Ricordi ossessivi, presunto abuso sessuale?
Salve,sono un ragazzo di 24 anni, omosessuale.
Molti anni fa, circa dieci, ho sofferto di un'ossessione legata alla pulizia. Ho imparato a convincerci con il tempo e oggi non mi reca nessun "fastidio" tanto che oggi non mi reca nessun condizionamento preoccupante.
Da circa due anni però, è maturata in me una nuova ossessione, molto più forte è difficile da controllare. E' nata a seguito di una lezione di psicologia all'università in cui il professore ci fece fare una sorta di esperimento in cui dovevamo rievocare, chiudendo gli occhi, il ricordo più antico della nostra infanzia. Ebbene nel momento in cui ho eseguito questo esercizio è come se avessi rievocato una sensazione sgradevole di angoscia nei confronti di una presenza maschile che ho identificato come mio padre, ed è maturata in me la sensazione di aver subito un abuso sessuale (che non è mai avvenuto per quanto io possa ricordare particolari della mia vita cosciente). La cosa sconcertante è che l'intruisione di questo pensiero e l'insussistenza dell'abusatore come mio padre, mi ha fatto dubitare di altre persone durante la mia infanzia, arrivando a deformare altri ricordi in traccia di qualche abuso sessuale. Questa ricerca mi spreca energie infinite. Tant'è che sono arrivato a guardare le foto di famiglia in traccia di qualche persona che possa aiutarmi a rievocare questo presunto abuso. A volte immagino proprio abusi e pratica orribili per capire se quella sensazione l'ho vissuta davvero.
Premetto che la mia vita non è stata assolutamente facile, nell'infanzia spesso rimanevo solo sballotato da parenti a causa del lavoro di mia madre e mio padre, questo particolare non ha fatto altro che incrementare la certezza che qualcuno avesse potuto abusare di me. Cosa ben più grave è che essendo omosessuale ho subito non poche discriminazioni che sono iniziate già da bambino, non nascondo che spesso mi sono chiesto del "motivo" del mio orientamento e questa ossessione sull'abuso sembra che sia arrivata apposta per alimentare il mio dubbio. Sono felicemente fidanzato, anche se la persona che amo per motivi di studio non è fisicamente presente. Mi sento piuttosto solo.
Quando ho occasione di stare con il mio compagno capita che durante le relazioni sessuali ho avuto certe esitazioni proprio riguardo a questi pseudo-flashback, anche se non mi hanno impedito di avere un rapporto completo e soddisfacente. Rimane questo pensiero intrusivo, che non so come trattare.
Se avessi la convinzione di non aver subito nessuno abuso, sarei più tranquillo, ma questo è impossibile. A volte non riesco a capire se soffro di doc o da un vero disturbo post-traumatico da stress. Molti di voi mi diranno sicuramente che non serve cercare nel passato una spiegazione ma vivere il presente, ma come è possibile? Questi pensieri a volte fanno fatica ad andare via anche quando mi sforzo di attivarmi a fare cose che mi interessano.
Molti anni fa, circa dieci, ho sofferto di un'ossessione legata alla pulizia. Ho imparato a convincerci con il tempo e oggi non mi reca nessun "fastidio" tanto che oggi non mi reca nessun condizionamento preoccupante.
Da circa due anni però, è maturata in me una nuova ossessione, molto più forte è difficile da controllare. E' nata a seguito di una lezione di psicologia all'università in cui il professore ci fece fare una sorta di esperimento in cui dovevamo rievocare, chiudendo gli occhi, il ricordo più antico della nostra infanzia. Ebbene nel momento in cui ho eseguito questo esercizio è come se avessi rievocato una sensazione sgradevole di angoscia nei confronti di una presenza maschile che ho identificato come mio padre, ed è maturata in me la sensazione di aver subito un abuso sessuale (che non è mai avvenuto per quanto io possa ricordare particolari della mia vita cosciente). La cosa sconcertante è che l'intruisione di questo pensiero e l'insussistenza dell'abusatore come mio padre, mi ha fatto dubitare di altre persone durante la mia infanzia, arrivando a deformare altri ricordi in traccia di qualche abuso sessuale. Questa ricerca mi spreca energie infinite. Tant'è che sono arrivato a guardare le foto di famiglia in traccia di qualche persona che possa aiutarmi a rievocare questo presunto abuso. A volte immagino proprio abusi e pratica orribili per capire se quella sensazione l'ho vissuta davvero.
Premetto che la mia vita non è stata assolutamente facile, nell'infanzia spesso rimanevo solo sballotato da parenti a causa del lavoro di mia madre e mio padre, questo particolare non ha fatto altro che incrementare la certezza che qualcuno avesse potuto abusare di me. Cosa ben più grave è che essendo omosessuale ho subito non poche discriminazioni che sono iniziate già da bambino, non nascondo che spesso mi sono chiesto del "motivo" del mio orientamento e questa ossessione sull'abuso sembra che sia arrivata apposta per alimentare il mio dubbio. Sono felicemente fidanzato, anche se la persona che amo per motivi di studio non è fisicamente presente. Mi sento piuttosto solo.
Quando ho occasione di stare con il mio compagno capita che durante le relazioni sessuali ho avuto certe esitazioni proprio riguardo a questi pseudo-flashback, anche se non mi hanno impedito di avere un rapporto completo e soddisfacente. Rimane questo pensiero intrusivo, che non so come trattare.
Se avessi la convinzione di non aver subito nessuno abuso, sarei più tranquillo, ma questo è impossibile. A volte non riesco a capire se soffro di doc o da un vero disturbo post-traumatico da stress. Molti di voi mi diranno sicuramente che non serve cercare nel passato una spiegazione ma vivere il presente, ma come è possibile? Questi pensieri a volte fanno fatica ad andare via anche quando mi sforzo di attivarmi a fare cose che mi interessano.
[#1]
Gentile utente,
visto che Lei stesso avverte il carattere ossessivo dei propri dubbi, una risposta "logica" non è detto che sia d'aiuto. Piuttosto che cercare solo la risposta a tali dubbi, ha senso occuparsi del carattere della ideazione, o, in altre parole, occupparsi della malattia. Per cui Le consiglio di fare una consulenza dal vivo da uno specialista psichiatra per capire se si tratta di un disturbo psichico (il che è molto probabile: Lei descrive i precedenti sintomi ossessivo-compulsivi nella propria storia), di che disturbo si tratta e come può essere rimediato (esistono sia le cure farmacologiche, sia le metodiche psicoterapeutiche). L'orientamento sessuale, la storia, l'attuale vissuto di solitudine (come anche gli altri aspetti che vorrà riferire allo specialista) potrebbero essere rilevanti per capire il problema complessivo.
visto che Lei stesso avverte il carattere ossessivo dei propri dubbi, una risposta "logica" non è detto che sia d'aiuto. Piuttosto che cercare solo la risposta a tali dubbi, ha senso occuparsi del carattere della ideazione, o, in altre parole, occupparsi della malattia. Per cui Le consiglio di fare una consulenza dal vivo da uno specialista psichiatra per capire se si tratta di un disturbo psichico (il che è molto probabile: Lei descrive i precedenti sintomi ossessivo-compulsivi nella propria storia), di che disturbo si tratta e come può essere rimediato (esistono sia le cure farmacologiche, sia le metodiche psicoterapeutiche). L'orientamento sessuale, la storia, l'attuale vissuto di solitudine (come anche gli altri aspetti che vorrà riferire allo specialista) potrebbero essere rilevanti per capire il problema complessivo.
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.9k visite dal 03/05/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.