ad esempio di un determinato disturbo psichico (ad esempio depressivo): questo non può decidere la persona interessata, noi non sempre possiamo essere obbiettivi nell'autovalutazione dal punto di vista psichico. E comunque, "di competenza psichiatrica" non significa solo un disturbo di umore o d'ansia, ma anche i casi nei quali concorrono importanti fattori psichici accanto ad altri.
Lei, soggettivamente, tende ad escludere che possano essere presenti fattori psichici importanti, ma forse più che non esserci questi fattori, Lei non vuole pensarci e non vorrebbe che ci fossero. Da come Lei descrive il proprio periodo antecedente alll'inizio della malattia, non si trattava dello stato di salute psichica nemmeno allora, ma Lei faceva di tutto per non vederlo.
Nell'ambito della diagnosi psichica le cose non sono state chiarite, ed anche se non fossero gli unici fattori, sono co-fattori importanti, risolvendo i quali può risolversi una buona parte del quadro.
Per cui, come il primo passo, Le consiglio di tornare dallo psichiatra.
[#12]
Gentile utente,
Sta girando a vuoto, ha già ricevuto un giudizio medico e una cura, che è stata poi sospesa prematuramente.
Un esaurimento nervoso dovuto a stress non significa niente di particolare, e comunque siamo già oltre questo piano, visto che ricevuto una cura e che non è stata seguita in maniera che dimostrasse appieno la sua efficacia su tutta una serie di sintomi.
Lo "stress" inteso come lo intende Lei non è il punto, perché chiunque sia "esaurito" è stressato da cose anche semplici, il che non significa che si sia affaticato o sforzato troppo. Si parte dall'osservazione del tipo di manifestazioni che Lei e su quelle si cerca di intervenire per modificarne il decorso.
Sta girando a vuoto, ha già ricevuto un giudizio medico e una cura, che è stata poi sospesa prematuramente.
Un esaurimento nervoso dovuto a stress non significa niente di particolare, e comunque siamo già oltre questo piano, visto che ricevuto una cura e che non è stata seguita in maniera che dimostrasse appieno la sua efficacia su tutta una serie di sintomi.
Lo "stress" inteso come lo intende Lei non è il punto, perché chiunque sia "esaurito" è stressato da cose anche semplici, il che non significa che si sia affaticato o sforzato troppo. Si parte dall'osservazione del tipo di manifestazioni che Lei e su quelle si cerca di intervenire per modificarne il decorso.
[#13]
Utente
ho lasciato la psichiatra perché le parlavo e lei pensava solo ai farmaci senza ascoltarmi,poi definiva dosi da pediatria il sereupin più 7gocce di en e 15la sera tutti i giorni come se fosse un integratore.io peso 50kg!poi col sereupin un giorno ho avuto mal di testa tutto il giorno,quando da metà sono passato a una compressa ho avuto nausea per un giorno e non riuscivo a mangiare perché non riuscivo ad alzarmi dal letto,mi si è gonfiata una bolla sul pene di mezzo centimetro che poi è andata via dopo 2settimane,mi era aumentata per 2giorni la tachicardia ed ha solo finito di stordirmi.non credo che mi sia venuta una depressione come viene un raffreddore,è come se avessi un anestesia al cervello,a volte sembro in coma,navigo nel vuoto perché non ho avuto un punto di riferimento che mi abbia detto hai questo,ti passa dopo tot mesi,prendi questi integratori,fai questi esercizi,questa dieta,non fare questo tipo di sforzi,e allora io sarei rimasto tranquillo fidandoni e soprattutto senza dubbi su morbi ecc,se poi ci fosse davvero qualcosa di organico e all apparenza si pensa ai miei pensieri?per questo cercavo un neurologo,secondo voi,la memoria l ho persa o io in questo stato,non riesco a ricordare?è possibile che ho subito un trauma visto che a febbraio avevo visto un film horror?in questo periodo sembra che abbia un ritardo mentale,puo persistere o essere transitorio?per riposare meglio può essere utile la melatonina?sto prendendo il ginkgo per la memoria e molte vitamine più il cebrolux per la vista che mi diede l oculista.grazie
[#14]
Utente
inoltre la psicoterapeuta mi ha fatto un certificato per farmi aiutare dalla scuola in vista dell esame di stato,però dice disturbo d ansia generalizzato,che invece ho solo perché non so cosa mi sia successo,condotta all ipocondria,che un pò ho visto che nessuno mi dice cosa ho vado sempre a cercarmelo io,e disturbi psicosomatici.invece io non sono proprio in grado di fare un discorso,vedo male sui libri e non riesco più a studiare.non vorrei perdere l anno visto che sto male veramente non riuscendo in nessuna attività oltre che allo studio,non riesco nemmeno a studiare la mia tesina,però non avendo diagnosi ufficiali la mia giustificazione non è valida,come potrei fare?
[#15]
Gentile utente,
il "disturbo d ansia generalizzato" non è una diagnosi ufficiale ? non è una motivazione valida ? Anche se Lei non è d'accordo, anche se io qui, via internet, non posso né confermare né sconfermare tale diagnosi, la diagnosi a Lei è stata fatta, e, almeno a scopo delle "giustificazioni" può essere dichiarata questa.
Se Lei non ha trovato beneficio e la soddisfazione dell'aproccio della psichiatra, può rivolgersi da un'altro psichiatra e farsi seguire da un'altro psichiatra, ma psichiatra, non neurologo.
Capisco bene la Sua necessità di avere un chiaro punto di riferimento, anche a livello delle spiegazioni e delle indicazioni.
Questa necessità non va però risolta con la "semplificazione". Molte persone tendono a rivolgersi da uno specialista cui ambito sembra di essere più "chiaro, comprensibile", e dove anche il linguaggio è più "tecnico", più "concreto". La Psichiatria non è ovviamente uno di questi ambiti, ma è l'ambito al quale la soluzione del Suo problema non può prescindere. Ci sono anche gli psichiatri che riescono a parlare in modo chiaro ed esaustivo e che possono essere un valido punto di riferimento per la visione del problema non solo dal punto di vista psichico, ma in toto.
il "disturbo d ansia generalizzato" non è una diagnosi ufficiale ? non è una motivazione valida ? Anche se Lei non è d'accordo, anche se io qui, via internet, non posso né confermare né sconfermare tale diagnosi, la diagnosi a Lei è stata fatta, e, almeno a scopo delle "giustificazioni" può essere dichiarata questa.
Se Lei non ha trovato beneficio e la soddisfazione dell'aproccio della psichiatra, può rivolgersi da un'altro psichiatra e farsi seguire da un'altro psichiatra, ma psichiatra, non neurologo.
Capisco bene la Sua necessità di avere un chiaro punto di riferimento, anche a livello delle spiegazioni e delle indicazioni.
Questa necessità non va però risolta con la "semplificazione". Molte persone tendono a rivolgersi da uno specialista cui ambito sembra di essere più "chiaro, comprensibile", e dove anche il linguaggio è più "tecnico", più "concreto". La Psichiatria non è ovviamente uno di questi ambiti, ma è l'ambito al quale la soluzione del Suo problema non può prescindere. Ci sono anche gli psichiatri che riescono a parlare in modo chiaro ed esaustivo e che possono essere un valido punto di riferimento per la visione del problema non solo dal punto di vista psichico, ma in toto.
[#16]
Utente
purtroppo la mia situazione attuale è invalidante in troppi aspetti,quindi non so fino a che punto il punto di vista psichico possa aiutarmi,vorrei escludere intossicazioni infezioni o danneggiamenti al cervello anche se con la risonanza non è uscito niente,il punto è che non so cosa chiedere per avere un check up completo dal punto di vista neurologico visto che fin ora tutti hanno ascoltato le mie lamentele ma nessuno mi ha fatto test di memoria,prove di forza,di equilibrio,di vista,d equilibrio ecc.comunque terrò in considerazione la psichiatria anche se trovare una persona di fiducia che vuole aiutarmi a capire cosa ho e non che mi vuole rivedere solo per giovamenti economici non è facile
[#19]
Gentile utente,
Lei sembra essere in uno stato in cui preoccupandosi di trovare risposte si pone domande su ciò che già sa senza doverselo chiedere in nessun modo, per cui poi finisce che non sa più niente. Un esempio è la questione sulla memoria, funzione a cui non sembra saper più dare un senso pratico, è diventata solo una preoccupazione e come tale viene controllata e pensata.
Il medico utilizzava dosi piccole probabilmente perché lei è spaventato e quindi eventuali effetti collaterali li avrebbe male sopportati, infatti così è stato.
Dovrebbe però cercare di evitare presunzioni sul fatto che disturbi psichici debbano essere qualcosa da trattare in maniera "strana". Non ci sono ragioni per cui vengono, intese come ragioni di vita, nella maggior parte dei casi, e il trattamento farmacologico spesso è quello che va saputo decidere dopo aver ascoltato il paziente, ma a fini diagnostici, non a fondo perduto.
Purtroppo in questo momento ha bisogno di un tipo di ascolto in cui ripete le stesse preoccupazioni e rischia di focalizzarsi sui sintomi o sulle sue paure piuttosto che sul da farsi.
Lei sembra essere in uno stato in cui preoccupandosi di trovare risposte si pone domande su ciò che già sa senza doverselo chiedere in nessun modo, per cui poi finisce che non sa più niente. Un esempio è la questione sulla memoria, funzione a cui non sembra saper più dare un senso pratico, è diventata solo una preoccupazione e come tale viene controllata e pensata.
Il medico utilizzava dosi piccole probabilmente perché lei è spaventato e quindi eventuali effetti collaterali li avrebbe male sopportati, infatti così è stato.
Dovrebbe però cercare di evitare presunzioni sul fatto che disturbi psichici debbano essere qualcosa da trattare in maniera "strana". Non ci sono ragioni per cui vengono, intese come ragioni di vita, nella maggior parte dei casi, e il trattamento farmacologico spesso è quello che va saputo decidere dopo aver ascoltato il paziente, ma a fini diagnostici, non a fondo perduto.
Purtroppo in questo momento ha bisogno di un tipo di ascolto in cui ripete le stesse preoccupazioni e rischia di focalizzarsi sui sintomi o sulle sue paure piuttosto che sul da farsi.
[#23]
Gentile utente,
Gli effetti collaterali, se non urgenti, si valutano con serenità nei tempi, non lunghi, necessari per valutare anche l'utilità della cura. Ci sono strategie per limitare o attenuare questo effetto, che comprendono anche utilizzare una molecola simile ma diversa, ma tutto questo deve riferirlo al suo medico e con lui concordarlo, altrimenti rimangono solo una serie di domande sul futuro su cui magari proprio da lui ha già ricevuto risposta.
Gli effetti collaterali, se non urgenti, si valutano con serenità nei tempi, non lunghi, necessari per valutare anche l'utilità della cura. Ci sono strategie per limitare o attenuare questo effetto, che comprendono anche utilizzare una molecola simile ma diversa, ma tutto questo deve riferirlo al suo medico e con lui concordarlo, altrimenti rimangono solo una serie di domande sul futuro su cui magari proprio da lui ha già ricevuto risposta.
[#24]
Utente
Gentile dottore,v i scrivo perchè lunedi mattina,inaspettatamente,senza motivo,facevo fatica a respirare,mi mancava l'aria tanto da non riuscire a parlare,mi tremavano le mani con un formicolio forte che sembrava come se il sangue pulsasse troppo velocemente,non riuscivo a stare in piedi,mi sentivo svenire ed avevo le gambe indolenzite.poi sono uscito da scuola ed andato dal medico e dopo 20 minuti mi è passato pian piano.il medico poi mi ha prescritto astenix,memovit b12.comunque ritrovo molti sintomi nella fibromialgia e visto che mi manca l'aria se sono in luoghi come in macchina,e faccio fatica a respirare da non riuscire a correre torno a pensare che la causa sia la casa piena di microrganismi e che io sia loro preda visto che lasciando un'arancia intera,non senza buccia per 4 giorni sul tavolo,diventa tutta verde,all'interno si sgonfia e ci sono bollicine in rilievo.ogni tanto noto che si muovono da sole le dita,ieri ad esempio il mignolo ha fatto uno scatto involontario..
[#25]
Gentile utente,
a) non deve fare da solo confronti tra i sintomi di una determinata malattia e quelli che ha, non si fa diagnosi così,
Ogni tanto il mignolo fa uno scatto involontario, e la cosa sorprendente è che lei registri questi elementi con apprensione.
Quello che continua a pensare è un suo percorso che non ha niente a che vedere con l'inquadramento del problema.
La terapia che fu prescritta la sta assumendo ?
a) non deve fare da solo confronti tra i sintomi di una determinata malattia e quelli che ha, non si fa diagnosi così,
Ogni tanto il mignolo fa uno scatto involontario, e la cosa sorprendente è che lei registri questi elementi con apprensione.
Quello che continua a pensare è un suo percorso che non ha niente a che vedere con l'inquadramento del problema.
La terapia che fu prescritta la sta assumendo ?
[#26]
Utente
no non la sto assumendo perché me le ha consigliate un medico in pensione molto anziano che mi ha visto quel giorno d urgenza ed in farmacia non le ho trovate.comunque continuo a credere a intossicazione da muffe visto che la mattina mi sveglio e nella casa non si respira,chissà se vado anche in apnea la notte,inoltre ho saputo che se respirate le muffe che producono tossine causano danni al sistema nervoso ed immunitario,io faccio fatica a respirare durante l arco di tutta la giornata,inoltre causano demenza e perdita di memoria e stanchezza cronica.non dico di essere fibromialgico,ma molti sintomi li ho in comune e ciò me lo fa pensare l ambiente in cui ho vissuto,inoltre le muffe grigie spugnose sono iniziate a crescere da marzo,proprio nel periodo in cui iniziavo ad essere sempre stanco.credo non sia da sottovalutare visite da un reumatologo,endocrinologo,e analisi batteriologiche.non per essere ipocondriaco,ma ho anche le caviglie indolenzite,a volte i polsi,la schiena,i fastidi agli occhi,prima di parlare di disturbi psicosomatici penso sia meglio fare altri accertamenti,considerando che attualmente sembro aver raggiunto un ritardo mentale.la ringrazio,in attesa di consulto le porgo cordiali saluti
[#27]
Utente
no non la sto assumendo perché me le ha consigliate un medico in pensione molto anziano che mi ha visto quel giorno d urgenza ed in farmacia non le ho trovate.comunque continuo a credere a intossicazione da muffe visto che la mattina mi sveglio e nella casa non si respira,chissà se vado anche in apnea la notte,inoltre ho saputo che se respirate le muffe che producono tossine causano danni al sistema nervoso ed immunitario,io faccio fatica a respirare durante l arco di tutta la giornata,inoltre causano demenza e perdita di memoria e stanchezza cronica.non dico di essere fibromialgico,ma molti sintomi li ho in comune e ciò me lo fa pensare l ambiente in cui ho vissuto,inoltre le muffe grigie spugnose sono iniziate a crescere da marzo,proprio nel periodo in cui iniziavo ad essere sempre stanco.credo non sia da sottovalutare visite da un reumatologo,endocrinologo,e analisi batteriologiche.non per essere ipocondriaco,ma ho anche le caviglie indolenzite,a volte i polsi,la schiena,i fastidi agli occhi,prima di parlare di disturbi psicosomatici penso sia meglio fare altri accertamenti,considerando che attualmente sembro aver raggiunto un ritardo mentale.la ringrazio,in attesa di consulto le porgo cordiali saluti
[#28]
Gentile utente,
Quindi per il momento si trova senza una terapia. In questo modo diminuisce le probabilità di star meglio. I ragionamenti medici che propone Lei non servono e non è quello che si richiede ad un paziente, fosse anche un medico.
Deve semplicemente seguire le indicazioni di un medico di cui sceglie di fidarsi.
Quindi per il momento si trova senza una terapia. In questo modo diminuisce le probabilità di star meglio. I ragionamenti medici che propone Lei non servono e non è quello che si richiede ad un paziente, fosse anche un medico.
Deve semplicemente seguire le indicazioni di un medico di cui sceglie di fidarsi.
Questo consulto ha ricevuto 28 risposte e 32.8k visite dal 25/05/2012.
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