doc e depersonalizzazione
salve,
sono un giovane di 29 anni e soffro di depressione maggiore e disturbo ossess-compuls da diversi anni.ultimamanete sono stato a firenze ricoverato al careggi e mi ha seguito il prof. pallanti, esperto di disturbi ossessivi compuls. sto assumendo attualmente un "protocollo" che prevede lò'assunzione di 80mg di citalopram e 3mg di invega per curare sia il doc (che è molto grave, come è risultato anche dalla yale-brown scale) che la depressione. i risultati si vedono soprattutto per quanto riguarda l'umore, meno per i pensieri ossessivi anche se in realtà mi hanno detto che ci vuole tempo (8-10 sett.). ma la cosa che mi preoccupa di piu da 2 mesi a questa parte sono dei fenomeni di depersonalizzazione abbastanza cronici e dei pensieri assurdi abbastanza ossessivi (come il fatto che non ci possiamo guardare mentre facciamo delle azioni, sensazioni di estraneità rispetto al proprio corpo, mancanza di percezioni ecc. ecc.). la cura che sto seguendo è valida anche per questi aspetti? ho letto su internet che ci sono dei farmaci epilettici validi per curare la depersonalizzazione...è giusto? è vero che per me sarebbe piu efficace una terapia cognit-comportam.che non un approccio sistemico-relazionale ? vi prego rispondetemi, sono veramente disperato e ho paura di rifare atti autolesionistici... grazie
sono un giovane di 29 anni e soffro di depressione maggiore e disturbo ossess-compuls da diversi anni.ultimamanete sono stato a firenze ricoverato al careggi e mi ha seguito il prof. pallanti, esperto di disturbi ossessivi compuls. sto assumendo attualmente un "protocollo" che prevede lò'assunzione di 80mg di citalopram e 3mg di invega per curare sia il doc (che è molto grave, come è risultato anche dalla yale-brown scale) che la depressione. i risultati si vedono soprattutto per quanto riguarda l'umore, meno per i pensieri ossessivi anche se in realtà mi hanno detto che ci vuole tempo (8-10 sett.). ma la cosa che mi preoccupa di piu da 2 mesi a questa parte sono dei fenomeni di depersonalizzazione abbastanza cronici e dei pensieri assurdi abbastanza ossessivi (come il fatto che non ci possiamo guardare mentre facciamo delle azioni, sensazioni di estraneità rispetto al proprio corpo, mancanza di percezioni ecc. ecc.). la cura che sto seguendo è valida anche per questi aspetti? ho letto su internet che ci sono dei farmaci epilettici validi per curare la depersonalizzazione...è giusto? è vero che per me sarebbe piu efficace una terapia cognit-comportam.che non un approccio sistemico-relazionale ? vi prego rispondetemi, sono veramente disperato e ho paura di rifare atti autolesionistici... grazie
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Gentile utente
La presenza dei sintomi che descrive va posta all'attenzione del suo psichiatra che può eventualmente stabilireuna variazione del trattamento in funzione dei nuovi sintomi presenti.
Per ciò che attiene alla psicoterapia non ha fatto una premessa su un approccio già seguito rispetto a quello che ritiene più adatto a lei. Gli studi dicono che l'orientamento cognitivo comportamentale può avere maggiore efficacia, ma non è detto che sia adatto alla sua situazione.
La valutazione per la psicoterpia deve essere considerata da chi l'ha visitata per l'eventualità di poterla associare al trattamento farmacologico in corso.
La presenza dei sintomi che descrive va posta all'attenzione del suo psichiatra che può eventualmente stabilireuna variazione del trattamento in funzione dei nuovi sintomi presenti.
Per ciò che attiene alla psicoterapia non ha fatto una premessa su un approccio già seguito rispetto a quello che ritiene più adatto a lei. Gli studi dicono che l'orientamento cognitivo comportamentale può avere maggiore efficacia, ma non è detto che sia adatto alla sua situazione.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.8k visite dal 30/03/2012.
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