Bipolare
Buonasera, mio marito è bipolare da 23 anni dopo tiroidectomia totale,
seguito con ricoveri ogni anno e cambi di terapia, ma sempre stadi di euforia e poi depressione dal 2007 sempre peggio. Lo ricoverano se vedono che è euforico allo stadio incontenibile senno per depressione anche di sei mesi puo' starsene a casa a carico mio. Sempre solo con litio in depressione e quando è su gli danno ora sycrest 5mg 1 alla sera poi prende eutirox 100 mg 2 alla mattina ,liskonum 450 mg 1 piu mezza piu una triatec 10 mg alla sera Io mi chiedo questi farmaci interagfiscono tra loro si anullano. Poi lui quando va in depressione non si alza mai, solo per mangiare come in sto periodo dopo ricovero di una settimana per euforia. Ma che vita è per lui?
io poi sinceramente non ce la faccio piu', e le depressioni non sono da poco Lui non ha consapevolezza di malattia e quando passa da depressione a euforia dice sto bene e giorno dopo giorno va su a comportamenti descritti bene nel comportamento bipolare, disinibizione nei rapporti interpersonali non dorme al notte
cerca altre donne ecc. Poi depressione e io temo sempre per suicidio.
Se mi risponde la ringrazio sinceramente
Saluti e grazie Diana
seguito con ricoveri ogni anno e cambi di terapia, ma sempre stadi di euforia e poi depressione dal 2007 sempre peggio. Lo ricoverano se vedono che è euforico allo stadio incontenibile senno per depressione anche di sei mesi puo' starsene a casa a carico mio. Sempre solo con litio in depressione e quando è su gli danno ora sycrest 5mg 1 alla sera poi prende eutirox 100 mg 2 alla mattina ,liskonum 450 mg 1 piu mezza piu una triatec 10 mg alla sera Io mi chiedo questi farmaci interagfiscono tra loro si anullano. Poi lui quando va in depressione non si alza mai, solo per mangiare come in sto periodo dopo ricovero di una settimana per euforia. Ma che vita è per lui?
io poi sinceramente non ce la faccio piu', e le depressioni non sono da poco Lui non ha consapevolezza di malattia e quando passa da depressione a euforia dice sto bene e giorno dopo giorno va su a comportamenti descritti bene nel comportamento bipolare, disinibizione nei rapporti interpersonali non dorme al notte
cerca altre donne ecc. Poi depressione e io temo sempre per suicidio.
Se mi risponde la ringrazio sinceramente
Saluti e grazie Diana
[#4]
Gentile utente,
accantonando per un attimo il Sycrest (il quale viene prescritto limitamente agli episodi maniacali), parlando dei farmaci che assume continuamente, cioè il Litio e l'Eutirox, si tratta dei farmaci gli effetti dei quali si bilanciano fra di loro solo in parte. Il Litio ha un effetto inibente sul tessuto ghiandolare tiroideo, e in alcuni casi viene anche usato per contrastare l'iperattività patologica di tale ghiandola, ma se il tessuto tiroideo non c'è più, questo aspetto non è più rilevante; il Litio controbilancia anche alcuni effetti degli ormoni tiroidei che sono già in circolo (o dei farmaci che ne sono sostitutivi), ma in modo indiretto, perché agiscono sui meccanismi diversi all'interno delle cellule; il Litio controbilancia quelli fra gli effetti dell'Eutirox che possono riguardare la sfera psichica, ma, oltre a tali effetti, l'Eutirox ne ha molti altri (non solo a livello psichico), che sono essenziali all'organismo (è essenziale come terapia ormonale sostitutiva per molteplici funzioni che svolgono nell'organismo gli ormoni tiroidei). Il Litio, oltre agli effetti psichici, ha anche gli effetti metabolici, che bisogna tenere sotto controllo, però anche tenendo conto di questo, le aree d'azione del Litio e dell'Eutirox si sovrappongono solo in parte: i due farmaci non sono semplicemente uno l'antidoto dell'altro.
Si tratta dei due farmaci cui livelli nel sangue sono controllabili (litiemia, dosaggio degli ormoni tiroidei), permettendo di stabilire di volta in volta se le dosi assunte sono sufficienti dal punto di vista terapeutico e, dall'altra parte, se non eccedono i limiti di sicurezza. Il monitoraggio di tali parametri è una cosa alla quale bisogna sempre prestare l'attenzione. spero, anzi, non vorrei dubitare, che i vostri medici monitorano tali parametri.
Dai dosaggi da Lei riportati potrei crearmi un'impressione che la dose dell'Eutirox è alta (però in realtà questo non significa niente: importante invece se tale dose garantisce i livelli ottimalidegli ormoni tiroidei). Potrei crearmi anche un'impressione che la dose del Litio è troppo bassa (idem: serve vedere la litiemia per poter giudicarlo); (in una persona con problematiche di salute così complesse come il Suo marito anche l'eliminazione dei farmaci dall'organismo può essere rallentato, ed i livelli di un farmaco nell'organismo possono essere anche più alti rispetto a quelle che si aspetterebbe di avere in una persona fisicamente sana: serve anche un controllo periodico con esami di routine dei parametri delle funzionalità dell'organismo).
In effetti, le alterazioni dello stato psichico possono essere determinate anche dallo stato metabolico (equilibri degli elettroliti, glicemia, funzionalità del fegato, dei reni ecc., ecc.).
Le fluttuazioni dello stato psichico che Lei descrive, se si tratta di un Disturbo Bipolare, in un delle ipotesi, potrebbero essere spiegabili con i livelli insufficienti del Litio (che bisogna verificare con la litiemia).
In un'altra ipotesi, la terapia con un unico (anche se il migliore di tutti) stabilizzatore dell'umore come il Litio, non è sufficiente. Capitano i casi nei quali si rende necessaria l'aggiunta del secondo stabilizzatore di umore: da valutare assieme con i vostri medici.
E' anche possibile che i medici non vogliono arrischiarsi di ricorrere alle dosi supperiori del Litio per motivi degli effetti colllaterali. In questo caso bisogna valutare quale altro stabilizzatore di umore possa avere un profilo degli effetti collaterali più accettabile, tenendo conto che tutti i farmaci hanno gli effetti collaterali. Di fronte agli effetti collaterali (fra i quali sono da contare anche quelli da interazione fra i farmaci), non meno importante è l'efficacia. Infatti, il compenso psichico può essere in questa situazione più importante di alcuni effetti collaterali (alcuni relativamente gestibili, altri comunque inevitabili col tempo), sempre se la situazione è monitorata.
Mi soffermerei anche sulla diagnosi. "Bipolare dopo tiroidectomia totale" (se il disturbo è esordito solo dopo la tiroidectemia, ma comunque dopo 23 anni senza la tiroide e sotto effetti, anche metabolici, del Litio), non è un "classico" Disturbo Bipolare. Dunque, oltre alle ipotesi di cura dal punto di vista del compenso del Disturbo Bipolare, rimangono anche le ipotesi della comorbilità dal punto di vista metabolico, come ho già accennato, che possono contribuire in modo indipendente alle variazioni dello stato psichico.
Inoltre, potrebbe aver senso un controllo neurologico, eventualmente approfondito con gli esami che il neurologo potrà ritenere opportuni, essendo possibili, con l'età e soprattutto nell'organismo malato, risentimenti del sistema nervoso centrale, aggiuntasi secondariamente.
Può aver senso chiedere ai vostri medici di spiegarLe man mano meglio tutta la situazione: le attuali condizioni del Suo marito dal punto di vista dei vari parametri di funzionalità dell'organismo, i motivi della scelta dei farmaci specifici, la strategia che si preferisce seguire nella cura, ecc.
Fondamentale è capire quali specialisti devono essere di riferimento principale. E' anche importante che fra i vari specialisti che seguono il suo marito ci sia un coordinamento di azioni e che almeno uno di loro abbia uno sguardo dell'insieme.
Da quali specialisti è seguito il Suo marito ?
accantonando per un attimo il Sycrest (il quale viene prescritto limitamente agli episodi maniacali), parlando dei farmaci che assume continuamente, cioè il Litio e l'Eutirox, si tratta dei farmaci gli effetti dei quali si bilanciano fra di loro solo in parte. Il Litio ha un effetto inibente sul tessuto ghiandolare tiroideo, e in alcuni casi viene anche usato per contrastare l'iperattività patologica di tale ghiandola, ma se il tessuto tiroideo non c'è più, questo aspetto non è più rilevante; il Litio controbilancia anche alcuni effetti degli ormoni tiroidei che sono già in circolo (o dei farmaci che ne sono sostitutivi), ma in modo indiretto, perché agiscono sui meccanismi diversi all'interno delle cellule; il Litio controbilancia quelli fra gli effetti dell'Eutirox che possono riguardare la sfera psichica, ma, oltre a tali effetti, l'Eutirox ne ha molti altri (non solo a livello psichico), che sono essenziali all'organismo (è essenziale come terapia ormonale sostitutiva per molteplici funzioni che svolgono nell'organismo gli ormoni tiroidei). Il Litio, oltre agli effetti psichici, ha anche gli effetti metabolici, che bisogna tenere sotto controllo, però anche tenendo conto di questo, le aree d'azione del Litio e dell'Eutirox si sovrappongono solo in parte: i due farmaci non sono semplicemente uno l'antidoto dell'altro.
Si tratta dei due farmaci cui livelli nel sangue sono controllabili (litiemia, dosaggio degli ormoni tiroidei), permettendo di stabilire di volta in volta se le dosi assunte sono sufficienti dal punto di vista terapeutico e, dall'altra parte, se non eccedono i limiti di sicurezza. Il monitoraggio di tali parametri è una cosa alla quale bisogna sempre prestare l'attenzione. spero, anzi, non vorrei dubitare, che i vostri medici monitorano tali parametri.
Dai dosaggi da Lei riportati potrei crearmi un'impressione che la dose dell'Eutirox è alta (però in realtà questo non significa niente: importante invece se tale dose garantisce i livelli ottimalidegli ormoni tiroidei). Potrei crearmi anche un'impressione che la dose del Litio è troppo bassa (idem: serve vedere la litiemia per poter giudicarlo); (in una persona con problematiche di salute così complesse come il Suo marito anche l'eliminazione dei farmaci dall'organismo può essere rallentato, ed i livelli di un farmaco nell'organismo possono essere anche più alti rispetto a quelle che si aspetterebbe di avere in una persona fisicamente sana: serve anche un controllo periodico con esami di routine dei parametri delle funzionalità dell'organismo).
In effetti, le alterazioni dello stato psichico possono essere determinate anche dallo stato metabolico (equilibri degli elettroliti, glicemia, funzionalità del fegato, dei reni ecc., ecc.).
Le fluttuazioni dello stato psichico che Lei descrive, se si tratta di un Disturbo Bipolare, in un delle ipotesi, potrebbero essere spiegabili con i livelli insufficienti del Litio (che bisogna verificare con la litiemia).
In un'altra ipotesi, la terapia con un unico (anche se il migliore di tutti) stabilizzatore dell'umore come il Litio, non è sufficiente. Capitano i casi nei quali si rende necessaria l'aggiunta del secondo stabilizzatore di umore: da valutare assieme con i vostri medici.
E' anche possibile che i medici non vogliono arrischiarsi di ricorrere alle dosi supperiori del Litio per motivi degli effetti colllaterali. In questo caso bisogna valutare quale altro stabilizzatore di umore possa avere un profilo degli effetti collaterali più accettabile, tenendo conto che tutti i farmaci hanno gli effetti collaterali. Di fronte agli effetti collaterali (fra i quali sono da contare anche quelli da interazione fra i farmaci), non meno importante è l'efficacia. Infatti, il compenso psichico può essere in questa situazione più importante di alcuni effetti collaterali (alcuni relativamente gestibili, altri comunque inevitabili col tempo), sempre se la situazione è monitorata.
Mi soffermerei anche sulla diagnosi. "Bipolare dopo tiroidectomia totale" (se il disturbo è esordito solo dopo la tiroidectemia, ma comunque dopo 23 anni senza la tiroide e sotto effetti, anche metabolici, del Litio), non è un "classico" Disturbo Bipolare. Dunque, oltre alle ipotesi di cura dal punto di vista del compenso del Disturbo Bipolare, rimangono anche le ipotesi della comorbilità dal punto di vista metabolico, come ho già accennato, che possono contribuire in modo indipendente alle variazioni dello stato psichico.
Inoltre, potrebbe aver senso un controllo neurologico, eventualmente approfondito con gli esami che il neurologo potrà ritenere opportuni, essendo possibili, con l'età e soprattutto nell'organismo malato, risentimenti del sistema nervoso centrale, aggiuntasi secondariamente.
Può aver senso chiedere ai vostri medici di spiegarLe man mano meglio tutta la situazione: le attuali condizioni del Suo marito dal punto di vista dei vari parametri di funzionalità dell'organismo, i motivi della scelta dei farmaci specifici, la strategia che si preferisce seguire nella cura, ecc.
Fondamentale è capire quali specialisti devono essere di riferimento principale. E' anche importante che fra i vari specialisti che seguono il suo marito ci sia un coordinamento di azioni e che almeno uno di loro abbia uno sguardo dell'insieme.
Da quali specialisti è seguito il Suo marito ?
[#5]
Utente
Buongiorno
Grazie per la risposta e la sua gentilezza nel rispondermi in modo molto chiaro.
Mio marito è seguito da piu' medici : endocrinologo, diabetologo, (questi due in modo sporadico, ogni tanto) Poi pneumologo per dispena notturna, usa respiratore notturno
e psichiatra (questi sempre) Ma non c'e un medico che valuta l'insieme come dice lei
Mai stato neanche medico di base'. Comq. sempre stato scritto e indicato come disturbo affettivo bipolare dall'esordio.
Il medico che lo segue questa volta, all'inizio aumento del tono oltre al litio che prende sempre gli aveva cambiato farmaco cioè Sycrest e aspettava facesse effetto, solo giorno dopo giorno peggiorava finche' lui stesso ha chiesto ricovero.
La terapia nel corso anni precedenti è stata cambiata molte volte per quanto riguarda l'aumento del umore senza risultato.
Ultimi due ricoveri. non c'e stato nessun chiarimento con me o figli, della terapia anzi penultimo mi era stato proibito di entrare in reparto, e chiesto a me niente. Ne detto niente alla dimissione.
Lui vive cosi da 20 anni, e ha picchi in su e in giu' non da poco , adesso stara' cosi per mesi in depressione, e a tutti va bene non rompe, poi al risveglio allora no non va bene perchè fa danni alla societa'. ma in realta' si fa ben poco per questi malati
Ora poi il suo medico psichiatra oltre al fatto che è in depressione ha messo pure una bomba da cento la patente che crede non gli verra' data per ricovero ultimo. per uno che è in depressione non è il massimo anzi .
Di nuovo grazie della risposta predcedente.
Grazie per la risposta e la sua gentilezza nel rispondermi in modo molto chiaro.
Mio marito è seguito da piu' medici : endocrinologo, diabetologo, (questi due in modo sporadico, ogni tanto) Poi pneumologo per dispena notturna, usa respiratore notturno
e psichiatra (questi sempre) Ma non c'e un medico che valuta l'insieme come dice lei
Mai stato neanche medico di base'. Comq. sempre stato scritto e indicato come disturbo affettivo bipolare dall'esordio.
Il medico che lo segue questa volta, all'inizio aumento del tono oltre al litio che prende sempre gli aveva cambiato farmaco cioè Sycrest e aspettava facesse effetto, solo giorno dopo giorno peggiorava finche' lui stesso ha chiesto ricovero.
La terapia nel corso anni precedenti è stata cambiata molte volte per quanto riguarda l'aumento del umore senza risultato.
Ultimi due ricoveri. non c'e stato nessun chiarimento con me o figli, della terapia anzi penultimo mi era stato proibito di entrare in reparto, e chiesto a me niente. Ne detto niente alla dimissione.
Lui vive cosi da 20 anni, e ha picchi in su e in giu' non da poco , adesso stara' cosi per mesi in depressione, e a tutti va bene non rompe, poi al risveglio allora no non va bene perchè fa danni alla societa'. ma in realta' si fa ben poco per questi malati
Ora poi il suo medico psichiatra oltre al fatto che è in depressione ha messo pure una bomba da cento la patente che crede non gli verra' data per ricovero ultimo. per uno che è in depressione non è il massimo anzi .
Di nuovo grazie della risposta predcedente.
[#6]
Gentile utente,
è importante che ci sia un medico che abbia in mano la situazione complessiva. Da quanto ho capito, lo psichiatra è fra gli specialisti che seguono il Suo marito più "da vicino" (in paragone agli altri specialisti), dunque con lo psichiatra ha senso di avere contatti più stretti e proporre a lui di valutare anche le ipotesi che ho espresso prima (rispetto al dosaggio del litio, al secondo stabilizzatore, all'ipotesi metabolica). Però, da quanto posso capire, coi limiti di un consulto via internet, non è un caso "solo psichiatrico", mentre va seguito tendenzialmente come tale, forse perché è un caso difficile. Direi che è uno di quei numerosi casi, dove penso che sarebbe d'aiuto il ruolo "di collegamento" del Medico di Base: non come quello che si sostituisce agli specialisti, ma come quello che ha chiaro tutto il quadro e sa indirizzare nel tempo e nelle occasioni giusti le consulenze e gli accertamenti, ed ha chiaro e può intervenire soprattutto sui parametri dello stato generale (e metabolico). Credo che almeno per lo psichiatra tale collaborazione dovrebbe essere un aiuto importante.
Bisogna capire: perché la figura del Medico di Base è un po' in disparte ?
Non ci avete pensato ? Il Medico di Base non è disponibile o dichiara i limiti delle proprie possibilità ?
Devo dire che nella nostra società siamo purtroppo abituati noi stessi a dare al Medico di Base spesso un ruolo limitato al solo mutuare le prescrizioni degli altri o limitato agli interventi solo sintomatici nel caso delle malattie "minori". E' sicuramente scorretto.
Devo anche aggiungere una possibilità di intervento della quale non abbiamo ancora scritto: sul piano assistenziale a domicilio (che potrebbe aumentare le possibilità di osservazione da parte del sistema socio-sanitario). Un'altra possibilità è anche un ricovero di degenza medio-lunga in una struttura, che può dare i vantaggi di valutazione e di osservazione più completa, mentre gli svantaggi possono derivare dalle intenzioni di "ricovero di sollievo" a scapito di quelle cliniche e dal tipo della struttura. In tali aspetti di solito intervengono i servizi di salute mentale o il distretto sociale, ma anche il Medico di Base al quale è formalmente destinato l'importante ruolo dal punto di vista delle dichiarazioni e delle richieste e dal punto di vista del check-up medico che di norma richiedono le commissioni che possono aiutarne coi sussidi. Quanto meno, dal punto di vista burocratico, il Medico di Base di solito si orienta in tali questioni meglio degli altri.
è importante che ci sia un medico che abbia in mano la situazione complessiva. Da quanto ho capito, lo psichiatra è fra gli specialisti che seguono il Suo marito più "da vicino" (in paragone agli altri specialisti), dunque con lo psichiatra ha senso di avere contatti più stretti e proporre a lui di valutare anche le ipotesi che ho espresso prima (rispetto al dosaggio del litio, al secondo stabilizzatore, all'ipotesi metabolica). Però, da quanto posso capire, coi limiti di un consulto via internet, non è un caso "solo psichiatrico", mentre va seguito tendenzialmente come tale, forse perché è un caso difficile. Direi che è uno di quei numerosi casi, dove penso che sarebbe d'aiuto il ruolo "di collegamento" del Medico di Base: non come quello che si sostituisce agli specialisti, ma come quello che ha chiaro tutto il quadro e sa indirizzare nel tempo e nelle occasioni giusti le consulenze e gli accertamenti, ed ha chiaro e può intervenire soprattutto sui parametri dello stato generale (e metabolico). Credo che almeno per lo psichiatra tale collaborazione dovrebbe essere un aiuto importante.
Bisogna capire: perché la figura del Medico di Base è un po' in disparte ?
Non ci avete pensato ? Il Medico di Base non è disponibile o dichiara i limiti delle proprie possibilità ?
Devo dire che nella nostra società siamo purtroppo abituati noi stessi a dare al Medico di Base spesso un ruolo limitato al solo mutuare le prescrizioni degli altri o limitato agli interventi solo sintomatici nel caso delle malattie "minori". E' sicuramente scorretto.
Devo anche aggiungere una possibilità di intervento della quale non abbiamo ancora scritto: sul piano assistenziale a domicilio (che potrebbe aumentare le possibilità di osservazione da parte del sistema socio-sanitario). Un'altra possibilità è anche un ricovero di degenza medio-lunga in una struttura, che può dare i vantaggi di valutazione e di osservazione più completa, mentre gli svantaggi possono derivare dalle intenzioni di "ricovero di sollievo" a scapito di quelle cliniche e dal tipo della struttura. In tali aspetti di solito intervengono i servizi di salute mentale o il distretto sociale, ma anche il Medico di Base al quale è formalmente destinato l'importante ruolo dal punto di vista delle dichiarazioni e delle richieste e dal punto di vista del check-up medico che di norma richiedono le commissioni che possono aiutarne coi sussidi. Quanto meno, dal punto di vista burocratico, il Medico di Base di solito si orienta in tali questioni meglio degli altri.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.8k visite dal 06/04/2012.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.