Agorafobia e prescrizione medicinali
Buongiorno.
Sono una ragazza di 25 anni (corporatura minuta) (1,60 e 50 kg) E da diversi mesi soffro di agorafobia associata ad altre paure.
Da tre mesi frequento uno psichiatra che mi ha consigliato prima di tutto lo XANAX a effetto immediato da 0.50 associato a lexotan (alcune gocce da me gestibili, non piu di 10) in previsione di un attacco di panico. Con questa terapia farmacologica mi trovavo bene. Tuttavia il medico ha insistito affinchè avessi una corpertura di base non solo immediata, e quindi dopo poche settimane mi ha sostituito lo xanax da 0,50 a effetto immediato con uno a RILASCIO PROLUNGATO (una pasticca da 0,50 al giorno la mattina). Quando mi è stata cambiata la terapia, pur essendo consapevole che ci sarebbero voluti alcuni giorni pero sortirne i primi effetti positivi, le cose sono andate peggiorando e quando uscivo di casa sentivo una forte sensazione di ansia e insicurezza e non riuscivo piu ad andare all'università o a fare le cose di base come prima riuscivo con lo xanax ad effetto immediato e il lexotan. A quel punto dopo altre due settimane allora il medico mi ha prescritto EN IN GOCCE (10 AL GIORNO) + UNA PASTICCA DI ZARELIS. Dopo il secondo giorno di assunzione di entrambi sono stata molto male fisicamente ho avuto vomito continuo che non si fermava e sono andata al pronto soccorso e quindi sia il medico ospedaliero sia il mio psichiatra mi hanno indicato di abbandonare lo zarelis e di continuare solo con 10/20 gocce di en al giorno e al bisogno di una pasticca di xanax da 0,50 o con una pasticca di tavor. Arrivati a questo punto io non so piu che fare, mi sento di giorno in giorno che sto peggiorando e non ho ancora iniziato a prendere en+xanax. Ogni volta ho sempre un'ansia cfrescente appena mi allontano da casa che non mi permette di fare le cose normalmente. Ora io vorrei gentilmente sapere da voi. Secondo Lei sarebbe possibile e più utile per la mia salute mentale e per risolvere o attenuare l'agorafobia, tornare al semplice XANAX da 0,50 ad effetto immediato + lexotan? Oppure crede che le 10/20 gocce di EN giornaliere + xana o + tavor vadano meglio? O pensa che ci possano essere altre alternative valide? Sono davvero disperata sto cadendo in depressione in quanto non vedo miglioramenti. Dovrei affiancare una terapia cognitivo comportamentale per stare meglio?
Grazie in anticipo
Lara
Sono una ragazza di 25 anni (corporatura minuta) (1,60 e 50 kg) E da diversi mesi soffro di agorafobia associata ad altre paure.
Da tre mesi frequento uno psichiatra che mi ha consigliato prima di tutto lo XANAX a effetto immediato da 0.50 associato a lexotan (alcune gocce da me gestibili, non piu di 10) in previsione di un attacco di panico. Con questa terapia farmacologica mi trovavo bene. Tuttavia il medico ha insistito affinchè avessi una corpertura di base non solo immediata, e quindi dopo poche settimane mi ha sostituito lo xanax da 0,50 a effetto immediato con uno a RILASCIO PROLUNGATO (una pasticca da 0,50 al giorno la mattina). Quando mi è stata cambiata la terapia, pur essendo consapevole che ci sarebbero voluti alcuni giorni pero sortirne i primi effetti positivi, le cose sono andate peggiorando e quando uscivo di casa sentivo una forte sensazione di ansia e insicurezza e non riuscivo piu ad andare all'università o a fare le cose di base come prima riuscivo con lo xanax ad effetto immediato e il lexotan. A quel punto dopo altre due settimane allora il medico mi ha prescritto EN IN GOCCE (10 AL GIORNO) + UNA PASTICCA DI ZARELIS. Dopo il secondo giorno di assunzione di entrambi sono stata molto male fisicamente ho avuto vomito continuo che non si fermava e sono andata al pronto soccorso e quindi sia il medico ospedaliero sia il mio psichiatra mi hanno indicato di abbandonare lo zarelis e di continuare solo con 10/20 gocce di en al giorno e al bisogno di una pasticca di xanax da 0,50 o con una pasticca di tavor. Arrivati a questo punto io non so piu che fare, mi sento di giorno in giorno che sto peggiorando e non ho ancora iniziato a prendere en+xanax. Ogni volta ho sempre un'ansia cfrescente appena mi allontano da casa che non mi permette di fare le cose normalmente. Ora io vorrei gentilmente sapere da voi. Secondo Lei sarebbe possibile e più utile per la mia salute mentale e per risolvere o attenuare l'agorafobia, tornare al semplice XANAX da 0,50 ad effetto immediato + lexotan? Oppure crede che le 10/20 gocce di EN giornaliere + xana o + tavor vadano meglio? O pensa che ci possano essere altre alternative valide? Sono davvero disperata sto cadendo in depressione in quanto non vedo miglioramenti. Dovrei affiancare una terapia cognitivo comportamentale per stare meglio?
Grazie in anticipo
Lara
[#1]
Gentile utente,
l'utilizzo esclusivo di benzodiazepine (come nel suo caso) non trova un razionale rispetto alla diagnosi di disturbo come quello descritto.
Andrebbe presa in considerazione una terapia farmacologica con la classe degli antidepressivi.
Così l'indicazione di associare o meno una terapia psicologica è appannaggio dello psichiatra che deve individuarne o meno i criteri di attuazione.
l'utilizzo esclusivo di benzodiazepine (come nel suo caso) non trova un razionale rispetto alla diagnosi di disturbo come quello descritto.
Andrebbe presa in considerazione una terapia farmacologica con la classe degli antidepressivi.
Così l'indicazione di associare o meno una terapia psicologica è appannaggio dello psichiatra che deve individuarne o meno i criteri di attuazione.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 24/04/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.