Depressione e tiroide
Gentili dottori,
da diversi anni convivo con la depressione. Il mio umore è quasi sempre a un livello molto basso e, come se non bastasse, avverto un costante senso di spossatezza mentale, capogiro, sonnolenza e torpore. Ovviamente tutto ciò ha pesanti ripercussioni sulla mia vita, sotto ogni punto di vista: sociale, affettivo, lavorativo.
Da circa tre anni sto cercando la giusta via per debellare questa terribile patologia o, perlomeno, per sconfiggerne i sintomi più gravi. Attualmente sono in cura presso uno psichiatra e psicoterapeuta nel quale, devo dire, ho piena fiducia e che mi segue da circa un anno e mezzo. Dopo un utile percorso di psicoterapia i nostri incontri si sono via via ridotti e adesso ci sentiamo telefonicamente per stabilire le dosi della terapia farmacologica. In questo momento sto assumendo efexor in capsule per un totale di 225 mg al giorno, una capsula da 150 mg e una da 75 mg la mattina. Nelle fasi iniziali della cura il suddetto farmaco ha avuto un buonissimo effetto, risultando un ottimo tonico per il mio umore, anche a dosaggio più basso di quello che prendo attualmente. Dopo qualche mese, però, l'effetto è parso via via scemare e attualmente non mi sento granchè bene, pur avendo, di comune accordo col mio psichiatra, aumentato la dose come descritto prima. Non sto qui a snocciolare tutti i disagi e le inquietudini che la depressione provoca nei soggetti che hanno la sfortuna di incapparci e che sicuramente Voi dottori conoscete bene. Penso di interpretare correttamente il pensiero di molti come me dicendo che, personalmente, vado avanti e non smetto di lottare nella speranza che presto o tardi si riescano a trovare le cause e le relative definitive soluzioni a questa piaga muta e devastante. Nella mia indagine delle cause che, verosimilmente, possano avermi condotto alla malattia sono venuto a conoscenza del fatto che la tiroide potrebbe giocare un ruolo importante nello sviluppo dei sintomi che ho descritto all'inizio: mal di testa, stanchezza, sonnolenza, calo di umore. Nel 2009 mi fu consigliato, infatti, di controllarla. Dalle analisi risultò quanto segue (riporto solo i valori fuori range):
TSH 5,128 uUI/ml
ANTI-TG 167,00 IU/ML
ANTI-TPO 3.069,90 IU/ml
Feci pure un'ecografia e questo fu il responso:
Entrambi i lobi sono di dimensioni regolari, ad ecostruttura ipogena, disomogenea, margini polilobati come da tiroidite. Regione istmica con regolare spessore. Diametro AP sn-dx :mm 13-mm 17.
Rivoltomi a un endocrinologo di una struttura pubblica feci una cura di un mese con eutirox e poi lasciai perdere tutto, dato che lui stesso, a una mia precisa domanda sui possibili effetti della tiroidite rispose: "non comporta nessun disturbo, è una cosa molto comune". Converrete con me che un depresso non bada a risolvere disturbi comuni e asintomatici, piuttosto concentra le sue scarse energie sul tentativo di sconfiggere la depressione. Ecco la mia domanda: può una tiroide malfunzionante cusare depressione?
da diversi anni convivo con la depressione. Il mio umore è quasi sempre a un livello molto basso e, come se non bastasse, avverto un costante senso di spossatezza mentale, capogiro, sonnolenza e torpore. Ovviamente tutto ciò ha pesanti ripercussioni sulla mia vita, sotto ogni punto di vista: sociale, affettivo, lavorativo.
Da circa tre anni sto cercando la giusta via per debellare questa terribile patologia o, perlomeno, per sconfiggerne i sintomi più gravi. Attualmente sono in cura presso uno psichiatra e psicoterapeuta nel quale, devo dire, ho piena fiducia e che mi segue da circa un anno e mezzo. Dopo un utile percorso di psicoterapia i nostri incontri si sono via via ridotti e adesso ci sentiamo telefonicamente per stabilire le dosi della terapia farmacologica. In questo momento sto assumendo efexor in capsule per un totale di 225 mg al giorno, una capsula da 150 mg e una da 75 mg la mattina. Nelle fasi iniziali della cura il suddetto farmaco ha avuto un buonissimo effetto, risultando un ottimo tonico per il mio umore, anche a dosaggio più basso di quello che prendo attualmente. Dopo qualche mese, però, l'effetto è parso via via scemare e attualmente non mi sento granchè bene, pur avendo, di comune accordo col mio psichiatra, aumentato la dose come descritto prima. Non sto qui a snocciolare tutti i disagi e le inquietudini che la depressione provoca nei soggetti che hanno la sfortuna di incapparci e che sicuramente Voi dottori conoscete bene. Penso di interpretare correttamente il pensiero di molti come me dicendo che, personalmente, vado avanti e non smetto di lottare nella speranza che presto o tardi si riescano a trovare le cause e le relative definitive soluzioni a questa piaga muta e devastante. Nella mia indagine delle cause che, verosimilmente, possano avermi condotto alla malattia sono venuto a conoscenza del fatto che la tiroide potrebbe giocare un ruolo importante nello sviluppo dei sintomi che ho descritto all'inizio: mal di testa, stanchezza, sonnolenza, calo di umore. Nel 2009 mi fu consigliato, infatti, di controllarla. Dalle analisi risultò quanto segue (riporto solo i valori fuori range):
TSH 5,128 uUI/ml
ANTI-TG 167,00 IU/ML
ANTI-TPO 3.069,90 IU/ml
Feci pure un'ecografia e questo fu il responso:
Entrambi i lobi sono di dimensioni regolari, ad ecostruttura ipogena, disomogenea, margini polilobati come da tiroidite. Regione istmica con regolare spessore. Diametro AP sn-dx :mm 13-mm 17.
Rivoltomi a un endocrinologo di una struttura pubblica feci una cura di un mese con eutirox e poi lasciai perdere tutto, dato che lui stesso, a una mia precisa domanda sui possibili effetti della tiroidite rispose: "non comporta nessun disturbo, è una cosa molto comune". Converrete con me che un depresso non bada a risolvere disturbi comuni e asintomatici, piuttosto concentra le sue scarse energie sul tentativo di sconfiggere la depressione. Ecco la mia domanda: può una tiroide malfunzionante cusare depressione?
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Gentile utente,
un ipofunzionamento della tiroide potrebbe essereresponsabile o corresponsabile di un disturbo dell'umore a sfondo depressivo. sarebbe opportuna una rivalutazione del quadro ormonale. Ne parli con il medico di base o direttamente con lo specialista psichiatra.
Cordiali saluti
un ipofunzionamento della tiroide potrebbe essereresponsabile o corresponsabile di un disturbo dell'umore a sfondo depressivo. sarebbe opportuna una rivalutazione del quadro ormonale. Ne parli con il medico di base o direttamente con lo specialista psichiatra.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 01/04/2012.
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