Nodo alla gola persistente e attacchi di panico

Salve Dottori, sono un ragazzo di 27 anni e soffro (con alti e bassi) ormai da 5 anni di disturbo d'ansia generalizzato ed attacchi di panico (ed ipocondria ahimè veramente pesante) ed avrei delle curiosità.

Sono stato in cura da una psichiatra circa 3 anni fa per un anno e mi ha prescritto del sereupin. Non appena ha iniziato a circolare stavo bene, ero rinato. Quindi dopo un anno che lo prendevo mi sentivo bene ed ho deciso di andare a lavorare all'estero pero' smettendo di colpo la pastiglia e credendo di essere forte abbastanza per non assumerla più e non sentire + la dottoressa.

Dopo un anno in 'salita' (ansia che e' aumentata esponenzialmente, ma mai avuti attacchi di panico) arriviamo ad inizio marzo di quest'anno. Non ce la facevo più a tenere i ritmi di lavoro altissimi (12-13hr davanti al computer al giorno, weekend compresi) e mi son licenziato e son ritornato in italia.Da quel momento mi sono quasi 'liberato' ma allo stesso momento sono iniziati i problemi. Un primo attacco di panico fortissimo e mi hanno portato in ambulanza in ospedale (fatta rx torace, esami sangue, emogas analisi etc tutto negativo) e mi hanno detto che era un attacco d'ansia e di prendere 10 gocce di xanax al bisogno.

Dopo quel giorno han iniziato a prendermi angoscia/terrore terribili ed ho iniziato a sentire qualcosa in gola sempre 24hr su 24, mista ad attacchi di panico (anche 1 al giorno, con xanax preso ogni volta perché non ce la facevo) ed attualmente (dopo settimane) mi perdura e non so più cosa fare. Associato a questo nodo (ora faccio anche fatica a mangiare perché ho paura di soffocarmi e sento che si ferma sempre tutto sotto il pomo d'Adamo, anche solo se deglutisco) ci sono diversi altri 'sintomi' come formicolii vari, mancanza di respiro e debolezza estrema.

Sono stato dal mio medico di base ieri e mi ha detto che - conoscendomi, e dopo aver controllato la gola e tastato per sentire tiroide/noduli - e' tutta ansia e che secondo lei non c'e' bisogno di fare ulteriori esami. Mi ha quindi prescritto dell'efexor e detto di sentire la psichiatra per re-iniziare la terapia anche con lei. (Avro' la visita la settimana prossima)

Dopo questa storia lunghissima (e mi scuso) volevo domandarVi :

- e' possibile che questo 'nodo' (o bolo, o 'qualcosa', che NON ho mai accusato nei 5 anni precedenti) sia dovuto solamente all'ansia? Perché e' proprio qualcosa di 'fisico' ed e' proprio il punto mio più debole e mi fa pensare di avere malattie terribili perché non riesco ad associarlo all'ansia e non mi permette quasi neanche di respirare e/o dormire serenamente.
- questo Efexor (a detta della dottoressa circa come il sereupin, ma che toglie anche somatizzazioni varie) secondo Voi potrebbe essere una cura appropriata per questo nodo?
- dato che non so se escludere cause organiche, mi consigliate di fare una visita neurologica (che non ho mai fatto, solamente una RMN 3 anni fa negativa) dato che associati a sti sintomi ci sono malattie serie oppure me la 'metto via' e devo pensare come tutti quelli che mi dicono che e' 'tutta ansia'?

Grazie mille in anticipo e Cordiali Saluti!
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
l'ipotesi che tali sintomi (compreso il "nodo" alla gola) siano le manifestazioni del disturbo d''ansia che Le è stato già diagnosticato in passato e che adesso si fa sentire con una ricaduta è più che probabile. Lasciamo però esprimersi la psichiatra dalla quale Lei ha già preso l'appuntamento. La Sua psichiatra è anche un medico, dunque dovrà saper fare la diagnosi differenziale. Anche per quanto riguarda il farmaco antidepressivo sppecifico lascierei decidere la Sua psichiatra. Consiglierei di valutare assieme con la Sua psichiatra anche le correlazioni del Suo disturbo con il contesto (paese, tipo di lavoro ecc.)

Comunque, quando i medici Le dicono che "è tutto ansia" deve sapere che, quanto meno nel Suo caso, questo non ha un significato minimizzante, perché i disturbi d'ansia possono essere molto invalidanti se non curati.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
Utente
Utente
Salve dottore, beh grazie mille per la risposta velocissima :)

Ma il punto e', secondo Lei può essere verosimile che questo odiosissimo fastidio alla gola sia da associare allo stato ansioso? Perché non credevo proprio fosse così 'brutto' e non avrei mai immaginato fosse una cosa persistente praticamente sempre.

La mia testa mi dice di andare a cercare una causa organica perché la spiegazione di 'ansia' in questo caso mi e' veramente dura da accettare. Anche perché se sono tranquillo e rilassato, ma poi deglutisco, ci ricasco ed e' veramente tutto senza fine e delle volte dopo mangiato mi viene l'attacco di panico perché penso sia tutto andato nella trachea, e sento il fastidio.

P.s. ho provato anche nel frattempo del maalox, del bicarbonato dopo i pasti per evitare fosse reflusso e delle aerosol perché comunque mi si associa a questo fastidio ogni tanto del catarro biancastro. Ma la dottoressa di base mi ha detto di lasciare perdere e che secondo lei, appunto, questo e' un sintomo nel mio caso di ansia al 100% e che se ce l'avessi senza lo stato ansioso non me ne preoccuperei per niente.
[#3]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

come già espresso dal collega, appare suggestivo di sintomatologia ansiosa quello che lei descrive.

Tuttavia è sempre dirimente una diagnosi effettuata dal "vivo": certo mi sento di sconsigliarla vivamente, in ogni caso, di ripetere l'esperienza di autogestione della terapia come ha fatto in precedenza.

Aggiungo inoltre che potrebbe essere opportuno prendere in considerazione (ma ne parli ovviamente con la psichiatra) l'eventuale associazione al famaco di una terapia a carattere psicologico.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#4]
Utente
Utente
Salve Dott. Garbolino, grazie della risposta.

Con "suggestivo di sintomatologia" intende dire che questo nodo così insistente può essere causato dall'ansia? E dovrei smetterla di farmi pensieri strani e/o provare a capire le cause tramite visite neurologica/ORL?

Riguardo la terapia, ha ragione. Sicuramente non commetterò l'errore che ho fatto in passato.

Grazie infinite, saluti!
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

certamente se occorre una visita neurologica o ORL lo potrà decidere la psichiatra.

Vista la sua storia è ovvio che in prima battuta occorre escludere che il nodo in gola non sia di pertinenza della sfera ansiosa. A quel punto varrà la pena effettuare altre indagini diagnostiche e non viceversa.

Lei non deve pensare alle cause del disagio: a quelle è stata delegata a pensarci la psichiatra...
[#6]
Utente
Utente
Ok, la ringrazio.

La curiosita' era più che altro se secondo Lei potesse essere tutto dato dall'ansia o meno. E' possibile che, in un quadro ansioso, un 'nodo alla gola' persista praticamente sempre?

Ci pensavo più che altro perché non vorrei essere 'in ritardo', se magari e' qualcosa di grave che andrebbe curato magari prima possibile. Ma forse e' questo il mio problema più grave, pensare sempre 'alle gose gravi', escludere l'ansia a priori, e starci male, veramente male.

Grazie e mi scusi per l'insistenza. Saluti!
[#7]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
volevo dirLe che nel mentre Lei stava già rispondendo a me, stavo ancora leggermente modificando la mia prima risposta: non nei termini essenziali, ma aggiungendo qualcosa in più che mi è sembrato importante. Dunque, ora può rileggerla.

Solo ora mi sono reso conto che il mio collega Le ha risposto già esaurientemente, e qui ho ripetuto in parte quello che è stato già scritto. Comunque lascio anche questa mia risposta.

Rispetto al "nodo", coi sostanziali limiti di un parere dato via internet senza averLa visitata, dalla Sua descrizione potrebbe essere un sintomo molto tipico d'ansia, determinato dal fatto che nello stato d'ansia la muscolatura in particolare di certi distretti si contrae. Tale stato di contrazione può essere anche molto duraturo se non viene curato: costante o intermittente; scatenato o peggiorato dagli stimoli che vengono percepiti dall'organismo con allarme, e dunque si mette in moto questa reazione cui antico significato nel mondo animale potrebbe essere difensivo e di mobilizzazione di fronte al pericolo. In più, il punto dove lo si avverte è percepito istintivamente come il punto vitale e ciò contribuisce al vissuto d'ansia associato. Ma la stessa reazione muscolare che ne sta alla base è volta proprio a difendere tale punto ed entrambe le vie (digestiva e respiratoria). E' uno di quei casi nei quali la reazione di difesa è esagerata e diventa di per sé un problema, generando un circolo vizioso.

Non Le è mai capitato prima. Tuttavia, non è affatto raro che un disturbo d'ansia si manifesti nella ricaduta con un'intensità maggiore di prima e con sintomi nuovi.

L'ha visitato il Suo medico di base, L'hanno visitato anche al Pronto Soccorso. E non hanno trovato problemi di tipo organico. Comunque, anche se ci fosse un problema organico, lo specialista di competenza non è il neurologo, ma semmai, per dirimere il dubbio, secondo me, è l'otorinolaringoiatra.

Comunque, anche nel caso nel quale fosse di origine organica, la reazione d'ansia senz'altro lo peggiora ulteriormente, e prima di fare le altre visite specialistiche (a parte la psichiatra, dalla quale bisogna andarci appena può), oltre all'assumere ll'antidepressivo, seguirei anche la strada indicata dai medici del Pronto Soccorso, i quali Le hanno prescritto la terapia ansiolitica. Tale sintomo dovrebbe attenuarsi con la terapia ansiolitica. Se non risponde a dosaggi indicati, chiamerei la dottoressa di base (o la guardia medica) chiedendo di ottimizzare la prescrizione, perché la dose dell'ansiolitico (xanax; nome chimico: alprazolam) potrebbe essere troppo bassa. Qui su internet comunque non possiamo prescrivere né visite, né farmaci, né suggerirne i dosaggi. Non lo faccia da solo, ma si metta in contatto con il medico. La cosa migliore di tutto ovviamente, se riesce ad aspetare fino alla visita psichiatrica e lasciare alla psichiatra decidere anche la terapia ansiolitica.

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Utente
Utente
Dottore e' stato gentilissimo, risposta chiarissima :)

Penso che Lei abbia assolutamente ragione.

Il discorso, come avevo già scritto in risposta al Dott. Garbolino, riguarda il fatto che io penso sempre di avere qualcosa di grave e - se tutto (quindi facendo tutti i tipi di esami organici) risultasse negativo - imputare il tutto all'ansia.
Mi domando tra me e me "ma in pronto soccorso avevo un attacco di panico, non avevo spiegato che avevo un nodo in gola, anche xke non mi era ancora venuto così 'grave' " e quindi cerco sempre di capire se e' un sintomo di qualcosa di + grave e, se lo becco tra i sintomi, penso di esserci dentro e non so perché la mia testa mi comanda e non so pensare ad altro purtroppo. E questo mi porta come Lei ha già detto ad un circolo vizioso dal quale spero veramente di uscire.
Anche perché la mia volonta' mi suggerisce di non pensarci, combattere, e credere che sia tutta ansia, invece la mia 'testa' (che vince) mi dice che e' qualcosa di grave e di prima vedere se ci sono cause organiche. E questo mi blocca, perfino nel mangiare, dove non avevo assolutamente alcun tipo di problema.

Grazie mille, spero la cosa si risolva.
[#9]
Utente
Utente
Salve dottori. Solamente un piccolo update. Oggi son stato dalla psichiatra e mi ha consigliato (dice per mia tranquillita', e forse xke magari sa che per gli ipocondriaci come me e' una rasserenazione escludere possibili cause organiche) di fare un controllo endoscopico dall'ottorino ed una gastroscopia.
Sta cosa che ha detto mi ha preso un po' alla sprovvista perche' il mio medico di base ed i miei genitori continuano a dire che e' tutto uno stato ansioso che si autoalimenta e che non serve far altre visite.

Sto ultimo periodo counque ho sempre il fastidio alla gola persistente ma 'accettandolo' (pur non sapendo a questo punto la causa) ho meno attacchi di panico anche se mangio pochissimo per paura di soffocarmi ed ogni volta che mangio mi vengono dei rigurgiti e bruciore allo stomaco. Devo continuare a sforzarmi a mangiare oppure andare di omogenizzati/yogurt/etc prima di fare le ulteriori analisi?

Condividete quindi le indagini da fare? Cosa potrebbe esserci di 'nascosto' che causa sto nodo? Ho sempre il terrore di soffocare e che sia qualcosa di grave. E non riesco a credere che sia tutto dato dall'ansia. E' una cosa veramente 'troppo fisica'.

Grazie e buona pasqua! Saluti!
[#10]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
se la psichiatra Le ha consigliato di fare questi accertamenti, significa che sono da fare. La Sua psichiatra è un medico e sa il proprio mestiere, e, secondo me, ha ragione.

un saluto,
[#11]
Utente
Utente
Ok, La ringrazio!

Ma a livello informativo, cosa potrebbe esserci di organico di solito che scatena questo nodo che fa impazzire?

Grazie! Saluti!
[#12]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

E' una domanda poco comprensibile. Ha già ricevuto una diagnosi di disturbo di panico, già curata con successo. Che significa "cosa potrebbe esserci di organico" ? Il cervello non è organico ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#13]
Utente
Utente
Certo, si, il dubbio rimane riguardo le visite che mi son state consigliate (orl e gastroscopia).
Quindi la mia curiosita' riguarda il fatto che sotto a questo nodo alla gola ci sia ad es una gastrite o qualcos'altro oppure il contrario, ossia che questa persistenza del nodo/ansiosa possa causare qualche malattia.

Un'altra info: e' verosimile che in questa condizione ormai non riesco piu' a mangiare (nell'ultimo mese ho perso 8kg) per paura di soffocarmi ed ogni volta che mangio qualcosa sento bruciore di stomaco? E' questo che piu' mi preoccupa in caso sia un qualcosa di organico differente dal cervello.

Grazie mille, saluti!
[#14]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

Il medico le ha già indicato la prescrizione da seguire. Poiché il cervello è in uno stado di allarme e preoccupazione, anziché seguire le indicazioni riparte da capo, quindi si fa domande a vuoto sul farmaco, su accertamenti da fare (che il medico non ha indicato) e su cause diverse da quella che secondo il medico è. Il tutto su un sintomo che ha già avuto in passato (perché l'ipocondria non cambia con il sintomo), in relazione ad un disturbo che ha curato con successo, salvo poi la sospensione contro il parere medico della cura. In più, i sintomi di chi ha l'ipocondria agli occhi di chi li ha sono sempre nuovi, perché è sempre nuovo il dubbio.

Ha già una prescrizione da seguire. L'unica cosa che non si capisce è come mai il medico non si rifaccia alla vecchia cura che a suo tempo aveva funzionato.
[#15]
Utente
Utente
Salve dottore. Grazie per la risposta. Comunque il disturbo che ho e' nuovo (non avevo mai avuto negli ultimi anni sto nodo ne mai altro di cosi debilitante) e gli accertamenti me li ha consigliati la psichiatra (il medico di base invece sarebbe contrario), ed e' per questo che son sorti i nuovi dubbi (del tipo, ma perche' far ulteriori indagini dato che sto nodo/stato di malessere e' dato dall'ansia??)

La terapia e' stata cambiata da efexor a sereupin (quindi come una volta) ed inoltre mercoledi prossimo iniziero' una terapia cognitivo comportamentale.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

Se il disturbo è l'ipocondria che ha già avuto, non è nuovo. Che poi ora si preoccupi della gola piuttosto che di un'altra parte del corpo non cambia l'ipocondria.

Se insiste per avere accertamenti o si fa vedere preoccupato la quasi totalità dei medici finisce per consigliarLe accertamenti, e se li ha già fatti le consiglieranno di ripeterli. In particolare con questo meccanismo finisce che Lei indica l'accertamento possibile da fare e i medici glielo prescrivono o approvano che Lei lo faccia, ma in questo modo in caso di ipocondria la situazione peggiora.

Per quale motivo è stata iniziata da subito anche una terapia cognitivo-comportamentale ?
[#17]
Utente
Utente
In realta' la psichiatra mi ha domandato direttamente "e se ti facessi due controlli per escludere tutto e star tranquillo?", quindi e' partito da lei. Io avevo solamente elencato i miei sintomi senza domandare altri accertamenti.

Idem riguardo la terapia cogn-comportamentale, me l'ha consigliata in quanto dice che e' un ottimo modo per sconfiggere il mio disturbo d'ansia generalizzato/attacchi di panico alla radice ma sempre con un supporto di tipo farmacologico (inizialmente).

Infine, son d'accordo riguardo l'ipocondria. Ma sta volta e' molto piu' "pressante" in quanto sono sotto ansia perenne, attacchi continui, insonnia, paura di soffocare, mangiare moolto meno ed in una condizione che mai avevo provato in passato e vedo tutto nero e senza via d'uscita.

La ringrazio molto per le risposte! Gentilissimo!
[#18]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

"considero le due diagnosi a comportamenti stagni, ovviamente la nostra psiche e' un universo interconnesso a multilivelli interplanari"

Questa però è un'indicazione non chiara. Escludere cosa ? Tutto non si può escludere mai e con essun esame, o si ha un'idea di cosa verificare, o altrimenti qualsiasi esame perde il suo significato. La diagnosi differenziale si fa tra ipotesi diverse ma definite, non tra "l'organico" e lo psichico, che sono due categorie nebulose.
Il problema è che se alla persona ipocondriaca si fanno fare esami per stare tranquillo l'ipocondria peggiora, è anche possibile che alla fine si trovino alterazioni o anomalie che poi dovranno essere verificate inevitabilmente fino in fondo (a differenza di quanto si sarebbe fatto in un soggetto non ipocondriaco, si intenda).

Non vedo francamente elementi che contrastino con l'ipotesi della diagnosi che già aveva ricevuto in passato e di fatto anche ora. Come le dicevo, elementi che al medico sembrano gli stessi sono sempre riferiti come "nuovi" o che prima non c'erano da parte del paziente.
[#19]
Utente
Utente
Capisco, quindi anche secondo Lei questa manifestazione 'grave' (mi corregga se magari sbaglio a definire grave, per una visione distorta di questo disturbo) di sto nodo alla gola e le sue varie ripercussioni sull'umore sono di causa psicosomatica?

Ha per caso un consiglio in merito? E tipo, anche se faccio fatica mi devo sforzare a mangiare e devo in un qualche modo andar 'contro' a quello che la mia testa mi dice?

Anche perche' son veramente stanco, senza speranza, e mi sembra di ragionare come un anziano 'alla fine' invece di essere carico e 'pimpante' come qualsiasi altro ragazzo di 27 anni :(

grazie ancora!!
[#20]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

Il termine grave lo lascerei da parte. Psicosomatico è un termine vago, diciamo cerebrale, ma il punto non sono i sintomi quanto il tipo di reazione d'allarme, che è caratteristica del panico, come di altre sindromi. Altrimenti ad ogni sintomo si ripartirebbe con le indagini di esclusione, anzi, anche per lo stesso sintomo ogni volta che si ripresenta, chi esclude che quella volta non sia una causa diversa ?

Il punto comunque è che il medico le ha già dato una cura, per cui entro un mese circa un disturbo di panico mostra una prima risposta. Come le ho detto l'unico dettaglio che mi sfugge è perché in una persona che aveva risposto alla terapia xyz in passato non si proponga, sospettando un nuovo episodio dello stesso tipo, la stessa terapia.
[#21]
Utente
Utente
Salve dottore.

Per il primo punto, assolutamente esatto, infatti e' proprio per quello che mi 'dichiaro' ipocondriaco. E devo lavorare e combattere per guarire.

Riguardo la cura data dal medico di base (efexor), l'ho sospesa quasi subito e da venerdi scorso ho iniziato sereupin (che 2 anni fa aveva funzionato) prescritto dalla psichiatra ed in piu iniziero' la terapia cognitivo-comportamentale e faro' gli altri due accertamenti.
Secondo Lei avendo funzionato anni fa c'e' la possibilita' che questa volta sereupin agisca anche sul nodo alla gola?(che non avevo anni fa) e, c'e' sempre bisogno delle 2 settimane 'standard' affinche' rientri in circolo oppure meno dato che l'avevo gia preso in passato?

Grazie mille e saluti!
[#22]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

Il sereupin agisce su numerosi sintomi, ma soprattutto agisce sull'ipocondria, sul panico, sulle ossessioni. Poiché il meccanismo del disturbo, per esempio ipocondria, non varia con il variare dei sintomi, più che un'azione sul sintomo la terapia funziona sul nucleo del disturbo, che corrisponde alla preoccupazione.

In circolo il farmaco entra immediatamente, l'effetto compare dopo 2-4 settimane perché si basa su un adattamento del cervello alla sua presenza.
[#23]
Utente
Utente
Grazie dott. Pacini.

Sono stato ieri a fare la visita dall'ottorino (fibroscopia) ed ha trovato qualche nota di GERD e null'altro.
Mi ha dato una cura per il reflusso (pantoprazolo 40mg mi par di ricordare) da prendere per 45 giorni assieme a delle linee guida riguardo cosa mangiare e non mangiare.

Mi ha poi detto che secondo lui non c'e' nulla di rilevante e di fare la gastroscopia in caso la cura non risultasse utile.

Quindi ovviamente seguo sta cura, e nel frattempo continuo con sereupin+terapia cognitivo-comportamentale e vedremo cosa succedera'.

Speriamo queste pastiglie anti reflusso servano perche' e' veramente bruttino aver sempre senso di nausea e mai fame (ovviamente mangio lo stesso 'di forza'). Sto perdendo veramente tanti kg. Puo' comunque essere che il mio stato ansioso ed iper-attivo favorisca questo reflusso ed intensifichi i sintomi?

Grazie ancora e saluti!
[#24]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

"Puo' comunque essere che il mio stato ansioso ed iper-attivo favorisca questo reflusso ed intensifichi i sintomi?"

Queste questioni a mio avviso sono inconcludenti. Se cura un disturbo dopo giudica quel che rimane, se si comincia a dire che ogni cosa influenza le altre si perde di vista il senso delle diagnosi.

L'ansia amplifica qualsiasi sintomo, tenendo conto che il sintomo è una valutazione della persona, non una misurazione.
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