Persistenti disturbi dell'umore,alterata percezione della realtà e dell'io.
Gentile staff di Medicitalia..
Sono un ragazzo di 28 anni con precedenti casi in famiglia di disturbi mentali,io stesso sono stato seguito da una serie di psicologi durante l'infanzia finiti in un nulla di che senza grandi benefici.
Putroppo mi rendo conto ora che la mia situazione non è più sostenibile,sebbene negli anni abbia sempre in qualche modo pensato di poterla arginare mediante una sorta di pacata autoanalisi/accettazione (dove per pacata autoanalisi intendo lo sforzo continuo di relazionarmi a me stesso e il mondo).
Premesso ciò elenco alcuni dei sintomi vecchi ( che ho rilevato in me da anni) e alcuni nuovi ( diciamo apparsi negli ultimi 9 mesi).
Totale insonnia sono circa più di 7 anni che raramente dormo più di 2 ore a notte,alternanza di umori che vanno dalla totale apatia(quindi non uscire di casa per diverse settimane,rifiutare ogni genere di contatto) alternati ad atteggiamenti di vitalità malata quali spese spropositate slanci di affetto smodati e iperattività.
Incapacità di relazionarmi in modo equilibrato sopratutto alle persone che divinizzo e svaluto senza apparenti motivi o con motivazioni futili,frustrazione sessuale dovuta non ad una mancanza di desiderio o impossibilità,ma ad una totale incapacità di fiducia nell'intimità ( anche con partner di lunga data e fidati).
Smarrimento del senso di realtà e del tempo come il trovarsi in situazioni ( solo in presenza di altri) in cui ho la netta sensazione di non esserci o meglio che tutto ciò che mi circonda sia una sorta di finzione nella quale partecipo da spettatore come se vi fosse una platea tra me e chi recita la vita.
Fissazioni / Paranoie quindi una certa ritualità esasperata come ad esempio il coprire le televisioni i monitor gli schermi del cellulare prima di provare a dormire ed altri.
Questi solo alcuni dei sintomi con cui convivo da diversi anni.
Nuovi comparsi in seguito a cambiamenti nella vita: avevo imparato a convivere e quasi prevedere l'alternanza dei miei umori così da renderli in un certo qual modo più gestibili,ora mi ritrovo ad avere sbalzi di umore molto grossi e continui nel giro di pochi minuti,che mi portano dall'allegria più sfrenata ad un pianto insensato con l'aggiunta della rabbia, ira.
Non sono mai stato un tipo violento ne con i modi ne con le parole,anzi la pacatezza mi ha sempre contraddistinto,ora mi trovo a far subire degli scatti di cattiveria e d'ira totalmente gratuiti alle persone a me vicine che definirei al limite del sadico ( non in termini di violenza fisica sia chiaro al massimo ho allungato uno schiaffo).
Costante terrore di essere tradito e abbandonato che mi porta a costruire scenari a cui finisco per credere anche quando cercano di mettermi d'innanzi l'evidenza dei fatti,dove finisco per dar loro ragione ma senza sradicare da me le mie trame,come se razionalmente sapessi ma poi nella mia realtà questa razionalità viene meno.
DI sintomi vecchi e nuovi ve ne sarebbero altri quindi nel caso possa servire sarò lieto di rispondervi
Sono un ragazzo di 28 anni con precedenti casi in famiglia di disturbi mentali,io stesso sono stato seguito da una serie di psicologi durante l'infanzia finiti in un nulla di che senza grandi benefici.
Putroppo mi rendo conto ora che la mia situazione non è più sostenibile,sebbene negli anni abbia sempre in qualche modo pensato di poterla arginare mediante una sorta di pacata autoanalisi/accettazione (dove per pacata autoanalisi intendo lo sforzo continuo di relazionarmi a me stesso e il mondo).
Premesso ciò elenco alcuni dei sintomi vecchi ( che ho rilevato in me da anni) e alcuni nuovi ( diciamo apparsi negli ultimi 9 mesi).
Totale insonnia sono circa più di 7 anni che raramente dormo più di 2 ore a notte,alternanza di umori che vanno dalla totale apatia(quindi non uscire di casa per diverse settimane,rifiutare ogni genere di contatto) alternati ad atteggiamenti di vitalità malata quali spese spropositate slanci di affetto smodati e iperattività.
Incapacità di relazionarmi in modo equilibrato sopratutto alle persone che divinizzo e svaluto senza apparenti motivi o con motivazioni futili,frustrazione sessuale dovuta non ad una mancanza di desiderio o impossibilità,ma ad una totale incapacità di fiducia nell'intimità ( anche con partner di lunga data e fidati).
Smarrimento del senso di realtà e del tempo come il trovarsi in situazioni ( solo in presenza di altri) in cui ho la netta sensazione di non esserci o meglio che tutto ciò che mi circonda sia una sorta di finzione nella quale partecipo da spettatore come se vi fosse una platea tra me e chi recita la vita.
Fissazioni / Paranoie quindi una certa ritualità esasperata come ad esempio il coprire le televisioni i monitor gli schermi del cellulare prima di provare a dormire ed altri.
Questi solo alcuni dei sintomi con cui convivo da diversi anni.
Nuovi comparsi in seguito a cambiamenti nella vita: avevo imparato a convivere e quasi prevedere l'alternanza dei miei umori così da renderli in un certo qual modo più gestibili,ora mi ritrovo ad avere sbalzi di umore molto grossi e continui nel giro di pochi minuti,che mi portano dall'allegria più sfrenata ad un pianto insensato con l'aggiunta della rabbia, ira.
Non sono mai stato un tipo violento ne con i modi ne con le parole,anzi la pacatezza mi ha sempre contraddistinto,ora mi trovo a far subire degli scatti di cattiveria e d'ira totalmente gratuiti alle persone a me vicine che definirei al limite del sadico ( non in termini di violenza fisica sia chiaro al massimo ho allungato uno schiaffo).
Costante terrore di essere tradito e abbandonato che mi porta a costruire scenari a cui finisco per credere anche quando cercano di mettermi d'innanzi l'evidenza dei fatti,dove finisco per dar loro ragione ma senza sradicare da me le mie trame,come se razionalmente sapessi ma poi nella mia realtà questa razionalità viene meno.
DI sintomi vecchi e nuovi ve ne sarebbero altri quindi nel caso possa servire sarò lieto di rispondervi
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Quale e' la sua domanda?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Cosa consigliate di fare,a che genere di specialista rivolgermi,quanto elencato può essere abbastanza per considerare appunto un consulto specifico?
In realtà anche che approccio usare con le persone a me vicine perchè mi sto rendendo conto di essere totalmente ermetico e che involontariamente sto facendo loro del male.
In realtà anche che approccio usare con le persone a me vicine perchè mi sto rendendo conto di essere totalmente ermetico e che involontariamente sto facendo loro del male.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.3k visite dal 12/04/2012.
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