Sensazione strana alla testa
Gent. Dottori,
vi scrivo perché è un periodo nero per me.
E' da gennaio che tante cose non vanno bene, ho sempre avuto un po’ d’ansia al mattino ma tutto sommato gestibile.
Da giovedì scorso è crollato tutto. La sensazione è quella che mi veniva già spesso due/tre anni fa.
Mi sento confusa… come se io fossi dentro ad una campana di vetro (soprattutto la testa) e tutti gli altri al di fuori, come se fossi “sdoppiata” e vedessi e vivessi dal di fuori la situazione… come se ci fosse una distanza tra me e le altre persone e di non riuscire ad essere direttamente in contatto con la realtà che sto vivendo in quel momento … tutte le azioni che faccio in quei momenti quasi non mi sembra di farle io direttamente…è come se avessi la testa ovattata. Non vedo appannato ma è come se avessi un vetro davanti agli occhi, sento ma è come se anche attorno alle orecchie avessi q.cosa…. A volte ho quasi persino paura di parlare perché mi sembra di perdere il controllo e mi viene paura di dire delle cose strane… E’ come se fossi mezza addormentata…
In certi momenti mi sembra quasi di avere tutto il corpo insensibile e allo stesso tempo ogni muscolo indolenzito….
So solo che da giovedì questa sensazione mi sta torturando, dura in continuazione fino alla sera… al mattino è insopportabile e ho bisogno di starmene sola e tranquilla, al pomeriggio riesco a gestirlo un po’ meglio ma la cosa che mi fa incazzare è che continua per tutto il giorno senza darmi tregua…..Mi passa poco prima di andare a dormire e solo il pensiero che l’indomani potrei averla di nuovo mi fa venire male.
Quando mi era successo avevo preso lo zoloft,avevo intenzione di prenderlo, all’epoca mi ero trovata bene…
Vorrei capire se può trattarsi di qualcos altro o se è "solo" ansia.
Spero che passi il prima possibile perché è paralizzante.
Grazie per l'attenzione.
vi scrivo perché è un periodo nero per me.
E' da gennaio che tante cose non vanno bene, ho sempre avuto un po’ d’ansia al mattino ma tutto sommato gestibile.
Da giovedì scorso è crollato tutto. La sensazione è quella che mi veniva già spesso due/tre anni fa.
Mi sento confusa… come se io fossi dentro ad una campana di vetro (soprattutto la testa) e tutti gli altri al di fuori, come se fossi “sdoppiata” e vedessi e vivessi dal di fuori la situazione… come se ci fosse una distanza tra me e le altre persone e di non riuscire ad essere direttamente in contatto con la realtà che sto vivendo in quel momento … tutte le azioni che faccio in quei momenti quasi non mi sembra di farle io direttamente…è come se avessi la testa ovattata. Non vedo appannato ma è come se avessi un vetro davanti agli occhi, sento ma è come se anche attorno alle orecchie avessi q.cosa…. A volte ho quasi persino paura di parlare perché mi sembra di perdere il controllo e mi viene paura di dire delle cose strane… E’ come se fossi mezza addormentata…
In certi momenti mi sembra quasi di avere tutto il corpo insensibile e allo stesso tempo ogni muscolo indolenzito….
So solo che da giovedì questa sensazione mi sta torturando, dura in continuazione fino alla sera… al mattino è insopportabile e ho bisogno di starmene sola e tranquilla, al pomeriggio riesco a gestirlo un po’ meglio ma la cosa che mi fa incazzare è che continua per tutto il giorno senza darmi tregua…..Mi passa poco prima di andare a dormire e solo il pensiero che l’indomani potrei averla di nuovo mi fa venire male.
Quando mi era successo avevo preso lo zoloft,avevo intenzione di prenderlo, all’epoca mi ero trovata bene…
Vorrei capire se può trattarsi di qualcos altro o se è "solo" ansia.
Spero che passi il prima possibile perché è paralizzante.
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile utente
Le sansazioni descritte sono aspecifiche ed inquadrabili anche in quadri ansiosi.
Fa riferimento ad un trattamento con zoloft ma non è specificato il dosaggio ed il periodo di assunzione.
Allo stato attuale, non può assumere il farmaco perchè ha avuto dei risultati ma la situazione va inquadrata nuovamente per un trattamento più appropriato.
Sarebbe opportuno far riferimento ad uno psichiatra a breve.
Le sansazioni descritte sono aspecifiche ed inquadrabili anche in quadri ansiosi.
Fa riferimento ad un trattamento con zoloft ma non è specificato il dosaggio ed il periodo di assunzione.
Allo stato attuale, non può assumere il farmaco perchè ha avuto dei risultati ma la situazione va inquadrata nuovamente per un trattamento più appropriato.
Sarebbe opportuno far riferimento ad uno psichiatra a breve.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
anch'io Le consiglio di fare una visita dal vivo e a breve da uno specialista psichiatra. Dalla Sua descrizione è chiaro che questo periodo si presenta con lo stato d'animo e coi sintomi che non vanno misconosciuti come "la solita" ansia ("ho sempre avuto un po’ d’ansia al mattino").
Da parte mia, coi limiti del consulto via internet, non escluderei che possa trattarsi della ricaduta della malattia che si è già manifestata anni fa e penso che i risultati della terapia psicofarmacologica adoperata in passato devono essere comunicati allo specialista e possono aiutarvi a trovare la soluzione corretta (ma questa volta, se si trattasse di una ricaduta, l'approccio dovrebbe essere più serio: nei termini della diagnosi più definita, nei termini della scelta e della durata della terapia), oppure può trattarsi anche di un'altra cosa (la quale altrettanto importante definire e rimediare).
anch'io Le consiglio di fare una visita dal vivo e a breve da uno specialista psichiatra. Dalla Sua descrizione è chiaro che questo periodo si presenta con lo stato d'animo e coi sintomi che non vanno misconosciuti come "la solita" ansia ("ho sempre avuto un po’ d’ansia al mattino").
Da parte mia, coi limiti del consulto via internet, non escluderei che possa trattarsi della ricaduta della malattia che si è già manifestata anni fa e penso che i risultati della terapia psicofarmacologica adoperata in passato devono essere comunicati allo specialista e possono aiutarvi a trovare la soluzione corretta (ma questa volta, se si trattasse di una ricaduta, l'approccio dovrebbe essere più serio: nei termini della diagnosi più definita, nei termini della scelta e della durata della terapia), oppure può trattarsi anche di un'altra cosa (la quale altrettanto importante definire e rimediare).
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.3k visite dal 10/04/2012.
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