Mania di persecuzione
Gentili dottori,
Scrivo per chiedere un consiglio per aiutare mia sorella (credo sia in pré-menopausa). Negl'ultimi 2 mesi mostra un comportamento come se tutti al lavoro la perseguitassero. Si è confidata con me in questo fine-settimana dicendo che è convinta che al lavoro la vogliono umiliare e dice di stare subendo "mobbing". E' stata da un avvocato per capire come procedere ma non avendo risposte concrete come lei si aspettava mi ha detto che l'avvocato era stato comprato dai suoi datori di lavoro. La stessa storia con un suo amico (al quale mi racconta di esserci confidata) e il quale le ha detto che erano fantasie della sua mente. A questo punto mia sorella mi dice che anche lui è stato comprato dai colleghi!
Inoltre, mi dice che é stata pedinata una mattina mentre si recava al lavoro e che ora sente anche paura delle grosse macchine nere... Ha tutti i suoi telefoni cellulari staccati perché é convinta che ha i cellulari sotto ascolto, anche quello del lavoro e che ci c'é una telecamera nascosta nel suo ufficio che la spia per trovare una giusta causa da licenziarla. Lei crede che conoscono le sue password sia del computer di lavoro sia quello di casa, che sono entri in casa sua mentre era fuori per cercare prove per rimproverarla al lavoro.
Confesso che sono disperata ma non so' come e cosa fare per aiutarla. Lei vive da sola e lavora in una città a 400km da me, quindi non ci vediamo tanto spesso, anche se abbiamo un buon rapporto. Per favore, datemi un consiglio urgente.
Scrivo per chiedere un consiglio per aiutare mia sorella (credo sia in pré-menopausa). Negl'ultimi 2 mesi mostra un comportamento come se tutti al lavoro la perseguitassero. Si è confidata con me in questo fine-settimana dicendo che è convinta che al lavoro la vogliono umiliare e dice di stare subendo "mobbing". E' stata da un avvocato per capire come procedere ma non avendo risposte concrete come lei si aspettava mi ha detto che l'avvocato era stato comprato dai suoi datori di lavoro. La stessa storia con un suo amico (al quale mi racconta di esserci confidata) e il quale le ha detto che erano fantasie della sua mente. A questo punto mia sorella mi dice che anche lui è stato comprato dai colleghi!
Inoltre, mi dice che é stata pedinata una mattina mentre si recava al lavoro e che ora sente anche paura delle grosse macchine nere... Ha tutti i suoi telefoni cellulari staccati perché é convinta che ha i cellulari sotto ascolto, anche quello del lavoro e che ci c'é una telecamera nascosta nel suo ufficio che la spia per trovare una giusta causa da licenziarla. Lei crede che conoscono le sue password sia del computer di lavoro sia quello di casa, che sono entri in casa sua mentre era fuori per cercare prove per rimproverarla al lavoro.
Confesso che sono disperata ma non so' come e cosa fare per aiutarla. Lei vive da sola e lavora in una città a 400km da me, quindi non ci vediamo tanto spesso, anche se abbiamo un buon rapporto. Per favore, datemi un consiglio urgente.
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Gentile utente,
la situazione che Lei descrive si presenta con elementi suggestivi di un disturbo psichico. Tuttavia, senza la visita diretta è impossibile fare le diagnosi, e, oltre a tali limiti dell'obbiettività, legati al fatto della comunicazione a distanza (via internet) e traite la terza persona (Lei), in questo caso abbiamo anche i limiti della privacy della Sua sorella. Dunque, i passi devono essere fatti in rispetto della sua privacy, anche perché altrimenti rischia maggiormente anche Lei di essere "comprata". Bisogna anche aggiungere che il disagio e la sintomatologia psichica della persona può diventare un fattore che attiva secondariamente un vero e proprio mobbing. Inoltre, non essendo testimoni diretti della situazione, non possiamo nemmeno escludere a priori che ci sia il mobbing: una patologia psichiatrica caratterizzata dalle idee persecutorie patologiche (anche se fosse già accertata con la visita psichiatrica) a rigore non esclude il mobbing.
Si potrebbe dire alla Sua sorella che il mobbing è una situazione che ha come la conseguenza e come un fattore che lo alimenta il disagio psichico della persona, e penso che lei potrà condividerlo. Direi inoltre che esistono i centri specializzati che valutano tale disagio, il che è importante sia per dare alla persona il supporto psicologico, sia per darle eventualmente anche un supporto legale, perché in linea teorica si può sostenere che il disagio psichico della persona, qualora ce ne sono i responsabili, si traduce nel danno morale. Penso che anche con questo lei sarebbe d'accordo (ed è tutto anche vero). Tali centri di valutazione esistono. Non so purtroppo come è organizzato nella Sua città o nella città della Sua sorella, ma nella mia città un tale centro esiste presso il reparto della Medicina del Lavoro dell'Ospedale Centrale, mentre l'iter della valutazione prevede anche un colloquio con lo psichiatra e la somministrazione dei test psicologici (con tutte le persone che dichiarano di essere le vittime del mobbing, sia con la storia psichiatrica che senza, sia con sintomi psichiatrici sia senza: insomma è un iter per tutti). Dunque, si potrebbe consigliare alla Sua sorella di rivolgersi all'ambulatorio della Medicina del Lavoro presso l'Ospedale Centrale come all'istituzione più imparziale, super partes.
la situazione che Lei descrive si presenta con elementi suggestivi di un disturbo psichico. Tuttavia, senza la visita diretta è impossibile fare le diagnosi, e, oltre a tali limiti dell'obbiettività, legati al fatto della comunicazione a distanza (via internet) e traite la terza persona (Lei), in questo caso abbiamo anche i limiti della privacy della Sua sorella. Dunque, i passi devono essere fatti in rispetto della sua privacy, anche perché altrimenti rischia maggiormente anche Lei di essere "comprata". Bisogna anche aggiungere che il disagio e la sintomatologia psichica della persona può diventare un fattore che attiva secondariamente un vero e proprio mobbing. Inoltre, non essendo testimoni diretti della situazione, non possiamo nemmeno escludere a priori che ci sia il mobbing: una patologia psichiatrica caratterizzata dalle idee persecutorie patologiche (anche se fosse già accertata con la visita psichiatrica) a rigore non esclude il mobbing.
Si potrebbe dire alla Sua sorella che il mobbing è una situazione che ha come la conseguenza e come un fattore che lo alimenta il disagio psichico della persona, e penso che lei potrà condividerlo. Direi inoltre che esistono i centri specializzati che valutano tale disagio, il che è importante sia per dare alla persona il supporto psicologico, sia per darle eventualmente anche un supporto legale, perché in linea teorica si può sostenere che il disagio psichico della persona, qualora ce ne sono i responsabili, si traduce nel danno morale. Penso che anche con questo lei sarebbe d'accordo (ed è tutto anche vero). Tali centri di valutazione esistono. Non so purtroppo come è organizzato nella Sua città o nella città della Sua sorella, ma nella mia città un tale centro esiste presso il reparto della Medicina del Lavoro dell'Ospedale Centrale, mentre l'iter della valutazione prevede anche un colloquio con lo psichiatra e la somministrazione dei test psicologici (con tutte le persone che dichiarano di essere le vittime del mobbing, sia con la storia psichiatrica che senza, sia con sintomi psichiatrici sia senza: insomma è un iter per tutti). Dunque, si potrebbe consigliare alla Sua sorella di rivolgersi all'ambulatorio della Medicina del Lavoro presso l'Ospedale Centrale come all'istituzione più imparziale, super partes.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Gentile utente,
indubbiamente una risposta precisa la potrebbe avere da una consulenza specifica dal vivo.
In alternativa si potrebbe chiamare in causa il medico di base per poter da lui avere già una prima valutazione e per poter eventualmente avere un suggerimento di uno specialista ove rivolgersi.
indubbiamente una risposta precisa la potrebbe avere da una consulenza specifica dal vivo.
In alternativa si potrebbe chiamare in causa il medico di base per poter da lui avere già una prima valutazione e per poter eventualmente avere un suggerimento di uno specialista ove rivolgersi.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 23/04/2012.
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