Psicosi depressiva

Salve Dottori,
vi chiedo un consulto su mia sorella di 37 anni.
Vi racconto in sintesi la sua storia: 14 anni fa, le diagnosticarono una psicosi depressiva post partum, dalla quale venne fuori. Dopo sette anni, un'altra gravidanza e ancora psicosi, trattata con risperdal e dopo circa 6 mesi riuscì nuovamente a riprendersi.
Ora, circa due mesi fà, a seguito di alcuni cambiamenti, ha iniziato a sentirsi nuovamente strana, diceva che si sentiva vuota e confusa, fino a quando ha incominciato ad avere allucinazione e deliri. L'ho portata dallo psichiatra e le è stata dignosticata ancora una volta psicosi depressiva. Dal 26 marzo è in cura con risperdal 6 mg al giorno ( 2 la mattina. 2 a pranzo e 2 la sera) e laroxyl 50 mg la sera prima di andare a letto. I deliri e le allucinazioni sono passati dopo circa 4 giorni dal trattamento, ma l' apatia, la confusione, la stanchezza, la svogliatezza e la depressione sono ancora molto persistenti. Come posso fare per aiutarla? Dice che questa volta sente di non farcela e che vorrebbe morire.
Quando tempo deve passare per riprendersi nuovamente?
Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Gentile utente,

il tempo di ripresa è variabile da persona a pêrsona, sua sorella ha impiegato un po' per riprendersi dai precedenti episodi quindi suppongo ci vorrà un po' di tempo anche questa volta.

Tuttavia non è molto chiaro perché non le venga dato un antidepressivo più potente e perchè non abbia uno stabilizzatore dell'umore visto che é già zal terzo episodio.
Sull'uso dell'antipsicotico risperdal come farmaco principale ho dei dubbi se la diagnosi è veramente depressione.

Io valutarei la diagnosi e la terapia, se necessario con un secondo perere.

Ci faccia sapere come va avanti

coardiali saluti

Massimo Lai, MD

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Utente
Utente
Gentile Dr. Lai,
La ringrazio per la celere risposta, il risperdal le è stato prescritto per trattare i deliri e le allucinazioni e, penso per evitare eventuali ricadute.
Le spiego, quando era in preda alla follia, sentiva che la gente voleva fare del male a lei e alle sue bambine, quindi per circa due mesi sorvegliava le bimbe durante tutta la notte senza dormire, quando poi mi sono resa conto della situazione sono andata da lei (abitiamo a 500 km ), e ha incominciato a prendersela con me cercando addirittura di uccidermi. Vedeva farmi cose orribili alle figlie, questo è quello che mi ha riferito dopo la fase acuta.
Lei pensa che possa riprendersi nuovamente? é molto abbattuta, non ha voglia di fare niente e dice che neanche le sue bimbe sono motivo per stare bene.
grazie
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Mi sembra di capire che dopo il primo episodio è stata bene per sette anni, poi alla seconda gravidanza un nuovo episodio, poi benessere fino all'attuale ricaduta che, a differenza dei primi due episodi, non è correlato alla gravidanza né apparentemente ad alcun evento particolare.

Tra i vari episodi è stata bene (cioè funzionamento normale in famiglia, relazioni e lavoro)?

Tra i vari episodi ha avuto allucinazioni o erano completamente scomparse?

Senza considerare gli episodi, sua sorella è di natura diffidente, cioè pensa che gli altri ce l'abbianp con lei, si sente poco capita, incompresa, vittima, pensa che le vogliano del male?

Ci sono state altre depressioni non psicotiche?

Ci sono stati momenti in cui le sembrava che fosse un po' su di giri?

A prescindere dalle risposte che potrà darmi, riguardo alla sua prima domanda è lo psichiatra che la segue che deve valutare come continuare la terapia. Che le allucinazioni e deliri rispondano velocemente alle terapie è un buon segno, per l'apatia bisogna valutare quale è la diagnosi ma non è da escludere anche un effetto sedativo dei farmaci. Se così fosse è solo temporaneo.

Quello che preoccupa è che abbia delle idee di morte e che neanche i suoi figli le diano la forza di andare avanti.
Lo farei presente al suo medico e cercherei di proteggerla sorvegliandola e se necessario ricoverandola.
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Utente
Utente
Si è stato proprio così, dopo i 2 episodi legati alla gravidanza non ha avuto più avuto allucinazioni. Sicuramente ci sono stati alti e bassi ma posso dire che è stata abbastanza bene.
E' stata sempre una persona molto socievole e che parlava tanto, sempre con il sorriso e che non ha mai pensato che altri potessero avercela con lei, anzi a mio avviso troppo ingenua, si è sempre fidata di tutti.
Qualche mese prima dell'episodio era sempre indaffarata e stanca, a causa di lavori ristrutturazione in casa, di cui lei non è assolutamente soddisfatta. Dice che preferiva la casa come era prima e che era più comoda, c'è l'ha con il marito .
Le preciso che nonostante il suo carattere molto allegro, ha avuto una infanzia piuttosto difficile e traumatica, lei di questo non ne parla mai, nemmeno con lo psichiatria che la segue e con quelli che l'hanno seguita nel passato.
Prima della fase acuta, per mesi ha frequentato persone che avevano problemi e che le hanno raccontato i loro accaduti. Mi dice che quelle persone l'hanno portata alla rovina... Io credo che queste le hanno fatto riaffiorare quello che lei ha subito.
Ieri ha chiesto di portarla in ospedale, perchè non c'è la fa più e chiede continuamente di essere aiutata. Stamani su consiglio dello psichiatra ha preso una compressa di laroxyl, che dovrà aggiungere al trattamento in atto.
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Quindi adesso e ricoverata?
Mi sembra di essere di fronte a una forma ricorrente, recidivante, vaulterei questa possibilità con il suo psichiatra!
Auguri e ci faccia sapere come evolve
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Utente
Utente
Gentile Dr. Lai,
non è ricoverata, era soltanto una sua richiesta.
Stamattina si è consultata con il suo psichiatra e le ha aggiustato il dosaggio dei farmaci.
Secondo lo specialista, i sintomi che avverte sono attribuibili al risperdal, pertanto le ha consigliato di prendere 4 mg di risperdal al giorno (1mg la mattina, 1 mg a pranzo e 2 mg la sera),anzichè 6 mg e, le ha aumentato il dosaggio del laroxyl passando da 50 mg al giorno (la sera) a 150 mg (50 mg la mattina e 100 la sera).
Lei pensa che questo aggiustamento della terapia le possa essere di giovamento?
Grazie
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Penso di sì, riduzione del neurolettico e aumento dell'antidepressivo.
Il suo psichiatra ritiene che i sintomi come apatia, svogliatezza e depressione siano dovuti al neurolettico troppo dosato. E' possibile che sia così.
Adesso deve aspettare che i cambiamenti facciano effetto.
Resta il problema delle ricadute eventualmente da valutare.
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Utente
Utente
Gentile Dr. Lai,
sono contenta di comunicarLe che la terapia sta facendo effetto.
Ho sentito da poco mia sorella e mi ha riferito di stare meglio, speriamo che duri e che non sia soltanto un momento.

La terrò aggiornata nei prossimi giorni e la ringrazio ancora una volta per la disponibilità.