Naturalmente ho cercato di leggere qualcosa riguardo gli attacchi di panico che hanno confermato
Buongiorno,
qualche giorno fa ho avuto il mio primo attacco di panico.
Premesso che non è un periodo particolarmente felice, e negli ultimi 5/6 mesi sono stato molto sotto pressione, non sono mai stato un tipo calmo, anzi sempre molto nervoso.
E' la terza volta che perdo il controllo in modo quasi completo, ma penso che questo sia il primo vero attacco di panico.
La prima volta Gennaio 2011 appena operato di ipertrofia dei turbinati. Dopo circa 18 ore con i tamponi nasali non ce la facevo più a sopportare questa sensazione di oppressione e di difficoltà a respirare e ho perso il controllo con qualche momento di disperazione.
La seconda volta Febbraio 2012 ancora con il problema ai turbinati, e con l'aggravante del raffreddore non riuscivo a respirare e anche quella volta ho perso il controllo. Qualche momento di panico ma poi è passato quasi tutto.
Qualche giorno fa invece il primo quasi inspiegabile attacco di panico. Soffro di ipertensione e colesterolo e la paura di incorrere in un infarto un pò l'ho sempre avuta, ma quel giorno tra pranzo e cena ho mangiato salumi e formaggi non troppo idonei ai miei problemi di pressione. Quasi subito dopo cena la paura di morire per aver ingerito quegli alimenti, dolori al petto e al braccio sinistro, quindi mi sembrava un attacco di cuore, quindi sto per morire....il cuore batte forte....sto morendo....dolori al petto...sto morendo.......faccio fatica a respirare....sto morendo... per fortuna non ero solo e mi sono calmato. Per dormire Lexotan che ha fatto effetto.
Il giorno dopo sono andato dal mio medico di base che mi ha consigliato una visita specialistica da un psicoterapeuta e per cominciare goccie di daparox.
Naturalmente ho cercato di leggere qualcosa riguardo gli attacchi di panico che hanno confermato quello che è successo.
Ma ora che fare?
E' stato un episodio isolato? E' il caso di iniziare una terapia? Ho anche paura che medicinali come il daparox possano modificare il mio io. Ho anche letto che quei medicinali intontiscono un pò e per il lavoro che faccio non posso permettermi troppe distrazioni.
Grazie
qualche giorno fa ho avuto il mio primo attacco di panico.
Premesso che non è un periodo particolarmente felice, e negli ultimi 5/6 mesi sono stato molto sotto pressione, non sono mai stato un tipo calmo, anzi sempre molto nervoso.
E' la terza volta che perdo il controllo in modo quasi completo, ma penso che questo sia il primo vero attacco di panico.
La prima volta Gennaio 2011 appena operato di ipertrofia dei turbinati. Dopo circa 18 ore con i tamponi nasali non ce la facevo più a sopportare questa sensazione di oppressione e di difficoltà a respirare e ho perso il controllo con qualche momento di disperazione.
La seconda volta Febbraio 2012 ancora con il problema ai turbinati, e con l'aggravante del raffreddore non riuscivo a respirare e anche quella volta ho perso il controllo. Qualche momento di panico ma poi è passato quasi tutto.
Qualche giorno fa invece il primo quasi inspiegabile attacco di panico. Soffro di ipertensione e colesterolo e la paura di incorrere in un infarto un pò l'ho sempre avuta, ma quel giorno tra pranzo e cena ho mangiato salumi e formaggi non troppo idonei ai miei problemi di pressione. Quasi subito dopo cena la paura di morire per aver ingerito quegli alimenti, dolori al petto e al braccio sinistro, quindi mi sembrava un attacco di cuore, quindi sto per morire....il cuore batte forte....sto morendo....dolori al petto...sto morendo.......faccio fatica a respirare....sto morendo... per fortuna non ero solo e mi sono calmato. Per dormire Lexotan che ha fatto effetto.
Il giorno dopo sono andato dal mio medico di base che mi ha consigliato una visita specialistica da un psicoterapeuta e per cominciare goccie di daparox.
Naturalmente ho cercato di leggere qualcosa riguardo gli attacchi di panico che hanno confermato quello che è successo.
Ma ora che fare?
E' stato un episodio isolato? E' il caso di iniziare una terapia? Ho anche paura che medicinali come il daparox possano modificare il mio io. Ho anche letto che quei medicinali intontiscono un pò e per il lavoro che faccio non posso permettermi troppe distrazioni.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
i medicinali come il Daparox (principio attivo: paroxetina, della famiglia degli antidepressivi SSRI) non cambio l'io. All'inizio della cura sono possibili alcuni effetti collaterali, compresi i sintomi generali, gastrointestinali e gli eventuali sintomi d'ansia (ma sono effetti collaterali transitori). L'indicazione alla psicoterapia posso condividere, se si tratta del Disturbo da Attacchi di Panico. Tuttavia, penso che la situazione va approfondita e verifcata: coi limiti di un consulto via internet, ho il dubbio che i primi due episodi non siano stati gli attacchi di panico. In ogni modo, per definire la diagnosi e per intraprendere e per monitorare una cura specifica (come quella che a Lei è stata indicata) sarebbe opportuno rivolgersi dal vivo da un medico specialista in psichiatria.
i medicinali come il Daparox (principio attivo: paroxetina, della famiglia degli antidepressivi SSRI) non cambio l'io. All'inizio della cura sono possibili alcuni effetti collaterali, compresi i sintomi generali, gastrointestinali e gli eventuali sintomi d'ansia (ma sono effetti collaterali transitori). L'indicazione alla psicoterapia posso condividere, se si tratta del Disturbo da Attacchi di Panico. Tuttavia, penso che la situazione va approfondita e verifcata: coi limiti di un consulto via internet, ho il dubbio che i primi due episodi non siano stati gli attacchi di panico. In ogni modo, per definire la diagnosi e per intraprendere e per monitorare una cura specifica (come quella che a Lei è stata indicata) sarebbe opportuno rivolgersi dal vivo da un medico specialista in psichiatria.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Buongiorno e mille grazie per la celere risposta.
Pensavo che i primi due episodi erano semplicemente figli del momento e degli aventi.
Io penso che questi episodi siano comunque dovuti a situazioni che non riesco a controllare. In questo ultimo anno ho avuto parecchie situazioni molto stressanti ( lavoro e morte di un genitore ) e il problema ai turbinati gestiti in modo molto discutibili da medici piuttosto superficiali ( 4 visite specialistiche e un intervento e non mi hanno mai fatto fare neanche un esame diagnostico ). Per fortuna ho qualche hobby che mi tiene sempre occupato e un lavoro con il quale mi interfaccio molto con le persone.
Il Paradox mi è stato prescritto dal mio medico di base, ma ero quasi intenzionato ad aspettare la visita specialistica prima di iniziare qualsiasi assunzione di medicinali ( anche se l'idea non mi fa impazzire, cercando magari qualche terapia alternativa come ad esempio l'agopuntura ).
Secondo lei esistono terapie alternative che mi possono aiutare in quel senso?
Pensavo che i primi due episodi erano semplicemente figli del momento e degli aventi.
Io penso che questi episodi siano comunque dovuti a situazioni che non riesco a controllare. In questo ultimo anno ho avuto parecchie situazioni molto stressanti ( lavoro e morte di un genitore ) e il problema ai turbinati gestiti in modo molto discutibili da medici piuttosto superficiali ( 4 visite specialistiche e un intervento e non mi hanno mai fatto fare neanche un esame diagnostico ). Per fortuna ho qualche hobby che mi tiene sempre occupato e un lavoro con il quale mi interfaccio molto con le persone.
Il Paradox mi è stato prescritto dal mio medico di base, ma ero quasi intenzionato ad aspettare la visita specialistica prima di iniziare qualsiasi assunzione di medicinali ( anche se l'idea non mi fa impazzire, cercando magari qualche terapia alternativa come ad esempio l'agopuntura ).
Secondo lei esistono terapie alternative che mi possono aiutare in quel senso?
[#3]
Gentile utente,
Lei chiede:
<<..Secondo lei esistono terapie alternative che mi possono aiutare in quel senso?..>>
Penso che Lei stia guardando troppo avanti, perché la diagnosi non è stata ancora confermata. Mi sembra che anche pensando alle cure, segue la tendenza ad "anticipare" nei pensieri quello che può succedere..
Se fosse confermata la presenza di questa diagnosi psichiatrica, sarà lo specialista stesso a consigliarLa rispetto alle terapie. Potenzialmente ci sono diverse alternative. Già la stessa psicoterapia al giorno d'oggi può essere considerata un'alternativa all'approccio puramente farmacologico, ma la combinazione della psicoterapia (in particolare, cognitivo-comportamentale) con la terapia psicofarmacologica potrebbe essere la strada più efficace. Poi, oltre alla terapia cognitivo-comportamentale esistono anche le altre strategie psicoterapeutiche. Comunque torno a ricordare che è prematuro parlarne: prima deve essere fatta la valutazione da parte dello specialista.
Lei chiede:
<<..Secondo lei esistono terapie alternative che mi possono aiutare in quel senso?..>>
Penso che Lei stia guardando troppo avanti, perché la diagnosi non è stata ancora confermata. Mi sembra che anche pensando alle cure, segue la tendenza ad "anticipare" nei pensieri quello che può succedere..
Se fosse confermata la presenza di questa diagnosi psichiatrica, sarà lo specialista stesso a consigliarLa rispetto alle terapie. Potenzialmente ci sono diverse alternative. Già la stessa psicoterapia al giorno d'oggi può essere considerata un'alternativa all'approccio puramente farmacologico, ma la combinazione della psicoterapia (in particolare, cognitivo-comportamentale) con la terapia psicofarmacologica potrebbe essere la strada più efficace. Poi, oltre alla terapia cognitivo-comportamentale esistono anche le altre strategie psicoterapeutiche. Comunque torno a ricordare che è prematuro parlarne: prima deve essere fatta la valutazione da parte dello specialista.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 25/04/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.