Sedute di terapia

Buonasera,
ho 38 anni fa e 3 anni fa in seguito ad un fallimento dell'azienda famigliare ho incominciato ad avere attacchi di panico. Prima di tale manifestazione ho fatto uso di Tavor per 2 anni consecutivi la sera (2,5 mg). Mi recai da uno psichiatra il quale mi diede una terapia a base di Entact (10 mg/die) e mi disse di non interrompere il Tavor. dopo un anno incominciai una psicoterapia 2 volte a settimana (sono 2 anni che la faccio) nel quale sono emerse valutazioni sul mio rapporto col padre (rapporto di confronto/sfida continuo), elementi di dipendenza (tavor) e manifestazioni depressive (espressione del mio terapeuta). Per farla breve a 3 anni di distanza continuo ad assumere gli stessi medicinali con lo stesso dosaggio. mi trovo 2 volte a settimana a parlare alle volte delle stesse cose e sono un po' confuso.
Inoltre a seguito di una mia assenza nel mese di maggio il mio terapeuta ha portato da 2 a 3 sedute a settimana la terapia nel mese di aprile per "compensare" la mia assenza di maggio. può avere un fondamento questo schema?
Grazie per il consulto
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
ha avuto miglioramenti da questa terapia?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Utente
Utente
Sì in termini di riconoscere l'attacco di panico e metterlo in correlazione con la causa scatenante. ma oltre questo non ho la sensazione di poter migliorare ulteriormente tanto che la terapia farmacologica è rimasta la stessa. Non riesco a capire come 3 sedute consecutive da 45 minuti possano essere "sopportate"
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
l'obiettivo della terapia, sia psicologica che farmacologica, dovrebbe essere quello di ottenere la remissione della sintomatologia, compatibilmente con la diagnosi, il quadro clinico e l'evoluzione del disagio. Se ciò non è sinora avvenuto, ci sarebbe da domandarsi il perchè, soprattutto in relazione al fatto che la terapia farmacologica non è mai stata modificata.
Riguardo la frequenza delle sedute, questa dovrebbe essere concordata con il terapeuta riguardo a obiettivi specifici, e non aumentata in previsione di dover "recuperare" delle assenze . Del resto, se non tollera una frequenza così alta, o se comunque nutre dubbi sul prosieguo della terapia, può parlarne apertamente con il terapeuta.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Grazie. Purtroppo ho l'impressione che tutto quello che lei ha correttamente detto non stia avvenendo nel mio caso. Ho sentito parlare di terapie più brevi pergli attacchi di panico e non di anni come nel mio caso
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