Informazioni farmaco
Salve mi è stato prescritto depakin chrono per uno stato ansiosodepressivo post stress ! ma io ho letto che un antiepelettico ed è usato anche per il disturbo bipolare ma io non ho ne l'uno ne l'altro... è possibile che mi sia stato dato solamente come stabilizzante dell umore?? e sopratutto dopo quanti giorni comincio ad avere i primi effetti ???
[#1]
Gentile utente,
il valproato di sodio (il principio attivo del "Depakin Chrono") oggi è utilizzato nell'ampio range delle condizioni psichiche: non solo come antiepilettico o come uno "stabilizzante l'umore", ma anche, ad esempio, per i propri effetti ansiolitici e calmanti. Se usato con tale ultimo scopo, è da aspettarsi gli effetti a breve termine (lo stesso giorno), come nel caso degli altri farmaci ansiolitici-sedativi. Invece come "stabilizzante l'umore" può richiedere tempi leggermente più lunghi. Ovviamente, bisogna attenersi scrupolosamente ai dosaggi prescritti, non è un farmaco da assumere al bisogno: è importante precisarlo.
Sarebbe importante chiedere al Suo specilista direttamente a quale scopo è stato prescritto il farmaco e informarlo degli effetti. Sarebbe importante chiarire meglio anche la diagnosi, perché "stato ansioso-depressivo post stress" è una descrizione molto aprossimativa, non è una diagnosi precisa.
il valproato di sodio (il principio attivo del "Depakin Chrono") oggi è utilizzato nell'ampio range delle condizioni psichiche: non solo come antiepilettico o come uno "stabilizzante l'umore", ma anche, ad esempio, per i propri effetti ansiolitici e calmanti. Se usato con tale ultimo scopo, è da aspettarsi gli effetti a breve termine (lo stesso giorno), come nel caso degli altri farmaci ansiolitici-sedativi. Invece come "stabilizzante l'umore" può richiedere tempi leggermente più lunghi. Ovviamente, bisogna attenersi scrupolosamente ai dosaggi prescritti, non è un farmaco da assumere al bisogno: è importante precisarlo.
Sarebbe importante chiedere al Suo specilista direttamente a quale scopo è stato prescritto il farmaco e informarlo degli effetti. Sarebbe importante chiarire meglio anche la diagnosi, perché "stato ansioso-depressivo post stress" è una descrizione molto aprossimativa, non è una diagnosi precisa.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#3]
Gentile utente,
il "valore" di che cosa ? Bisogna sempre specificare. Si riferisce ai livelli dell''Acido Valproico nel sangue ?
Se è così, tale parametro non è più aggiornato, rispecchia la situazione corrispondente alla dose alla quale assumeva il farmaco fino a ieri, ma se da oggi la dose è aumentata, come Lei scrive, è probabile che il Suo specialista Le prescriverà un altro controllo successivamente.
Il parametro correla direttamente con la dose del farmaco assunta quotidianamente e dovrebbe aumentare essendo stata aumentata la dose.
Viene usato per stimare la reale presenza del farmaco nell'organismo che, oltre alla dose, dipende anche dalla regolarità di assunzione, dal'assorbimento intestinale, dal metabolismo epatico e da altri fattori.
In base alle reali concentrazioni di questo farmaco nell'organismo si può dire se sono nel range sicuro (non troppo alte) dal punto di visto del rischio degli effetti tossici e, dall'altra parte, se sono sufficienti (non troppo basse) come la terapia dell'epilessia.
Se il farmaco è stato prescritto non per l'epilessia, ma per una indicazione psichiatrica, vale sempre il limite superiore (oltre al quale le concentrazioni possono essere tossiche), ma non vale il limite inferiore (perché non si tratta di epilessia e le concentrazioni necessarie perché il farmaco funzioni come stabilizzatore di umore o come un ansiolitico non coincidono con quelle necessarie per la cura dell'epilessia).
Dunque, la situazione non deve allarmarLa, deve solo riferire il valore al Suo specialista.
il "valore" di che cosa ? Bisogna sempre specificare. Si riferisce ai livelli dell''Acido Valproico nel sangue ?
Se è così, tale parametro non è più aggiornato, rispecchia la situazione corrispondente alla dose alla quale assumeva il farmaco fino a ieri, ma se da oggi la dose è aumentata, come Lei scrive, è probabile che il Suo specialista Le prescriverà un altro controllo successivamente.
Il parametro correla direttamente con la dose del farmaco assunta quotidianamente e dovrebbe aumentare essendo stata aumentata la dose.
Viene usato per stimare la reale presenza del farmaco nell'organismo che, oltre alla dose, dipende anche dalla regolarità di assunzione, dal'assorbimento intestinale, dal metabolismo epatico e da altri fattori.
In base alle reali concentrazioni di questo farmaco nell'organismo si può dire se sono nel range sicuro (non troppo alte) dal punto di visto del rischio degli effetti tossici e, dall'altra parte, se sono sufficienti (non troppo basse) come la terapia dell'epilessia.
Se il farmaco è stato prescritto non per l'epilessia, ma per una indicazione psichiatrica, vale sempre il limite superiore (oltre al quale le concentrazioni possono essere tossiche), ma non vale il limite inferiore (perché non si tratta di epilessia e le concentrazioni necessarie perché il farmaco funzioni come stabilizzatore di umore o come un ansiolitico non coincidono con quelle necessarie per la cura dell'epilessia).
Dunque, la situazione non deve allarmarLa, deve solo riferire il valore al Suo specialista.
[#5]
Gentile utente,
1) Le ho chiesto ma Lei non mi ha dato la conferma che si tratta del valore di Acido Valproico.
2) Se usato come stabilizzatore di umore, la Valproatemi non è necessariamente correlata all'efficacia del farmaco. Se il valore fosse troppo alto, significherebbe il rischio di tossicità, ma se è basso non è necessariamente correlato all'efficacia bassa o insufficiente. Può essere anche un indice di quanto regolarmente Lei lo assume.
3) L'analisi dei valori di laboratorio non può farsi via internet. Lo deve vedere il Suo specialista e trarrne le conclusioni nel contesto del resto del Suo quadro clinico che conosce.
1) Le ho chiesto ma Lei non mi ha dato la conferma che si tratta del valore di Acido Valproico.
2) Se usato come stabilizzatore di umore, la Valproatemi non è necessariamente correlata all'efficacia del farmaco. Se il valore fosse troppo alto, significherebbe il rischio di tossicità, ma se è basso non è necessariamente correlato all'efficacia bassa o insufficiente. Può essere anche un indice di quanto regolarmente Lei lo assume.
3) L'analisi dei valori di laboratorio non può farsi via internet. Lo deve vedere il Suo specialista e trarrne le conclusioni nel contesto del resto del Suo quadro clinico che conosce.
[#8]
Ex utente
salve volevo chiedervi se è possibile che un livello molto basso di glicemia possa portare ansia e depressione visto che dalle analisi è risultato un livello di 59 ... poi volevo chiedervi un parere su questa terapia datami dallo psichiatra per un disturbo ansiosodepressivo post stress prendo depakin chromo300 due volte al di e 30 g mirtazipina prima di dormire ho iniziato da 7/8 giorni la terapia 3/4 a pieno dosaggio pieno premetto che non soffro ne di epilessia ne di disturbi bipolari dell umore dopo quanto l'effetto di questa cura portera davvero degli effetti positivi (concentrazione,buonumore,lucidità) per ora le cose sono da una parte migliorate con un maggiore appetito e un sonno un po piu tranquillo ma dall'altra parte non mi reggo quasi in piedi sono sempre stanco morto assonnato senza energie cosa ne pensate^?
[#9]
La glicemia al limite basso a digiuno (e normalmente il prelievo viene fatto al mattino e a digiuno) può essere anche normale. Comunque, il valore singolo ed isolato della glicemia non è un indice sufficiente: dice soltanto quanto Lei ha di glicemia in quel momento e non quanto ne ha negli altri momenti della giornata.
Lei assume i farmaci che controllano la glicemia ? Ha problemi di glicemia già noti ? Se no, non ci penserei e non li cercherei apposta, ma se sospetta che gli stati d'ansia possano essere a causa di glicemia bassa, per confermare o per scartare tale sospetto bisogna farsi misurare la glicemia nei momenti di questi stati d'ansia.
Penso che deve in ogni modo aggiornare lo psichiatra che Le ha prescritto la cura sui cambiamenti (positivi e negativi) e sui risultati degli esami, e, se avverte una sedazione eccessiva, lo deve dire sempre al Suo psichiatra, e lui Le deve dare le indicazioni su che cosa e come cambiare nella terapia in modo da non perdere gli effetti positivi.
Il Depakin, ad esempio, è un farmaco che potrebbe contribuire alla stanchezza e alla sonnolenza che Lei avverte, ma anche alla maggiore tranquillità che adesso Lei ha. I cambiamenti bruschi della dose di tale farmaco possono essere mal tollerati. Per cui, forse bisogna dare un po' di tempo al Suo organismo perché si abitui alla nuova dose del Depakin. In ogni modo, il Suo psichiatra deve essere al corrente della situazione: bisogna che Lei lo contatta. Via internet non si può dare le indicazioni rispetto alla terapia, e non bisogna nemmeno fare le modifiche da solo.
La mirtazapina è invece un farmaco antidepressivo, è possibile che i suoi effetti positivi hanno già iniziato a comparire, ma affinché si manifesti l'effetto pieno, bisogna aspettare alcune settimane.
La Sua terapia in linea di massima può essere adatta ad un disturbo di umore. Nel Suo caso però non è chiaro quale problema e quale disturbo Lei ha, perché "un disturbo ansioso-depressivo post stress" è un nome con il quale si può chiamare tante cose diverse, e non dice che cosa in realtà Lei ha. In altre parole, è una diagnosi troppo approssimativa.
Bisogna chiedere al Suo psichiatra che lui si esprima con un nome più specifico e concreto della malattia che lui valuta che Lei abbia. Altrimenti, senza sapere quale è il problema, è difficile darLe un parere.
Lei assume i farmaci che controllano la glicemia ? Ha problemi di glicemia già noti ? Se no, non ci penserei e non li cercherei apposta, ma se sospetta che gli stati d'ansia possano essere a causa di glicemia bassa, per confermare o per scartare tale sospetto bisogna farsi misurare la glicemia nei momenti di questi stati d'ansia.
Penso che deve in ogni modo aggiornare lo psichiatra che Le ha prescritto la cura sui cambiamenti (positivi e negativi) e sui risultati degli esami, e, se avverte una sedazione eccessiva, lo deve dire sempre al Suo psichiatra, e lui Le deve dare le indicazioni su che cosa e come cambiare nella terapia in modo da non perdere gli effetti positivi.
Il Depakin, ad esempio, è un farmaco che potrebbe contribuire alla stanchezza e alla sonnolenza che Lei avverte, ma anche alla maggiore tranquillità che adesso Lei ha. I cambiamenti bruschi della dose di tale farmaco possono essere mal tollerati. Per cui, forse bisogna dare un po' di tempo al Suo organismo perché si abitui alla nuova dose del Depakin. In ogni modo, il Suo psichiatra deve essere al corrente della situazione: bisogna che Lei lo contatta. Via internet non si può dare le indicazioni rispetto alla terapia, e non bisogna nemmeno fare le modifiche da solo.
La mirtazapina è invece un farmaco antidepressivo, è possibile che i suoi effetti positivi hanno già iniziato a comparire, ma affinché si manifesti l'effetto pieno, bisogna aspettare alcune settimane.
La Sua terapia in linea di massima può essere adatta ad un disturbo di umore. Nel Suo caso però non è chiaro quale problema e quale disturbo Lei ha, perché "un disturbo ansioso-depressivo post stress" è un nome con il quale si può chiamare tante cose diverse, e non dice che cosa in realtà Lei ha. In altre parole, è una diagnosi troppo approssimativa.
Bisogna chiedere al Suo psichiatra che lui si esprima con un nome più specifico e concreto della malattia che lui valuta che Lei abbia. Altrimenti, senza sapere quale è il problema, è difficile darLe un parere.
[#13]
Gentile utente,
"l'ansia con l'ipocondria" è sempre una diagnosi non ben definita: o è l'Ipocondria il disturbo principale (e che può molto spesso accompagnarsi dall'ansia), o è un Disturbo d'Ansia (da specificare) che ha anche elementi di preoccupazioni ipocondriache. Inoltre la diagnosi "un disturbo ansioso-depressivo post stress" accenna che possa trattarsi di un disturbo di umore.
L'ipocondria, i disturbi d'ansia ed i disturbi di umore hanno decorso diverso, tempi di recupero diversi. Per cui, il Suo specialista dovrebbe rianalizzare e redefinire meglio la diagnosi, perché senza, non si può fare una prognosi.
Per quanto riguarda comunque le cure, se si avvertono i benefici, considererei che le scelte terapeutiche potevano essere state "azzeccate". Tornerei dal Suo specialista per i controlli dell'evoluzione del quadro e per il monitoraggio della terapia e lo terrei aggiornato.
Visto l'ambito delle diagnosi (che, come ho scritto, bisogna ancora definire meglio), valuterei con il Suo specialista l'eventualità di ricorrere anche alla Psicoterapia. Questo dipende dalla diagnosi, dalla fase della malattia e dalle circostanze di ogni singolo caso. Comunque, se si tratta di un disturbo d'ansia, la psicoterapia potrebbe essere importante per consolidare i miglioramenti a lungo termine; ciò potrebbe essere vero anche in molti casi di ipocondria e nei disturbi di umore "post-stress", ma non necessariamente nei disturbi di umore in generale. Per cui, importante la diagnosi più chiara.
"l'ansia con l'ipocondria" è sempre una diagnosi non ben definita: o è l'Ipocondria il disturbo principale (e che può molto spesso accompagnarsi dall'ansia), o è un Disturbo d'Ansia (da specificare) che ha anche elementi di preoccupazioni ipocondriache. Inoltre la diagnosi "un disturbo ansioso-depressivo post stress" accenna che possa trattarsi di un disturbo di umore.
L'ipocondria, i disturbi d'ansia ed i disturbi di umore hanno decorso diverso, tempi di recupero diversi. Per cui, il Suo specialista dovrebbe rianalizzare e redefinire meglio la diagnosi, perché senza, non si può fare una prognosi.
Per quanto riguarda comunque le cure, se si avvertono i benefici, considererei che le scelte terapeutiche potevano essere state "azzeccate". Tornerei dal Suo specialista per i controlli dell'evoluzione del quadro e per il monitoraggio della terapia e lo terrei aggiornato.
Visto l'ambito delle diagnosi (che, come ho scritto, bisogna ancora definire meglio), valuterei con il Suo specialista l'eventualità di ricorrere anche alla Psicoterapia. Questo dipende dalla diagnosi, dalla fase della malattia e dalle circostanze di ogni singolo caso. Comunque, se si tratta di un disturbo d'ansia, la psicoterapia potrebbe essere importante per consolidare i miglioramenti a lungo termine; ciò potrebbe essere vero anche in molti casi di ipocondria e nei disturbi di umore "post-stress", ma non necessariamente nei disturbi di umore in generale. Per cui, importante la diagnosi più chiara.
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Gentile utente,
posso dirLe che non dovrebbero esserci interazioni signifficative di una sola assunzione di oki alla dose che abitualmente viene indicata con la Sua cura psichiatrica, però via internet non posso né prescrivere un farmaco, né approvare il suo uso. Per questo esiste il medico curante e, se questo non è reperibile, può chiamare per un consulto la Guardia Medica.
Poi, Lei è sicuro che l'oki sia il rimedio giusto per il Suo mal di testa ? Assume abitualmente questo farmaco ? Soffre abitualmente di mal di testa o è un qualcosa che si è presentato adesso ? Si è misurato la temperatura ? la pressione arteriosa ? Questo mal di testa è comparso in concomitanza con la modifica della dose del Depakin ?
posso dirLe che non dovrebbero esserci interazioni signifficative di una sola assunzione di oki alla dose che abitualmente viene indicata con la Sua cura psichiatrica, però via internet non posso né prescrivere un farmaco, né approvare il suo uso. Per questo esiste il medico curante e, se questo non è reperibile, può chiamare per un consulto la Guardia Medica.
Poi, Lei è sicuro che l'oki sia il rimedio giusto per il Suo mal di testa ? Assume abitualmente questo farmaco ? Soffre abitualmente di mal di testa o è un qualcosa che si è presentato adesso ? Si è misurato la temperatura ? la pressione arteriosa ? Questo mal di testa è comparso in concomitanza con la modifica della dose del Depakin ?
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 69.2k visite dal 19/05/2012.
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