Sindrome depressiva endogena di grado medio

La depressione non è una sindrome organica, tuttavia la maggior parte delle polizze assicurative esclude le patologie mentali di qualsiasi tipo.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

La ringrazio, innanzitutto, per il rapido riscontro e, facendo riferimento alla mia polizza, ove testualmente, tra i motivi di eslusione dei benefici, vi è scritto: "effetto delle seguenti infermità mentali: sindromi organiche cerebrali, schizofrenia, forme maniaco-depressive o stato paranoidi", secondo il Suo parere, rientra anche la mia patologia?

Dovrebbe rientrare tra le forme "maniaco-depressive" anche se la dicitura non è corretta in senso nosografico.

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Quindi, se ho ben compreso, non è scontato che la mia patologia debba essere classificata tra le forme "maniaco-depressive", atteso che, infatti, la nosografia non è appropriata. Giusto?

Ci dovrebbe essere una lista piu' approfondita

La ringrazio infinitamente per i chiarimenti e Le chiedo un ultimo quesito, stante a quanto sopra detto, se instauro una lite giudiziaria con l'assicurazione, appellandomi, appunto, che tra i motivi di esclusione non è presente l'esatta definizione della mia patologia, potrei, quindi, avere ragione?

Deve parlarne con un avvocato e capire quali sono i termini possibili per vincere la causa.

La trovo un po' difficile.

Se le norme contrattuali non riportano specificamente sindromi depressive ci potrebbe essere lo spiraglio per una lite giudiziaria, in considerazione del fatto che con la nomenclatura classica ci si riferisce alle sindromi maniaco-depressive per intendere il disturbo bipolare. La sindrome depressiva endogena è altra cosa rispetto al disturbo bipolare. Bisogna sentire comunque un legale esperto in materia per avere un parere.
Cordiali saluti

Come detto, la dicitura contrattuale, tra i motivi di esclusione, cita testualmente: "effetto delle seguenti infermità mentali: sindromi organiche cerebrali, schizofrenia, forme maniaco-depressive o stato paranoidi". Null'altro viene citato circa le altre infermità mentali.
In ogni caso cercherò un parere ad un legale come da Voi suggeritomi, anche se credo, che in sede giudiziaria, ci vorrà comunque una specifica relazione medico legale in merito alla precisa nomenclatura afferente le malattie citate nel contratto.
Tanti cordiali saluti e una buona Pasqua.

Gentile utente,

il mio consiglio, qualora dovesse sostenere tale tesi, è quello di chiedere allo psichiatra - e non tanto ad un medico legale - che la segue una relazione dettagliata in merito alla sintomatologia manifestata con una conseguente diagnosi (precisando a quali specifici criteri, riconosciuti dalle più importanti classificazioni in tema di malattie mentali, si sta facendo riferimento per la diagnosi).

Ovviamente il passo successivo sarebbe quello di sottoporre all'avvocato il tutto e concordare con il medesimo l'eventuale proseguimento dell'iter.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

Ringrazio tutti Voi per gli utili riscontri e ribadisco tanti cordiali saluti e una buona Pasqua.